Volontà - anno I - n.4 - 1 ottobre 1946

Il problema spagnolo Ve,_-rc~be sponta~t~o di ri~,.~raziare gl_idèi per il ~alt~ c!w i grnndi uomi11~ c/1 StMo occupali- a ,f>angi II sbroglwre u11a intncat.1ssrnw nwtassa non s• occupano più, delh, Spagna. M<tnoi sappiamo che la mancanza di 1mbbliclH· dichiarazioni cfo JHll't.e di costoro 110n significll disi11teressamento dalla questione spagnola. Se In Spagna pare abbi<, perduto l'clflm,litcì negli in• trigl,i. delle varie cw1celleri.e, sappiamo che essa rimane un poese sul quale convergono le <widitcì imperialistiche di certe clcmocrnzie e l'apparente e/i. sinteressamento odierno 110,i è altro clie Wl(I. paziente attesa per gettarsi sull' <<affare>> o/ momento più OJJ/JOrluno. Ed a ,,ue/ momento /C1r<mno <li tulio perchè la soluzione del problema. interno spagnolo ,wvtuga 11el modo che più si nddice llgli. i11teressi economici e miliwri dei loro rispettivi paesi. Sono ormlli lontani i tempi' in cui si mi,wccillun irl rotture, nelle re/o.• zioni. diplonwtiche, i11cui c'era staio un lentutivo di clriuslfrn di. frontiera. Gli i,igenui che m;cv,mo spernto che la cadute, di Frn11co potesse cwvc11in in seguito nll'uzio11e di governi stranieri dPvo110 oggi co11fess(lre di essersi Jort.cmenle ing<m,wti. Se dopo fo guerra di libeNLzio11e, o meglio dopo il crollo dell" j(IC· ci(lt(&esteriore del fascismo e del nazismo, quando t.ulli i popoli del mondo · vibr(lvtlllO ,mcorn di collera contro <1ueimostruosi regimi, ie potenze vin• citrici avesser!t potuto salvare la 111aschen1democrntic(I che cwevwio it1do.,– Sltfo durwlle le, guerr11, i11Stcwr<tndo ·in ISJ)(lg,w.1111',1/trn volw la Monarchia u umi Uepubblichetu1 devota ,,; uincitori, . cerlame11te l'twrebbero fatto. L'equilibrio europeo, come essi lo sognano, 11011 sarebbe sl(l/0 rotto perchè il mutam~nto in/eruo del regime spai,11olo 11011 nvcebbe JJrOdotlo .(COSS<' perturbatrici. Non ci sarebbero stati cambiamenti nelle ntluali ,·<mdizioni sociali del paese: cioè sarebbe ri111a,5to l'arbitrio di OJJprimere e di sfrut· t(lre a chi lo detiene ctllualmente. Per di più le 11a=.io11i, che Jw11110 11ell<' loro mani j tlestini di tutto il mondo, avrebbero trçu;ato nella Svag,w ww b!1se importwrtissim(I. per llllli :i loro intrighi e piani di future coriquiste. Ma non è facile venire a dei compromessi con il popolo sJ)<1g1wlo. La feroce dii/Mura cli f~·cuico }l(t ce11tuplic(llo gli odii- che fo guerrtr civile avevo scatemllo cd lw acuito. nello vurtc più iJlumi11c1Ut del J>OJ>Olo, il bisogno ur– gente cli ripa,.Clzioni ·alle grtmdi ingìusti:::.iee sofferenze clj cui il povolo S/J<•· gnolo · è vittima da secoli. · Esso non vuole sostit.uire tt Fra11co uomini di governo u11 poco m<mv , feroci, esso rechww 1111a tms/orma::ione radfrxdc di lurta la sua ·vite, sociale e politica. Ed è JJCrquesto ri,i11ovcm11mto sociale che lw combattuto clur<1· mente cfol "36 t1! '39, che molti s1mg110/i. l,a,111-0si11cer"me11tecombattuta nella guerra così dettr, di liberazione, che mezzo milione cli s,,agnoli si 16

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