La Voce di Molfetta - anno II - n. 4 - 28 gennaio 1951

. 'l .• ., 4 ·LA VOCE. QI MOLFET·TA 28 Gennaio 1951 UN DIMENTICATO· l FRANCESCO - AVERIO POMODORO zione del Vico, mettendo . i~ evidenza la l I a pro·pr1_ e. ta'. t , mente e la potenza filosofica di quel grande ~ · . · · ~ err1era - --- ---~ ·----·-·•· --- Dal notaio Domenico· Pomodoro e da Susanna De J udicibus nacque a Molfett~ Francesco Saverio il 25 settembre ·, 829 e quivi morì ·il 27 . giugQo 1889. .pensatore. . Intorno a F. S. Pomodoro sc1isse il p 0 rof. ·canonico Giovànni Alfons~ Pansini– nel l volùme di ~Prose e Versi» pag. 1 so~ Ne tessero l'elogio funebre il sindaco di Molfetta, cav. Lùigi Epifani, il cav~ Luigi De Simone· . per in~arico -·de 11 a Corte d'Appello di Trani, l' avv. Sergio. ·Pe Judicibus e l' avy_. Bartolomeo· Capo~ chiani. . . . Il· ministro di grazia e ·giustii~a G. Za- nardelli, S. E. ·Miraglia, 11· primo presi– .dente Adinolf i di Trani, · if concittadino ,Natale Palumbo (morto senatore) e tante ,altre eminenti personali'tà della magi'stra-. 'tura "'ri~piansero la, perdita del Pomodoro che ta~to · stimavauo eè-. appre_zzavano: Studiò nel nostro Seminario e si addot~ torò in giurisprudenza nell'Università di, Napoli. Entrò ·giovane in magistratura' e le Corti di Lecce, Catanz&ro, Cosenza, Trani, Lucca, Firenze, ·Torino. - e. Roina furono le sedi ddla sua esemplare carrièra. ~aggiunse i piu alti gradi dellq magistra– tura e fu presidente di assise a T ràni, consigli~re di appellç a· Cosenia, • presi– dente della corte ~i . appello ·di Lucca, ed infine c~nsigliere di ca~sazio1ie-· a T o– rino e . a · Roma. Dalla lettura· ·delìe ~ue sentenze, pubblicate in « F òro ltaJi,ano » anni ·1876-.89, emergono· ·-i su,oi . studi . profondi ed il corredo di do.ttrina _ che si era andatp f armando· attraverso una seria L'abate· don Vito Fornari co~pose una epigrafe p~r il monumento sepolcrale del– l'estinto, .·ma dal Comune e_ dai .parenti fu &pp.osta··sulla tomba la .lapide dettata - ·dal senatore Sabinq Loffredo, che in modo-– dignitoso e misurato riassunse, l'impronta e· gli studi d~l grande·· stud~oso. Il ~itrat~o ad olio di questo .... insigne concittadino non fu ·· collocato nella sala degli Uomini Illustri perchè, con Ìe · di– missioni d~ll'amministrazione Epifani, su– bentrò quella repubblic~na, che trasctjrò di onorare F. S. Pmp.odoro ~ vantaggio. 'dèl ·ri~olùzionario Giovanni. Cozioli. E _.pr~prio impossibile, oggi, ·riparare a tanta ~ngiustizia perpetrata v.erso uno dei più illustri. figli molfettesi ? . . . e cosc1enz1osa preparazione. Fin da ·giovane coltivò gli--·studi giuri– dici e filosofici. Chi non sa qµanto. tesoro di· sapienza è racchiuso · nelle · opere di Giambattista Vico? Di esse ·il Pomodoro · fece ;uno studio particolare ·divulg~ndo in italiano tre opere : Scientia 1V ova, De· Universi Jurè; ·De. Costantia Jurispruden- ·. tia. Il riordinamento· di ~queste opere con– seguì il plauso degli ·studiosi, ed il filo– s.of o Giovanni Gentile ne · commento il grand~ pregio. Altro poderoso lavo_ro fu la, pubbli~ca– _zionedella Vottrin"a deUe Pandetie,. ordi- nate dal Mahleribruke divulgante dal Po~ Curiosità djol~ttali madoro in italiano con note.· L'ultima opera· F. S. fu: I diritti degli Italiani nel Levante ; . : ga.llfa ga1[le: nel ~odo di dire ·upicamente . la dottrina di tale matéria fu accolta e· :popolare gallia gallie disse u grèeèhe e si– segnalata da in_signi giuristi, ·.come Man- 'gnifica « chi· la· fa l'aspetti>. Dev'esser~ zini .in « r rattato penale) vol. 1 '» Maiona ,un'espressione introdotta dai nostri marinai in « Commento al Codice Penale, voi ·I» che toccavano spesso· i porti della,· Grecia. · ' · · · Mi pare evidente che si tt·atti di'untespres- Dosena .in « Diritto·. internazionale, voi. 1 » sione avverbial~ a bas~ ·della quale è l'ag- e in « Rivista di diritto interno, voi. · 1, gettiv_ogrèco ka1òs -.bello, e che corrisponde anno 1906 ». appunto al nostro belle belle, cioè. piano Di, argomento . ~torico scrisse un opu- pia~o_... verrà il momento buono.... à da scolo: L'iialia e l'alleanza. · latina. v~e 111 ··• ~ Gli ·studi de1lt opere di Giambattìsta spatòene: nome di un. genere di ·pere di Vico huttarono grande ed imperitura re-._ qualità pregiata. An.che in italiano pera putazione ·a Francesco· Saverio Pomodoro. __spa-da o spadone. Un particolare interes– .Il prof. Gerolamo. Boçcardo, nella _ «· En- sante: i latini _patlav.a?o, _di .m_ala ~fru~ti_in . ì 1· lt r . l XXIII . 141 -g.enere) spadonta e Phnio il naturalista spte- çic op~aia_ . a iana, v-.. 0 · .·, pag._ >~ gava,_;.a: cpnditione .castrati semiois, hoc est ne elenca -in questo modo la sene dei ·nullum ihtus semen haberitia (si noti che volumi. pubblicati : Voi. 1- Antichissima spado valé. castratus,. èunuchus). La parola sapienza_ deali Italiani; voi. 2 -.- Dell' u~ mi par~, abofa. questa·"oi'i.ginet ;ebhé"ne non _nico principio e fin,e- d~l diritto universale mi_.#sulti che·. le pere ~n- .ques~ione ,-man- i C ·t · · d 1 ·· · · d · c4ino del seme. Ma che ci possano-.essere vo · . ~ 1 V- pos_ anz<a· . e . giunspru. ente ; frutti senza seme, è fuori ·disç:ussio~e. vo'; · - nma sc1enha ·nova; voi. .V .. Second& sdentia noy~,; vol. Vf ._ . ·scara[iJegghie:· p.ellicola secc.ache a·vvolge. Opuscoli. · · · · la· cipolla, l'aglio e simi1i. E' una parola; L l d I ·composta di" una prima parte che val~ e acune e le opere .:del Vico, già· -~disseecato » da sca[fà (lat. excalefacere) riempite in ,Francia per opera di Bousset r_i~caldàret e dt una .seconda, .che dice foglio, .e di .Herder, furo~o anche .in Italia col~ sfoglia·. I1 cognomç abrt;tzzese Scarfoglio ha mat~. per ·merito del"- Pomodoro, il· quale l ~ppunto qùesta òdgine. · ' :-· rese più chiara ed ac.cessibile la produ- !~ : ,. / arjarelto I dalla -metà del sec. XVIII agli_inizi - del sec. XIX a Molfetta. - (contlnuazi.one) Ma, ritornando al nostro catasto elo– quentissimi sono i dati rigu;irdo alla sud– divisione della proprietà terriera. L• agro qi Molfetta si p ~ e s e n t a v a, com• é del resto - ~ g gigi orno, notevolmente han- - turnato: su- 2.450 contribuenti solo 150 possedevano terre di ·estensione superiore a 1O vigne. E' notevole ancora che fra i pic– coli proprietari si trovino annoverati uomini. di · .tutte · le categorié : artigiani e nia~inai sopratutto, olh·e, beninteso', i coltivatori diretti. In .questo tempo la proprietà ter– riera -rapprese~ta ancora, p_er i - lavoratori la formà più ~i cura di risparmio e di as– sicurazione. per la i vecchiaia. _Infatti la maggior part~ dei mendichi censiti nel- 1' << Onçiario >> del I 7 5 4 è data da vecchi di età ·avanzata, ormai assolutamente ina– ·bili al lavoro, fossero essi braccianti- ar- , . . ( tigiani, . çont~dini o scrivani, i quali non avevano saputo o non av~vano potuto acqui– stare un brandello di terra. Se pochi erano i proprietari di terra superiori a 1O vigne, pochissimi erano i coltivatori diretti che possedessero più d~ -quatho Q cinque, vigne. Oel. ceto dei « si– gnori >> inve~e; sotto questa parola ven– go_po classificati i benestanti che vivevano forse esclusivamente di rendite, del ceto dei signori. dicevamo, UI!a cinqu~ntina di contribuenti .pa~avano bÌsse per 2.300 VÌ.gne; i commercianti e i massari, una quarantina in ìutto, pagavano tasse per 1 .000 vig~e. Ragguardevoli per estensione, tanto per fare qualche nome, erano le terre di un duca di JurittQ { 140 vigne)> dei Filioli (270 vigne', dei Lupis ( 170); i Fiore infine avevàno f 50 vigne e al- trettante i Perrone. - Questi ultimi dati che siamo venuti aridamente elencando· oltre a forni re ar- . . gomento per con~iderazioni non troppo · liete di ordine i- olitico sociale, vanno. visti anche come un indice signi6cativ~ ·del v~– lore che c9nserva ancora, ai primi 'del– l' 8.00, {a · proprietà terriera ; poi verrà lo sviluppo delle industrie e allora, e questo avvenne· anche ~a noi; si f- referirà inve– stire i capitali ~nelle gran~i banche, nei commerci, pelle. industrie, mentre la man– .cata industriali~azione della terra e il per– manere, più o meno, di metodi primitivi, . consente ·ancora da·· noi come altro.ve l' e- - streqio spezzettamento dell~ proprietà ter- - . . . nera . LORENZO PALUMBO Il nostro Redattore -Carmine Spadave~chia è stato addolorato dalla perdita del padre Giuseppe~ ·Alla fa m i g I i a Spadavecchia le sentite çondoglian.ze de « La Voce di Molferta ».

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