La Voce di Molfetta - anno II - n. 7 - 18 febbraio 1951

18 Febbraio 1951 LA VOCE DI MOLFETTA 3 la Maschera e il Volto Il FRIGORIFERO COMUNALE esaminata la pratica, a render,e imperativi i desiderata del Sig. Petruzzella. E l' Ing. Mezzina, che aveva preso parte all'atto di consegna degli impianti del Fri- Caro Gadaleta, nerli sempre in condizioni di pieno e nor– male uso ». gorifero Comunale?. Nella deliberazione commissatia!e il Mez– zina non è ~itato. . questa sarà la più lunga fra le lettere che ti ha già destinato o ii destinerò, e forse la più noiosa; pirché lunghi e noiosi sono i ritorti giri, alir[!-Verso i quali il nostro Comune si va guadagnando la palma del!.e insufficienze funzionali e del dileti~ntismo, nèl . senso più deteriore, am– nif nistral.ivo. ~ Art. l l : · L'appaltatore verserà al Co– mune per canone annuo di fitto la somma di L •. 900.000 (novecentomila) da pagarsi in sei rc:.te bhnestiaH di L. 150.000 (cento– dnquantainila ): Indubbiamente gli Ebrei dovettero fati– care molto di più del nostro appaltatore per. ricevere la rnanna. da.I Sig12ore. Io ora ho dinanzi a me due esposti, pre– sentati tempestivamente al Prefetto in oppo- Ma l' argomenfo che essa ira.tia rappre– senta la testimonianza più efficàce dello affermarsi nel nostro paese di una menta– lita grP-f.iaed ortodGssa, che tende a lru.- 1 sformate l' arnministrazione della cosa pub- blica in una Jaccenduola di · carallere privato e chiuso. Qycmto narrerò a molti parrà assurdo II mancato pagamento ·di una sola rata darà diritto al Comu·ne di risolvere il con– tratto di appalto. salvo l'azione legale per i ma'?,"giori danni che -potessero ded'"lare al Comune da11' inadempienza ». Chiaro ogni elemento; dunque, anche per t1n ·profano; si aggiunga che le conse– gne avvennero regolarmente col precitato verbale, in calce al· quale s'impone una splendida fi~ma dell'appaltatore, Sig. Pe– truzze1Ja. Dal momento in cui l'interessato con- trofh'ma va il verbale, non c'erano quindi più recdtninazioni da avanzare, le clausole citate entrando meccanicamente in vigore. Se il Sig. ·Petruzzella non avesse versata una sola rata bitnestrale, il conti'atto sarebbe stato resds.so e l'interessato si sarebbe auto– condanna va a pagare i. danni per inad~m- sizio~~ aIIa deliberazione commissaria Ie ed, in più, un terzo esposto presentato nello stesso periodo al Commissario Prefettizio• II pdmo ed· il terzo furono consegnati. . ~ dai rappresentanti di tre industrie private dd Chiaccio: Sig. Francesco· Minutillo, Sig. Pantaleo l\,iinervini, Sig. Giovanni Emetti. Il secondo dal rappresentante di un gruppo di armatori di 1\llotopescherecd. Se io affermassi che i tre esposti possono essere considerati· trè nobili documenti di disinteresse privato e di soIIecitudine onesta per la cosa pubblica., fa.rei affertl?-azioni non vere, esponendomi al commento maligno di qualcbe mio vecchio amico socialcomu– nista. e. grottesco. Pure 'di mio non ho aggiunto che la coordinazione degli el~menti e dei documenti relativi. .pienze contrattuali. .Ma se affermassi in vece che in essi pos– sono rinvenirsi oss~rvazioni intelligenti, dati di fatto indicativi e proposte copcrete, af– fermerei . semplic~mente il vero ; trascrivo quindi letteralmente: < Si dice che la pro– posta del Sig. Commissario sia appoggiata (sic!) su una relazione dell' lng. Ferruggia, che è a capo dei Frigoriferi di Bari. Chie– diamo che tale relazione - la quale non è una perizia - sia esamina~a nei confronti delle condizioni locali dell' industria del freddo 1>. Stacco dal testo ogni elemento di ca– rattere privato, e per lasciare la parola inte;·amente. ai fatti e per agevolare il laooro tipografico di impagi'1.aZione. Fraterni saluti. b. f~ Carne ogn~no di noi dovrebbe sapere, il Comune s'avvantaggia della proprietà di .. un Frigorifero <:;01nunale che, attenendoci ad un ·verbale di consegna a terzi contro– firmato per il Comune dall'lng. Mezzina e dal Sti. Massa.xi, in data 23 - 5 - ! 948t . avrebbe una attrezzatura. 9 in vedtà, sorpren– dente~ e pe:r la natu~a e per la qualità del matei'iale e, nel complesso, per la efficienza di: esso. .l'lè poi c'è tanto da sorprendersi, se si consideri che nel '46 « il Còmune proce– dettz a grandi i:nnovazi:oni- e trasformazioni del Frigorifero ••• perfino apportandovi due compressori modernis~i.cni della capadtà. di quintali 70 (settanta) al gio1·no di gh~acdo ». Detto Fdgorifero sino al l4 - 4 - t948 fu gestito direttamente dal nostro Comune. I Con quanto e quale utile non 'è elemento I che interessi la nostt:a esposizione. « Con contratto in data 22 IV1arzo 1948, n. 38 di rep. reso esecutivo il ! 4 - 4 - l 948, I n. l8928, veniva concesso in appalto al Sig. Petruzzella Sergio la gestione del fri– gorifero comunale per il periodo dal L a– prile l 948 al 3 l - 3 - l°950 con il canone di L. 903.000, pagabili .a rate 1nensi:Ii anti- cipate >>. _ E sin qui niente da eccepire. Forse è utile solo riportare alcuni.· arti– coli del Capitolato d,. appalto per non lasciare ombre nella mente dei lettori. .: Art. 2 ~ Gli impianti saranno ceduti in condizioni di pieno funzionamento ..• )). « Art. 3: L'appaltatore è tenuto co'me per legge (art. !609 c. c.) all'ol'dinaria ma– nutenzione sia dei locali che delH impia.nti 9 provvedendo a ·sue spese. alle eventuali ri– parazi~ni tempestivamente in modo da te- Ma una simile procedu1~a, talvolta., può accadere si rispetti nel mondo delia Luna. ·NegH Uffici del nostro Comune di solito la si ignora. In data l8 - 2 - '49, con deliberato com– missariale, il Dott. Nitri, « visto che il concessionario dopo appena un rnese dallo inizio della gestione ebbe a rilevare alcuni gra.vi incon veniei:iti, che incidevano forte– mente sulla gestione stessa, arrecando un gravissimo danno finanziario per le conti– nue passività avute~ .. >> decideva « di mo– dificare il capitolato d'oneri' annesso al contratto di concessione della ·gestione del fri~orifero co1nunale ... , nella sola parte re- lativa ·an' ammontare del canone che re– sta.va determinato in L. 400.000 annue a deçorrere dal t. Aprile r 948 e fino alla scadenza del contratto, fissata per il 31-3-50~. · C'era, dunque, un contratto· già teso esecutivo, un verbale di consegna R"ià fir– mato, 1na il Sig. Petruzzella in virtù di un <s ••• visto che », si trova va a pagare un canone inferiore alla metà di quello pat– tuito. In due anni avrebbe dovuto pagare L800.000 lire, ed invece ne avrebbe pagate solo 800.000. Il milione lo avrebbe pagato 1' asino più nobile che ·si conosca il contdbuente.. . Avrebbero pagato l'imposta di famiglia, per far cosa. grata al senso degli affari del Sig. Petruzzella, ben 960 cittadini con un reddito annuo di ! 00.000 lire. · Nè credo si sarebbero potuti concepire motivi meno seri per giustificarè la con- ! cessione di una riduzione degli oneri p3:ri al 60 o/ o. · l) << principalmente lo stato del mac~hi– nario · e di tutta F.-1ttrezzatura (un mese prima _controllato e_~· in dtime condizioni, come risulta. dal ~oerba.{e di consegna) ». · 2) « l'aumentato ::o:;to dell'ener_~ia. elzt- i .., I trica, che ha .inciso fortemente su! costo ! del ghiaccio (si cooleÌJa ttna ciambella. col I baco assolutamente perfetto) ». l E bastava una semplice relazione (non I perizia), di un certo lng. Francesco Fer- I rugia, che per conto del Comune aveva i B « Nè il Petruzzella av!'ebbe potuto ac– campare la pretesa dell'aumento della forza motrice, perchè tale aumento è stato ri– versato sul costo della merce prodotta. Nè ha potuto con legali documenti contabil4 che il Petruzzella non ·ha, dimostrare che l'eseréizio si rende passivo per l'esosità del canone 'i>. ~ Per la fabbricazione di quintali . 50 di gS.ia::cio occorrono soltanto 30 mila fr_igo~ie rne.:..tre il Frigorifero Comunale ne ha instal– late 60, vale a dire i1 doppio di quante ne occorrono per fabbricare i 50 quintali ~. - (< I'-Toiintanto ammettiamo per un istànte che il Petruzzella per la sua incapacità 'riesca a produrre soltanto 50 quintali gior– nalieri e che ne venda in media quint. 40 al prezzo- unico di L. 300 per quintale. Ha un incasso fisso giornaliero di L. 12.000. Ai pro~enti del ghiaccio bisogna aggiun– gere i canoni mensili, che ~on sono magri (sic !) pagati dai beccai e dai pescivendoli per le conservazioni deIIe loro merci. Ques~i come_ proventi fissi, mentre il Pe– truzzella ha destinato la cella st:1periore ad altro uso, facendovi la conservazione dei limoni e di 300 q. di ricotta du!-'a che ha tenuto per bene due mesi 1}. (contiuua) •

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