Volontà - anno I - n.4 - 1 ottobre 1946

6ua essenza da] sa1ariato. È il iSalariato f'he dà noi ]lo,·eri con le mani legale in pred:, ai ricchi, ed avwtlena noi nell'.ubbidiem.a ed e;;si nel comando. Di questa constatazione - o,,via pcr...d,i oggi sia tra le l'illime della barbarie so,- ciale - si ha -una duplice ripro\'a storica, immediata. , In Ru~sia, il foJlimento dell:i ri,·oluzione è stato ar,c.'()mpagn:itolungo la sua str:id:i - f'al"ario dei pop~li r,ussi - dal permanere di un sistema di s.-il:iri ehe· di\'enlava tanto più ~arbaro quanlo più era scien1ifìco, e ehe funzionava egregi:une111e }ler 00s1ruire una inamovibile €eggio al po,ere dei .burocrati. -pianificanti. L'errore iniziale di Lenin che non ha o.sala la distruzione totale dello Stato e ne ha fOSÌ assicurata fo piena rico– ~tituzione, ha a\'ulo -per corrispetti,•o sul Jliano del Javoro l'errore iniziale Ji non osare 1'annulJamcnto dei -salari, per la creazione d'un nuovo co5lume ehe realizzasse Ja for• mula rivo1uzion:-iri:i: d:-i riascu.no .secondo le sue forze, a ciascuno secondo i 6uoi bi• 60gni. li superstite 6:i"briato, ,~r un.i progrcssi"la diffcrenzi.izione <lei gu:idagni, d:tp– prima tra il J:-ivoratore C'>munc e rnristottazia degli stakanovisti. ·poi tr:i essi e 1a uuov-a casla dei burocr:-iti, ha lentamcnlc ricostituiti i pos~idcnti cd i nullatenenti. l giaco– ·bini ol potere non 60110 s1a1i .::ipaci di alcuna innovazi<>ne sostanziale: hanno ripristi– nato la -piccofo propriet:, diretta, ed enfro la 1'lC-Oprietàdi Stato han dovua.o ricorrere al mezzo disperato - e dispera1:-imente inefficiente - dei « gruppi di assalto » per dare ,,ualche 6pintone al lavoro. Rit<>rno 9ll'indietro. Una nuÒ\'a ><ocictàdi efossi cd una nuova oppressione son risull:-ite dalla opplicazione -cosidetta (< comunis.1a » della ti1lica formula -capitalis1ica: a· ciascuno secondo le 6Ue capaci1à. In . \meriea, i capitalisti più inte1ligen1i, che cercano di ~alvare la com1>etizione in :ut..– rendendola meno m1i:nale, s'agSiran<> emro il 6istema dei salari co1!1c·un:-i l~lva nella ,,.-ua-gabbia. Tutti .i tuetodi 1>ossibili sono stati provati. li salario 3 tempo, accompagnato– ,la una· ,selezione dum •·he 6carta i meno produuivi. Le mille forme di ·salari a pezzo, o di salari differenziali. J diversi ff incenti"e systems ». Ma il l:i"oro diventa 6cmpre– più nemico del lavoratore, la• macchina sempre più la sua padron:-i, col risultato che i periodi di benessere fittizio creati dai pianifiootori preparano Ia strada :-ii periodi certi delle -grandi depressioni. La -possibi,1à •potenziale data a 1u11i di divenlare ricchi non basta a eo1mare le enormi frallure sociali in 0110. Solo J>ochi -giun~ono :1 quelfo rie• chezza magna a cui s·accomp:-igna i] reale -potere sociale, e <111ci pochi difendono co'h l'invincibile Stato jJ loro predominio esclusivo. Ed il risu.llato è anche (fUi un -parado5• 11,ale ,ritorno ,all'indietro: sui residui deHe 1ibertarie ..socie1à di pionieri si costituiscono relazioni sociali di 1ipo feudale:· i1 11 gangstec- » cd il fl bOss 1> su ])iani parnlleli, e Jo moltirndini mag:iri ben nutrite ,ben :-illoggi:-i1eben vestite (quando non sono il rovescio, ,-he è mc.no raro di quanto &'immagini, in quel paradiso) sempre più: .gregge, giornali e radio aiutando. · Occorre dunque fissare bene il !atto: la rivoluzione in Rus~ia è degenerata in rea• zioue, e 1e \"Olontà d'a,·vcnire in Americ-a 1.:on trovano tnOdo di forsi rivoluziou:-irie,. essenzialmente perchè la wcietù (: avvelenata alla radice dal sal:iriato. Orcorre dedurne,. ~nza timore, ]'idea chiara che nessuna 6ocia1izzazione sarà di per Eè ,vitale, se non 3ff1·onterà e ,risolverà il 1>roblema di abolire il !':1lari:-i10,sostituen– dovi un nuovo eosLume ad opeca. di tuui, in liberlà. ] nuovi istituti del lavoro 6oc.faliz– zato oon iono di per 6è veicoli di libertà. Già :ippniono i mille pericoli le mille insidie ('he 15011 contenuti fo · ciò che i Partiti -· cioè i politicanti prof~sionali - chiamano, « socializzazione». Or.a vi s'aggiunge, decisiva~ la dimostrazione d'una via per la quale le gestioni pubbliche oollettiv~ il lavoro cooperativo diventano ,•eico1i J>Cr soslituire a1la <>ppressione in atto .una nuo,•;i oppressione. 6

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