Volontà - anno I - n.12 - 1 giugno 1947

Si dovevano opporre delle direuive ideali, clirille e coraggiose, sin dalla prima ora, contro l'intrigo, il com- 1 promesso, il trasformismo monarco-papalino. Si doveva tendere alla concordia di forze libere omo• genee, non ad unificare caserme rivali di partiti ed i sin– dacati, con io testa le maschere dei preti. Si doveva incominciare dalla vita comunale ed avoca– re ai comuni liberi, e liberamente federati, l'opera della ricostruzione, dell'epurazione, -del rinnovamenlo. Si doveva guarire dalla lebbra autoritaria che non \'e• de che Roma, il Parlamento, i ministri e i capi-partito. Vano è mendicare una bricciola al bancheuo dei pa– droni. Vano è sperare nella loro rinuncia, sia pur cristiana. Vano è illuderci che lo Stato nuovo che si crea con arzigogoli costituzionali possa riuscire diverso da quegli Stati che edi6carono sugli stessi arzigogoli la loro poten– za militare e quindi imperialistica. Vano sarebbe altrettanto pensare che il rimedio sia nella dittatura di <1nesto o <1uel colore. Bisogna rispondere ulla reazione, agli intrighi, alle tre– sche senza scoraggiamenti. Bisogna amare e far amare I' i– deale di libertà, anche se i go\'erni lo insultano. Bisogna sbarrare la via ad ogni ritorno reazionario, senza più pia– gnistei sulle inevitabili delusioni del miracoliamo elettorale. Dal manifesto della F.A.l . .. 1.0 maggio 1947,. Spedizione iu abbouomento Po8tale • Gruppo IH •ul r.ontupi~io Il, PENSIERO, di Hud."' lletla:do11e e Auuniuistr ..: !J., ,·ia. fJhiata111011e, 1\'"a1»oli Versamenti: sul Conto Corrente posto/e n. 6/19972, Napoli .E. 30

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