La Voce - anno II - n. 20 - 28 aprile 1910

LA VOCE uomini : perchè l'opportunit:\ è Dio, e la libertà dì cogliere l'opportunità è la gloria di Dio. Il. Eppure, dopo a\'er detto tutto ciò, oso predire che Roose\'elt non ha ancora raggiunto il pieno– meriggio della sua giornata. Ed il giorno ap– partiene a Roose\'cll, potete esserne sicuri. E ~r.\ anche un giorno lungo ed oscuro. Egli tornerà .-llla nazione .1rnericana e la dominerà. come è suo inteuto. Non solo, infatti, la nazione è ossessionata da Teodoro Roosevelt ; ma anche i,,ta sorgendo una situazione in cui egli sarà una necessità psicologica. Egli stesso prevede que– sta necessità; la n:1.1.ione la presente istinti\'a– menle. Egli sa1,e\•a ciò che faceva quando elesse Taft presidente. Roosc\'elt fece Tafi presidente perchè s.1peva che Ta(t a,·rebbe reso necessario Roose\'eh. Sapeva che Taft sarebbe stato un in– -.uccesso; che avn:bbe aumentato la confusione vcr!IO la quale la na1.ionc \'a ali:, deriva. :\la an– dar alla deriva non ~ l'e'òprcssione adatta. Con terribile rapidità noi corri.uno \'erso IUnghe crisi ~ abi--si disastrosi - crisi e abissi nei quali il resto del mondo sar:\ tra\'olto. L'inevitabile ri– !)Ultato dt:I sistema capitalista sarà che i la\'o.. rc1tori di\'entermmo tro1>pO llO''eri per comperare le cose che essi fobbricnno. Siamo già in vista di questo risultato in 1\111erica. Oa ora in poi noi dobbinmo rnggìungcre l'ultimo uomo acces– sibile e costringerlo a comperare, noi dobbiamo vendere all'uomo pii, lontano nel più lontano lembo della terra, o la nostra macchina econo– mica mondiale si sfascerà. Noi americani dob– hiamo avere il mercato della Cina, a1trimenti verrà un giorno in cui \'Cnti milioni di uomini !'J.ranno sul lastrico 'òenza la\'oro. E \'enti mi– lioni di uomini non moriranno di fame 5enza abbattere con loro l'edificio nazionale. Ora il capitalismo sa che Roosc\'elt è l' u– nico uomo sul quale possa fore affidamento per conquistare il mercnto cinese. Sa 1>ure perfetta– mente che il lavoro non ha nel mondo un ne– mico pit"t crudele di Koosc\'eh. In fondo al cuore egli 1iene in dispregio la classe lavoratrice. Egli di'òprezza il sogno dcli' uguaglianz:1. Egli odia 111110 lo sforzo moderno \'t:rso la liber1à - li– berti\ di la\'oro, libertà spirituale, libertà socinlc. Nonostante tutto il suo chia-.so intorno ai lrusls, e In sua determina,:ionc di frenare fino a un certo punto il corso delle opcra,:ioni industriali, egli h11, la,orato uell' interesse dell'assolutismo 1.: contro il <10<:inli•mu,. Il rnf)1talismo intelligente sn che può a\'er fiducia in Roosevelt come in nessun altro uomo, per guidarlo allraverso gli ostacoli. Perciò il capitalismo si ri,·olgen\ a Roose\·elt per– ch~ egli conquisti i nuo,•i mondi ; il capitalismo si rivolgerà a Roose\'elt 1>er schiacciare definitiva– mente la resisten,:a dei lavorntori. A Rooveselt si rivolgeranno tutti gli interessi della presente ci\ 1 il– tà, nel momenlo del pericolo e della dissoluzione. I Cesari sorsero come i necessari poliziotti della classe dei possidenti o predatori romani. Così sor– ,cernnno Roose\'elt e i suoi .succe,;sori : essi sorge– ranno per fare i J>Oliziottidel mondo nell' interes.se cli coloro che lo po:,,seggono. \'i potrebbe essere una :,,oln alternati\'a a Roove!)elt negli nnni terribili che si preparano per l'i\merica: un mo– vimento socialista perfettamente organizzato della nulura ph"t clc\iatn: un movimento socialist:, <:hefosse profondamente rivoluzionario; che giun– ~esse risolutamente fino alla radice delle cose, ri6ut.111do di venire 1>iùa lungo a patti col pre• sente mondo malvagio ; un rnO\'imento socialista che fosse ispirato eia un'ardente visione e pieno del più alto ideali,.mo riguardo alle libertà ed ai ,·nlori fin:lli. Tutto il mondo a... petta una tale rivohu.:ione ; una rivol11,:ione che sarà una sintesi llt:lla ,·ita unrnna : una rh•oh1,:ionc nella quale Kli uomini pla,meranno 1>0tcntc111e11te decisiva– mente il proprio mondo; una ri\'Oluzione nella ,1ualc tutte le for.tc e i fatti materi:1li costitui– ranno il mezzo d 'esprc!)..,ione e la mu~ica del li– bero spirito umano: una rivoluzione nella <1uale la ch•ilt:, tlcl mondo im·itcr:\ l'anima cli ogni uomo ad e~primen,i ed a rallel{rar~i. Però non \'i è ora un tale rnodmento socialista nel mondo e l'ultimo luogo da spernrc nel suo a,·,·ento è l'America. In nessun altro luo,-tol'lnc.lividualismo ha clato dntu cos\ \'clcnosi frutti ; in ne~::.un al– tro lt10J{O "i è IHHI simile ser\'ili1f1 intdlettuale e morale: in ne..,..,1111 altro 11101,:0 \"i è 1111:t si pro– fonda i;;noran;,a ciel nuo,o mondo ch1:: sta so– ,·erchi:111<10 l'antico. :\"on ahbimno mai a,·uto una rtpuhhliC"a altro che di nome . .Abbiamo an,to sempre e -.olt:11110 l ':1111111i11i .. r.1.:ionc della società nell' inlC'rt'..,.,c della clnmi11a111eburocra,:ia fin:m– :daria. Ed t! ben noh>. ora. che lutto il nostro "i.,tema di ;.;'0\'Crno c da 11111).:'0 tempo crollato. l.'Anu:ric.i e :-.rntapr.1ticm11c11tc~o,crnarn ,;;enza leggi. :\"on , i è ,1-,..,olut.1111\·lllc ;1k1111 111<:todo co– !ì-litu,ionalc <li riform.1 -.od,1le. Occorrerà lm lungo periodo di thcuritil e di ,oll'erenia, di ip~cri::.ia, e di 4,;(1111prome .... i e da int'akolabili di..,a,1ri, prima che av"cnga un \'ero ris\'eglio sociale in America, o si formi un e0etth·o fondo spirituale sul quale fare assegnamento per una ri,1:>luzione. Perciò U:oo,e\elt cli,·enterà. la nece<;sit:\ p,icolos:-ica della na,:ione. Per essa non \'i è altro che 1' uomo forte e l'uomo che gO\'erner:·, senza leJ,:"1,:-i. Roose"elt ,a <1ue::.10: lo s.1 da molti anni e durante tutta 1:-tsua vita egli si è preparato a ciò. E non solo l'Americn, ma for:,,e anche I' lni:hiltcrrn si ri– volger:\ a Roosevelt come I' unica forza abba– ~tamm iuncssibile e risoluta per g11ick1rla attra– ver..o J-1'inizi del nuovo Medio Evo. Come ho ).:"i:\ detto, il mondo i.i ri\'Olge ali' uomo forte c1uando c:-.::.o si sente indebolito e .!tenza fede. Le rm~ioni stanno ora attra,·crsando una tale erbi. Ci !,lia1110awicinando ad uno di quei mo– menti in cui il mondo ritorna alla forza bnitale; in cui la ch•ilt:\ si risolva nuovamente nei suoi elementi 1>rimitivi, nei quali il tiranno sembra e!)sere l'unico sah-:11ore. E Roo:-.e\'elt è l'uomo ller •1ucsto momento prossimo. E questo mo– mento J>rossimo :,ta preparando il ~iorno e l'ora per il compimento delle ambizioni di Roose\·elt. Que-.ta è la mi:1 profeiia : Roose\'elt ritornera in America, e l:1 dominerà. Egli tiene la nazione nel p:1lmo della mano. Egli verrà eletto presi– dente. \'i sarà guerra col Ciap1>0ne per il mcr• c:uo ciuc.:;e. Vi saranno poi mercati rigurgitanti, in1'ufficiente consumo cli derrnte, clisoccnpazione J.:"enerale, improvviso incaJ.:"liOdcli' industria, e la pnralisi perfino d'ogni a)lparenza di governo. Roosevdt apparirà come unica salvezza dell'a– n;1rchia. Quando tornerà a Washington, tornerà 1>er restarvi, come intend.e di fare. Egli è per natura un uomo senza legge, e la nazione è ora praticamente senza legge. Egli si è preparato durante tutta la vita per raggiungere proprio <1uesta mèta e la decadente nazione J,{li sta ra– pidamente preparando questa mèta. l riforma– tori da riviste mensili e Pierpont ~lorgan si ri,·ol– gono eiunlmente a Roosevelt come alla speranza della nazione. TuttQ,. gli spiana la via. I tempi e lui si uniscono in perfeua armonia. Roo\'eselt ha a, uto la sua aurora ; ora a\'r:\ la sua giornata: e sar:\ uno dei giorni pitì aspri e più amari nel continuo pellegrinaggio cieli' umanit:\ attra,•erso il deserto. Ecco che ho fatto la mia profezia : giudica– temi fra dicci anni, non Rdesso. E sempre, finchò avrò vita, pregherò perchè In mia profciia si dimostri falsa. Per il bene degli uomini e per la gioia della mia anima, possa non a\'\'e– rarsi mai questa parola ciel futuro. Piuttosto a,•. venga che un improvviso risveglio di tutto quanto è realmente \'Cro, buono e bello, che un' impro,·– visa precipitazione dello spirito umano non an– cora e\'0lnto, possa liberarci dalla terribile mi– seria del nuovo Medio E\·o che l'av,·ento di Roosevelt fil pronosticare. GRORCK G. IIERRON. l',-eg. S,'j[. Direlfoye della « Voa •· All'articolo eia 1ci pubblicato nel n. 0 16 tlella I Ou. manca un tratto: e manca perchè ella non pote\'a. indo\'inando il futuro, cono,;cere quanto s1ampa il f..O,-,-iere della .. ~ra del 16 aprile, ri– guardo alla \'isiia fatta dal Roosevelt al re cl' J. t:tlia. li Roosen!lt disse al senatore f'ol{az..:aro che CJ.:"li aveva trattato il re cl' Italia all':unericana, cioè dandogli del 111011~it!1n-. lo sono tutt'altro che monarchico. ma mi pare che, ::.e ngli italiani piace di dare 1111 certo titolo nl ca1>0 del loro Stato, e do"ere di ogni fore– ~tien:: ben educato che ,•iene in llalia, cli usare <111estotitolo di-,correndo con 1111e,;10 capo di St:uo. L'italiano che ,·a in America deve trat– tare ;1ll'a111r,-it·n11"; e l'americano che viene in ltalin deve trattare all'ilalia1111, Sinchè rimani a casa tua, puoi pensarla come , uoi sui titoli del Negus :'\'ei:u..,siè; ma S'-' \':ti in Abis::.iuia, de\'i d:trgli i titoli che in casa :,iia ::.i usano, perchè, come dice il pn:werbio : paese cht ,,;,i, usa come trovi. Staremo a vedt!re se il -,ig. Ro06evclt darà ciel 111,111sù•1u· ali' im1>emtore tcdes<;o, o .. e a noi soli ~crha le sue cortesie. Sono a11che meno clericale che monarchico. ma ~0110 itnli:1110,e mi conforta il pcn~iero che 1111 n.·J.liardo ilaliano, in Vaticano, so~pc11ando cli che qunlitfl fo..,se l'educazione di quell 'ame– ricano. rifiutò di rice\'erlo; e cllt! 1111 genovese, ço110,ciu1ala dai falli, negò - :-.e t1uanto dicono , gionrnli e ,·ero - r inJ,:rc::.,o cld "'110palazzo a chi lr0Jll)(> ras:,omi~lia\ a a nu'°"''cr 1-::rmino <h:' Crimaldi, prima t.:hc r,,..,.,e trafitto e fatto ..,.,,io dalle parole di Guglielmo Uor!>ierc. Per t;tl modo, il ..i1,:. l~OO'òevelt. tornato in A111crk;1, potrà ricord,ne che in Italia c'è j>ure Kl'llk che ... enk l,1 dit{uil;Ì di ~t\ del proprio 11flicio, dcll,1 patria. Con dì ... ti11to O',,('(jUÌO. l) ev.mo \'11 Htt- 00 l'ARt,;TO. Bibloteca Gino Bianco Edizione della " VOCE " Prof. Sen. PIOFOA Dl!LL" UNIVl:RSIT À DI TORJNO L'IGIENE FISICA E MORALE DEI GIOVANI Opuscolo di 48 pag-ine fitte conte· nente le due Conferenze sulla questione sessuale tenute ai giovani di Torino, Milano, Firenze, Roma, dal Prof. Sen. PIO FOÀ. Ceni. 20 la copia. Per propag-anda si vendono 100 copie lire IO; 50 copie lire 5; 25 copie lire 2,50, soltanto ai nostri abbonati. La diffusione t affidata ~sclusivamente alla Casa Editrice Ita– liana, Firenze.. L'E1posltloee di Veae1la e quella clell'imprc~::.io– nis1110 R Firc111.e,si sono aperte co11tempor.111ea~ m~nte, l'una, come fiera che \'U0I e:,scre, ron gran battere <li tamburi, l'altra, come climostra..:ione d'arte e cli crcclc111.e,in discreto silenzio. Per la prima riba,;:,i fcrro\'iari, reclame, discorsi e tele– grammi di principi e di ministri, per la seconda gli impacci delln burocrazia, le difticlenze dei 1>0- tenti. \'inte soltanto dal buon senso, dalla gene– rosità, dalla lcnacia e dall'amore per l'arte. È un fenomeno eterno, e non c'è da farci c;1!)().Questo non assoluto silenzio è di buon augurio. l)j <1ui a cento anni, <1uando si fan\ la stoaia dell'arte e non quella del commercio dei quadri, è molto prob,1bile che le pro1>0rzioni s.1ra11no ro\esciate e che il mocle-,10 tentath-o di Firen1.e sia il prin– ci1>iod'un ca1>itolo menlre l'ennesima cspo!'iizione di \'eneiia :,.ir.:\ una semplice d;1la. Gli è che {JUi s•~ la\'orato con convinzione e con amore 1:>erl'arte; e laggiù .... Ma h1sciamo andare .... \'ttrli btn to,sto b1itntor dì tue enndu.re, ■go-.to, Conteutiamod di notare il bene e che la fede 1nenda nutrimenlo. Anche a Vene1.ia co111incia110 ml accorgersi cli (1uel che è stato detto impres– sionismo francese. Courbet e Renoir ha11110 fotto h: loro cntrat:-i nella ci1ti che pare\'a elerna– mente condannata allo spregio forestiero degli Stuck e 1>aesa110dei Chini. 1-~raun paio d'anni ci vedremo Cézanne. E, chi sa? mn certo! tra <1uattr'anni anche quel Picasso che, esposto già per tre giorni, fu cacciato via dal prudente Fra– deletto, 1:mdatore illuminato del )lios. i•: \'Cra– mente piftce,·ole, in fondo, e soddisfacente per il nostro SCll'ò0cli giustizia, vedere la bellezza e la \'Ìrtù trionfare, malgrado le carogne, contro la beotaggine. Ci vuol te1111>0 e calci. Ma alla fine tutte le potenze diaboliche, - gli affaristi, gli imbecilli e, peggio, gli scettici e i menefrc);"histi - ,·cngon sopraffatte, si srnovono, poi messe in cammino, via. corrono e si danno a fuga di– sperata, se non vogliono esser schiacciate e pe– sticciate. Come fa bene pensnre a ciò, poter dire anche noi : Non pra,-i•ah•bunt / Queste rifles!)ioni non sono critìc:t d':-trle, lo so bene, ma io che scri\'O non suno un critico d'arte e il la10 morale della cosa mi attrae più d'ogni altro. Chi ha /atto la piccola e:..1>0..,izione di Firen.:e è partitu da un auo dì giu::.tizia e di ri1>arazione. Pcn,;;a\':•no alcuni g-io,aui fo::.~escon– \'enieute e ingiusto che 1111 arti-Ha lVmc :\ledardo Rosso, apprezzato profond;unentc dn' critici stra– nieri, e che \'ede le opere Mie ricercale e accolte nei princiJl,"l)imusei e collezioni private d'Europa, fos::.edimcntic;ito e sconosciuto iu lt,11in,dove si portano in palma cli mano gli imbecilli più irrc– n,u,·ibili che mai ~i::1ncr<.!)ciuti all'umbra della zucconeria 1>.1e.s:tna. l"n uomo di genio in <1ueMa ar-.urn di lalento, un uomo cli genio <1ua11do manc;in persino gli ingegni! E a lui è parso bene dedic:irc il gr0S'òOclell:-te'-1>0:,i,io11e,e cli lui sono espo!)te cliciassettè opere. ;\la accauto !'lis011 radunati q11nclri,disel{ni, sl:lmpe, lito~rnfic e ripro– duzioni dei ni:iJ.:"giori e minori del 1110\'i111c11to, det– to ali' in~'Tos,o impressionista, fra 1 tju,ili 1)1'i11cipal- 111e11kDega,;, che primo a Parigi ,1111111irò e !)0- ~1c1111e il nostro R0::.'-O.Gentilmcnh: 1111' i'ilitu– ,:ione cittatlin:-t ha prestato le s:tlc ; ).:Cnerosc persone hanno ;iiulato l'impresa; e l{io\':mi at– tid poi l'hanno ori,:::aniu .. :ata, ~la l.1decisione era tait: che. magari in una soffilla, ,an..-hhe ::,lata f.1tta lo ..,tc!'l,o quec;;tamo ... ,ra. 1\11:-t qu,tlc, :-e non tutti i grandi. se non i migliori la\'ori dell' im– pres-.ioni..,mo ..,0110rappre::.entati, 1,:li!'.>litici fan– nulloni critici di caffè obbietteranno, c:-o,i che ~e richic,ti d'un :,oldo o d'u-'ora di ternJK> a\ rcbhc:ro rifiutato questo e quella. I >ital cana– g'li.• non \ :-tic c11r;1rsi ; e pen..,iamo im ece ai gio- 311 ,·ani che ne approfittcr:tnno, lo non parlo sol– tanto dell'arte: ma cicli' insegnamento per qua– lunque impresa ideale. Si s.1 ora che in Italia è qne.::.tione di \'0Jr:lia e di tem1>0, ma quando c'è una b1101111 idea, ::.i tro,·an soldi, sp.uio, materia, pubbJico: quel tanto che occorre e che è giusto, dato il momtnto storico. e chi non lo tro\'a accu~i se stesso. Da qualche anno io seguo p:trccchì di 1111estitent,Hi\'i e vedo che chi 11011 rie-,ce non ha che da cercare in se stesso la colpa. Ecli,:ioni, riviste, csposì1ioni, e persin denaro! Sicuro: tutto questo si trorn. Ciò che non ..,j trO\'a, miei cari che , i lag·nate, Mln0 i ca1>0la,•ori. le grandi idee, i geni, o per lo meno le buone idee e le ferme ri..,oluzioni. g. jJY. 0.CtHo Saln■lal non 1>01e,•a che abbandonare l'elezione di Alhano per !)fugg-ire al tranello. 1-'1 canaglia del suo e degli altri partiti che l' in– snha e lo deride, non lo fa gi:\ 1>er il colle~"lo perduto, lo fa J>er la rabbia di non esser riu– scita a demolire un 1101110 che colla sua figura morale e con il suo ardore di comhattimento ~ destinato a confonderla e a smascherarla. Si 6 tentato di abolire moralmente il Sal\'emini. Si è cercato cli farlo eleggere con la pastella perché fosse, da 11uel giorno in poi, il complice neces– sario e lo schiavo di lutti i giolittianì eletti con l'aiuto dei clelcg:11i e dc.i maaieri, cli tutti i re– pubblicani che invoc:1110 l' ÌIH'io cli regie navi per le fe!ì-tCdel santo patrono del ca1>ol11ogodel loro collegio, di tutti i radicali che ringoiano l'an– ticlericalismo ap1>ena si tr;ltla di occupare un po– sto al 1>0tere. Deputato o non deputato di Al– ba110,egli ~arebbe !'!lato all'alteua del Dc Rellis, 11 feg;1to dei giornalisti giolittiani: le trip– pe ben nutrite dei deputati che ::.tanno sempre con la maggioran1.a ; le sacre budella dei bloc• cardi, esige\·ano che Sah-cntini fosse sacrific.110 alla loro tram1uilli1à. A,·ernrdo IJor.,i sarebbe stato pii1 quieto, quando avesse potuto accusarlo d'essere un candidato o depuiato corruttore. Sa– rebbe stato per lui un nemico di meno, gfac– chè A\'erardo Dorsi non è una canaglia, ma è un nemico di tutta la gente onesta. L'oncslà gli dà ai nen·i. l.'ont:stà l'annoia. L'oneM:\ tut• t 'al più la sopporta tenuta a casa e ben ripost;1 1 come una collnna di famiglia, non spesa in cor– rente moneta per gli usi della vitn c1uotidìana. L'onestà che pince ad Avcrnrdo Dorsi, ha a\'ulo lui stesso cura d'avvertircene, è quella delle brutte signore che moclesrnmente non dicano d'~ere oneste. L'onestà gli piace nei mini– stri come Sonnino quando si rilirano nell'ere– mitaggio, ma e\'idcntcmente gli dispiace quando è portata nelle lotte elettorali come fa Sal\'e111ini o alla Presidenza del Consiglio come fa Sonnino. A \'erardo Horsi è un uomo intelligente e sa be– nissimo il fatto suo. E un uomo che farà :,,trada. Non c'è dubbio: le idealità 11011 lo intralcieranno, le ingenuità alla Sah·emini non lo disturberanno punto. A\'erardo Uorsi ha una strada davanti a se e la percorrer.\ tutta fino in fondo: vedrete ! Lietissimi di <1ues1acomp."lgnia sono certamente i repubblicani i <1uali,in <1ue::.ta occasione, lmnno dimostr'ato le !)iii belle tradizioni dell'antico set– tarismo. li caso cli Albano non è st;1to indegno c1el caso cli Lugo. Sono sicuro che parecchi re– pubblkani han volato per il \"n1enzani pur d~ fare un dispetto nl S:tlvemini, come a Lugo han votnto per il :\lasi pur di fare un clì:a;pello a Bru– nelli. Non ho pro,·e materiali: ho una certe1.za morale. Non per nulla il giornale La Nagionc ha mostrato un freddo e o:..tinato silenz:10 du• rante le due 1'ettimane di lolla. :\"on per nulla, al momento della proclamaiione a candidato del Salvemini, ha a\'a11zato untuosamente che il collegio :a;arcbbc siato perduto. :\"on ha avuto il cora}{gio di dire.:: - Re1>11bblicani,non VOiateper Salvemini ; - gesuiticamente l' ha fatto capire. E appena avuta l'occasione non l'ha perduta 1:>er ,·endicM~i di qm:IIQ che il Sahemini ave\'a qui scritto di qualcu1(0 dei suui. Fra le ingiurie che gli ha scagliato l'on. \"iaZ1.ic' C anche quella di ingenuo. L'on. \"iau:i ,·a a bracct:tto con A verardo Hor~i. I~ curioso come oggi certe J>.'1- role che ser\'On d'ordinario di lode, siano al _ser\'izio di chi vuol biasimare. Fra c111alche tempo \'Cdremo progredire il sistema l\orsi-\'i:u:zi e 11clle polemiche ... i udir:ì gridare con nri:t truce: - Galantuomo! \'ergi nella! Onesto! Generoso! Senza debiti ! - come prima si grida\'a : - Briccone ! Canaglia ! Porco ! Tuttavia mi Jlreme di-,ing:rnnare i gemelli mentali \"iazzi-Hon,i. Gaetano Sah-cmini non è un ingenuo. ,\hhandonando il collegio d' .\lbnno è !)lato tutt'altro cl11.: in):enuo. Se l;i parola non avesse una 'òfumatura antipatica, direi che è stato furbo. Se fos-,e ri11::.ci10 avremmo a que.!tt'ora un deputato di pili e un 1101110 onesto cli me 110.Mi sia permesso di credere che noi italiani o>:t,:i abbii:tmo im·ecc proprio bisogno cli <111:ilchcde– putato di meno e di \(U:ilche uomo onc ... to dì pi1·1. g p,·.

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