La Voce - anno I - n. 2 - 27 dicembre 1908

8 LA VOCE istituita dal M. Or!Jndo, che ha fatto cosi pessima pro, a, ottiene da te, non delle ,·alide ragioni a di– fcs:i, ma un cenno di approvazione pcrchè « mo– derna ». Che se poi mi rivolgo pcr aver lumi al ,·o– stro :unico Ricchicri, altro strenuo campione del mo– dernismo, che ne discorre in tono p0lcmico nella Corrmle ciel 15 novembre scorso, qu:1.ndo si tratt:1 di provare che i famosi tre :rnni senu latino sono veramente lo :.pccifico portentoso che noi ciechi non intcndi,11110, sai cosa sa dirci ? che nemmeno il Sal– vcmini h:t mostrato di comprenderne intcr:1.mcutc il concetto ,,r/1asua « esrtu{r• ». Proprio cosi, e nien– t'altro. La diplomatie c'rst /a paralys;e afferma un personaggio di una buO:-i operetta contcmpor:i.nca : che il modernismo sia uua forma di misticismo? Ma io schcno, non potendo far altro; e sopr:itutto ;1.spetto.Aspetto che tu, o Ricchicri, o qu:tkhe altro modernista ci mostri in che dovrà consistere e come :igid sulle menti dei fortun;ni scobri dcll':t\'\'Cnirc, l' insep:ir.1bilc virtù della scuol:t unica O\'C si insc– gned l:i. lingua francese « dei giornali e della piuza •, e se le vostre ragioni sa.ranno pcrsuasi,•c, voi farete, :iiatcnc ccr1i, un comcrtito di pii1. A. Galletti. Uu voto: perchè un nutorevole e sapiente d:111- tologo, una volta per sempre, chiuda i rivi dell.1 loquacità. dei dilcll:mli sfoccendati, e, beneme– renrlo alla collura nostr:i cd :igli studi che pro– fessa, meglio avvii e indiriui i conati dei volon– terosi, dichiarnndo, :rnzit11tto, quello c-he importi o sia vano ricercare, di Uante e della sua O!'>era. A<ldili, cioC, e bolli, i problemi insolubili, le false questioni, i 1>roblemi inutili, i problemi ri– soluti o non suscettibili di maggiore chiarifica– zione, e, d'nllrn parte, indichi i problemi impor– tanti che restano, iu Lutlo od in pnrlc, eia risol– vere, non trascurando i v:ui ordini di cogni1.ioni laluaii, storiclu: e s1)(.:culati\•e. che meglio ap– profondite e più copiosamente possc<.lute, \'ar• ranno di riOt"SSOa meglio illuminare :1nche il grande fenomeno c1a111csco. ~cssun più efficace da1ico, io credo. a.cl in– da~ini e ricerche future. per gli uomini di senno e di buona. vo\011ti'1,che un rigoroso bilancio dd gii, fotto, e di quello rhr ronfa del gùt /allo, e una chiara pt>rcezione e una. sicura coscienza del valore e dcli' importanza di quel che resti a fare. C. t\luo~1. colo ttc. Lo sltsso tltJVrthbno fare quelli cbe si rl,i11- 111a,io 1/u11tisti, r, du., osiamo sptr11rr,, l,mmo i'trart amort. ptr il pntla. /Jttslrrtbbe, i11fatli, che lr 1mrie rivisle d,•11/tJche t lr molft. r1usev1t di ltJJrralura,si mtlltssrro d'aaor1l0 prr 110,1 przrllfft più 1/dlei1111lili pt1bbiirniJo,ii /a,,trulu, ro,w ptr ts. ,li rtrm emusi111n rtt•tlazfo,u ,lei rig11ifir11lo ,ltl " l'aP4 S11/1111 "; esse fartbbtro cnsi cruarr al111tuo '!,~1,i~f::~i ;:,$;:::a;;m:,~;u s~i;;::::, ;;!: 111 ,:ra;•Ji~, "d;:;t rn11mir1 di 1111a l0tlt o dnl gusto ,li ima disc11sfio11e iu ,ma di q1ulleriviste e rassegne.Le quali, se son<> ;_•trumt11te ,lirttle tlap,rscm,.di b11011a t•o/011/tidi rtlla ,·oscit11z.11 r ,li wro amnrr pt1· lo studio •e.rio, luumo 911i 1111' t.r· ctllmlt. ocr11SÌOT1t ,ii wosfrnrt i,, pratirn q11t1t" -i:irlii. Qmmlo Il ,1oi.... g. pr. GLI OSSICINI DEL LEOPARDI La tomba del Leoparcli ! Le ossa, il teschio, il remore, la tibia del Leo1>anli I I documenti della confes~ione e della conumionC! rl1~1 Leo– pardi!. .. ì\la so119 settimane e mesi che tutte queste cose, tanto necessarie :il nostro p1e-;entc viver civile, cosi indispensabili al nostro pro ·<''-"<-· intclleltualc, al nostro miglioramento, si c<.•;ca:1c, e non si trovano. Eppure ci hanno cb essere, queste ossa: lo S:lnno perfino !{li entomùlogi della letteratura italiana che il 1..copl'lr<li 11011 fu una farfallina, nè un mollusco. Ma poi t:i hanno da essere, se è vero che e' i: una lomba oR:.-i.ilc e mu:ionale del cantore della PaH11od/tt e tiella Cfoeslrn. Che cosa si capirebbe ph'I <.li q11r.:s1i versi, se non fossero a noi rimaste almc1i.• le ossa di chi li fece, la tibia, il femore, il coccige ciel l.eopnrdi? F.come pensn s:ivianu:nh• il p:1dre Tagliolatela, filippino, è cosn di supremo interesse - rivendic:lre :11 LeoJ>ar<li la gloria di esser morto nel grembo cli Santa Chiesa, nel quale entrò, allorchè venne alla luce, per mezzo ap– punto d'un filippino dcli' Oratorio di Recanati e di vedere ris1>lenden: la sua grande figura al fia1,co di ,iucllc luminosissime di Dante, del i'.:an• zoni e degli altri grandi figli cl' Italia 1,d ciclo sempre fulgido delln nostm e.ira patria. - È chiaro come il sole, che se Leopnrcli mori nel grembo di un filippino, merita un posto acc-anto a Dante e al Manzoni, e se no, l:: evidente ..hc hisogner:\ metterlo accanto a 1111 pagano come Virgilio, come Omero o come Shelley, ne,;s,:no dei quali 111orlnel grembo cli m1 filippino. F. avanti di questo pas~o al suono della patria ranf.ira ! Se e' ù un luogo com1111e,questi) è, pur– troppo, la patria; !l,C C 1 è un idc;llismo piccino, questo è, 1n1rtroppo, il religioso ; se c' i· un sen• in questa polemica sulle ossa del Leopardi c' t:: quella medesima miseria intellettuale e morale che ha reso classicn la letteratura del ,,eltro cian– i esco e la critica sLoric.i iu particolare e in ge– nerale. Noi non siamo niente affa1to disposti a dare agli avvenimenti grandi e piccini della vita nazionale lo stesso \'alore che loro dauno gli :tltri; e vo– lentieri avremmo taciuto su qut:sto argomento, riconoscendogli 11n' import:mza esc!usivamcn1e soggctth-a e pcr,;;onalc, secondo che ognnn di noi abbia o no pinccrc e in1ercssc di sa.pere che le ossa di 1111 poeta sono sono una pietm 1>iut– tosto che sotto una zolla. ì\la qu:rndo altri deli– beratamente gonfia I' avvenimento fino a farlo uscire dai limiti discreti che sono s11oi 1 quando non soddisfatto di dargli colore di curiosità. ane– dottica vorrebbe che :tssmncsse importanza di avvcni111c11lucivile, religioso cd umano; allora noi diciamo I' ::tllo I:\! Che le ossa <lei Leopardi siano o non siano là dove indicano le g,.1icle inglesi e tcclesche, a noi import:\ poco, anzi non importa nulla. Anzi alla 11ostrn anima arride il pensiero che le ossa di questo cantore ciel dolore <li tul1i, siano rm– che oggì confuse nella fossa comune dei poveri, dei colerosi, degli umili e degli ignoti, o la terra le abbia accolte nel suo profondo seno e scomposte in polvere per disseminarle sul v,:nto dappertutto clO\'C si piange e si soffre, dove si ama e si spern ! E forse cosi fu. Quei poveri OS· sicini che tanto male re!-.sero la s11:1 tri<.L.t \'Ìla, oggi non sono pii1 neppure quel poco di terra che nella creduta tomba ciel I .copardi fo ritro– vaia. Sono qualche cosa di meno; so110polvere nncora più lontana e dispnsa. ;\la forse 1111 gior– no la vanga e In !):\la urlarono in quell'ossa ad nitre os<;aconuniste: l' 11rt:1ronoe non baciarono. O forse fecero pensare al becchino che. quelle fossero le. ossa di 1111 povero fanciullo rachitico: 11110 scarto cli naturn. F. non avevn già pensato Io stesso la bcllissinu Aspasia? E le ossa tristi e malefiche, ripiombarono i11seno a un'altra fossn; si ruppero contro altri sd,eletri forti, si sc:hcggi:1rono, si fecero pol\'crc. E noi oggi nbbi:m10 bisogno di ricomporre questa polvere e fomc un feticcio dinanzi a cui inginocchi:uci e piangere! ;\la non è lì, 11011 è lì! Noi vorremmo eh~ q11cf;lO fosse un griclo e non soltnnto una parola, e che agitasse da 1111 sassero veramente e sentissero. E ::tllora forse potrebbe non dolerci che le ossn del Leopardi si ritrovassero intere entro 1111 sepolcro. e vi ~plen– dcsse innanzi una lampada ani<lata a sani ama– bili e lieti fanciulli. Poiché da una poesin come quella etc! Leopardi non può uscire che 1m rinno– vamento e un risau.uncnLo, ddl'anima, che dopo avere esplorato il mister~ e la morte sente In necessit.\ cli affermare l'azione e la vita. Se questo giorno luminoso per I' flnlia non dovrà venir mai, c'è più c:aro il pensiero che le ossa del Leopardi siano andate perdute per sempre. Un feticismo di meno. Ceppcrello. Compllfncnfl agli ltallanl. - :--leinumero p :1.ss: ito parlai della grnnde ospitnlità dell'Italia per i gr:indi stranieri e, pur lodandola, ricorcla\"C,che non sarebbe ma.le conoscere m1 po' meglio i no– stri vecchi. Mi climenticai, fra le 1,mtc cose, <li oss<'rvare che I' Italia., pur importandn roba stra• nicra, sa climoslrarc ceri(' volle il suo spirito na1.ionale •·rcando l:1.gloria di strnnieri non an· cor celebri nella loro patria, e qu;1<;isconosciuti in t11Uigli nitri paesi. Cli italiani sono st:iti i primi a tradurre \Vil– liam James e a celebrarlo come psicologo e fi– losofo - in Italia Sorci ha lrov:'\tO j:li interpreti più intellil'!'enti e i pili entusiasti scolari - sono g:iuvani it::tlirmi <111cllirhl· hanno scoperto cd nmato ;\lignei rie Unamuno - e italiani quelli che hanno scritto caldi a.rticolì cli simpntia per Romain Rollnnd, che la Fraucin letterarin vuol ignorare perchè ha detto il fatto suo in foccin a Parigi. Non dico che questi uomini siano ignoti nelle loro pntric ma è certo che forse son più intimamente conosciuti e ap1>re.tza1i da noi che da' loro concittadini. E in og,ni modo in lt:tlin, prima che i11 altre terre per loro straniere, hanno trov:110 huona ac• coglicnza. E siccome ta.me volle ci occorrer:\ clir 111:-ile del nostro p:1ese perchè Kli vo~liamo bene, abbiam voluto che questa stm virtù fosse rivelata a <111elli che la posseggono. G. P. ~--~- È riservata la proprietà artistica e letteraria pei- tutto ciò che si pubblica ne LA VOCE. I mHHtrllll •t rullt1l■<HO • cbl P•I• I~ 1pne pe1l1II. G1us1,:n'E PREZZOUXI, nircltorc. nlc~!~"~~~:;,,:~~(I Jr t :: ;:,a~~;i ":ttt11~1 X~i (J -,. s;,:: ;:°/n~':::tj:t;;lj ~:;:;,,~:,t:~~;;;'f~/jq~~~it::;,~~:r;t;~j':. timcnto gretto e infecondo, questo è o:-mai, i,, capo all' a!tro gli illustri donnitorii del nostro questa ,•ecchia terrn d'Italia, l' cntusi.,~1110 ! E -- paese, e n.:- r:"Jrl"~,:,.. l11nuhi clnvr o-li 11nmiui """· AN<.•101.0 G10VANNOZl.l, Jrer,wt,•-respo11sa/Jift:. e, ..... ~ .. - '-11th Tlo. Aldloo.diretto da L. Fraaccschlni. Libreria Internazionale - Succ. B. SEEBER Via Tornabuoni, 20 - FIRENZE - 20 1 Via Tornabuoni -- ULTIME NOVITÀ ..... ila:m:1 •. Hlstolre de l'art. T. Ili. 1. Lo slyle flamboyiint. . . . L. tG,&O Le Journal du Comte Roederer . . . 16, - 01,.voT. Napoléon. {Album in·•I oblong) .• Hi,– KLGlll'KH.Rosa Bonheur.sa.,,ie et sont oeuur. A,·ec sno re11rodnction11. . . 4-0,- HoosF.s. Lea chefa-d"reuvre de la peinture de 1400 i 1800. . . . . . 13, - llOURThl. Origlnes de la peìnture . . I I,- PRtsc1,; Houcs1.on•;. Mé111olrca. ltr ,·ol.. 8,- Juu:s VEmn~. le pilote du Danubt. llelié . 14, - JuLt.n;:,.i. Fantin-Latour, sa vie et scs ami- tiés- lllustré. . . 27, - Grand Alias Stieler. ~dition rovuo 1909. . GO,- Le larousae pour toua. Voi. J,r rclié. , 20 1- A. FnA:-.O&.Lea co..tes de Tournebroche.. 11,- A. l+'IIAKCF.. l'ile dea Plngoulna . • . L. 3,50 Il.. Ho1.uxo. Jean Chriatophe. G voi à. 3,&0 Cou1,t:VAtN. Au cmur de la vie. :J,OO Uounm:1' Les dètours du ct11ur. :l,60 Po1:-.c,,n1t Sclence et mélhode . :l,75 ANOf,Aut~.Les Troubadoure 3,70 Ft.A'l'. Nos femmes de lettreG. JJ,76 Gt!OUOE8 U1?.~T. Letlres • . 3,7G Pages cholsles de Emerson . u;u; AllMKNGAND. Le problème de l'avia1ion lii u,– LUCll,\lllE. lnnocont lii. Le concile du Latran :i,1r. Almanach de Golha 1909 . . . t 1,- Almanach Haehette, diverscs éditions. TTa.lK)IAXN. Alias de stalistiquo 1909. SUl )EKMA.NN . Das hoho Lied Fus"l'I. Giorgione. Ili. U,òO fi,ir. . 27,- &rand lssima mlta di Cart1 p1rNatala B di Calsndarl a tuttiI prmi FRATELLI PAPINI Fabbricanti e Negozianti di Mobili Deposito Casa fondata nel 1849 o iJ della Casa THONET ·di Vienna -~ .,!J .,!J GHIBELLINI di S. 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