Volontà - anno I - n.12 - 1 giugno 1947

rchhe una l'O .. a naturale e renderebbe l:1 riorianizi".nzione ri\oluzionuri..t molto pii1 fot:ile. Fortua,11amc11tc, i la\or.itori i1womirwiano a ,:apirc d,c la loro l'au-.a i..· i111crnuzio11alc: 1·orga11izzazionc operaia -.1a or:.. -.\ilupp,1ndo-.i al di li'l delle rronticre nazionuli. È da au ~ur.ir: -i tl1c non ::-i:11nolto lonlano il tempo in c·ui l'intero proletariato d'Europu pos~a t·o11t·ord:1r~i in uno :-t·io· pero gcncr.tlf' che i-Ìa il preludio llclb rivoluzione s<.wialc. Quc-.10 (' -.cnza duhhio un ri~ultuto clic per ollencrlo -.ono 11ccc!',-.ar·ie le pii1 grandi energie. Ma nello •tc:-:-o tempo non .. j può .. ,•urtare ,cmprc la 1n·ohabilitl1 clic la rivoluzione pos-.a .,,·op11iurc iu un paese prima 4•l1c in uu altro - per e· -.empio in Frarn·i,, prima d,c in Germani.i - cd in tal 1•n-.o è imperntivo per 1:i Francia di non a-.peitarc dal di fuori dei po-.-.il,ili aiuti. m;i immc· ,liat.uncnte di mcllerc in azione tulle le :-uc energie per ,1iut;1r-.i da -.è, per prO\\.--derc :ti bi-.ogni piì1 e-.-.criziali del suo popolo 1·011i -.uoi propri !'-forzi. Quaudo la rholuzionc --0t.·ialc im·o1ninda in un dalo p.ic: -c, il ,·01n– mcrt·io con 1"e,1cro ~i arre-.lu: l"importazione di nrnleric grezze e di pro• llolli manufoui, è so:-pcs:1. JI p:1c-.c può and1e -.uhire il b10t·1·0 elci go· vcrni hor.i!hc-.i come ru il tuso dcli.i Hu~,-ia. iPcn·iò la rivoluzione è 1·0- -.1rell,1 a diventare auto•~uffìt·icnlc cd a JH'O\'yedcrc ai propri IJh,ogni. A1ll'lic le \arie rc~ioni dello -.1c-.,o pae5-c po-.-.0110trovur-.i di fronte .1 simile c\C11luali1il. E:-..-.c do\rauno produrre quello di 4•ui alibisoi:::nano dentro la loro 1•ropriu ,1rea, t..·on i propri -.forzi. Solo la dcl•c111ralizz:.1zionc può ri• -.ol\'eré •1uc:,to problema. Il pae-.c do\ rà riorganizzare le :-uc all ivitì1 in Inie maniera da es~crc t·npm·c di approv\ igiouarc -.e -.1c-.-.o. E-.-.o rlo,,ri'1 rit·orrcrc alla produzione della pi(-rola industri.i cd :11 la\oro .1 domit·ilio e do\ 1 rì1 i1t1cnsificarc l',1g:ri,·ohuru e l"orli<·ohur:.1. )."iniziuti\'a degli uomini n~-.i liberi dalla rivoluzione e la loro intcl· ligenza rc-.a piìi ;_1culadalla nc.·e-.!'oi1i1, -.arunno all"altczz,1 della -.ituazionc. Bi,ognn ben mcttcr:-i in te:-ll\ d,c ,urchlic di,1.1:-troso per gli i111erc,-.i della rivoluzione ~ocialc, ~opprimere cd interforire con la pi1·1·oln indu-.1ria d1c è lutt'og~ì pr.1ticata rn grande -.1·ala in ,ari pae~i d"Europa. tumerosi .1rtit·oli di u-.o quotidiano -.0110 pr0<lo11i dai 1·ont:1di11i del~ l'Europa t·onlincntalc durante le ore di ripo50 invcrnulc. Qu{'-.ti manufatti a domil·ilio 4•ifrano molto allo e ri:-pondono ad un.:1 grande IICl'C~~ilà. Sa– rchhe molto dannoso alla rivoluzione -.opprimerli, (·omc fct·c 4•0 ..i -.tupicla· mente b Hu.-.~ia per la pa:---.iouc folle dei Bolscc,i1·hi 1>cr la ,·cntralizz:1· zionc. Quando un paese in rivoluzione è alln<.-cato d:ii ~o\·crni ,1rnnicri. (jUando ..ulii-.cc il hloc(•o ccl è ncll'impo::-.c;ibilità di iu1por1ure, quando la grundc indu-.tria ~ubi~cc un i·ollas:-o o le fcrro\'ic c;ono in t·ondizioni ,li non funzionare, è proprio allora t·hc la piccola inclu-.lria divcula jl neni, vilale della vita economit·a: c:--~u ,ola può for vl\ 1 ere e sulvarc la rivoluzione. Jnohrc tali pit·colc incfull-lric 11011 ;;;;0110 ll-ohanto un poteute foltore e1·0· nomic·o, ma hanno anche un ~randill-simo valore -.0t•ialc. Es--c -.crvono a cohivurc i rnpporti cli ,amicizia tra la campagna e la t'illi1, unendo le <lur 52

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