Volontà - anno I - n.4 - 1 ottobre 1946

trovwro anco,. oggi in esilio inviji <tIttiti i governi, perseguitati e cc,ccwtt ,la un paesr ,,ll'allro. Ed è per questa grande trasfornw::.io11<' ch•lla vil<i spagnola, che i migliori miJitm1ti della, F'.A.l. e de/fu C.N.T., 1wll'inter11n ,/(,/fo Spagm, sL·olgono 111r 'inte11.su attività illegale, 11011osumteil mC1stodo11- tico "pparoto poliziesco di cui il Caudillo si serve per governC1re. Questo popolo che lw treme11dmue11te sofferto nelle a,mi e nello spirito e che lui visto cllclerc milioni dei suoi figli e,l ogni gionw t:f>deaccrescere il numero dei suoi 111or1i, se accettasse oggi un. qualsfosi compromesso con h• grandi po- 1<•11ze, firmerebbe fo sue, sconfitta. Invece ha fede e risc,.ve di enc,-gic s11f• ficie11ti per 11011 dichiararsi vi11to. Gli spagnoli ha11110 detto chiaromcnte quello che vogliono i11 ,m lorn 11 umi/esto pubblicMo in occasione tlell'm111iversario clellc, loro rfoolu:ionP. ,·t, comunismo di Stai.o, 11è tlemocra:in copitalista, nè Mo11orchin, 11è Re· pubblica borghese, nè Stato. Non formule cfosticlte ~usceltibili tli tutt.e le ù1terpretozioui, e che ristabilirebbero a breve scmlem:a cfoi nwtame11ti le condizioni cli prim<1. Libern:ione co1111>ietu tla Franco e clalfo sua F<1lange, "''' anche ,la. tutti gli element.i mo1wrcl1ici e milit<tri. Liberazione dalltt, chiesa, cattolica e eia tutte quelle for:e clic velatamente o <tpertmncnte sono rea:io,wric. Gli. interessi delle, Spog11,, 11011, debbono essere piiì nelle 11w11i ,lei Vaticano, ciel/a Bdnca, delhi Industria, della, Fimm=<.t,delle grandi com– pagnie str«uier<', ma in <111ellc del popolo. Essi vogliono insomma la portll aJX'rta <1 tutte le conquiste soci<di per poter realiz::.t,re un mondo nuovo iu cui il 1>rivilegioe La miseria. si<uw c<mcelfoti per sempre. Questf> chiorc volontl,. non servirwmo cer/(1111,_mte ml allir<tre lll popolo spagnolo la simpatia. delle democrn::ie f> neppure quelle, ,(egli uomini <lisi11istr<i che fmmo 1xrrtc elci governi di tani.i paesi 11cll'Europ<1 di oggi. Jfa fo frm1chc::.::.,, gior:a sempre, ,mche 'Jlumdo sembn, metterci s11/1<1 strada più lunga. Vediamo dove ci ha portato l'e<1uia,-oco tli cui si $0110 serviti per gor:enwre in ltali<t gli uomini <mtorevoli dell'cmtifascismu. Noi che ere· di<1mo di essere i vincitori nella lott(1.tru fascisli cd ,mtifasc!,ti, ci trovfomo 11dfo co11di::.io11e di difenderci <tstento cfoi. re<1zio1wri. Pensiamo che gli s1><1g,1oli, sopratutto coloro che iu esilio lw11110 crnuto moclo di meditare nel/e prigioni e nei campi di COllce11trnme11l0 sulle men– =ogne, sul/e ipocrisie, sugli sciovinismi cli cui sono imessuti i ri>gimi de· mocratici. 11.011 si. aspellano nessun aiuto lfoi governi socialisti dei tari. 1x,csi. Però se llOlt desiderano nè si aspelt<mo nulla lfoi govcrmmti essi ccrcll/10 e ricl,iedono /"oiuto di coloro e/re, ;wll'immei1sa lotta tra rinuoi:citori e cot1- servatori. si sono schierati dallu JJ(trle elci primi. Facciamo perciò, noi ,marchici, 1111 poco di bihmcio. Che cos" abbiamo /ateo per il JWpolo spagnolo? Molti meetings. molti tclcgrC1mmi di /Jrotesta in occasione delle fe,-oci fucilazioni, grtmdi dichill• razioni di simpatie e cli solieforietà verso i compagni spagnoli. Ma siamo onesti: tutto questo è un contributo c/ficace ,~liti caus" spagnola o 110n ~ semplicemente 1111 modo cli traquillizzare la nostra coscienza~ I telegrammi. 17

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