Volontà - anno I - n.3 - 1 settembre 1946

banno avuto :,Uct~o. 1'iO •ignifìcav.i ~em1ue che ,,,j er-,m,:, ,1da11ate a diventare «(Ui– valenti ml una imJ)rc.w cnpitalistica, d:mdo ai propri lavoratori un Ealario forse mnggio• re, m3 non ('Crio la J)OSsibilità di l::i,·orore in liber1à, Pseudo associ::izioni, privo! d'anima e quindi prive di forza. ' Che bremo dunque, <1uando il i;.iorno della grande co1u1ui:,ta alfine arrivi? Lu dis"ihuzione attuale dei hworatori in aziende concorrenti, il programma cd i metodi di l:ivoro di dascun:1. di cuc, sono il \·j-:uh:110 migliore n cui abbiamo ?Oluto giungere atlraver~o fa11i,·ità "ele11i,•a del WJ>ilali~mo. fo,•ornndo souo la ferrea lc~ge del miuimo t'OSIO e del miglior prodouo, t'OD ln co1.er1ura pennanente dello S1::ito, f'On tutti i veleni dell'autorità mantenuti in tircolo anorno al ~ostro la,·oro. Le uicnde che, nel nostro J )ae.se . non lmnno saputo mantc•ncn.i un minimo di imlipcndenza dalla burocrazia eori1ora1iva e dal1e grnndi banche, ~ono 1-1,e,;.so incapaci di la\·oro at1ivo, Al_1re invece sono anrora ~aci d·una ragionevole produt1ivi1ù. cioè di lavorare nel quadro della com~ J)elizione, Un tale irh.ieme.dovremo nt....essariamenlt af'ce11:1rlocom·t:. E" l'ercdit.:i del caJ>ilafo;mo. E non v'ò ~pcraoz3 c-he ,.i possa modificarla per mezzo di libri o di dec-rcli. ì\on avremo altra vi::iche f:•~~11111acnelle mani - ((noi» lavoraiori. non noi an:1r• -chici - la gestione di ciascuna delle aziende csislcnti. come J>unto ,li partcu:ta doiio aver eliminato )3 prcsen7,a dei ;,adroni e dello Stato, delle burorazie -aindat'ali o di qua• Junque ahro organo che pre1enda di conrnndare, dopo aver :assicurato f'he non )'10~~110, risorgere con allri uomi. Le aziemlc paraSiilarie Ei cancelleranno da !>è, come incap{\ci di resisltte al lavoro compc1i1ivo. S011ravvivcranno- quelle che riu.sciranno a modifie.arsi in tempo. Da e55e e dalle ahre, ron lavoro e la,•oro, ma di gente lllfine libera davvero, ua– !,ttrà « il meglio». con una 1)ra1ica~cmpre ,più f'()rnplcla ed i111cllii,::en1c della cooperazione– che è C:,U Ett"SS3Jjl,erl:Ì. (1teg11r) i 'l'UE OllCHI Byrnes Bevin Molotofl d1 P. li. di New York abiliuimi nel discuttre 1tll' infinito, iocapnci di concludf'rf' - pcr,.bè o~DUPO d' tUi– ,-uol ai,:11:uautare il m1188isno di polere JWr ·•• propria ca&ta - e i Tullati di Pace, e te Na~ioni Unite e le aoffcrcor.e e i bisogni dei po11oli, e la bomba alomica, t■llo non- è che un meuo per quel 6oe. · 12·

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