Volontà - anno II - n.1 - 1 luglio 1947

~1ocrazin lombarda, sabotarn infine la guerra palriottica di liberazione per modificarne melodo ed indirizzo. Difatti già nel primo saggio cauancano w1 passo è presto fatto: la dh1inzione fra « guerra regia » e « guerra di popolo » che oggi d1iame• n•bbe<.:i più propriamente a::.ione direua (p. 38). Da ogni pagina trAspare uua <.:alda fiduc-ia in quesiti guerra cli popolo che contro le manone della diplomazia, 1•011tro le P"n:ccuzioni poliziesC'hc, contro le mene dei gesuiti don:1 uscir villoriosn . .Ma l'esperienza punroppo confermò che :1ncora una ,•olia il popolo fu 1< credulo e servii<' lil falso amico» (p. 39). Il popolo dimenticò che:. <( ..... libertà i• pc,dromm::.a; e padronar1za nori vuol padrone. Diede le rf'dini " clii 11011 volc,1 clic il carro <mdossc. Rinviò <1iprincipi, l:ini:;iarim,. ttpp1111to qucmdo. dopo tont'onni, stu1;0 ,,cr mettere le mani sullo, vittorie,» (p. ,io). Co<.:Ì i ge<.:uiti da ruc;:,a, da toga e da spada gettarono la rete ;:ulla cucrr.i cli popolo corrompendone lo spirito e comprimendone lo ,:lancio ri,·oluzionario. E le ma'-SC popolari a,,,·iluppatc nell'equivoco dcll'1:nio,1c (p. 30) o trallcnule 11ell'attcsa dei libcrutori (p. •il) dovettero pagan· du– ramente la loro ingenuità. ~cl ~econclo .:.aggio l'autore si propone di studiare il miracolo dcll'in– -urrczionc del Lombardo Veneto, quell'esplosione spontanea e ,;imultnnca di energie popolari che nel giro di pochi giorni travolse o imbottigliò una formidabile rclc di guarnigioni, occupò fortezze cantieri arsenali, ridu<.:~e uu·intcra armata nel Quadrilatero e l'avrebbe scacciata anche di là se la rholta ormai vittoriosa non fos<.:t'slata mortiificata e spenta da << :;,;.,,s_lic,ti <'frivoli C(l/JÌ )). Dopo una sommaria rassegna degli avvenimenti del primo giorno cli lolla. la condu'-ione del Cattaneo è la seguente: « Sebbe,ie h, rivo/11::ione non avesse armi, nè capitani, nè cot1si,l10. nè t<m1.poco noti::.iu di. sè, evocò chrlle viscere del popolo ,ma forzo, dir i- suoi [di Radctski)' cc11r.omifu c,nn.oti non 1,·olscro ,1 pro:)trure >> (pag. 77). S,.lo dove i maggiorenti riuscirono a strappare l'iniziati\'a al popolo - l'Ollie a Cremona e a Brc.:.cia, come a Mantova e a V crona - la rivoh1.Zione fu trattcn.uta o tradi1a con raccomand:1zioni di calma ccl inviti a! rispetto ,l._•il"ordine pubblico. Veram('llte certe no1izic di cronaca che il Cattaneo ci offre sono prc• ziose: rinviamo il lettore a quelle pagine che costituiscono un antico ma "cmpre :lltualc insegnamento sulla potenzialità contro-rivoluzionaria delle gerarchie e sulla impcrdon,abile ingenuità di chi vi s'affida. Solo a :Milano ~i combaue,·a. Solo a 1\filano << E."le~ai-:asi il f"uo più ~,rcu10"'";ora, che il popolo doppertu.tto combatteva, e i11 nessun luogo ai:cv" copi » ·(p. 83). )fa mentre il popolo e specialmcnle la plebe si prodigava sulle bar• riu1te. sui bastioni, fra gli incendi e le esplosioni, i magnati lesinavano <=Oc:('or,i •lìn:111ziari, gli 11 <1::.eglim11 JI: i 1< gobertiani » e gli altri « fa:endieri 33

RkJQdWJsaXNoZXIy