La Voce - anno II - n. 14 - 17 marzo 1910

LA VOCE dice di non veder altro in essa che liii poema in cui « sono volte in ridicolo le forme mito– logiche ed epiche ». « È comico vuoto e negn– ti\'o - afferma il De Sa.nctis - perchC gli manca il rilievo del contrasto .... invano cerchi quali altre forme vivessero nel suo secolo e nelle loro coscienze »; egli dice, insomma, che il comico tassoniano è insipido e vuoto, cioè, in fondo, manc,;no, perchè non ha nessun mondo da contrapporre a quello che egli, con lo scherno, abbatte; dunque è facezia sciocca la sua. Lad– dove « al contrario, il Dou Clii.sciolte è opera d'eterna freschezza, perchè ivi lo spirito caval– leresco si dissoh·e nella immagine cli una nuova società, che gli sta dirimpetto, e con la sua presenza lo rende comico ». Senza i1111:1lzare la Secchia ad un confronto col Don CJ,isciolle che è una clelle opere capitali del genere umano, io <lico, che non occorre proprio pO$Sedere un nuovo mondo per far sa– tira che non sia affatto senza sapore. Certo che, per far del comico, o, comunque, della satira, occorre a\·ere superalo ciò di cui la si fa; ma un mondo, nel senso grandioso della parola, da sostilUire non è necessario se non quando, ap– punto, si voglia abbattere un mondo. Cosi un mondo era posseduto e.lai Parini, dal l-leine, dal Voltaire. Il compito del Tassoni era alquanto più modesto, ma non, per questo, nullo. Come il Cervantes, in grande, scherni e de– molì, più che il mondo cavalleresco, lo spirito cavalleresco nelle sue deformazioni ed esage– razioni (in ciò la sua eterna /resche::::a /) il Tas– soni, molto più in piccolo, intese di canzonare quella deformità spirituale che io, per comodo -,;.-.-;per non avere altro vocabolo in pronto, chia– merei modenese: quell'angustia spirituale, quella grettezza d'animo che non potendo per la pro• pria miseria contenere il grande, gonfia il pic– colo per darsi un'immagine di quello; e nel piccolo così gonfiato trova il suo maggior com– piacimento. Esso « infermo è di grandezza » è uno spirito, in fondo, eroico che avendo, oltre che bisogno, anche paura del grande diventa eroicomico; esso non, come Don Chisciotte, prende, con magnanimo errore, per giganti i molini a vento, i quali, se nou altro, di giga,~– tesco possono avere le dimensioni, ma prende i topi per rinoceronti. Voglio dire che, pur avendo la più straordinaria paura del mondo qualora si trovasse a tu per tu con un rino– ceronte vero e sciolto per un:t forest:t, se ha d"a dare la caccia ai topi di casa, ha bisogno di darseli :t credere altrcttnnti rinoceronti. IIn bi• sogno, insomma, il suo grandioso, di po:,sedtrlo con tutta sicurezza e quindi cli saperlo piccolo, in forido, e, in fondo, poco temibile: ora, il piccolo 1 opportunnmente gonfiato cl:\ tutte le gioie del grande, senza darne il terrore: e quindi non, come altri, ingrandisce semplice– mente le cose, ma le ingrandisce soltanto dopo a\'er!c preventivamente impicciolite. Quindi il contrapposto, indarno riccrcnto clnl De Sanctis, c'è: uno spirito realistico che veda le cose nelle loro giuste proporzioni, in una parola, lo spirito ciel Tns1.oni; spirito che nei topi non vede altro che topi e nei rinoceronti altro che rinoceronti, che non trasformn Elena in una secchia e neanche una secchia in Elena; e a cui quella iclropisin degenerante in_rachitide spirituale non poteva se non muovere un senso di fastidio. Sp~uo amlll'1UIO avea qualche gig;m1c E si &<:opriva poi (h'n• un tapp<1nc. Per chi abbia penelrato lo spirito cldla-.s«chin non si de\'e intendere che costui sia un vanta– tore comune, uno che le sballa grosse; ma · bensì uno che nell'infilzart: un cappone melle lutto l'impegno e l'impeto con cui 1111 Rinaldo autentico assalirebbe 1111 gigante, ma che poi, dinnnnzi alla massiccia realtà di un vero gigante, se la darebbe assai lestamente a gambe. 11 conte di Culagna é un codardo, ma un codardo che ha degli slanci eroici: è una figura, quindi, infinitamente men profonda d[ Don Chisciotte, che non è mai codardo, che l: sempre sempce perdutamente eroe: questa è d'un comico ter– ribihnente tragico, é una figura che, come quella di Amleto e di pochi altri, non si scom~agna mai più da noi sin che viviamo: il conte di' Culagna non è che un ridicolo che ci fa un po' stizza. Ma questa a me pare la grandezza, limitata si ma incontestabile, del Tassoni: d'essersi libe– rato dal modenese ch'era in lui, d'essersi con– trapposto a questo mondo di conti cli Culagna tra cui ebbe la ventura cli nascere e di vivere. Mondo certo non paragonabile per ampiezza e per solidità a quello cui si contrapposero Cer• vantes, Parini, Rabelais, Voltaire, Aristofane o Giovenale! Tra le diverse interpretazioni della Se!chia, quella che, secondo me, più s'avvicina alla ve– rità è quella cli Ugo Foscolo: « Gli enlt del poema di Alessandro Tassoni sono presi fra suoi Casa Editric'e R. CARABBA - LANCIANO Si è pubblicato : Capitano Comandante LEFEBURE del Reggimento dei Granatieri del Belgio Direttore della Scuola militare di Ginnastica e di Scherma L'educazione fisicain Isvezia Traduzione italiana di Igino Massimi Insegnante di ginnastica nel R. Istituto Tecnico di Aquila CON 114 ILLUSTRAZIONI Elegante volume di pagine 2l8 - ùire 3,00 IN VENDITA PRESSO I PRINCIPALI LIBRAI D'ITALIA Libreria Internazionale - Succ. B. BEEBER Via Tornabuoni, 20 - FIRENZE - 20, Via Tornabuoni Ult:ime No-vit:à. a TINAYRE, M., L'OMBRE DE L'AMOUR. . . . L, 3.75 MARCELP., Essai politique sur A. de Tocqueville . • 7.75 NANS0NTY,Actualités scientifiques VI. . • 3.75 EYMTAN,Governement de soi-méme, Voi. II . • 3.75 BURNICH0N, Le Brésil d' aujourd' hui . . • 3.75 Cl·IAILLEY,L' lnde Britannique (avec 2 cartcs) . . . . » u.- Cno1•JN, Valses, Nocturnes ecc. I 28 pages dc musique . > 4.50 F,'.',.NCIGNY, RACHEL ET SON TEMPS. . . . . . . . . > 3.75 PJ;:LADAN, LA PHILOSOPHIE DE LEONARD DA VINCI. ... > 2.75 PELADAN, LES MANUSCRITS DE L'INSTITUT DE FRANCE DE LEONARD DA VINCI. FAGUET,Le culte de l'incompétence. . . MARVAXD,Question sociale en Espagne . AVENEL, Découvertes d' histoire sociale . . . . vVE1L, Joachim Murat: Dernière année du règrte, V ROSTAND, CHANTECLER . . . . . . . . . PrCARD E,, Manuel du Tarot, illustr. . . . . . . . . . MOR'1, REVEILLE-TOI ET COMBATS ! (l'art de renouveler l'~me > 3.75 > 2.25 • 7.75 • 3.75 > n.- • 3.5o • 5.50 et le corps) . . • 3.75 RICERCHEDI Ll~RI RARI,ESAURITI,DISSERTAZIONI etc. IN TUTTELE LINGUE BiblotecaGino Bianco coetanei. V'introduce nmici e nemici ... mn però egli prende di mira soggetti pili alti .... intendeva di volgere in burla la falsa importanza che gli uomini clmrno a cose da nulla ... trastullossi con le stoltezze cle~li individui e delle nazioni ». (.Si,i poemi ua.rralivi e roma11::esclii, sagl(i di rrilica, Le Monnier, 1859). E che la materia della sun satira l'abbia coltn dal vivo ce lo rammenta anche il libro del Santi, il cui merito sta appunto tutto qui. Pcrchc'.:, quando si venisse a dimostrare che il poetn. invece di valersi di tipi viventi, come fanno i piuori, per costruire le sue figure ideali, non avesse fotto altro che pupazzettare individui del sec. X\' 11, questa sarebbe, come s'è dello, la pili potente e definitiva demolizioni': del poenrn del Tassoni come opera d'arte. PIETRO ZAN!Ì'ROGNl:SI. 011. Vito De Bellls, lei non se ne ricorda più, naturalmente: nrn noi ad ogni scampanelh,ta tremiamo che il postino ci porti la sua quereln. Lei che è certo una persona di animo nobile, non potrebbe cercar di toglierci da quest'orri– bile inquietudine ansiosa, concretando la sua spaventevole minaccia in un bel foglio di cartn bollata, firmato dal suo avvocato? Sa? triste per noi sarà il non poter assolutamente dimostrare con fatti, clav:mti ai giurati, la verità di neancht– un zinzino delle odiose calunnie onde il nostro Salvemini tentò macchiare la cli lei purissinrn coscienza; ma più triste nncora l'a'ipettativa di tale tri'ite momento. Dunque sia generoso t– nolJile anche questa volla, come sempre è st·ato. E ci mandi quanto prima può la querela, 011. Vito De Bellis. LA Voo:. J/ 11,u111ero sulla Questione sessuale e csau.ritissi1110. i· inutile perciò che tante brave persone, per averlo, ci 111andi110 /rancobotli e/te noi dobbiamo ri111andare. TEIEfono dElla VOCE 2 8-30 ~..,.,.....,..,.,,.._,..__,. __ ..,..~ _ _,._.,,,_,..,..,,...,.. GruSEPPE P1<EZZOL1Nr, Direttore. ANGIOLO G10VANNOZZI, g-ere11le-responsabile. Flrente - St1b. Tip. Aldlao, Via de' Renai, Il • Tel. 8-35 BIBLIOTECA F-ILOSOFICA Tel. 15-36 - PIAZZA DONATELLO, 5 - FIRENZE -----~ Domen.ioa 20 :M:arzo a ore 15 '/.,, Conferenza di GIOVANNI- PAPINI L' IMPOSSIBILE Il Biglietto d'ingresso costa Lire 0,50 Oli abbonatialla Bibliotecahanno liberoaccesso alle Conferenze I bigliettisonoin ,enditapresso la BIBLIOTECA FILOSOFICA, e ~ressole Libr01ie SEEBER e LUMICHI Editori - GIUS. LA l ERZA & FIGLI - Bari BENEDETTO CROCE PROBLEMI DI ESTETICA - E CONTRIBUTI ALLA STOIIIA DELL'ESTETICA ITALIANA CONTIENE: I. l'intuizione pura e il carattere lirico dell'Arte - Il. Intorno alla teoria della Critica e Storia Letteraria. - IO. Rettorica, Grammatica e Filosofia del linguaggio. - IV. Intorno all'unhà delle arti - V. Concetti pseudoestetici. - VI. Per la storia dell'EsÌet1ca italiana. - VII. Per la 1toria della Critica letteraria italiana. - VIII. Schermaglie. Un volume in caria a mano di pagine Vlll ..516 - LIRE SETTE I. ROYOK LoSpirito ~ella Filoso!ia Mo~erna Parte prima: PENSATORI E PROBLEMI Volume di pagine Xlll-396 - LIRE QUATTRO R. RENIKR SVAGHI CRITICI Volume di pa&'lne \IIH-564 - LIRE CINQUE P'. NIOOI.INI Gli studi sopra Orazio dell'Abate Ferdinando Galiani Volume In 4.• crande di pa1ine XVl-._!!0 - LIRE CINQUE R. RAOOIOPPI STORIADEI MOTIDI BASILICATA e delle Provinciecontermininel 1860 con Prefazione di Pietro Lacava Volume di paclne XXl-407 - LIRE QUATTRO FRANCESCO PERRELLA, Editore . NAPOLI Novità FELICE TOCCO - La quistione della povertà nel secolo XIV secondo nuovi documenti. (Volume V della 1\'uova Biblioteca di Lettera.tura, Storia, ed Arte, diretta eia Francesco Torraca) volume di pag-ine 350 L. 5.- MATILDE SERAO Sterminator Vesevo (Diario dell'eruzione Aprile 1906) · Nuov:t edizione con , 2 illustrazioni fuori testo e copertina in tricromia L. 3.- EMANUELE MIRABELLA Mala Vita · Gergo, Camorra e co· stumi degli affiliati con ,1500,voci della, l ►ngua furbesca in ordine alfabetico. - l'rcfazionc cl•i CESARE LOMBROSO.\'olume c\1 408 pagine con 1111 riLratto dcli' autore L. 3.50

RkJQdWJsaXNoZXIy