La Voce di Molfetta - anno I - n. 4 - 24 dicembre 1950

24 Dicembre 1950 buone azioni - se non piove è un ·monito di Dio ai nostri gravi peccati. La religione è un altissimo fattore m~· raie che esula dai criteri ed opinioni ma– teriali degli uom1n1. « Aiutati che lddio ti aiuta » • Ma che si debba attendere dal cielo quello che é doveroso, ·umano, legittimo compiere qui (( sulla terra » è un grave errore. Siamo nel momento in cui finalmente il problema del Mezzogiorno d'Italia si avvia benevolmente alla sua realtà, auspice il soccorso americano inserito nel pro– gramma governativo.· L'eterno problema meridionale · svolto ed auspicato da decenni dai migliori espo– nenti politici ed economisti, da Giustino Fortunato a Salvemini, inascoltati dai go– verni arcobalenici della nostra Italia : il problema della riscossa meridionale nel campo agrario specialmente - Giustizia ri– tardataria - è sul camminodella realtà: eco– nomisti e uomini politici stranieri l'hanno confermato e la Cassa del Mezzogiorno è un fattore non piu di studi, ma di im– mediata realizzazione. L'agricoltura meridionale che da tempo concorre con la massima diligenza e com– petenza a far giungere i nostri prodotti nei grandi mercati del <;:entro europeo : questo grande fattorenazionale é in piena attività. Pensino i nostri agricoh9ri di poter po– tenziare al massimo le loro organizLazioni di categoria per prese~tarsi non più isolati che non hanno alcun valore nella bilan– cia delle nuov~ provvidenze - ma compatti, con· opinioni, criteri omogenei dinanzi alle discussioni delle varie ( :ommisioni. Abbandonino - nel loro interess~ - le vec.: chie mentalità che li hanno portati spesse volte sull'orlo della rovina. E' una necessità preminente se non si vuole che migliori elementi organizzati pos– sano sfruttare situazioni ambientali a danno di coloro che ancora ... guardano alle· stel!e .. Il mondo, amici ca1i, è dei forti, degli audaci : i piccoli sono dimenticali, di5prez– zatl. Vogliamo sperare che questi nostri brevi affrettati_, fraterni rilievi · sieno presi ed accolti nella massima considerazione dai nostri proprietari agricoltori, giacchè è ov– vio che la loro auspicata, augunile _agia– tezza di un domani prossimo abbia un rapporto cittadi:10 e nazionale. , CISALPINO LA VOCE DI MOLFETTA Il Problema ·dellt Istituto . Magistrale -Molto si è· detto e si dice circa la sistemazione, l'ordinamento e il funziona– mento del locale Istituto Magistrale: dallo . spezzettamento delle cattedre alla unifica– zione delle cattedre d'insegnamento _religio– so, dai metodi seguiti dalla commissione responsabile alla invocazione di chiusura. Sono tutti problemi questi che meritano "di essere vagliati alla luce della giustizia, - discussi approfonditi e risolti, tenendo solo presente gli interessi della scuola e della cittadinanza. lo penso, però, che questi particolari problemi si risolverebbero da sé, qualora l'Amministrazione Comunale s_i ponesse il problema ·della - statizzazione delÌ'lstituto Magistrale, attualmente parificato. La statizzazione dell'Istituto predetto, son9 sicuro, porterebbe vantaggi non tra– scurabili agli insegnanti, agli alunui e all'Amministrazione Comunale. Gli iPsegnanti avrebbero una retribu– zione più dignitosa e una sistemazione definitiva, che darebbe quella tranquillità tanto n_ecessaria per u~ educatore. Gli alunni se ne avvantaggereb~ero non poco, in quanlo verrebbero a pagare circa novecento lire di tasse all'anno in- . . vece delle dieci mila lire che attualmen- te pagano. Poi godr( bbcro il beneficio di ~vere per tutto il corso -degli studi ma– gistrali gli stessi .insegnanti e ciò sarebbe vantaggiosissimo sia dal p•mto di vista didattico sia dal punto di vista educativo. L'Amministrazione Comunale ne bene– ficerebbe anchP. moltissimo, perchè avreb– bie, pare, uno sgravio di spese di dive~si milioni ali' anno, i quali potrebbero éssere . spesi a sollievo della ·disoccupazione e nello stesso tempo si avrebbe la possibilità. di costruire delle opere straordinarie di pub– blica utilita. Ora io mi d Jmando: é possib.ile statiz– zare il locole Istituto Magistrale? lo credo di sì,· perchè · un istituto, il quale conta ·già circa vent'anni di vita, · con una· frequenza di alunni numerica– mente quasi stabile, ha i richiesti requi– siti per la sua: statizzazione. AH' Ammintstrazione Comu~~le rivolgo la preghiera di prendere n cuore la situa· zione, di svolgere la relativa pratica presso il Mini~tro della P. I. e di portarla a a buon fine con l'aiut--,, forse necessario, dei nostri parlamentari. Se poi per cause diverse ci6 non tosse possibile per il· momento, i r roblemi della locale scuola magistrale potrebbero avere la seguente soluzione: attenersi scrupolo– samente alle disposizioni che annualmente impartisce il Ministero del1a P. I. per le scuole magistrali statali per quanto riguarda solamente la formazione delle gr~duatorie, le nomine degli insegnanti e l'assegnazione · delle cattedre. Credo che questa causa sia fondata sulla giustizia, per cui sono certo di me– ritare la comprensione .della citta~inanza e di incontrare 'il favore dell'Amministra· zione Comunale. V. D. G. ORDINE DEL GIORNO .del Profe1sorl del Liceo-Ginnasio Data l'irnporfanza di questa protesta, la nostra redazione si fa un dovere di _diffonder-la, afjinchè il problema del Liceo di Mi1lfetta si imponga atta attenzione delle autorità campdenti e di tutti 1: cittadini._ Il Consiglio dei prof essori del Liceo ginnasio di Molfetta, riunito in seduta plenarià il 16 dicembre -c~ a. vota al– i' unanimità il. seguente ordine del giorno: «Considerato che le condizioni di di– sagio, in cui· si ~volgono le lezioni, tante· volte segnalate alle Autorità competenti~ non ostante le reiterate proteste si sono ulteriormente aggravate in seguito ali' ultimo adattamento disposto dalle Autorità sco– lastiche e cittadine, con la cession~ di un'altra aula alla Biblioteca Comunale: ·constatato ·d'altra parte che rimangono tuttora insolùti i problemi' e le gravi dif– ficoltà, che ancora una volta si prospettano~ a) la sala dei professori con annessa bi– blioteca e la stanza per i bidelli sono attualmente adibite ad aule; b) i gabinetti scientifici · non funzionano per mancanza di locali ed i gic:>vani arrivano agli esami di . Stato senza le necessarie esercitazioni pratiche; e) non esiste l' a~la magna per riunioni~ conferenze, proieziòni, ecc. e mancano spogÌiatoi per maschi e femminè; d) la segreteria, allogata in un Riccolo ambiente, manca di una attrezzatura . razionale, rispondente alle esigenze del– l'archivio, il cui materiale ogni giorno· s1 accresce ; . e) la palestrà coperta .é insufficiente, poichè deve ospitare · le . squadre dei diversi istituti cittadini (liceo ginnasio, scuola di avviamento professionale e scuola tecnicà, una parte della scuola media, l'istituto magistrale e l'is6tuto tecnico) il chè costringe a ridurre· le ore delle vere e propne esercjtazioni ginniche e sportive; protesta vivamente per il persistere d1 tutti questi inconvenienti, di cui si prevede l'aggravamento per i prossimi anni scola– stici, e che intanto ledono il decoro e il prestigio del più importante istituto citta– dino e invÒca solleciti ed effettivi prov– vedimenti, che mettano in atto le promesse, reitèratamente fatte e purtroppo ina dem– piute.

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