Volontà - anno I - n.6 - 1 dicembre 1946

zioni clemcnliu·i <li fisiologia del lavoro per capire che 11011 è rngioncvole chiedere al lavor·.ntore più energie in lavoro tlL c111antcne riceve in cibo. Og· gi p&t· noi il éibo è quello che .sap(Jiamo. Siamo un popolo di affamati cro– nicj, anthc i-C le vetrine delle nostre cill~t rigurg-itano di ogni ciho scelto. Perciò, J.111c·hc •nelle prcscnli t·omlizioni, l'operaio c·hc lavora ollo ore 11011 ha la JH·odu11ivitdi normale del lavoratoré che è in condizioni normali di nulrizione. Tanl6 vale, cp1i11di, che ne J,wori sci: s,1rù qucslo il solo modo cli rimediare :dia diso1·c·upnione e cli ciiminare il veleno che ciue.510 fe110111cnolrn 1,orl.110 nell,, nostra ,·i1a ·~of'iale: la 1)rostituzio11e, il mercato 11e.-o. il ba11cli1ismo; il ·furto e 1a11le altre 1Jio1g:hc .• \'oi .5iamo convinti, !nol– tre, d1l'" messa in moto la ,macchina lavora1iva, lutlo migliorerà: gii, i la– vornlori saranno dei consumatori con nrnggior capaf'itù di acquisto, 'Juindi ~arÌI ncccs.sari~J 1nodurre di pii1; giù il lavonitore pi-odurr;\ di pii, in sci on .. · cli quello d1c proclucc\'a i11 otto ore e 11011 ci sa,·cbbe eia 1emere 1111mag• giorc costo <lelb prolluzione. un arresto nelle nostre es1)ortazioni, se i pa– droni rinun<'ia~scro a sperularci sopra. conae è nelle loro abitudini. Se i pacl1011i ,·i si 01)porr·ano act'ani1.,u11e11tc è clic essi temono semine di ,-once– clerc 1roppo :il lavoralorc, è 1,er<'hè vorrchhcro tener-lo sempre lef!alo alla Joro (·alena. La giorn~tl:1 di -sei ore cli<' oggi 11oi rC'c-l.1mia1110. non ci ,,c,-rù <·011,-cs..~;1 nè <lallo Staio, uè dai padroni. Ed è preferibile. ·perthf' se fosse ,-Mi i-a• i-ebbe una ~·-rcalura 11ah1 morta. E neppul'C dai partiti che tutti, dai <-omu· nisti ai callolit·i, ::-i affatic.ino a 1e11e1· ben viva e ad cslcndcre. clo,c po.,. ~0110 la <( pr·e~a >1 dello S1a10 sull'economia, curnndo attivamente <·hc 11011 •muoiano nl· rnu, :1t· le vnric ,111iviti1fin:mzi,1ric che ~ono ('0tHleSSe ;11\'lRJ. poif'lu'- c.·ssi 11c11 hanno in vista il beuc del Pac~c 111a quello delle loro razioni. E la nostra C.G.LL. slrn111ento dei 1>al"litì e del governo. la for:'t sua se cli"·e111er:'1 una volonlù di tu lii i h1vornlori: cioè la forù sun quando Il!)· lrcbhe fame a meno solo 1,er ractol!licrc la ;.;:loria di c111estal'ivcnclicazione. L~t giornata di sei ·ore, perciò. dcv·cssere una (·011<p1istol dei lavoralori. Rico,.di:11110 che furono :111arf'hici coloro clic per i primi "'i haller·ono p("r la ~-iorn;1ta <li 0110 ore. Per qucll"idca, che sembrava allora tanto 1110- J'itli,·a e irrf'aliizabilc, 1·i11q11c -..lei nostri a Chicago 1·11 novembre 1887 in– (·011lraro110 la mori(' ed altr! ve1111ero condannati a dure pene. S0110 oggi degli a11.11·,-hi<·1 "lie scalf"nano la bi111aglia contro gli C(.!Oisrnisordi dei rie·• c·hi. contro la t·ccitù e g:li iulcrC'~:-i cki 1Joli1i<·i,CO!!lro l'i1wo111pre11::-io11" di una ,1!1<111 p:1nc de(.!li ~les;;i lavoralori, 1ier la rivcndic·.azione della g:iornata di ~ci ore. In quc-l-'la lolla <-hc ,·ichic,l,~r;·1 da noi tenacia e sacri'fici rivivrl1 lo spir·ito degli 0110 martiri di Cliic·ago. Sarì\ queslo il modo 1)ii'1deg:no di onorarli t~ di inlerprC'lai-C' qu<'i principi che $0110 .alla hase della 11oslra clotlrina. 33

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