Unità proletaria - anno III - n. 14 - 22 luglio 1974

Lunedì 22 Luglio 1974 UNITA' PROLETARIA 3 IL DIBATTITO SULLA CONCEZIONE DEL PARTITO I problenmeillacostruziodneleParti Pensiamo che sia ntttSSario affronta.tt il problema del par1i10 da mohi la1i e con un dibattito che sia in grado di mcl• tcre insieme le nostre anua!i cspcricnz.c organinath-c, le riOessioni sulle forme s1orichc dc:i paniti di classe e il loro rappor• 10 con le fasi dcl conruuo so-. cialc:e:inrinc: l'analisi critica dc:1lc di,·c:rsc conccz:ioni del parti10 ri,·olui.ionario. Coerenti con il nos1ro rifiuto di ogni fc:licinazionc: del parti• to e con la nostra ,·isionc: del del pani10 come s1rumc:n10 della classe, crediamo che sia preHmi.naread ogni di.scorso sego• re un taglio nc:110con l,i conce• z:ionc:del panito-Vc:rità, con la teoria del pani10 come • an. ticipaxioM della società comunista • che: vh-c:come blocco compalio sopra e fuori delle conrradiziooi CM agiscono ntlla so.. cicti e nella cosc-icnn deg:i uc> mini. • L'0pposirionc: e la lotta tra idee dh·erse - scrive Mao - $01lO fenomeni costanti 11linter• no ckl panjto: in questo modo si riOc:nono nel partito le con1r11ddizioni fra le: classi e: 11 10111 tra il vecchio e: il nuo,·o nc:111 soclc:rà. Se:nc:1 partito non ci fossero contraddizioni e: una l01t1 ideologica ptt ri.soh-erk 11 stessi ,'lra dc:I p1rti10 sarebbe fmit~ Dalle dfrc:rsc: concc:zioni nascono due: opposte: forme:di ,;ta e: di org.ani.ua.rionc del partito, da una parte: il formalismo burott11tico e: statutario che: cc.rea di negare:e: comprimere le: contraddizioni, dalr11tra 11 pr1tica di uno stile: di )l\"01"0creati,·o che:, sulla base della critica e: dell" autocritica, cerca costantemente di conIJ'OUaree: di risoh·c:rc: l' UlSOf"ICTC dc:Uec:ontraddizionj in• terne:. Cettbiamo ora di stendere: un primo bilancio dei nostri problemi, tentiamo di prendere: maggior consapeYolezza dei nostri limiti e delle: nostre: potc:nri1lità, di ntte piena coscic:nu dcll'imponaru.a che ha un intelligente e unitario nilc: di lnoro e di militam:a in un panjto CODM il noslJ'O,sospeso ancora tra possibiUti importanti di c:rc:5CÌtea: ri1e.bi non indiffc:rc:ntidi cadute. La ,;11 stessa del partito. il suo niluppo o 11 sua in,olu.Uone, ooo dipendono dal semplice attivismo orga.niu.atho e:nemmeno soltanto dalla • Jiu.sta linea politica». A noi se.mbra dc,. cish·o li fini dc:Oaqualità della orpniu.azfonc:, della efficacia della linea politica, delrautenticità del rappono con la classe, u. na cons,pe,-ole:ua dei caranèri contraddinori della ,;11 imc:rna del panito e: dei suoi rapporti con la realtà esterna. Jndhidu• re i problemi ogni fiorno, chia• rime i termini, l\ere un metodo corrc:110per 111uarce: risoh ere le con1raddizioni che ~i presentano è c:ssenz.ialcpcn:hé. que• sta nostra srruuura ancora fragile, non sia lacerata da un groviglio di contrasti interni. da paralizzanti antinomie: e: dal ritorcc:rs-idelle frustrazioni e dell'impotenza in settarismi litigosi e sterili. hon ci ,"Uolcmolto per comprendere 11comp:~ità dei problemi che: derhano dai nos1ri ancora tenui legami di massa, che ,·cngono dalla rclatin eterogeneità di una composizione: sociale che risulta d• presenze di nanguardie di massa in cui preulgono ancora i et. 1i dcll'immedia1cu.a sociale (nudcn1ismo, miliranza prev1Jentcmcn1e sindacale. ccc.). Quc:. sto corpo sociale del parcito è poi striato ancora dal con, ergere ricco, ma so, ente: anche contraddinorio di dh-erse esperienze polittCht e matrici cuhu~ li Inoltre:.benché sia ormai in 1110 un processo di rinoo,·amcnto complessh·o dcl panito, il ,·iccchioe: il nuo, o, le tradizioni anacronistiche e: rimprol"isaz:ione iocspena, le pc:san1e:nc:della memoria e: della routine: e: le im· pa.zic:n1cs:enarie so,cn1c con,-i- ,ono. Non scorgc:rc:nelle sczioni, nei collc:ni,·i, nei gruppi dirigenti come quotidianamente si prcscn• tan0 e si seootraoo queste: con• traddi:rioni.. non aHrontarlc e: risoh·erlc in anoti dialctticamc:occ, ignor11.rleoppure: pensare: di appiattirle autoritari• men1esarebbero gravi errori con conseguenze, presto o tardi ro,·inosc. Tutti i &,iomidobbiamo fare i conti con la ris1reucu.a della nostra pr11tica sociale da una parte, e dall.altra coo la ncccs,. sità di ruli.z:zarc sintesi politiche generali. Questo compona uno sforzo incessante per e:,itare lacc:razioni tra 11 1cn1a:rionc di saltare i limiti della pratica sociale con l"aslrllionc: ideologica o di ripicp.rc ocll'adcrc:nu 1d una sp«ificità chiusa e: scnu orizzonte: (il quarticrimlo, il ll\oro nel chiuso di un reparto, c:cc.). Tra lidc:olog:ismopresuntuoso e l'empirismo frustrante, tra il dc:duuh·ismo che: pensa di mettere le brache al mondo e 1'1nali1iciti. che: si morde: la coda OCCC>r1"C tro, a.re ogni giorno la via di uscita. Inoltre un panilo come: il nostro, scn.sibi1ce cosciente delle ambizioni che richiede l'attuale li,--cllodello scontro di classe, m• che: vh·e con1c:mporanc:a..mcn1c i suoi limiti di incidenza reale, è costantemente minacciato dalla dinrica:rionc: tra compiti e capacità, ira obiettivi e: strumcnti, tra parola e: UJ.,nc: e corre: il risch.io di oscillart ,ra il massimalismo e l'oppom.mismo. :---onc'è militante del partito che non ,·i,·a la con1radcliz.ionc tra raHanno e 11 tentazione di inseguire l'assillan1c molteplicità delle occasioni di lnoro, delle iniziati' e « tulle imponanli • e la esigenza di definire e scegliere priorità e: operare rinunce per e, itare di sfiorare alla superfkic ogni c,osa, di girare nei l"lJOtocercando di fare 1u110,per c,·i1arc:di csscre trascinato qua e là dalle cose e dagli c,·enti scn• za p01cre padroneggiare e: dominare alcuna situazione con lim-- pc:gno a fondo c. sistematico io un ca.mpo, in una :r.onasociale, in una realtà. Il rapporto tra teoria e pr111ie1 è 1erribilmen1e contraddinorio nella nostra situazione e i rischi di sbandare: ira J"auh ismo cieco e la cultura libresca sono fortissimi. Il metodo di lnoro, una capacità organina1h·1 che: si• in grado di far fronte alla domanda di formazione dei qua• dri c. dc.i militanti operai e che realizzi l'u1ili:r.1ionc: pratica di rune k nostre forze: in1ellc:L tuali. siamo lontani dall"a,·crli realinati e lo squilibrio tra for• :re: operanti troppo occupate e forze: intclJcttuali .disocc-upateè ancora troppo grande. Si rinc:1t1 in quale: solitudine: e: in quale: carenu di informa:rioni concrete si s,·olgc:so,·cnte il lnoro nclJc numerose nosrrc: prc:sc:n:r.c: meridionali. Il più delle ,·ohe: la policica degli in,·cstimcntj ,iene senza dominare i djscv,i poli1ici di pre,·isione, la p0litica del 1crri1orio e della spesa pubblica ,·iene: recepita quando ormai è in at• ruazionc: pcn:hè mancano i dati dc.li' IV\"C'.rsario Ba· stcrebbcro impegni elementari di socializzazione: attenta, 11rra,·erso strumenti di llloro del pani10, di dari di pre,'lsionc. di interpretazione: per togliere: da situa:rioni dirensh·c: gruppi e collc:11Mdi compagni. per dare ad essi una capacità nuo,·a di ini- 'tÌlril"I, Eppure è incredibile: quanto sia difficile: creare una rapida e funtfonalc comunicazione delle informazioni che: scn-a.. no alla lotta e di criteri in1crpret11h·i della realtà. che vedano impegnati in modo sistematico e a coniano con 11 realtà comp• gni irtccllettuali (sociologi. c. conomisti. urbanisti. ecc.) i auali comprendano limportan:r.a di svilupp8/'CJa capaci1à deU-orJaninuionc:. di realizzare analisi concrete: in un.a situazione coocrc:ta. Abbiamo &,iàavuto occasione: di accennare: aUc: questioni che ci vengono poste dal carattere ancora piunosto occasionale: dei punti della nosrra n~nu risoctto ,.11, gC02rafi1 d; c1~~ e: ai luoghi di 1cnsione sociale. La rtlath·a incomple1eua del nos1ro 1cs.su10organiz.zatho e la dis1ribu:rionc tahoha aqidentalc di forti luogh.i di « resistenza• di compagni che milita,ano nel PSILP o nel MPL fanno s1 che non sempre ,engano a coin• cidcrc: i pumi nodali del.la concc-n1raiionc e: della con· Hi11u:tli1àdi classe con la struttura dell·organizzaz.ione. Ciò ri• chiede cbc: non si , c:dano soltanto i processi di automatico ac:crescimcnto su se: s1e:ssi dei gruppi più solidi e: radicati, ma che 111,ra,ersodecisioni ragion11e, ,eng1 forzata e diretta la cresci11 de:U·organin.a:rione secondo giudizi di priorità estrani dalla uluta:rionc delle zone dc:cisi- ,·c: e fondamentali di presenza di classe in una pro,incia o in una rc:g.ione.Tu111,ia ques-ia esigenza di iniziali in1en·cnti da1J·es1emo non debbono farci cadere: nel rischio di una concezione: dell'organiz:ra:rionc « nomade.•. faua di • squadre Yolanti• di gruppi di intet\eoto che: garantiscono presenze saltuarie e nei momcn1i caldi ddla lotta. L'obieuh·o principale dc. ,-e rest3re la costru:r.ionc di gruppi organici, radic11i in modo ptTm1ncn1c nelle: fabbriche, nei quartieri, nelle zone:. Solo la prc:sc:nzadentro le masse: la solida sistematicità delra~ zionc possono c:,itarc: che il par• 1i10decada a s1rumen10 di opi• nionc e che: si offra alle masse come un confusionario. non credibile, es1e:rno,s1rumen111i:r.z.110re di momenti dj lotta. In questa nos1ra elenca.i.ione. certo limitata. di problemi del p:i.rtito dobbiamo affrontare: ancora un nodo imponamc: quello del ruolo dei gruppi dirigenti, del metodo della loro formuione e: del loro ricambio. E' determinante, al fine: di dc. finire la funzione: della dirc::r.ionc politica, il modo di formazione: della ,olontà e de1J1dccision,. Il rischio più gr11,e consiste: nel f1110che concezioni del partito che: possano sembra.re:le più solide: e: le: più rigorose:, che: si fanno passare come: « bolsceviche•· ripetano poi io sostanza schemi di rapprcsc:otanu. distorsioni della delega. formalismi, tipici della rappresentatMtà borgh<5<. Il carauere isolato che: sonn. 1c:ha il .cittadino» ..adcrc:otc, La scissione:Ira il formale d.iriuo di parola e: la sostanziale: ncgaziooc: del diritto-do,c:rc: di decisione. la dh-isionc del ll\·oro tra competen.:r.cesecutive e: ruoli di pura elaborazione e: direzione, il sc:- quc:suo della conoscenza comples.s.in e de11a linea generale da parte dei •capi•· i metodi di cooptazione d111"1hodei nuo,i dirigenti. un concetto della disciplina sempre unilaterale (datr aho \'t't'SO il basso) cosuuir1 più sul comando che sulla egemonia costitubcono alcuni dei rischi più gra, i e ricorrenti dcll"org• niuazionc dei partiti di .sinistra. Occorre: portare: a, anti un diSCOrSO più scrio e più fondamentale sul CC11ttalismodemocralico e: sui limiti delle sue \Crs:ioni garanti.sic. Ciò che: si dc:,·c dire è cbe rifiutare il centralismo democratico non deH e non può significare l'abbandono dei principi di una org1niz.:ratione definita cd efficace e la necessaria dialeuica tra momento di democrazia e: momento della cc:mra. li:r.zazionc. Ciò che si dc,c dire è che il « sost1ntl\o •• il momento fondamentale de,·e essere la democrazia qualific:111dalla cc:n1raliuaz.ionc. Per cert".aredi rendere, con una definizione, la sostanza di quanto andiamo dicendo crediamo che si debba parlare forse di una dcmocraria centralizzante più che di un centralismo che si fa democrarico. Bisogna cen1men1e guardarsi dal fare di questo discorso un'istanza genericamente dcmocratictStica o un• pe:tiz.ioneastratta di ,-alori • libcr1ari •· ma , eri. ficarnc la funzionalità maggiore rispeuo ai problemi che: sorgono io UDI rc:a.hà di «spontanei· tà matura• della clas.sc operaia e: nella prospeuiu di una ri- ,·olu.Uone essenz:ialmenre sociale e coincidente con il ribal11mcn10 dei ,·a.lori e dei comport• menti collc:nM, 11 quale: propone dh'ersi criteri di misura della efficacia opc:ratha e della forza espansi\·• del partito dj classe. L'analisi storica e sociale ba già individuato e: precisato le condizioni .specifiche:di loua e le:dcri,•az.ioni teoriche: della con. cctiooc: del partito della Terza Internazionale. Tutta, ia occorrerebbe forse: andare: un poco più a fondo nelJo scnarc: dentro una concezione complessi- ,-, in cui manca la critica del produuh·i.smo, in cui ,·engono assunti , alori 1ccnocra1ici(esempio il 1a)lorismo), per spiegare: meglio un concetto di organizza. %ione che -,uinge insieme c.fficicnu e autorità, efficacia operativa e unità del comando (esempio • in fabbrica comanda uno solo!»). Dopo queste osserva.rioni. ri• prendiamo con spirito problem• tico il discorso sulla dirttionc politica senza avere alcuna ambi.:r.ioocd: i complctcua. Pensiamo che sia molto imponanle l'affeana:tionc: della collegialità della direzione a 1u1ti i lhc:lli. Il concetto di « capo •• le: deformazioni del leaderismo, la personali.nazione deUc. idc:c politiche ncu·organiu.azionc e il non rispe110 deJ1·anonim110col• lc:ui,·o, sono c.sprcssionc dcU'in• quioamento dell'organizzazione politic.a con tipici \'&lori indh j. dualistici e borghesi. Il leaderismo significa la personificazione di una alienata impotenza di ba.se e la costruzione di un potere: arbiu·ario e non controllato. lo secondo luogo è impor• tante pre, edere cbe non esistano troppi spazi ,-uori tra la cosiddetta peri(eri1 e: il centro dcU-organiz.:raziooc.Gra,·i sono i limi1i di una organiz.zaz:.ionc che ,cda da una parie una se• grc:1cri1 o una direzione fone e: dall'altra cc:nrri o sezioni dispcr-s:i nella specificità. Questi ulllmi rischiano di non poter fare alt·ro che: saldare una linea generale. e una ideologia. 1u11c esterne, pro,c.- nicn1i dal Hrticc:, ad un• at• ti, ità pratica ridotta alla stm• plice anuazione senza elabora• z.ionc. La pratica sociale resta cosi blocc.ata in se stessa senza la forza di inne.sto di un principio di elaboraz.ionc: dal basso e di avYio alla gcnc:r1lizzaz:.ionc:dal concrtto. La c. sis1cnU1di una solida trami di centri i.n1ermc:didi c:laboraz..i~ ne politica, di dominio dj una complessa. si1uazionc: sociale: e: politica (esempio, i regionali, la commissione operaia, la commissione meridionale, quella della scuola) sono determinanti al fine: di res1aurare una reale dialcuica tra ,·c:rtice c. base e per reafu::zare una graduale fon:nazionc di quadri dirigenti. N11uralmente ogni soluzione organizu1in in sé. e: per sé non è mai risolutiYa, è sempre ambigua: i centri regionali, ad es. possono costi• tuirc: un gruppo di proconsolj del ,cri.ice: o una istanza reale di canali:zz.azionc dal basso della elaborazione politica e delle: decisioni. Ciò che: conta è lo stile di ll\"oro. il modo complessi,·o di concepire: e: di ,hcrc: rorg1niuazionc, la coc:rc:nza tra organiz.:r.azionce linea politica e: la qualità del rapporto col mo,·imento di massa e la lotta di classe. Turta,ia è importante noo pensare e: pre,·edcre un centro unico di decisione: e di elaborazione 1d un certo lh·c.Uo di genc:nlità, orpniz.Zl.rc: anche: le forme di una capacità proposith·a dal basso, momenti obbliganti per ogni istanza superiore di do,·cr fare i con1j con regolate richieste di discussione: da parie di ist1o.:r.c c:bc: abbiano la racoHà di dc1cnn.ina. re: pania)i 1ggjuotc: di temi all'ordine: del giorno delle istante: superiori, di richiedere che: momenti importanti di clabora- :r.ionepolitica e: decisionali pos. sono proporsi in più larghe sedi di partilo evitando sia l"autonomismo locale o di smmuRotturadellatreguae rilancidoelmovimento Intervista al compagno Bertinotti, della segreteria regionale CGIL del Piemonte I) _ Quale: significato ba avu.. 10 la m.si di go,cmo, le: di. $CUSSiooi di p<>liticaeconomica e le 5CCltC: oper1ttc: dal go,-cr no? Quale signir.caco politico banno )e: posizioni espresse:: da Agnelli e da Carii alcune: SCI· umane 11? le e di IOlta di questo rcpano così importante di classe operaia. Ecco pc:rcM la miscela ant.iopen:ia di inOazionc: e deflazione de, e: ~ usata dal bloc· co dominante fino alla ree.es· sione, tentando di scaricare per ìn~cro la crisi sulla classe ope• Le: 5eeJtc:di politica economi- ra,a. e.a adottate: dai recenti go,,cmi Cn programma per un go,·crsooo ,·cnure ri,·elando, per in- no feroccmen1c: constr"atore, tero, la natura neo,rcaz.ionaria una soluzione 1u11apolitica deldcli '"unpianto politico e: socia· la crisi. E proprio a questo pun· le: che le produce:. to si t riapc:na una contraddi· Il governatore: della Banca d' zionc insanabile. almeno nel Italia ne ha ,olo illus?rato la bre,·c periodo, ohrecM con I' 6Joso6a e ri,·endicaio la ncces· awersario dich.iarato del pn> sità per il blocco dominante getto, la combatti, iti de11aclasdi C$5CTnC coerente sino in fon- se operaia, con la situazione podo. li1ica del paese. 11,·010 del 12 t:na soluzione tutta politica, maggìo. la fonnidabilc: rcaziomaturata su un giudizio sevc- ne di massa al crimine rasc:~a ro della capacità reale: di inter- di Brescia. lo stb.W ,oto in Sar· ,·c:nto del quadro istituzionale degna hanno manifestato impone:i fani economici e soprattutto nc.ntemcn1c l'C$i.:,tcnza di un' su un"anali.si dei rapponi socia- arca democratica che. sc:ppu· li secondo la quale non esiste- re ~ ,·aricgata e non imme.. rcbbc:. qui e subito, un'autori- diatamcnte ric.onducib1lc ad un tà salariale capace di contrar- inequi,·oco segno di classe. me1rc: e (ar rispettare un p.atto nc:i ~~~~ri~in!a ~.!ilit~!»oS:: confronti del padronato e più in ca ncorcazionaria con una. ad generale nessuna ~ibilità di e5~ funzionale. s,·oha autoritaconseguirc alcuna condirionc ria nella g~1ic:,ne dello sta• duratura di pano sociale con 10_ Quc~ta profonda contraddi• questo tipo di mo,·imc:nto. Dun- :tionc:. in~!cmc alle ri\Cndicazioque, drastica riduzione della do-- ni del sindacato. mi pare ~,ia manda interna per f1,·orire r alla b~ della recente cri5,i di esportazione ma. molto di più. go-.emo. Gli ekmenti di instabì· pc:r mettere in ginocchio il mo- lità che caratlcnzzano da tem- , imcnto. E' rispeuo alla diHicol· po la situazione politica cd età di ruliu.a.rc questo obieni\o conom.ica si aca:nluano, che ,a misurata l'bprnza della C'è in queHo tormentato cor· stretta operata e: propo5ta. so dei fatti una grande pos~i- ,cl 1972 gli occupati cala· biliti di disloc.irc u!1eriormcn1e no di 314.mila unità, i diso.:cu- in a\anU i terni ni dell"•mua. pa1i salgono dal 3.1 al 3.1 per le s.:ontro di d~~- a condicc:n10, le ore di cassa integra- zione che al sindacato ,eda e z.ionc:s.ono triplicate rispeno al fronteggi il nuò\O dL~gno dcU' '69. ,11 le: ore: di JCiopero au- ancr.sario per quello che realmc:ntano ncuamcn1e. il conflitto mente: e. l'na pane ddlo schiesi allarga. C'è Ja crescita del ramc:nto padronale. a pa.nire lh·cllo di CO!.Cienz:adi dlliC, dal presidente: della confindudì polìtic-i:r.z.azìone.ma ci so- stria, e di quello go,·ematno no anche. i fattori nruuurali. La hanno pn::)() ano dell'attuale rigidità di un'arca del merca- imprati.:abilità di questa linea 10 del )a,·oro tnello stesso pc- e ne: ten:ano una corrcz.1onc riodo i maJ.Chi in età centrale L'intesa di go\.c-mo, la rice> non occupati s:i riducono ancora nruz.ionc del gabinetto Rumor, dall'l.4 1U-IJ per ccn10) è u- sono un pezz.o di que.:,ta_~trat~ pa ba.se:rilevante .s~ cui tenere gia. Essa con5,1~te,CS,!,("nz1almc:n- Bi cri tu· Ltt.cei'yi nl.,tiid1i'ccj°"· del nucleo fondamentale, della proposta economica precedente drondandola degli ~petti più dirc:na:men1ep:roH>catori per po1er lnorarc al ridimensiona• mento deU-opposi-zionc e delle ri, endicazioni del sindacato. La tregua politica al go,erno donc:bbc ess.ere C0nC'eS$,I quindi non in cambio di qualcosa ma per evitare il peggio e la crisi dc.I quadro istituzionale:. L'obietth·o rimane quello che ha fatto. pur nelle din:rsifica. :tioni, l'unità del padronato, del go,·cmo. dei gruppi finanziari internazionali: consumare di meno e: produrre: di più. A li,etlo della politica economica sta1uale lo strumcn10 di in1cn.·cnto prevalcn1c si sposta ;;q; --.,., da quello monetario a quello fiscale. I pronedimenti governativi costituiscono un 1uac· co forse senza precedenti al potere d"~uisto delle: m3.S,5,C. L'intreccio di inflazione e deOazionc: che: ne scaturi~ ca-- mc c:Heuo non è per niente • pen.·crso •· Quoto intreccio sta orga.nicamc:nte:dentro la ris~t• strategica del capi1ale 11J,e conquiste: Operaie che k> prc. ,·ede ormai oome: permanc.ntc strumento di redistribuzione: del reddito. di difesa dell'impasto profitto-rendita, di antidoto al• la crescita della lolla. La ricon- , c:rs:ionc:produuh a che anche: il padronato italiano. come quello europeo. sa c:~rc terreno obbhsa10 di ri~po:.ta alla crisi della di\ hionc intcmaz.ionale del Ja,·oro ~ ancora rin- -.iato. Diver..amentc: dagli anni '50 il padronato su questo 1errc:no non ha più cenezze. C~i iJ recupero. la risposta alla cri- , 1 , lo rie.crea su due altri ter- ~ni: il finanz.iamento del pn> fitto 1nn1,·ers:o la politi.:a economica statuale e la conqui~ta dc:Ua piena disponibilità delta forza lavoro. Il go,·emo, att.ra- ,·crso una riduzione dura dd potere: d·acquisto delle masse (tasse: cd aufflt'nto delle tariffe), induce una restrizione pes.antc:dc.Ila domanda interna e stimola l'~ponaz.ione (ma fino a quando:): il padronato punta alla conqui:.ta della mobilità nei procc:»i di rimutturaz.ione, con·auacco all'occupazione., con la ri.:hiesta di libc:nà di tra- ? ~ ~•rJ·/·O~A,CN_<A.,...:.>J:._• --~-- _/ ~ = ;;;;;;;s,o,. l}j I , I \ u PSI Il iRAK0NT0DIONPARTITO50CIALl5TA Sl~rimcnti di tu.mi a rotazione al sabato, col rilancio del notturno e: dello Hraordinario. Il 12rande finanziamento del profitto. operato dalla politica economica delJo s1a10. lo mette ne'.Ja condizione di enrc e,m. pi ~pazì per una politica sa• lariale come sponda di questa operazione e componente stes· sa. più in generale, della pres· sionc: per affermare la politica economica del go,-emo e per il rilancio della politica dei rc-dditi. Per qun10 CO!-tituisa oggi un impegno per alcuni l·ersi dechfro, e comunque necessario alfunifico:ione del mo,·imento, la louo a fondo contro lo po. li:ica ecor:omica del gol·erno. Si tr.;11.:i. cioè di rompere la pras· si logorante delle attese. dei rin- ,·ii. dd giudi:i e delle analisi ambìiui•, per andare al cenuo de~!a que~tione: le scelte di politica economica di questo r<>- ,emo sono inconcili3bili e:d an-- tagoni~1e con le ri,·endicazioni, la piattafonna. le linee propo, ~te dal sindac.1.to che perciò pos.50no e55etc im~tc solo da un solido e duraturo prosramma di lotta, generali cd articolate 2) . Qual'è il signff,ca10 dello sciopero regionale piemontese del 9 luglio? Quali :i,c>noi giu. dii.i e le s:ccltc di fondo che: sono alla base di questa s:cch1? Come si articola nel program. ml confederale nazionale.? U d1X:isioni di andare allo s..:iopero) n.-g:....ri.alc C1 P:emoote ~ avu:o, pc-:-sua c.:-p· i.:ita motniaz;oo.z, qu,~:u, .srgnif:..:a:o. (> ra la d:.::.S>O~ dci!s fcderaz.:onc CCIL.CISL-LIL di chiama· re 1att1 i Ja\Orator: allo .)o.'.iOpero ..:on un p:oçJmma di lona d:cc, in un momenio parlk0,3:mcnt.: insld!OSOddl'at1ac. co a!!·~u:ooomia di da?-x d,:J mo\ J.II'IC!'ltOq,uanto ~iano pn:. tent: e p,.--rsinonc1 sindacato Je ione che que:-to patrimonio Yoi. ao difendere cd (·.:m~nde- «. La stQsa po~~:bi :a di for. (Continua a pag. 6) re: nrticaU su rilev101i problemi. sia 11 passh-i1à delle .s,cmplici • israo.:r.c periferiche• o delle « sezioni di Ja,·oro ». Anche al fine di agc,olarc quc.• sii rapporti e: per un corrc:110 ese:rt'izio del ruolo dei dirigc:n. ti è foodamenrak legare: i com. pili di direzione: con rcsponsa. bili1à precise di la,·oro concre10 ncll'organizz.az:..ionc Questo collaudo del dirigcn1c come: militante che è in grado di rca.linarc: compiti specifici, significa sfuggire al concetto di cdirigcn1c. generico• cd C\"itarc: di sottrarsi ad una Yerifica pc:rmaneorc da parte dei compagni. In ques10 modo significa inoltre: auhare dei canali di mobilità orizzontale di ricambio e: di espansione dc:i quadri dirigenti, e,·itando i rischi della cooptazione. Un comp• gno crea le condizioni pc:r passare: a compiti di maggiore responsabilità quando la sua 11th·iti di di.rc:z.ioncd: i un In~ ro co!Je:uho si è ri,·clata co~ rena e crc.a1in al punto di rendere se stesso superfluo in quella collocazione per le: f• coltà di Il\ oro e di direzione che: ba suscitato ne:gU altri quadri. Certo è una conce.-zione: del dirigente da rifiutare quella che: perpetua la di,·isione del la,·oro, che: afferma La su• insostituibilità auranrso la cooscn·azione di un distacco t:ra • capo ,. che: sequestra !"informazione e: la conoscenza e: « base » che: ripete la propria passhità, al fine di mantenere: un rapporto di comando e di c.secuz.ione. Spe:rzarc: il me1odo della coop1azione è fondamentale:. La sceltà dall'alto, di chl viene: sollevato a ruoli di maggiore: responsabilità non solo rischia di togljere una lcgitti• ma.rione: 1ll1 circola:rionc: dei dirigenti che: non può in un partilo di classe csscre affidata sohan10 • meccanismi formali di elez.ioM. Inoltre: si rischia di riprodurre 1u1tc:le deformazioni inerenti al metodo della cooptazione: cbe può deteriorarsi sino a produrre: una selc:- 1.ionc:aJla rovescia dei quadri. Non t diffteile cogliere: ne.li·~ spericnza concreta come la cooptazione sia una forma di s:t1bilina.z.ione delle oligarchie di partito. come determini ptt> mozioni fonda1e più sulla r~ deità che sulle: capacità reali, sulla abdicazione so,·c:ntc di ~ gni auronomia personale: più cbc: nello sviluppo dc.t ruolo inno,·arore: e di anicchimcn10 che dovrebbe l\lcrc il ricambio dei quadri. li risultato p<)ot:rebbc essere: uno scadimento progrcs.sh·o dc:i gruppi dirigenti. una loro sclcroti.zzazione difficilmente modificabile: senza momenti di ronura. Ci rendiamo conio del rischio di astrattezza e di unii• tc:ralità cbc corriamo scrivendo queste cose:, mentre: i problemi vh'l del partito si intrecciano sempre: con il suo rapporto con le: masse, con la sua linea politica, con la su.a prassi concreta e: la conce.rione complessi.Ya dc:ll'org.an.iz.zaziooc fatta propria dal corpo del par• tito. Tuttavia crediamo sia utile souoporrc anche in forma piuuosto generica alcune contraddiz:ioni che dobbiamo saper affrontare ogni giorno nel corso della nostra mm1an:ra. Parecchi di questi problc:mi non possiamo pensare: di risoJ.. verti una volll per tutte: seru.a cadere in un autoritarismo burocratico e: formalista cbc 10ffoca le: contraddizioni per poi (arie esplodere: in modo antagonistico e dirompente:, cosl come non possiamo ignorare questi problemi, non Yedcrli, lasciarli a se stessi, senza cadere oc:Ua posizione opponunisti-- ca dello spontaneismo buroc:ratico. PINO FERAARIS Giùi veli alparastatodemocristiano Non molto temPo fa, il comunista Luciano Barca fornl i seguenti dati: calcolato il salario agricolo uguale a 100, si a• l'e.·a il salario operaio uguale a IJJ e il salario. comm.ercifue uguale a 138. Al primo gradino dell'impiego sunàle la palJP era pari a IJI, mentre a quello dd paras1ato era pari a 241 ! S':OOndo ~ca, e giustamentt.. k JJ!OJlgJ!]ffllO A.9Y.!!~ essere 11t senso ,m•erso. Il parastato raccoglie anche fameliche corpora=ioni f)(Utz> sitarie che della torta na=ionale comple.ssfra, dovuta alle faJi• che dei la,-oratori produttfri (operai e contadini in testa). si beccano i bocconi più grossi e migliori. e prenwno costanlememe pe-r averne di più. lnol1re, sono preswchl inamovibili. \ ·a da sé che il par@ato I! l'orto elettorale che la DC ha sin qui cohi\.•ato con amorn--ole cura, e in pratica è CDnU!' colti• i·are roi:i e ortiche che, se li IO$Ci fare, invadono e soffocano tuuo. Ecco p,rcht a suo tempo, quando la macchina statale era addirittura meno spaventosa e complicata dell'attuale, Carlo ,\farx scrh-n.-·a • che il prossimo tentati"-o della rJl.'Oluzione fran• «se non consisterd nel irasferire da una mano all'altra la mac-- china militare e burocratica, come è avvfflUto fino ad oro, ma nel 'demolirla'.,_ E Lenin in • Stato e rivolu=ione., cosi com• menttrra: • De,nolire la macchina burocratico e militare: in queste parole è espresso in modo incisivo l'insegnamento prin~ cipale del marxismo sui compiti del prole-tarlato nella rfrolu- =ione pe-r ciò che concerne lo Staro ... _ li fatto che dopo la ri"'Olu=ione d'ottobre non si sia (o non sia staio possibile> demolire tale macchir.a, ma, al controrio. ne siano stati recuperati moltissimi pe:=i (burocrati e militari richiamati o consen·ati in sc-vi=io) non è cenammte estrantt> alle degenera=ioni burocratiche passate presemi e future nelfl;RSS. Lenin ripre:se da .\farx le considera:ioni sulla Comune a> me quelle che apparh·ano esemplari. « La Comune era composta dai consiglieri municipali, eletti a sufjragio unfrersale ( ... }, ed essi Jurono rnPonsabili e rn.·ocabili in qualunque momento. La mag,gioran::a dei suoi membri erano naturalmente operai .. o ra~presentanti riconosciuti della cl0$St!! operaia._ Jnn·ce _d1 ~nnua.r~ ad essere l'agente del go"·emo etntrole, la J)!'l1:1a fu 1mmed1atamenre spogliata delle sue attribu::ioni po. bttc~e e trasformata in Slrumento responsabile e sempre re"'Ocab1le dalla Comune. Lo stesso ~enne fotto per i fun:ionari di tuue le altre braPJche dell'ammini.sua:ìone. 'Dai membri della Comune in _giù, il sen:i:io pubblico do"'t!!l-'a essere compiuto per salari d1 OPf!:ai.'_ I !'n!efi~· di esso e le indmnitd di rappresent~~ ~egl_, alti d1gn1tar1 dello Stato scomparirono insieme coi d1,e~1_1an stessi._. Sbaro=::atasi dall'esncito pnmantnte e dalla pol1:1a. strumenti della for:a materiale del i:ecchio go1·erno. _la Co~u_ne si l!reoccupò di spe:=are lo SJrummto di r~pr~"!~ _spmru_ale. _d potere dei preti ... I fun=ionari giudi. =1ar! (e-,~ 1 mag~rau n.dJ,) furono spogliati di quella finta md1penden:.a ... essi do"·n·ano per l'innan=i essere elettfri responsabili e rn·ocabili •· • A me quando rileggo questi passi viene fatto di slappare come se stessi per leccare un fa"-oloso gelato siciliano o per gustare le migliori pietan:e suggerite da/l'Artusi. \fa siccome non sono egoista, io i-orrei che lo stesso SU· blime godìmnuo tocca~ anche a tutti i ministri per la rifor• ma burocratica che ci sono passati davanti al naso dal dopo. gue"a o oggi. leggeri e inl'isibili come fantasmi, silen=iosi come /alme, lasciando alle loro spalle la sottile pofrere del nul• la. Ecco perché .suggerirei che qualche cantautore dal cuore d'oro tr.iducesM in ,·er.si semplici (sennò i ministri per la riforn:a burocratica si. stancherebbero troppo e, forse, neppure capirebbero molto} ciò che Marx e Lenin hanno detto a proposi,.o della m~hina statale borgh~. quale I! quella che contm~a a macinare tuui noi, e della Comune sorta sulle sue ~aarie. Fatto ques~o la,·oro e musicatolo, magari sulla falsa• rita della • .\1arsighese., o di e Fischia il l'ento •• il cantautore donebbe per_ prima ~sa_, . in una no.tte di plenilunio, cantarla sotto le Jmesrre dei m1mstri della njonna burocratica ~~~t~':a.u:rn;:~ S:h!bttdof::'jf:r s::!:.'o tuttora ministri per .Poi i! t;anto do,·rt'bbe di/fondersi e magari arricchirsi di pam~larr. \on tutti sanno, a esempio. che i Comuni sono a> litre_lll a pagare le spe:se tele}oniche dei tribunali e in taluni can anC""~e quelle prfrate de-i lnfl8istrati che, come tulli sanno, sono su!/ orlo della fame con gh stipendi che si rimorchiano· 0 cM. i Co,:,runi debbono pro1Tcdere a dotare le case dei Prefm1 ~eglr elettrodomestici, beni di consumo durn.•oli, e glieli cambumo anc~~ quando, come aC"'Ctlde, dopo un anno o due nori durano pr:.t o hanno peno la linea .... Il bel ca~ro italiano, alla fin fine, ci guadagnerebbe pure 1::;7;:ni°acct~:m;::,~J:J d~'/::rs~ia~;a,·erso la spudarataggine LU.\'A STORTA

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