Volontà - anno II - n.6 - 1 dicembre1947

lclli " Meno Comitati e più pauc »). (' uoi non tarderemo :1d t''-Scrc 'ipazzali via. Tattica per domani lo non credo che si poS:.ano :,rrestarc le bombe atomiche con degli aggettivi sonori, nè che le belle fras.i bas1ino contro le V2 o le V3 cariche di gas radioattivi. Nemmeno ritengo che noi potremmo domani impedire t·he i carri armati e le navi ed i bombardieri rwsi o<l americani s'affermino in Spagna, nel caso d'una rh·oluz.ionc anarchica. Carhò crede che baslt'· rcbbc rcalizzul'la in Spagna pcrchè si propagasse a tolta l'Eul'opa. Ma i militanti che vivono e lottano in que!!li paesi d'Europa 11011 sanno C!!~cr1• cosi ottimisti. Tn_fìnc,mi 1,are che attender,i il ro,·csciamcnto di Franco do parte delle sole forze del popolo spagnolo è solo una ~uppo"-izione eroica: ehi ha sperimentato la , 1 ita in un regime fa5eista sa che "-Oltanto una c:,uia esterna - come w1 intcn,cnto "-lraniero. od una disfalla militare - può Farlo crollare. Carbò tro,•a nel mio pensiero una contraddizione che non esiste. lo vedo che noi nou potremmo mai imporci con la forza contro l'insieme dei Partiti autoritari, dai conservatori ai comunisti, nè contro l'intcn'CDto stra• niero che si produrrebbe in ,•entiquattrore nel caso d'un nostro trionfo. Ma ciò non mi impCdi"-eC di pensare che noi potremmo, entro il quadro d'un regime repubblicano, organiuare e sviluppare delle collettività agri• eole e delle cooperative industriali che ci consentirebbero di socializzun· una buona parte della vita ttonomit':t spagnola. Credo che le condizioni special i della viia spagnol11 ci pcrmellcrnn:1u veramente, domani, di fare ciò che co'-i preconizzò. E non sono solo u pcn· "-arlo: mo1ti altri compagni della base, d'una cultura e d'un:1 prcparazio1H' e d'un passato notevoli, sono della "-lessa opinione. Jlicordiamo che ab– biamo avuto ieri, nel quadro della repubblica, le collettività agricole ,, molte pan1llcle rcalizz.-tzioni industrfoli, a cui erano av,·crs:ari soltanto i romunisti, poichè molti repubblicani e molti socialisti ,,i collaboravano. E gli titcl;si accettano già oggi l'idea dello sfruttamento collettivo della terra: essa è inclusa, mediante le cooperative, nei progetti di legge per la rifonna agraria. E in quCfito momento, in Spagna, i delegati della CNT e df'llu UG-T stanno accordandosi per preparare w1 progr::nnma per lo sfrutto· mento collettivo della terra a mezzo dei Sindacati agricoli appena proda– mata la Repubblica. Sindacati o cooperative, le colleuivtà di ieri ha11no aperto il cammino, e con un nome od un altro ricompariranno. I rcpub· blicani ed i socialisli dovranno forci delle concessioni per difendersi dai comunisti. E se Fòi pensa che il 70% delle terre la,•oratc apportiene al 2.5% dei proprietari. "-Ì intuiS<'c qu:tli pO"-$"ibilitàdi rcalizuzioni noi .1b• biamo dinanzi. Con ciò io non porlo certo tli colloborare al Go\'erno, nè direllamenlt• uf• in'1ircttamcntc. ln Francia. da quando son partiti i nazisti. ho riprr.;o 22

RkJQdWJsaXNoZXIy