La Voce - anno II - n. 38 - 1 settembre 1910

388 LA VOCE votare contro gl' inizi,mcli bacati o chl' abbiano heg:he con la giustizia, o clericali. l.a:-.cia1110 qne,;ti ultimi; ma chi può credtn: che solamente ~ia mor.1le colui eh<: non subisca o abbia subiti proce:-.~i, o che non sia notoriameme un for.1- butto? 1n barba alla legge ognuno può compiere una quantità di porcherie, dal\1affaris1110 gionrn– listico e borsistico ;il camorrismo scolas1ico; e passare pur galantuomo: e a parte i notori ladri e ciurmadori, ognuno può entrare n<.:lla setta purrhè sia clemocr;:nico, anticlericale u~o . /sino (il giornale intellettuale della setta) e maneK– gione dai nascosti pensieri. E io ne conosco tanti ! ;\la poi c'è una massoneria dentro la masso– nt.:ria ; quella cht vende parole e ricava profitti, quella che i novellini fino :ti ter,m grado non cono~cono; se pure la conosceranno più in ~u; quella in cui sono e prefetti e deputati. profes– sori uni\'ersitari e magistrati e gr:rndi professio– nisti, i pili romorm,i i pili bacati, i più camor– risti. Cli altri, studenti, commessi \'iaggfr1tori, impiegati formano il greggie obbediente e ma• neJ,;"gevol!.!,che si sfoga in ordini del giorno interni in\'ocanti il blocco, il materialismo, la dbtruzione della Chies.t, e qualche bnnchett•> t q,wlche bicchierat,1. Dilettanti della politica e della \'Ìta, gaudenti d'ogni piacere, oratori d;:1 comizio : questi sono Kli « uomini di carattere ).!'enerOso • stretti « intorno a un carroccio di poche e precise idee altruistiche. » E :,e si leggessero le pastorali (pardon) cir– colari del Gran )laestro, che enfasi bolsa, che C!-ipettorn.,doni simboliche! Sicuro, i massoni presi come sono ubbidiscono a questo. E gli italiani pre-;i come sono, dimostrano appunto tutto il tnwaglio della loro impreparazione politica, so– ciale, e religiosa, nel tollerare una setta che non \luole, legalmente, mettersi alla pari di qualsiasi altra associazione. \"ia, la storia ~ la storia, t:: la rc:tltà attuale e il presente; e ntl modo istesso che si vogliono svecchiare altri istituti e distru~gcrne di fuor cl'u~o e ingo111brn11ti,anche la massoneria deve sottostare al giudizio se sia o 11011 sia fra quc.::sti: e io credo che si perché come si può essere buon cittadino e patriota sen.t'essen: nazionalista, cosi si può tS"iere ga– lantuomo e buon citt:1clino senz'essere ma5sont:. )Ja, dicono i massoni, ch 1 essi hanno ideali universali; ch'essi \'Ogliono guidare l'umanità a più alti destini. Parolt:: : essi sono italiani come gli altri, comt: \'Uole I' .\gnoletti sieno i sociali:),ti : t! però di parole ne dicono tante fuori : quale ideale mo– rale elaborò la massoneria che 11011 sia del cat– tolicismo? ,\la che dire di più : la particolarità d-=i mezzi de\'t essere in perfetta corrisponden– za alla uni\'crsalità. dd fini ; e in ogni mezzo, in og-ni suo momento si deve poter scoprire la ragione universale e ideale che lo informa e lo detenni1rn in vista del proprio conseguimento. Chi conosce i mezzi della massoneria, nessuno che non le appartenga : e gli effetti i111111edinti di essi mezzi nec:;suno \"ccle, perchè se qunlco ... a di bene, di proficuo nella "ita odienrn, negli studi, nella politica. nella religione non t! fatto dalla mas~oneria . .--\nzi anch'essa si ciilania'fra chi vuole, a seconda della tradizione. come i Feriani, rimanere religiosi (c 't ne sono di cat• tolici t: di protestanti osservauti '-' prnlicauli) e gli altri del Ferrari del >Jathan di palazzo Giu– stiniani che ocliano lo stesso nome: cli Dio e del Grande t\rchiteno, Chi li nH!ller:\ cl'accordo? li loro fine? E ancora u11;1 piccola osservazione: nella let– tera citata dal direuore Pre7.zoli11i, s0110 alcune parolè del gran ;\lae:-.tro Ferrari : certo :-.into– matichc di pc:r s~: ma l'efficacia solidale 111:1 immorale d<::lla massoneria !:,i esaurisct:, mc.::110 pei caporioni c. per gli uomini politici ma~soni, localmente, pt:r la frequenza elci contatti e dt:llt: riunioni, ccl\: però cle~tinata a prtmere:: a-,-,ai più sull;, vita amministrath·a e professionale cleg-li orienti ma~sonici. In \'Ìagg'io il seg-reto e gli ammiccamenti sone una rnccornanda,done buona per la gentt: d'af– fari. ~la pcrchc! la mas:;;oneria. ci sarebbe da domandarci. non si propone e non discute pro– blemi di alta coltura? Ecco la pro\'a migliore dtl "i\lO utilit,1ri:;;mo. C'è 1111 pericolo in Italia; troppi gio\'ani 111a 4 gistrati, e insegnanti e proft"ssionisti e impieg-:Hi e ~tudenti e uOìciali entrano in nwssoneria : t: questo per i \ a11taggi ::;e 11011 direttamente eco• nomici, ,·erto <li carriera. ~on è ora cl' insor– gere contro qut·sto pericolo? Ora la f On· lotta: que ...10 persuada tutti gli A!!noletti a toglit:!r"ii, mi si perdoni la freddura, di fra i lupi. ;\la credo rhc a loro c:osterà non poca fatica, ptrcht! gli ideali ,i perdono fra coloro che ne posseg– gono o punti o po<"hi. Comunque la lotta è bella nlmeno pt:r limitare l'opera cld malt:. Con affetto tuo X. ( è,ru Prt":.:;olini .\lene11do in dbpnrtc due ltl– tcrt.: mie mi h.. ,i fatto fare la figura d' 1111 imbe– cille d1c non .wessc :-.entito le pu1uecchiaturt.· morali della tua replica scritta in !retta. nè po– tcs"ie rimbeccare le dimostra:;ioui/a!.rt: clt:I Jahier. 11è ()pporre qualche dato sperimen1alt :il ruggito 111ag11a11imo del Pro\'e111:al; 11e111111t:110 dar dt!l Tebano (di Tebe in Boe1.ia) all',\111endola eh~ mi da\'a dell1Ate11iese . .\dt::sso mi raccomandi cl' esser hre\•e nel ri– :--ponder~ all '1:x•massone. Ti servo. I.a lettera X mi consola pcrchC è ~piombante come fu la mia e mi piace perchè ~t-mbra eiet– tata da buon 1.do . C'è un punto \'elenoso: <- >:on vi siete 111aichic ti se quanto cli 1neglio hanno compiuto i grandi sia proprio do\'uto alla loro qualit,\ di ex-massoni? » :--:o, in fede mia, non -.0110 coc.i !->lorico nei mt::todi. ;\li son chiesto in– vece : \( Come mai delle comunioni a cui ten– dono i g-randi e i piccoli quella ma~!-tonica attrae le co:-.cienze italiane più intense?» e -.on \·oluto venire a vt::clere. Lo stato cl· animo mio, che il !'>ig. X 111ifa l'o11oré d'interpretare al modo suo, non conosce le sbornie a lui note, nè le inquietudini, nè i tcnle1111arnenti. Guardo e rnisuro. )li ricrc:derò quando avrò misurato eia llle. Finchè il metodo storico non mi abbia con\·t:r– tito, crederò i pochi capaci di tirare i molti ; e noi massoni onesti tireremo .. \nche: che l'abi– tuclint:: inglt::se <li rinnovare le cose vecchie coi succhi e non colle sbucciature sia preferibile al metodo franco-itali:1110 di dargli furiosamente al tronco, lasciando ai pronipoti di rimboscare. I lo potuto farmi massone perchè ero sicuro di non diventare un settario. Il sig. X. tornò in dietro perchè si sentiva un t,orlalettert! in rneuo ai lupi. (.-\gnoletti alla peggio \'UOI dire postini e non ngudli). Lui seguiti ad aver paura delle cose oscure e a firmarsi X. per amor di luce, io se– guito a non averne e a lirmarmi tenebrosamente, FERXASDO 4~\GNOLE'I''TI. Siccome dalla mia risposta e dalle altre l'.\– gnoletti il lettore potrebbe essersi fatto un' i– dea erronea di lui, debbo dichiarare che l' Agno– lctti ha combattuto e bt:ne a Domokos: che in Inghilterra ptr vari anni ha fatto conosc~r la lin– g-ua e la lt:tteratura italiana e, quel che plll conta, un carattere italiano assai differente da quello pur troppo assai comune nelle nostre_ colonie; che fu ideatore cli quella Risrussa laluur che fà– ceva vero onore ali' Italia in terra inglese : e che infine or~l dà t::Sempio di vita attiva ai suoi con~– paesani. I la il difetto d'esser massone, gra\·e lii• letto ai mici occhi : ma anche qui bisogna ri– flettere che forse egli conosce più la massoneria 111glesedi quella italiana ; e in 0~1~i m~<lo t~J~ difetto non de\·e annebbiare in 1101 1 s1101 ml!nt1 che. ci sono e 11011 piccoli. )li meraviglia sol– tanto cht: chiami false le dimostrazioni ciel Ja– hier: t invece sicuro che il ;\lazzini 11011 lu mai massone. E non resta che a sperare che la )las– soneria, seguendo il sistema di selezior~e de! furfanti che le è proprio, lasci I' r\gnolett1 negli ultimi g;racli. )(. pr. * Quel signor A. Tamaro, di Trie)te, del quolc pari,, S. Sl1- t1per nel n. 33, ci ni11nd,, un.:.1lette1,1 per smentire le all'cr,na– zioni del nQ•tro t11nico. Dopo u~a accur.ua inchie-.ta, dobbi~mo ..cmpliccmcntc riconrermare lutto qu::amo lo Slataper ha Jcno. Plreote - S11b. Tip. Aldino, Vie de' Renai, Il • Tel. 8-85. GIUSEPPE PREZZOL!Nr, Direttore. 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