Volontà - anno II - n.4 - 1 ottobre1947

È impossibile 1100 padarc dei divorzi cultur~tli e delle ,.11nil'izic tron– cate di Nietzsche, d1c lo -;piegano più di ogni altra cosa. Egli aveva profondo il sentimento del « rispetto )i. Giunto ad intuir(• che quc;;to sentimento falsava la ;;ua vita interiore, incep1Hrnclonc l'auto– nomo sviluppo, egli si ribella ai <<maestri)): a S<'hopcnhauer e a Wagner. :Ma non è soltanto la ri\·oltn del figlio che vuole far:::i <<uomo)► ,·onlro il padre; ~ anche la rivolta del malato che vuole guarire. Schopcnhaucr è. attaccato l.'On accanimento, pcrchè è da lui che ~ic– lz-;chc si difende. È in sè SlC$.i-Oche egli eotuhatte qucll 'autore i:hc rra entrato nella sua vita attravcl'SO la bre<'cia di un momento di sconforto profondo. « Dopo ah:tme esperienze doloro,e e disillu'-ioni, io mi ~cnti'"o allora proprio .:;olitario, .:cnza aiuto, ,cnza priucipii ,senza spci-anzc e ,.,enza un lieto ricordo ... Fu in questo stato d'animo che mi cadde sottomano l'o· pera principale dello Schopenhauer. Si può immaginare quale effetto pro• <lucc;sc su di mf"'l )) 1\'"ictzsche deve scegline: o il Ninana del Santo o la volontà dcll'a<:cetµ. Annullare 5,e stesso e il mondo: ceco la soluzione ehr Schopf'nhauer gli propone. mostrandogli il santo: <( egli guarch1 ora lra:1· quillo e "orridentc ai fantasmi di questo mondo, che una volLa potevano conunuovcrc il suo spirito e travagliarlo, ma che ora stanno darn111.i a lui come le ifigurc degli scacchi a gioco finito, o come le maschere smesse ,il mauino che ci beffarono e ,·i turbarono in una notte di carnevale. La vita r le sue forme aleggiano davanti a lui come apparizioni fluttuanti, come un tenue ~ogno mattutino, ◄·hc gii'1 la realt:ì di:::soh-e e che non può pili in• gannare ,,. Nel libro La. rrnscìtu della. trugediu è evidente che Nietzsche prendf' le mosse della mctafi.c;ica di Schopcnhaue1·. concependo la natura come un':it· tività <'ieca, senza finalitù, pcn'nllcmentc creatrice ma anche pcrennemcntt· distruttrice delle proprie· crea:tioni. Diventala cosciente di sè nell'uomo, a~sumc in lui la forma di un'aspirnzione non mai appagata, cioè <(un vo• lerc, .:cnza moLfro, soO:rir sempre. un morire, e così successinunente nPi secoli e nei secoli, 1fi11chèil nostro pianeta ~i :-hriciol-i in frammcnli ,,. L'c~i– ~Lcnza del mondo gli appare. dunque, moralmente e logicamente ingiu,::ti– fìcabile. ma egli ,i discosta gi,i dal c:;uomacs.tro supponendo una giustifica· zione e~telica, alla quale corrisponde- la facolLà di creare e gu~tarc \"opera d'arte, ossia quella che egli ehiama facoltà apollirie(t. L'uomo, fondendo la propria l)Cnonalità nell"anima univcr.:alc. con· ccpendo se stec:;so <'Ome particella della volontà che vive e soffre in tulle le cose. prO\'a un 'ebbrezza 1 un'c:-tasi che il Nietzsche dcfinic:;ce ;:.Lato dio· 11isi"co. Mediante I<' arti dioni::iache (musica, danza, poesia liri('a), l'uomo si -sourae al pcs~imismo, dimenlicando il dolore univer;:.ale. La Lrage,lia greca è dionisiaca, ma è pla;:.mata sul fondo dell'emozione nata dalla r·o– scicnza del dolore e della morte inevitabile. Una voha di pili Nietzsel1c proiella in interpretazione pc:;icologica l'intuizione di una propria riv<'11· dica::iorie.

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