Volontà - anno II - n.3 - 1 settembre 1947

"Vita, sopratutto la vita economica non può subire delle interruzioni. È una considerazione essenziale che dovrebbe sempre ispirare il nostro atteggiamento di militanti rivoluzio· nari. Coloro che esercitano il potere con la dittatura e che schiacciano lo --.contento popolare con la forza pos• sono ingannarsi. Noialtri, no. Sarcm· mo rapidamente spazzati via dallo scontento che i nostri ,n·versari !:frut• tercbbero. Concludo: il militànte de\-·e essere un organizzatore non solamente della fabbrica - si può almeno in pnrte trovare per questo degli elementi di buoDa volontà - ma sul piano gene· raie dell'economia, che nella vita moderna costituisce un tutto - e non si può considerare l'economia sul piano della fabbrica o del1a locn· lità - ma sul piano nazionale cd in· ternazionalc. Che il militante non di"cnti un dittatore è una questione di educazione, di temperamento, 'di -etica. Ma non si può fare a meno di ,lui, come non si può fare a meno, o~- gi, del propagandista e dell' org:nniz– zatore, l'assenza dei quali si fa cru– delmente sentire. Al di fuori di questo, non c'è crea– zione anarchica possibile. C'è l'agì· t~zionc e la rivoluzione di cui gli altri profitteranno. GASTON LE\'AI, :;i .d.R. - Rimandiamo al pros,;imo ,w– mcro le n,ostre « precisazioni "· Mo e.ue sa· ranno preci$azio11isopra1u1.10 d'idee: chè uel– la no.slra redazione non v'(' chi. abbia dei fotii di Spagna direm, espcrìen:o ed i libri "" ,,,.est'ar8omcllto souo a$$ai :scani. Invitiamo frattanto ancora una vQfo1. i compagni che po"ono appoTlare eleme111i mili per la valuta:ione della parte av1110d11- tli a11arehicinella wffocata rivo/,u.:ione spa· xnola. e df!lla preminente orio,ie diret1n. dt>I po,x,lo lavoratore. e dell'opera di"q/ver1tt di « capi» a (iordinare le loro ri/lf!Ssi.<J11i. Imporro solo che siano rifles-sioni su falli. E 11(m importo che 8li scritti foro sia,w C(I· polavori letterarii. co.si qtie$ta (liscuuioue, in cui G. Le val fa afferm<uioni con. le quali flOll _,iano in tutte d'accordo, non si ridurrù ud un colloquio Ira ,wi e IAwtd e cl,e come tale - 110n vorremmo conrinuare al– l'infinito. PIANO MARSHALL Tuili 11c p«rlww. Ed il bello è elle iu verità dovrebb,.ro i11uece parlorc della o. pra• 111e1,a di 1111 piano». perchè Marsliall non ha anicuraio per ora nu.llo di preci.so. nt aveva dai suoi organi costituzionali i poteri di promettere nulla. I.n,a,110, però. s'è vi.sto alcuni ftllti cl1e fanno riflett~re. 1) Il Governo ru.sso ha cer– cmo ini·ano di CO!lruire nell'i11terno del pi.ano il .suo MIiito caval1:, di Troia, e viS10 di, non gli riuscfoa s'è rilirazo. Non fJlJÒ dare aiuli a ne.ssuno, ma 110n è disposto u 'eollerar, che chi li dà non .Ji lasci comandare da Mosca. 2) Il Governo america110a parte i suoi evidenti propositi di predominio Politico. «rea probabilmcnM. su.l piano economico. t10n ta11lo lo « .sbocco per le sue indu.sirie • di cui parlano tra noi i .sòliti fanatici del– l'indu.striali!mo e dell'economi,smo, quanto uno .sbocco per la .sua agricoltu.ra , che è il vero problema grave degli SkUi Uniti. 3) Si comincia a parlare di una Unione Doganale Europea. che ·- qualunque siano le ragio11iper cui si faccio - sarebbe 1111 indebolime111• -,/,effe frontiere tra Swti • q11iruli w, posso in m:or1ti. • Vedremo.

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