Vita fraterna - anno III - n. 10-11 - 30 mag.-15 giu. 1919

VITA FRATERNA qc -carini: ridenti, come se si trattasse di un invito a battesimo o a nozze. Nessuno manca, e nessuno arriva a mani vuote. La Nonneha è tutta infiorata nel suo letto più candido che mai, con una cuffietta che è un poemetto di trine e di nastri azzurri. Pare una pia fatina beneJìca e folice: tutto si compone in bontà intorno a lei: gli. anni, cbe sugli altri accumu:ano tristezze e peccati, su lei non racco'.gono che letizia, e la lasciano pura e innocente come una giovinetta. Oltre la tomba vicina, ella non vede che il fulgore del cielo. E così, povere donne de'l ~icinato o ricchi signori, tutti, dopo averla: vedu1ta, se ne· vanno via con una gran pace nel cuore. La Nonnetta compì gli-ottantun'anno, gli ottantadue •e poi morì.... Povera Angioletta ! L'a:tra vecchietta dovette riprendere la via dell'Ospedale, e non tornò più. E così l'Angioletta rimase sola. Slao, fra tanta compagnìa di operaie e di-beneficati? ... Sì, so~a. Non c'è compagnia che valga, quando il cuore è rimasto vuoto dall'affetto che tutto lo riempiva. Ma ecco, un aWro affetto verrà. Quello era stàto fiHa!e; questo sarà ma.terno.... · · Ecco l'Ida, la figliuola deU'Angioletta, divenufa figliuole!, sua, dopo che ha perduto a quattr'anni la mamma e a sette i-1babbo; l' iJda, i: « bel ratin » dell' Ang:o'.e~:a..... A sette anni la bam½:na andò. sì, ad occupare il suo posto all'Orfanotrofio; ma andare a vederla ogni domenica, portarle i regaletti, averla in casa per le vacanze, vederla crescere così bellina e buona - ecco quello ché per anni e anni, più d'ogni altra cosa, occupò i: pensiero, la vita tutta dell' Angio!,etta. E poi averla a casa, iniziar:a al. lavoro,- trepidare un poco per la sua salute, e vederla diventate donna, e considerarla ogni giorno più come una compagna: ecco quel che riempie la vita del!' Angioletta. Ecco quello che · è l'Ida ora -per lei. Perchè, quando le cose vanno come devono andare, la distanza sparisce, i figliuoli diventano gli amici dei genitori, e a !oro volta sorreggono e cons:g:iano. X X X E qui la mia -storia dal passato arrivata al· pI"esente, necessariamente deve fermarsi. Pareva desola:a e :,nvece 1' abbiamo vista fior:re come un giardino. Biblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==