UOMO - Anno II - n. 2 - aprile 1944

111 politica non è peccato più di quanto lo sia trac– ciare un solco storto o elevare un muro malsicuro nella propria abitazione. Ma lo stato a sua volta dovrà ricordare che ogni errore si sconta. Dovrà quindi non urtare la legittima suscettibilità del cittadino che glieli vuote indicare, invitandolo a correggersi. In questa reciproca comprensione del– l'indi vicluo come cittadino e della società come stato - due aspetti della medesima natura del– l'uomo - sta la soluzione del problema sociale che turba questo periodo della nostra civiltà. La po– litica - arte del possibile - vi è chiamata appie– no: sua premessa è il riconoscimento della politi– cità di tutti gli uomini, suo fine l'indicarea ciascuno un compito che gli si adatti e che insieme si inqua– dri nella propria direttiva complessa. CARLO BROCCA 71

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