Unità proletaria - anno III - n. 21-22 - 1 dicembre 1974

I.o Dicembre 1974 UNITA' PROLETARIA 3 Il succesdseolPdUnPelleleziodnei l 17 nov Nella sede della federazione di Trento del Partito di Unità Proletaria per il comunismo ai primi di novembre si svolse un incontro per discutere dei problemi relativi alla presentazione di liste del partito in alcuni comuni dellu provincia, in vista delle e-- lezioni del 17 novembre. A questo incontro er-ano presenti i seguenti compagni: Claudio Scaffia (dell'esecutivo del CdF della Michelin, capolista a Trento), Giovanni Modena (dell'esecutivo del CdF della Michelin), Enzo Fronti (pure dell' esecutivo del CdF Michelin), Luciano Andreatta (esecutivo del CdF della Clevite • Gould), Fran• cesco Prezzi e Micaela Bertoldi (insegnanti), Renato Troncon (studente) e il compagno Paolo Tonelli, del Direttivo Nazionale. sta pofitica altemativ~ ed orig.inale. FRONTI • lo credo che una opposiZione seria, dura, 51a In grado di ~pire il sistema di potere della DC trentina. La cosa più importante è far crescere ancora li livello de~ la lotta operaia, costruire un collegamento stabile e org~ nizzato tra lotta in fabbrica e lotta fuori della fabbrica; c'è un movimento - In larga parte spontaneo - nei quartieri e in altri settori (per esempio l'ospedale. dove Il PdUP sta lavorando sodo) che, se legato alla battaglia operaia. può portare alt allargamento delle contraddizioni che si se> no aperte uella OC trentina, dominata da Piccoli. Per esempio alla MlcheHn avevamo fatto una lotta contro la nocività, per il libretto di rischio, ecc. E abbiamo ottenuto certi risultati. Soto che, quando slamo usciti dalla fabbrica, a~ biamo trovato che non c·ereno i servizi sociali necessari per concretizzare quelle conquiste. Abbiamo trOYato il Célrroz:rone dell'ospedale, e il libretto dì rischio ha finito per risultare una cosa astratta. Ecoo perché, come par• rito, abbiamo deciso di llltervenire politicamente sull'e> spedale. E stiamo ottenendo discreti risult:ati, in termini di mobilitaz.lone dei lavoratori e dì apertura di grosse contraddizioni del sistema clientelare della DC. confronta concretamente con la realtà dello scontro di classe. Le contraddizioni del PSI Insomma, aJ di là delle parole, sono le stesse a Ro.. ma come a Trento. le sinistre sono parole d'ordine che però, per essere por· tate avanti, richiedono una forza poiitica non subalterna,. da tutti I punti di vista, alla sinlsua riformista. Un risultato significativo Riteniamo opportuno pubblicare, nonostante il ritardo, ampi stralci dell'intervista che venne fatta In quell'incontro, percM da questa risultano abbastanza chiari i motivi della presentazione della lista e le linee direttrici della campagna elettorale, oltre che la conferma della giustezza delle previsioni fatte dai compagni sulla possibilità di infliggere una pesante sconfitta alla DC. Noi abbiamo un partito gie> vane. nel quale regemonla politica è assicurata da oltre 100 quadri operai. formatisi in questi sette anni di lotte e che costituiscono un punto di riferimento sicuro, una avanguardia reale. In questa s,ruazione per noi andare alle eleztoni ha voi~ to dire non pretendere di entrare net consigli comunali per gestirne le contraddizioni, ma, al contrario. per divaricarle ulteriormente. Lente locale, che noi ci si sia o no. è e rimane una controparte. Ma proprio ,,er questo abbiamo deciso di non disinteressarcene. Cl sono buone possibil>- tà di iMestare il nostro discorso di opposizione sociale, dì costruzione del contropoteri, di quallhcazione polinca del ruolo del consigli (di fabbrica e dì zona}. nella miso, ra in cui riusciremo a far avanzare a tutti i IJve/1/ la nostra proposta trategica. OuaJ. che risul:ato c'è già stato: si tratta ora di continuare. E anche lo scontro elettorale diventa un momento - certo non queHo centrale - per Incalzare la OC da una parte e le contraddizioni del rifonnlsmo dall'altra. PREZZI . Abbiamo knpostato una campagna elettorale sulla base delle linee indicate dai compagni: forte sotte> lineatura del legame tra scontro elettorale e scontro soci~ le; necessità di battere la DC; unità delle sinistre per una nuova opposizione. Di fatto siamo l'unico partito che cerca di fare un lavoro capillare: comizi di strada e di quar• tiere, riunioni nel bar e nelle e> sterie. presenze sutle fabbriche. Abbiamo fatto una sene di manifestazioni, ed altre ancora ne faremo, con la presenza di molti compagni: Foa. Miniati, Magri. Vianello. Contgllo. Battisti, Protti, Sassi, Puleo, Bolelli, Marcenaro, Capanna. Nonostante la • austerità • economica (che In verità cl pesa molto: solo grazie allo spirito di sacrificio dei compagni riusciamo per ora ad alldare avanti) abbiamo potuto fare di questa campagna elette> ra1e un momento importante per l'affermazione det partito kl tutti I posti In cui cl pre. sentiamo. For-se gli unici a crederci - ma neppu.re tuni erano con,-inti fino in foodo - sono stati proprio i compagni del Trentioo Aho Adige, quando si 1ra1tò di decidere se presentarsi o no. Hanno a,·uto ~gione loro, risuhati alla mano. Erfenh·• mente il succes.so regisr~10 in ques1a 1ornata elettorale drl 17 noHmhre negli otto comuni in cui il par1i10 aHTa pre:se.01110 proprie liste è tanto più significath·o quando si considerino Je 001e,·oli difficohà che i compagni a\e,-ano incon1rato: la diffusa pauf'3 della dispersione. l'auaeco che PCI. PSI e Lotta Continua ci hanno portato (appun10 alimentando questa pau- ~). le e-normi difficoltà economiche e quindi anche il ri• tardo c-0n cui si pani in questa campagna eleuorale, a causa del dibani10 imerno che pf'C.. cedene la decisione di preseo-- lMSi. Cionostante. alla fine ba u·u10 ng.iooc la tenacia con cui i compagni banno lan>rato, iJ reale radica.mento del partito nella reahà di loua della re· g.ione. la capacità di non separare il momento della camMODENA • Vorrei dire una pagna eleuorale da quello delultima cosa. Non si è parlato J'n.iz:ia1h-a politica nelle fabdel movimento degli studell- briche. nelle scuole, ori rioni ti. Oul il discorso sarebbe e nei paesi. ANOREATTA • Il lavoro che lungo. per analizzare le ca~ Per tutto il Partito di Unità SCAFFIA · Un altro esem- abbiamo fatto, dentro le lotte, se del riflusso che in molti Proletaria per il comunismo si pio analogo è quello d~ cer,. è stato Importante e utile. li casi c'è stato; solo tra gli sru- tratta di un suc:c-csso che sta tro storico. sindacato è stato un punto denti medi eslste qualcosa In a testimoniare la cresci1a del• Cui stanno portando avantJ di riferimento Importante an- piedi. Però il problema di lo- la nost~ orpniu:uione, la prouna operazione comune anche che per noi. La FU.• ha svol- dlviduare il ruolo ~la lotta ,•a di una crcdibili1à che coad altre città: ristrutruraziorus to una reale funzione di gul-- degli studenti in rapporto aj. minciamo a ra«ogliere a lidel centro storico per espeJ. da e di unità del lavoratori. la lotta contrO la OC è qual- ,-cUo di massa. lere I proletari. E quindi ne- Si sono già aperte molte con- cosa da affrontare al più pre- Ma sarebbe sbagliato leggccessità di estendere la lotta, traddlziani: ci sono operai sto, correggendo quello che re questo succ-esso del nostro costruire nuovi collegamenti, che votano OC e che non ve- ml sembra sia stato l'errore ancora piccolo putiro come ua garantire Insomma che la devano niente di male nel più grosso sinora: e cioè fauo marginale, o localistico, o mancanza di servizi sociall partecipare anche alle forme quello di delegare fa battaglia magari contraddittorio rispeno non indebolisca quello che él lotta più dure. Poi. messi della scuota s<>lo agli studeo- al quadro romplcssi,·o che esce strappiamo in fabbnea. sempre di più a confronto con ti. e· mancato insomma un di- da ques1e elezioni. lo realtà, Ma vorrei fare un altro e- la realtà, hanno capito che retto Intervento cperalo. Di se noi andiamo a conrrontarc semplo. Lo Stato aveva stan- non era più possibile non ve- questo abbiamo cominciato a i risuhati del Trentino con quelzlato una somma Incredibile. dere che gli awersari in fab- parlarne anche in fabbrica, e li del Lazio. possia,uo ,-U1Ji- ~1~br::~~d!1 ~~ ::~ier~~:llegl~sti~~~I. t faremo presto qual~a. =tric~~t~ .nc:~=n:- :i rto di Trento e Trieste. Noi somma. cominciano ad esser- Una cosa buona ml sembra forzare il successo complessh-o abbiamo chie.sto che GlJe-Stl ci molti 0pei"al che non ac- che sia li prossimo vonvegno della sinis1n. menll"C un distanziamenti venissero utiliz• cettano più l'identificazione sul decreti delegatt che si fa- scorso del tutto dh-erso va ra1zatf dìversamente, per asill con la OC. Il referendum è rà qui: organizzato da FU-1, to per il Lazio. E ciò sopratnido, scuole materne ecc ... in- stato un pri,rno, grosso, scrol- CGIL-scuola e movimento u- rutto in riferimen10 al PCI. Nel SCAFAA II d II somma n.rni quel servizi se> Ione. s, tratta ora di andare naarlo degh studenti. Mi sem- Tttn1mo il PCI. ~ur non es- . senso e a clali che qui mancano. PCI e avanti e per noi I compiti bra che ora sia la strada giu- scndo la forza tra.manie delle presentaz.one d, una nostra PSI hanno fatto opposizione a principali' sono due: continua- sta per cominciare a cost_rut- l011e operaie. e ~1udentc.sche, liSts m queS t e eleziondl è mo~ ltvello dJ mozioni consiliari, e re a cost.nnre e rafforzare 11 re un rapporto tra operai e non ha 1u11a\'1ama,_ as.sun1_0•t• to chiaro: si tratta 1 consi- basta. Non hanno cioè pen- movimento: costruire una of- studenti che non SJ esaurisca teggJamenu antagorusuca nspcista parte II nostro pamto chha billtare la gente. legare l'op- Nuova op_posizJone unità def.. durante le manifestazioni. tona cspnme,a. ne-I Lazio oUl svolto un ruolo nrttaltrO e posizione In consiglio oomu- ,, .,, 1 •, • .;• .. 1 , • , A'", 10 ,·ecc ,cri!ic,hiamo_ che il set• cl.a ncU'interclass:ismo che oggi comincia ad esprimersi anche suJ piano de.non.le. Tutto ciò sonolinca, a nostro parere, non tanto il successo del compromesso storico quanto il suo contrario: la richiesu. d.i una iCOD-- fMta dura della Democruia Cristiana, la richiesta di un'altematin al suo tren1ennale regime. ForSe la passione con cui il PCI si è batruto contro l'ipotesi di elezioni anticipate può es.sere spiegata anche pctendo da queste eoosidcrarioni - sia pure coa un.a punta di mali· gn.ità. In effetti la crisi della DC è destinata a precipitare cd a travolgere nella sua caduta a.oche le illusioni ri!ormis1e: sia quelle del ccntro-«inistra e pulilo » sia qudle del compro,. messo storico. Il fatto che la DC mc-nttt recupera i vod dei f ascim e dei libcnli da una pane e frana a sinistra dall'altra, non posa far niente a~ p.are evidcn1e. Più perde a ainistra e più è sollecitata a apostarSi a destra, ma in que5to su. proprio n.rricupcrabiikà della crisi. Non è, ovvia.mente, questione di uomln.i. Uno spost• mento deciso a sinistra della DC i• pane ch't DOft d ~,..tderr~":!'"{. ~ 'it li caso del PSI sembra più difficile da interpttlan:, a prima vi.sia. Pur dopo il fallimen-- to totale di una linea politica nata a Venezia nel '58 e poi resa più evidente con la e ftlosofia » riformatrice del ccouosinistta, il PSI ba avuto ottimi risultali domenica scorsa. ln realtà non possiamo dimenticare che b.a avu10 buon gioco l'essere (durante la gran parre della campagna elettorale) impegnato in una dura polemica con la DC e il PSDl, csscrc pralicamen1e fuori del go. vemo: il che ba ccnamen1e servito a recupera.re una serie di voti e incerti ». N~ va trascurato il fatto che questo par-, tito è riuscito, anche grazie alle coperture del PCI, a sah•• re la molteplicità delle sue facce. Di sinistra a Trento, modera10 (ml con qualche nna ndicalcgga.nte) a Bolzano, govcrn.■ ti,·o in Lombardia (do,·e risponde ad un vccc:hio elettorato tradi.ziooalmeote riformista, ma - con tinte libcnarìc - dovc riesce a catalinare momeo-- cane.amcnte a.oche alcune rasce di giovane classe opcn.ia. soprattutto di provenieo.z.a cattolica, che rifiuta di primo ac,.. chilo il « realismo» dd PCI lombno,-cfcciso aTTCrS.atio~ di"' - le fòì'me D1IOff di lotta presenta una faccia intris.a d~ populismo da un.a pan~ e ~ sprcg.iudica10 uso del clien1elismo dall'altra. MalgndQ ques10 successo elenonle crediamo romunque che il PSI abbia •.~ caro il tetto delle sue po5$1.b1lità: l'evoh•ersi della crisi, Je acutizzazioni delle te.rWoni sociali e deUo scontro di classe sono de.scinali ad erodere in misun crc::.scen1e i mergin.i di ~ dibilità che i più sfrenati fuos.mbolismi erano pur riwciti a nccog.lie.re. . Questa situuiooe complcsu-. ,~a - vinoria elettonle delle ,i. nistrc, e s1aoga:ta » della DC - rende insieme esaltante e d.ra.mm&tica la prospc1ùva pe:r il movimento operaio. Esaltante per• e~ appare chiaro che c'è una crescente maggioraJU.a del popolo italiano cbc crede che si pub fare a meno della DC; d.rammatico pcrcM cib accentua la crisi generale del sist• ma, dei suoi stn:UDeDti di mediazione, e pone la sinistra di. fronte all'urgcnu di approntare risposte adeguate alla gravità della situazione. Ma poni oggi i.I problema della inadcgua,- 1en.a della linea complessiva della sinistra, a linUo politico come sindacale, significbcttbbc assumersi la respoosabilità di portare il mo'rimeato operaio alla sconfitta - se questo vo,. lesse dire la s-cmplice recriminazione. Portt oggi il problema dell'unità delle sinistre, di una linea di nuova opposilzooc, dentrO la quale affrontare il problema non immediato ma neppure utopistico del governo delle sinistre 7 e farlo od quadro di un.a strategia che assuma come obbicnivo non riDTil.bilc la cosb11.bonc di ao'aJte:ro.atiTa di po<ere, c:i sem.bn l'unico modo di leggere corretta.mente gli stessi risultati elettorali come sintomi della situazione più ger nera.le del Paese. Per quanto Ci. riiu,a,da. mentre ancora giornali, radio e TV non sanno prommdae esattamente il nostro nome (ft9timo. niam.a di iporao.u loro • di. p)viocn.a nost.ra), siamo ... mati ad intea:siflCaft il nomo impq,,o per - - una linea politica che rutti gli avvenimenti - quelli cien:orali come, pftma di wtto, quelli tocialicpoliuci-dimostnno C$ICtt oggi la più valida. derara..cbe_da UILSIUlQ.A....®~- tensiva gerierife ci5nfr6 ra-oc:--~ll~mr-nr--inma]crrqm_rtm-1t~o ctr seoondan~ nelle lotte_ opera- na!e con una opposiZJone se> --------------------- tansmo, 0 1 aueggiamento rele e sociali del Trentino. ~ ciale, di massa. Il senso del ,. prc:ssho in occasione delle lor• t""'."'.--.,-~:-.:::-"'.'-:'""~:=::::-"'.::"-, ,---=------------;, su pensa.re alla vertenza Mi- nostro dare battagha anche 1e sulla casa o detle manifes1a. chehn, che_ dura da plu di 12 nelle elezioni sta proprio nel Risultati del PdUP per il comunismo in tutti noni anumperialiste. hanoo me.si; ba.su ~n_sare alla lotta voler costTIJire un fronte di comuni nei quali era presente. portato ad una dura _sconfina nitiva d1 questo pudto. =-~-::i~~o:l SILVANO MINIATI DANIELI! PROTI-I deg1l ~al1en, ali~ crescita lotta generale che non lascia dello s1esso PCI. ab1cua10 a di u~ movunento nei quartie- vuoto nessun, spazio all'inizJa- BOLZANO 2 6 1 ben alt':! risuJuni neUe con1e.se ri. E un quad"? che ~saJe tiva operala. E d'altronde so- , elcttora.h. . al '68, ma che m questi an- no convinto che senza di noi, TRENTO 1,9 1 Con_q~csu:~n. on ,-ogliam? ccrnl ha trOVato una sua. conti- senza una nostra capacità di ARCO 3,5 1 10 sminuire 1~ \'alore _ddl a,·an- ~~:~. ~i:i~a d~~~•:·qu~ ~~~il~~tra•~izl~l;or: ROVERETO 4, 1 ~ ;;~? 7i~~~;~e~h:rc 1! :f1 ~ ste lotte con un ru<>I'?s~s- un serrato confronto di mas- ORO 4,0 t:n.no. no1 J~~o questo n- ~onfall~~l 1 ~ dltr-a'r~~I~ :,i=. sJ fa la nuova oppo. ~~~:s ~~ ~ ::~~~/~!ne;. 1::~~:e e;: ~~o J.eP~e/t~~~ d~a!: TONELLI • La oc trentina BRONZOLO 3,0 (*) ~~i:ej/~n~~~~;.~ aderito al PdUP per il comu- da cinque aMI vacilla come Totale 3,0 7 d"eUe sinistre il segno di un nismo hanno voluto. Insieme non era mal successo. E' sem- (*) I voti non sono andati dispersi in quanto consolidamento di quan10 si r~ r::: 1:e1 d:l~it1~;:te= ~i:~C:e u: ~~~i:1s~ d~ i resti sono stati apparentati con quelli del Pci :r:o::~e~i= ~~~e~:d:n': sul piano istituziona!e. Sia sempre di più una sede di (con 8 voti in più avremmo avuto un seggio)· domanda poUtica aoridemocrichiaro che non et facciamo iJ. mediazione tra diversi e spes- stiana che cresce a lh-ello di lusioni; non cl presentiamo In so contrappOStt gruppi di po- 1---------------------' massa, c'è una frattura profonqueste elezioni con discorsi tere. falsati tipo • cambiare gll en- C'è una contraddizione che ti locali • o cose del genere. cresce: tra la forza storica Il discorso è molto più sem- della OC e la forza d&lle lot• plice.. e cioè che sarebbe sta- te operale. La vertenza Mtto profondamente sbagliato chelin In questo anno ha seriftutare un confronto anche gnato profondamente il tessu- LE LISTE DEL PdUP NEL TRENTINO ALTO ADIGE di questo tipo dopo aver dato to culturale, politico. eeonoprova di poter essere. una for- mico e ideologico costruito z.a poHtica reale. Siamo un dalla OC. Noi diciamo che la partito open.lo, ~ una no- OC è In crisi. e qui comi~ stra proposta politica, con u- clamo a vederlo dìstintamellna no.stra esperienza di lotta te. Durissime lotte operaie e dl organizzazione: dare l'in- (fabbriche che sono alla quardlcaz.lone di voto al PCI sa- ta o quinta vertenza posteonrebbe st.!ta una contraddizie- trattuale; I sindacati che dene profonda. I lavoratori non cidono di adottare la lotta avrebbero capito una scelta dell'autoriduzione); lotta nei del genere. in rapporto a quartieri (comitati spontanei quanto facciamo e sosteni&- che nascono sull'onda dellìllmo. tervento degli operai MicheMODENA • VogltO fare un lin nel rioni): lotta all'osped~ esempio per chiarire megllo le (su 1500 dipendenti, 500 le cose. perché queste elezie> hanno comprato il nostro ni sono strettamente collega- giornalino; c'è una adesione te con le lotte operaie e. pri- di massa alle iniziattve di lot• ma fra tutte, con la vertenza ta da noi proposte In uno del Mlcbelln. tradizionali feudi della DC). Come CdF avevamo organiz• Tutto questo si Inserisce in zato varie manifestazioni per un più ampio discorso sulla chiedere un contnbuto fman- crisi dellinterclasslsmo. che ziario aJla Provincia. In segui-- in questi anni ha voltr.o d>- to alla lo:ta operala (che ha re prima di tuno U travaglio volutO dire anche un giorno del sindacalismo cattolico e la di occupazione della Provill- sua maturazione su posizioni eia) questo obbiettivo è. stato dt classe, profondamente unt-- ragç::1.llltO.Ma come? Pnma _il tarie. Oggi la FLM rappresenPCI ha proposto lo stanzia- ta, correttamente, in.s:eme con mento di 15 milioni. poi la le ACLI e con Gioventà Acligiunta 25, quindi c'è stato un sta. la realtà principale ai tentatiVO oscuro di Insabbi~ questa crisi stanca. re rutto. A quel punto siamo Come nsponde la sinistra Intervenuti noi operai e ne traclizjonale a questa ~ abibamo strappati 60. Sene. se plessa e ricca siruaz~,? 11 avessimo poMo controllare PCI vtve la contradd1ZlOl'le come staVano le cose, come tra rutto questo movimento e andava.no avanti i vart gie> la sua polit:ca di compromes,. chi di potere nel consiglio so storico, tanto più perdenprovincia!e. avrerncoo: poMo te e rinunciataria qui dove strappare anche di p,ù. e so- l'unica strada per battere la prattutto avremmo avuto mag- f!C ,!n!I ~~ ~ro=a~~ i: ~rza nello a~.S:r!r:S;i I loro contenuti chiaramente clientelismo della DC. antt DC. Il PSI pratiea una poOggi presentarsi a queste fitte.a verbalmente demagog,- dezionl poò sembrare un ri- ca: chiede la costruzione di $Chio: ma dobbiamo correrlo una • aitematiVa globale alla proprio per òre cred:bilttà a DOC•, e poi entra nelle giuntutto il lavoro di co.smmone ;:e (e nel governo) di centro di una forza politica autono- sinistra. Il fatto è che II PSI ma t portatrice df una Pros» è esscente dalle lorte, non s1 ._..,_,,_., __ \.A -VII IV TRENTO 1) SCAFFIA CLAUDIO 2) MODENA GIOVANNI 3) BERTOlDI in PREZZI MICAELA 4) DALSASSO GIORGIO 5) ANDREATTALUCIANO 6) ATTOUNI RENATA 7) BORTOLOm ROBERTO 8) BAmsn MARCO 9) BUTTJRONIANGELO 10) CAPARElll MARIO 11) DALVTTFRANCO 12) D"AGOSTINO MARIA 13) DOGLIONI MAURO 14) FOZZER PAOLO 15) FROtm ENZO 16) GADOm ENZO 17) GARDUMI ENZO 18) GASPARI MICHELE 19) MAIRERI in MATTEI IDA 21>) MARTIGNONJ UGO 21) MAZZOUNI SILVIO 22) MIRRA MICHELANGELO 23) MONTAGNA MAURIZIO 24) OLIARI REMO 25) ORTORE In SCHMID ELDA 28) PARJS ETTORE 27) PREZZI FRANCESCO 28) SPAGNOW MATTEO 29) TOMMASJ ROBERTO 30) TOMEDI RENZO 31) TRONCON RENATO 32) VITTI JGJNJO 33) ZACCHI MICHELE 34) ZANELLA STEFANO 35) ROSSI CLAUDIO operaio Miehelin • RSA operalo M~eUn • RSA insegnante insegnante operaio Clevfte..Gould studente ope.-..0 OET Dir. na:z.. PdUP Inserviente ~ ricoffl'O insegnante ferroviere insegnante Insegnante Insegnante openio Michelln • RSA operaio Mlchelin • RSA ferroviere ferrovtere casalinga artigiano operaio Mlehelin studente borsista openio Clevite Gould Insegnante insegnante insegnante insegnante studente ferroviere studente edile insegnante studente operaio lgnls BRONZOLO 1) BOLOGNANJ GIULIO 2) SERAFINI VJGJLIO 3) STEVANEUA LUCIANO ope,alo pensionato eommerelante LAIVES 1) COSTALBANO LUIGI NINO 2) BOLOGNANI FIORE 3) GALASSITI ANTONIO 4) GRAZI mo VEZIO le.Al vV orchestrale operak> operalo medico ARCO 1) GREGGIO RENATA in TJSZKJEWJC 2) BALLARDINIREMO 3) BENUZZI LUIGI 4) BERTAMINIFLAVIO 5) BERTAMINIMANUELA 6) BETTAMARIANO 7) BOMBARDELU ENNIO 8) BOMBARDEUI GIORGIO 9) SONORA ELIO (;ndipendente) 10) BOSCHETTI OMERO 11) BRESCIANI UBALDO 12) BRIGHENTIMADDALENA in FERRAR! 13) CALZA' GUALTIERO 14) CARMEWNI PATRIZIA in LEONI 15) CAZZOLI AGOSTINO 16) DONGILLI OSVALDO 17) FAITELLILORENZO 18) GALANTE GIUSEPPE 19) MATTEOTTIENZO 21)) MIORELLIENZA 21) SEGA ROSANNA in TONELLI 22) TURRINI GAETANO 23) ZUFFI GRAZIANO DRO 1) MATTEOTTIENZO 2) BERTOLOI in PEZZI MICAELA 3) BETTAMARIANO 4) COSTA FAUSTO 5) FAITELLIRENZO 6) GALANTE GIUSEPPE 7) LEONI GIOVANNI 8) SANTONI ANTONIO 9) TAVERNINJALFEO 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9) I 10) ISERA RICOTTI SERGIO FRAPPORTI GEMMA BALTERMICHELE CAVALIERIANDREA DORJGOTTI SANDRA REUA FRAPPORTI CLAUDIO LUZZI ARMANDO PIZZINI BRUNO SARZINA GIANNI SPAGNOLLI MATTEO BOLZANO insegnante 1) ANGELUCCJ SANDRO insegnante operaio Grundi9 2) BOI.OGNANI FIORE operaio com-... 3) COSTALBANO LUIGI NINO orchestrale operaio 4) BACCHJEGA MARISA impiegata insegnante 5) BARONE ENRICO operaio operaio SISMA 6) BERTEW GINO studente operaio . atudente 7) CARBONI GIOVANNI operaio operaio 8) COSTALBANO RICCARDO pensionato operaio Hur1h 9) DI GESARO GIUSEPPINA insegnante insegnante 10) GRAZI mo VEZIO medico operaio Aquefll 11) GRIGORETTJDINO operaio Insegnante 12) NADALET STENICO impiegata open,Jo SISMA 13) PIVETTAGIOVANNI operaio lnfermlera 14) STAVANEUA LUCIANO eommerciante camionista studente operaio Aquaffl ROVERETO ope,alo Hurth operaio Hurth inserviente Palme 1) EMILIANI LUIGI insegnante Insegnante 2) ANTOLINI ROBERTO studente impiegato 3) BALLARDJNJREMO operaio Insegnante 4) BARBA VINCENZO insegnante 5) BERTOLINJRENZO tecnico 6) CALGARO RAIMONDO operaio 7) CALJARI LUIGINO operaio operalo Hurth 8) CASAROTTO ROMER MARA impiegata insegnante 9) DI BLASJ DARIO S,Oçjologo openio SISMA 10) DOGHERIA CARLO in.segnante insegnante 11) DORJGOTTI SANDRA insegnante artigiano 12) FRAPPARTI GEMMA insegnante operalo Aquatll 13) LEONARDI NAZZARENA studentessa operato Hurth 14) MIRANDOLA PAOLO patrocinatore Jege$e operaio edile 15) MURAGLIA JANE impiegata operaio SISMA 16) NADALINJ MARTA insegnante 17) PIZZINJ BRUNO operaio 18) PONTONI GIACOMO operaio 19) RASERA FABRIZIO insegnante 20) REUA FRANCO insegnante operaio 21) RELLAGIORGIO insegnante Insegnante 22) RICOTTI SERGIO operaio operaio 23) RIZZOLI ELVIO operaio studente 24) SALVETTJOSVALDO operaìo Insegnante 25) SARZINA GIOVANNI operaio operaio 28) SETTI BRUNO operajo geometra 27) SETTI ROBERTO insegnante ope,alo 28) SJMONCELLI CLAUDIO operalo openlo 29) ZACCHI MICHELE insegnante inse,gn,ante 30) ZUFFJ GRAZIANO insegnante

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