La Voce - anno II - n. 44 - 13 ottobre 1910

416 LA VOCE ;\la non \·oglio ,l mia \·olta dare giudizii som– mari. )I i permeua infine una dichiarazione : Ilo sa– puto che si sussurra che io mi sia fallo mas– ione. Chi dice ciò sa di mentire. ~011 ho per la massoneria quell 1 avversio11e fanatica che molti l1a11110, pcrchè 11011ne ho spavento, e conosco dei 111;1ssoni lior di galantuomini. ;\la io non sono massone, nè lo diverrò. S;1lmi affcuuosi dal suo Gn;1.1i::1.,10 Q1:ADROT-r.,. Ouchy, S (1t1obrc 1910 Non ho tempo nè ,·ol{I ia d' impartire una lczio11cina cli storia al signor Quadrotta nè cl' illustrargli la figura del Nathnn (per certa gente essere galantuomini significa semplicemente non rubare ecc.). Il signor Qua– drotta si tenga intera. la sua curio-;ità. Due di– chiarar.ioni cl' indole personale: , • 0 - :Xon ho mai aiutato nè incor:lggiato ve– runo dei sacerdoti modernisti di mia conoscenza a 111n11le11ersi in una posizione piuttosto ..:he in un 'allra. Come direttore del Ri1111ovame11l0 ho usato verso cli loro il nrn.ssimo riserbo. Inutile m'affidi alla testimonianza degli amici ; mi basta la mia propria memoria (la roscien:!fl è termine ormai troppo vieto). 2. 0 • Xon mi pento di a\'er accettato aperta• mente una condanna <li Pio X ; mi vergogno si di essermi un giorno imbattuto in persone ca• paci a un tempo di sottomettersi al Sant'Uflicio e d' indirizz:i.re (11011 già di sottoscrivere pubbli– camente) una lettera a ì':athan. Sempre tuo aff.mo ALESSANDRO C.\S.\TI. Turluplnelde scolastica. Cl1iari'ssimo s,:ir. /Jirellure, .Spero eh' Ella vorrà estendere a me la corte• sia usata al sig. av,•. D. di Leo, pubblicando nel prossimo numero del periodico da Lei dirette., le seguenti brevi dichiarazioni. Il sig. avv. Di Leo, ferocemente impegnato in una lotta di concorrenza editoriale, dopo aver lanciato, nell1ultimo numero della Vore, parec• chi strali al11indirizzo ciel Direttore dell'ufficio cl'i~truzione mu11icipale 1 ne ha lanciato uno, forse più acuto, contro I 'uOìcio scolastiço provinciale, di cui mi onoro essere a capo. )la per quanto acuto e di veleno intriso lo strale è riuscito inoffensivo, perchè l'accusa \'aga e Kenerica formulata d1.ll' assertore non ha ri– scontro in alcuna indicazione di fatti specificati, e come tale ricade nel vuoto donde partl. Per• ciò io non ho il dovere di rispondere all'avvo– cato Di Leo ; e tanto più questo do\'ere mi è estraneo, in quanto dei miei atti è ora giudice il Mini~tero, il cui intervento fu già da lui pro– vocato prima che sentisse il bisogno di scriverne sulla Voce. Se non che alle divagazioni dtl sig. Di Leo La Voce fa seguire una sua dichiarazione, e cioè che della questione, di cui trattasi, continuerà essa ad occuparsi nell' interesse della scuola e della moralità. Questa dichiarazione non può che riuscirmi gradita, perchè ritengo che, almeno per quanto riguarda l'azione spiegata dal mio ufficio, gli apprezzamenti e le \'alutazioni espres– si dal sig. Di Leo clifiicilmente potranno sem~ hrare merite\'oli di plauso a chi abbia l'animo sgombro da qualsiasi preoccupazione di perso– nale interesse. E se possa occorrere alla / Òt"t: da parte dd mio Uflizio qualche elemento ill11:--trativo, io sarò sem1)re lieto cli fornirlo. Intanto porgendo a Lei, :--ig. Direttore, \'i\'e gr:izie clell'ospitalitfl accor– clat.'!111i,mi é caro offrirmele de\'.mO E. I)' :-\~IHKOSIO. Firenze. 11 Ottobre 1910. l:.:Srrel[ÌO S,:Srnor Pnr.wetlilort•. La sua lettern, benchè porti la dala ciel 9 Ot· tobre, non mi fu consegnata dall'incaricato suo che la sera del giorno , 1, ciot:, qu:'\llclo già i tipografi impaginavano il giornale e 111:'\llcavano poche ore a vederlo st:1111pato. Ella ammetterà che non è uno strale velenoso l 1 arfer111areche la sua offerta di spiegazioni giunge piuttosto in ritardo e precisamente quando 11011 sono più in grado cli approfittarne. almeno per questo 11umero. )la. intanto, pc.ich(: Ella fa allusione a « lotte editoriali » e a « per~onnli interessi » 11011 ho nessuna difficoltà a dirle cht: non ignoro che il signor :wv. Di Leo rappresenta la Ca°'a Editrice Sanclron. lo ho voluto, come sempre, procedere a faccia fr,rnca e colle carte in ta\'ola e ho ac• cettato che il signor m·v. Di Leo firmasse la let• tera, anzichè prender da lui informazioni per linnarla io od altri, e sfuggire cosi alla facile accusa di interessi e di lotte editoriali. Sta il fatt0 clic l'avv. Di Leo nella sua can1- pagna1 per quanto a me const,1 1 sia dal nit-mo- rial e al ministro che dalla lettera della / ·oa, 11011 dife11dc imeressi pri\'ali, se non in quanto coin• ciJono con 1 1 inter~sse pubblico che è quello della libt!r1 concorrclli:a e dell'osservationc cldla legg-e. :":oi della / Oce siamo hen superiori a meschi• 11isospetti : ma, tanto per metter le cose a po– sto, pos~i..11110 di1t:: che nt! presso la Casa San– dron nè presso altre ca~c abbiamo lihri cli lt!Sto sc-ol:uaico che ci prema ~111altirc; e, elica Lei, eg-regio siKnor Prt)\'\·eclitore, potrebbe Ella af– fermare lo steS"ì0 di certuni che di(enclono a spada traua il monopolio di certa nllra casa edi– trice? lnten:ssc di coltura, stnza dubbio, 111Uo• ver:i quegli t:gregi cittadini e in!>Cgnanti ; ma, di grazia, non coincidono forse con interessi pri\·ati? Si tratta però di sapere, se questi altri inte• ressi contrastano con la libera concorrenza, se la legge t! stata \'iolata, se \'i sono state assem• blee e deliberazioni contrnrie alla \'Olontà lt!gale d'una parte dei maestri fiorentini, o se questo non t! \·ero 1 e sc invece tutto procede secondo il più scrupoloso rispetto del codice scolastico; questo cloma11cla la r ·ou, cli questo si preoc– cupa. Non si parli di intere:-;si : 110n si tocchino certi tasti; per carità, dove mai si andrebbe a fi– nire? La ringrazio, ciel resto, degli schiarimenti che vorrit fornire a me e al signor avv. Di Leo. \'er• remo a prenderli; non desideriamo di meglio che tutto resulti regolare; ma in caso contrario ripeteremo la nostra protesta . .\li dichiaro intanto cli li.:!ide\'.mo Cll'Sl~PPJ-; PREZZOLINJ. Pr,'.tr. 1110 s,:lf. Oirel/urc, La comunicazione fattami all'ultimo momento, quando cioè il giornale era quasi composto, uon mi permette di rispo11clert come vorrei e potrei, cioè documentando particolari e fatti, all'egregio Sig. Provveditore. Ln mia qualità cli rappresentante cli una Casa Editrice non menoma la verità degli appunti eia me fatti sia ali' Ufficio Comunale di P. I. che all' Uft'icio Provinciale. Quando si clenun– zinno fatti, si ha il diritto cli ,·ederli discussi, e il ricorrtre invece ad argomenti soggettivi di– mostra chiaramente la fondatezza delle asser– zioni. l\li occupai cieli' UOicio Pro,•incialu dop.o che mi vi ero recato, in assenza del Pro\'veclitore, per avere alcune notizie e per reclamare l'ap– plicazione della legge. .\li si rispose in modo che escludc\'a la volontà cli prov,·ecle::re. Da quell'Ufficio nulla <Juindi mi restava a sperare e feci nota sulla l;oce la situazione di alcuni dei membri di esso, di fronte ali' Ispet– tore Generale e ad una Casa editrice. Scrissi che il Provveditore, quando c 1 era fa– ceva peggio, perchè I' Ispettore che lo sostituiva mi disse che di alcune domande di adozioni di nuovi libri presenlate dai maestri il Provz,edi– lort• 11011 m.•ea lt:1111/u conio, giudicandole nullt::. Ora il Prov\·editorc, nella :-.ua lettera-protesta anerrna che si attende dal .\linb!ero la decbione sui ricor:-.i presentati eia me e dagli insegnanti. l\la allora come spiega ("he il Commissario Pre– ft::ttizio, contraclicendo ad una circolare dell' I– spettore Generale del giorno prima, ha mandato ieri ai Direttori un'altra circolart: da lui firmata, che ordina la distribuzione dei libri stessi adot– tati l'anno scorso, malgrnclo alcune proposte di cambiamt:nto esistenti e malgrado l'impugna– zione cli nullità delle adunanze Balclasseroni, assumendo che i11quelle adunanzc s'era rego– larmente deciso il mantenimento dei vecchi libri? Il Prov\'eclitore sa ciò che si fa al Comune?; il Comune sa ciò che fa il Provveditore? L'uno e l'altro sanno ciò che dispone il )linistero > Altro che 2 1 11010 1 Egregio Sig. Provveditore; qui c'è il raos addirittura. Ed il raos è creato a quest'unico fine: impedir,• il rambia11u•11/o dei libri n benefizio dd solito cdi/ore 111011opolisla. .-\I Sig. Provveditore rli~piace tuuo ciò? Vuole egli difendere la legalitù c:<l impedire gli almsi e le sopran:lzioni ? ~on desidero di meglh>; ed anti sin d'ora 111 1 impegno di cooperare con lui col fornirgli i preiiosi elemc11ti cli cui dispongo 11ell' inchiesta che vorrà fare, e mi permetto anzi di pregare Lei, Si~. Direttore, ove il PrO\'\'editorc accettcr:i la mia proposta, di associar~i a noi in quest'o• pera cli ri°'a11amento morale. )li creda con il solito ossequio dev.1110 ,\\'\". D. D, LEO. - - ✓ ___ ..,,._ ..,..,.,,...,...,. ___ , .................. .,,.. .,,,.,..,._..,.,,.....,...,..,,.,,,,.__..,. GIUSEPPE Pl{EZZOUNI, ùirettorc. A:,,;c101.o G1ovANN01.z1, [!"tr,mle-Yesponsabile. Firenze - Slab. Tip. Aldino. Via dÒ' Renai. Il • Tel. 8-85. Bibloteca Gino Bianco Casa Editrice Italiana Firenze li/time }'ubblicazioni: PINDARO di ETTORE ROMAGNOLI SOMMARIO: Pindaro - Polemica Pindarica - I contributi del Wilamorvitz. Llt."e 2 I -- . . ]3ib/ioteca <;randifiulori: Voi. XXXXVIIJ. - V1CTOR JluGo. DIO. Voi. I. Poema inedito. <:o/lana}3iografica Universale: Voi. JX. X. Xl. CAVOUR STECCHETTI. SEVERINO FERRAR!. OgnJ v-01.u.me Ce11te•lml ao - SI SPEDISCE IL CATALOGO CONTRO SEMPLICE BIGLIETTO DA VISITA ~ Casa Editrice R. CARABBA - LANCIANO NUOVE PUBBLICAZIONI Co/le;;:ione " Scrittori nostri,, : , . MrcHELANGELOBUONARROTI. LETTERE con prefazione Voi. I (1496-1542) di pag. 160 2. Mrc1-IELANGELO BuoNARROTL LETTERE con prefazione Voi. II ( 15_p-1563) di pag. 160 3. SER GlOVANNf F10RENTT.'O. IL PECORONE. Quindici con prefazione di G. Papini. Pag. 160 . di G. Papini. L. 1,00 di G. Papini. L. 1,00 novelle scelte, L. ,,oo Co/le;;:ione " I' .:Jla/ia qegli scrittori Sfraqieri ,, . 1. F.-R. CHATEAUBIUAND. VIAGGIO IN ITALIA (1803-1804) aggiuntevi pagine dai «_i\laniri • e dalle « i\lemorie d'oltretomba >. Traduzione prefazione e note di Giovanni Rabizzani. Pag. 144 . L. 1,00 2. P.-L. Coururn. LETTERE DALL' ITALIA (1799-1812) aggiun– tavi la polemica per la macchia d'inchiostro sul Codice Laurenziano con un facsimile della macchia. Traduzione, prefazione e note di Gio– vanni Rabizzani. Pag. 144 L. 1,00 IN VENDITA PRESSO I PRINCIPALI LlBRAI E " LA VOCE ,, FRANCESCO PERRELLA, Editore NAPOLI Co11e~lo:n.e del ~lst:lol 1 Novalis, a cura di çi-msEPPE PREZZOLIN! L. 2.50 Libretto della vita perfetta, traduzione e introduzione di Gru- SEPPE PREZZOLIN!. » 2.50 Scritti e frammenti del Mago del Nord (J. G. HAMANx), tra- duzione e introduzione di RoRERTO ASSAGIOLT • 2.50 Guida spirituale del Dottore ;\ircrrnr.E DI i\Ior.rNOS, con introdu- zione di GroVAN:-rr AME:-IDOI.A • 3.50 Il filosofo sconosciuto (L. C. Dc: SAINT :\IARTIN) traduzione, introduzione e note cli _ALDO DE RrNALDrs . • 2.50 Ogni volumetto è ornato di disegni di CHARLES DOUDELET. Tu.tta la ooll.ezloo.e1 T4l.lslE DIECI Editori GIUS. LAT ERZA & FIGLI Bari Sono uscili i primi quaffro vo/uf11i degli SCRITTORI D'ITALIA (Grande collezione che si comporrà di circa 600 volumi} Formalo 8. 0 In carta a mono. l1irici marinisti a cura di BENEOFTTO CROCE . BANDELLO ~i. • Le 1\"oz 1 elle, \'OI. I a cura cli G. AROG:--:01.1Go GOZZI C. · Aft•morie i1111,/ili, \'OI. I a cura di G. PRE7.ZOI.INI DELLA PORT.\ G. B. - Le Comuudie, voi. I a cura cli \'. S1l.\\lllt\-.:.\TO. SEGUIRANNO SUBITO ALTRI VOLUMI DELLA RACCOLTA L. 5,50 • 5.50 » 5,50 » 5.50 Con L. 40, pagamento anticipnto, si hn diritto a scegliere dieci volumi degli SCRITTORI D'ITALIA tra quelli che saranno pubblicati. - Domandare le schede di abbonamento. "R,ece11fissif11e pubblica;(ioni: CROCE B. • Seri/li di ~·/uria ll'llt'raria t' pu!iliùl: \'OI. I - S.\GGI ~lil1I..\ LETTER.\Tl'R.\ ITALI.\NA 1)1,:1. SEICENTO. FERRt\RELLI C. - .lkmorù• 111ilil<1ri di'/ .lfl::::ot[ivmo d" 1/n/ia. KA~T E. • Cri/ira della ,atrion pura - parte 11 TARI A. - .Sàgl!i di E'ill'lica ,• • 1/dajisit-a L. 6,00 3,50 » 6.00 • ◄,00

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