UOMO - Anno II - n. 2 - aprile 1944

72 « DEI SE ITIMENTI » L'impegno al romanzo è impegno rigorosa– mente umano: richiede un lavoro assiduo su se stessi, sulla propria materia, una comprensione aperta alle esigenze dei sentimenti e delle pas– sioni. Lo scrittore tenta l'approssimazione al te– sto perfetto e irraggiungibile in cui ha fiducia con le ragioni della propria coscienza, i propri difetti e qualità; la sua attenzione si acuisce necessariamente sulle vicende umane senza la possibilità di un distacco da esse, di una defini– tiva astrazione. Crediamo di non errare nel ri– leggere una frase di Bo: « Per un romanziere deve sempre esser esistito un primo romanzo impossibile, un attimo di terrore al primo ten– tativo d'immagine umana; il resto della sua ope– ra, la sua importanza, dipenderà dal modo con cui avrà riempito questa lacuna, dalla sua storia continua e costruita giorno per giorno dell'uo– mo>>. Enrico Emanuelli nelle pagine esatte di que– sto suo libretto, « Dei sentimenti», offre all'in– teresse della nostra lettura un breve diario del

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