Volontà - anno I - n.3 - 1 settembre 1946

-ra<:uir,i ddla vo1ontù in u11 nucleo sufficiente, in»iemc :1ll'a::,,ociaziom: di tuni attorno ,a quel nuolco: doè 1iasceranno Sindacati, liberi ed autonomi anch"esci. m::igari sulla di– s1ruzione degli pseudo Sindacati attuali. La Jotta t;i ~viluppa-à. li re.310si costruirà per strada. Avremo •n~ni duri, ma riusciremv. JJ nostro è uno sfo--w di ruaggir>rc libertà, ed è quindi ne11'ordine <le11c ~e. Come il ,::asso1::ade in bas– »o. cosi la .Commiscione Jnterna, il Consiglio di Fabbrica, il Sindacato i.foceranno - ,quando venga il nostro tem1)0 - nella Cooperativa i,;te;::ral'" .-he a»<cnmerà h t;:c~1ione. delfo fahbrir:1. nucleo della nuova •vita SO"-iale. E' naturale inf:uti d1e quando un lavoro •richiede l'o1>er:1 di molli co1leg:1ti m un -organi~mo produtti,•o, e m~zzi quincli che. trascendoho il ('[UllJ).O delle loro proprietà pcrson:ili. essi si asso,~ino in gruJ)pi, cioè in -00-operath·c. Contro natura :ippare inver.– d1e uuo o 1>ochi 1m::1end,mo tlì decidere 1>er<lutti, ed è giusto che ciO conducn all'impo• ·vcrìmcnto. alla devi.rilii:zazionc che vediamo in atto, ~ia dove {'hi impera è J'ag:,!hia.-: ciante l)Cf'Sonaliti1di Ford. sublinw ma inumano, sia dove -si Eo111mano lrag:ieamcnte gli errori dei pianifica1ori russi anch'essi grandi ed i1rnmani, fiÌa nel no-aro sleS"-0 pac-lll!.:::om· mcr~o nd caos dall'azione (Jegeneranlé del COTJ)Orativismo.· Il fondamento vivenl<! di tutte le aziende private, i~duslriali :1gri('olc commerciali. è delle aziende 1 >ubblfr.he che ne <-'Oslituiranno fa cornice, sarà, necessariamente doma– -,1i. in qualche fonua, cou qualche nome, una TCfe di -Cooperalive di produzione. Sussi• sterà scrn1Jre il libero ar1ikiana10, in~ clii si esprimon(? le imopprimibili forme indivi– duali elci lavOf'o. Ma a lato dell'artigianato, gruppi non numerosi di operai e di \ecnici si uniranno per eom1>icre lavori determinati, in Cooperative dì produzione. E il som– marsi tli quesli gruppi, ciascuno dedito nl suo lavoro, -per co-mpili .che 1 ricl11edano b loro OJ}cra'sin11:11tane.:!. si rcali12erà in Coo,:.er:itiva di Gestione. assoria7.ione di Coope– rati,•e di 1>roduzione. Non falansterio. Nemmeno diversi falansteci simultanei. Una mÒI topliciù di i1tiziative div.c-rse, 1iheramen1e o-p~raiiti in ::unichevolc competizione in t111ti i semi. Tutti i lavor~lori ((presenti» nel Iavbro éon le loro idee o le loro volont:ì. E. 1)Ct" le im)lrese che •eoslituiscono 1111 scrvi1.io ,soriale, presenti con i lavoratori anche gli utenti di <1uel servfaio. Si delinea un quadro 1ios~ibile, che non è affatto un programma, chf' non vuol essere una pTevisione: ed esso persuade, L'ordine nuovo così \i'i Tealizzer.ì. in 1al senso. Un insieme umano, r.on meccanico. con 1ina oostiluzione cli bae.: .-.ipillarc. [u:nio• nante per piccoli gruppi (Cooperative di 'J)ro-du7.ione)di jlOchi uomini e dorine che- fonno ~:u~~~:ta~:~:• ad~:,o~i d~ 0 :°.::~ 10 ;::::i l':t.r:~1~: s:::~:o n!~1v\::~1e 01 ;:~~:~1.. a~1c~ 1,i come servitore, come mezzo ,por la loro cfficienz:-i'- il cemento della associazione tra grup)li (Cooperative dì gestione), che Tendono ~>ossibiJe dove i.i voglia anrhe la ;rande (ahbri~a. Senza vincoli estemi, senza gcTarchie interne, .con la cegola permanente l!clla autonomia di ciascuna hnpresa, enlTO la (lislribuzione dei compili liberamelllc $!abilita da. umi. Libero ciascun uomo e donna e ~iascun ,gruppo di fare o di non fare, libern ciascuno di associar6i e di separarsi, ma cia-:;cuno pienamente responsabile delle e'onse• guenze dei' woi atti, i quali finiscono t.empre per reagire su di Ju.i. Quincli. senza alrn • na possibile fun1.ione per una « buco-craiia -superiore », El:enzanessuna necessitù dì uno « Stato soVTano » che -con quella burocrazia comandi dall'alto <le] -suo empireo. Restando operauti in ciascun uomo e donna, e quindi in 11111i, il ,piaccTe del succc~~•>. la J)ena del– l'erorrc, la ricchei;.>.:trostmttiva della libera espcrienz;;. E' ovvio che .non valgono per questo bvoro d'uomini liberi associati gli schemi del– le antiche «-cooperative». DHatti e!Se 60D sempce fallire. ogni volta che l'i proponevano di realizzare, en"tro la <'Orniée ~iale prese9te. formf' 1ibcrtarie rlJ lavoro. E quando 11

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