L'Unità - anno IX - n.53 - 30 dicembre 1920

218 L'UNITA Note sùlla Società delle Nazioni Il. 611 Stati Unili d'1lmerlca e la Società delle Nazioni Alcuni giornali hanno riprodotto il tele– gramma che il Co11iitato l'arldmentare tn– otese per la Società delle .\'a:.ioni riunito il 15 novembre ha inviato a.I rappresentante britannico o. Ginevra esprimendo In spe– ranza che 1c be.n presto tutte le grandi nazio– ni facciano parte della Legno. [ giornali ho.nno visto in ciò una sollecitazione per l'nmmissione delln Germania. E sull'assenza degli Stati ex nemici molto si è polemizzato: nel recente convegno a :\lilnno della lega univer,ale e,_erLa Socictd delle Nazioni Jol loro ammissione è stnta coraggiosamente so– stenuta soprnLutto llulla dclegnziQne ita· llnna. )(o. troppo poco si parla dell'assenza vo– lontaria di un nitro grande Stato che della Let1n fu Il promotore, gli Stati Uniti d'Ame– rica. Al Convegno di Milano, che pure non rilr dunò rappresentanze ufficiali, la la.miglia americana per la. Società delle Nazioni, prc– oledul& <la uno del più caldi propagandlsll della creazione wilsoninna, il Ta.ft, non cre– dette di aderire: eguaJe atte1111iament.oha preso O!<l!i Il Dipartimento di Stato ameri– c&no nel riguardi del Congresso dt Ginevra. Nell'interesse di un ideale, che è nelln Rfìpirazione 11.Jtima di lnnnltl combnttenti. d'una gtnernzlone troppo crudelmente pro– vata dalln atrocità d'una guerra spnvcnto– aa, c'è da econglurare che Il risentimento europeo e il riaenttmento e.merièano che hanno abbattuto il presidente Wilson dal piedistallo crealOj!II dall'entusiasmo pieno ùi leùe delle lolle di ogni nazione, non nb– hinno a nuocne a q11ell'istltu1Jone di cui \\'llson potè essere Il banditore pcrehè già radicata nel cuore di milioni di uomini. 1 molti errori a cui più che In sua Jebo– Jezzn l'hanno condotto la sua natura auto– crat.i~a di re pafllore non-conformista, forse presbiteriano 11 - come scrisse nel suo vi– vace ritratto il Keynes - non de\·ono in al– cun modo servire i.n Europa a rinfortare le posizioni dei vari nazionalismi, imperia– lismi ancora sognanti delle pac.i cartagi– nesi, ed in :America. aU'Bll"rembaggio dei uBig Buoiness II che ,sperano aver trovato in l-lnrdi11gil loro uomo. Ecco pertanto, secondo le dichiarazioni stesse di Ha1=cting(programma del partito repubblicano ·actoitato dalla Convenzione di Chicago del •10giugno 19"20) le idee del nuovo governo degli Stati Uniti sulla Società del– le ~azfoni: 11 Il partito repubblicano è fayorevole ad un nccorùo trn le nazioni per preservare la pnce. ~el mondo. ~oi crediamo che una. tnle nssocio-zione internazionale debba esse– re fo11data sulla giustizia. internazionale, e dc-bba elaborare le norme 'J)er mantenere il regno deJ diritto pubblico mediante lo svi– luppo della legge e la decisione di triliu– nali imparziali, e per assicurare la riunio– ne Immediata di una oonierenza genera.le internazionale ogni qual volta la pace sarà minacciuta- dn una· aziono politica, di modo che le nnzi01ni che avranno preso l'impegno cli fare ciò che è giusto e di richiamarne l'adèmpimcnto possano esercitare la loro influenza e la loro potenza per ,prevenire la gueJ'ra. - Noi crediam.o che tutto ciò possa essere fatto sen;a com7>romettere l'indipew dcn;a na:ionale, sen:d vriuare a. priori il popolo degl-i' Stati Uniti del diritto di determinare da sè stesso, quando l'occasio• ne ~i 1uesenterù, ciò che è giu,sto, 'ei sen.:a imT)li.carlo com.e belt'igerante e non come me– diatore di una serie di contese sul merito d~lle qu,ali non sarebbe -in grado cli pro• 11,u.n-:.ia,rsi. u li Patto firmato a Parigi dal Presidente mancava in modo notevole al compime.pto cli questo disegno e contene.va. delle stipula– zioni, non solo intollerabili ,per un popolo indipen<lente, ma di natura. da genera.re quelle ingiustizie, quelle inimicizie e quelle cont.roversie tra nazioni ch'esso si propone. va di prevenire. .,. c1 Qutsto patto ripucli&\'3, in una misura del tutto inutile o ingìustiflcabile Ja Politica tradizionaJe a favore della pace enunciata da Washington, Ieffcrson e ~1ource e se– gu.ita per un secolo da tulli i go,·erni nme– ricnni. Esso non tenc\·n io conside.rnz'ione i sentimenti universali di gençrazioni d'Ame– ricnni in favore del diritto internazionale e dell'nrbitrnto, e riponeva In speranta del. l'ayveniro in una pura politica d'espedienti e di negoziazioni. 11 JI modo deplorevole in cui ·u Presidente hn. insistito per far t.rjonfare il suo punto di vista senza modificazioni, e senza. alcun riguardo per l'opiuionc della maggioranza del Senato, cho partecipa con luJ al potere di lare i trattati, cd il modo con .;ui egli h'a. chiesto che il ti:attato fosse ratificato senza modifiche, ha creato una. situazione tale da spingere i senatori a votare contro la propria cosciem.a e i propri giuramenti, conformemente alle esigenze d'un dittatore in un dominio sul quale l'autorità, a ter: mini della costituzione, era toro non sua. 11 I Senatori hanno Jntto il loro dovere Jedelmente. Noi approvi1.uno la loro con• dotta. e noi onoriamo il loro coraggio e la loro fedeltà; e promettiruno, a nome dCI prossimo governo repubblicano, ch'esso con– cluderà oon le altre nazioni del mondo degli accordi che permetteranno aU'Americo. di adempiere pienamente il suo <lovere di fron– te alla CÌ\'iltà e all'uma.nità, confonnemente alt'ideate americano, e senza abbandonare il diritto che possied~ il popolo americano di esercitare il suo giudizio e il suo potere in favore della giustizia e della pace"· 11 fondo del pcnsioro del partito ropub• blicano sulla Lega delle ~azioni apparirà ancor più chiaro richiamando alla 1nemorta i punti essenziali Jelle llaccomandaitoni redatte il 23 gennaio Hl17JaJl'lstituto ame– ricano del Diritto internazionale: ,e Una oonleren,rn. internazionale regolare di tutte le nazioni civili {nessuna avrà una parte prepondernnte) incaricata non di Jarc delle leggi, ma di recl~ere delle raccoman• dazioni. · 11 UJ1 oomitnto pcrmnnente, i.ncaricaio 1..1 .sollecitare lo ratifica do. parte delle varie nn.zioni di convenzioni e di dichiarazioni sulle quali l'accordo sarà stato stabilito dal– la Conferenza. ,e Sforzo ·por raggillt1gere u.n accordo t~a le nazioni su ciò che costituisce i principi fondamentali del diritto internazionale al– l'cpoca attuale. 11 Un Consiglio internnzional~ di co11cilia– zione incaricato od'esan1-inare, di discutere .e di ri(eriro n su tuttè le quistioni che le Nazioni consent.irebbero a. sottomettergli. 11 Adozione di principi d'arbitrato, per dei confl.'itti non giustiziabili e per certi con– flitti giustizia.bili, cioè implicanti quist.io – ni di diritto e d'equità, che le nazioni, per tale o tal'altra rag.ione, preferirebbero sot– tomettere a degli arbitri di loro propria scelta piuttosto che a una. Corte perma– nent.e. 11 Gna unione giuridica di tutte le nazio– ni civili, impegnantisi a sottomettersi vo• lontarinmente ad una. Corte internazio.nale permanente, le cui decisioni sare~bero ob– bligatorie, non solo per le parti in litigio, ma per tutti i membri dell'Unime 1). ... Como si vede da questi due passi ri[eriti siamo ben più vicini al vecchio istituto del. l'Aia cl1e non al nuovo istituto di Ginevra. ~la ciò che appare a1tresì ben chiaro, è che anche 11egli Stati Unit.i, nonostante che la guerra sia stata tanto meno tragicamen– te dolorosa. che per ,gli altri grandi Stati Europei, dopo l'ondata. d'entusiasmo dei 1( ::unori crociati" della eh iltà, sorretta da.i– la predicazione coraggiosa. e misurata daJ presidente \Vilson, è giunta l'ondata dello scetticismo, dei crociati dell'espansionismo pol.ilioo e commerciale americano che non vogliono ammettere nessunua. limitazione nè alcun controllo alla propria attività. ...d nitri la cura cli miiurare quanta parte di t.JUt· .. to fallimento del programma wilso· niano ~petti a ""ilson stesso, al suo tem– peramento teologiro, preoccupato di sal– \·are più la lettera che lo spirito dei suoi qunt(ordici punti, e che Jo ha gettato in piena balla dei più forti e più astuti cam– pioni della politica europea, trasformatisi all'uopo in suoi glos-,otori. La realtà è che il lnltimento del wilsonismo negli Stati Uniti rappresenta altresl il fallimento d"una gran parte di quelle idealità di cui egli, bene.o male, s'ero fatto il banditore. ' Bnstn, per persuadersene, di leggere at– tentamente il lungo progrnmmn di Harding. Non v'è una pa.rola, nella parte che ri– guarda la politica estera, che non possa es. sere flrMata da qualsiasi arretrato spirito d'una. stantia cancelJeria europea: rispetto per le ~!tre nazioni, per le proprie obbliga– zioni internazionali, ecc. ecc.; non un ac– cento che appoggi con l'autorità d'un gran. de popolo giova.ne , ricco e intraprendente, lo sforzo cli costruzione d'un ordine inter– nazionale nuovo. Ancora una. volta, sarà questa vecchia Europa, che donà essere la condottiera dell'Umnnilà. La politica longanime, misurata, di \Vii• ~n nei rapporti del >.lessico è tacciata. di verl>osn.,scnw officaci.1: 11 il partito repub• blicano s'impegna a praticare una. unica politica continuata, fenna, efftcace che esi• gerà il rispetto della bru1diera americana e proteggorà il diritto dei cittacHni a.merica• Jl.Ì... Il, L'accettazione del mandnto per l'Armenio, che tutte le nostre demagogie sono stato piionte n quuliftcnre d'ingordigia, dì impe– rialismo, dimentienndo le condizioni spaven. tose di quella. f)O\'C:1'8 1Jn.zionce il voto una– ni1nc ct~li nrmeni, è combattuto aSpro.– mef1te: u r.:nccetta.zionc di que._<;:,to mandato p1ccipiterrbbe gli Stati l'niti nel turbine delk qucn,ll' enropec. Scconclo i calcoli clel– ln. Commissione creato. per ordine del pre• s1,idente \\"ilson. noi dovremmo spedire in Am<'ricu ;')9.000soldnti americani per la. po-, litia dt'I paC'se e spendere 276 milioni di Jollnri il ,p,:irno anno, e 756 milioni in cin– que anni. Questi calcoli sono basati sul– In supposizione che non avremmo da com– bnttere che delle bande irregolari. Ma in raso di urti groest con la Turchia o con la Russia, sarebbe necessaria ,ma rorz_asupe– riore ai 200.000 uomini. Non è possibile t~ ,·nre un esempio più serio del disprezzo del presidente Wilson per la vita. e ,gli inte· ressi Americani. Eppu1·e quale enorme incalcolabile van– taggio per Ja .civiltà e per la pace in Orien– te sarebbe stato questo intervento america– no in Armenia! In una tragedia mondiale, in cui tutti i grandi Stati hanno perduto centinaia. di migliaia di propri figli, era forse troppo chiedere nell'interesse collettivo, il contri– buto di qualche migliaio di americani, che, dato il prestigio degli Stati Uniti, a:vreb– bero probabilmente saputo ben presto po.· cificare quella sventurata regione ancor oggi in preda nlla distruzione ed oll'o.11ar– chia.? Noi teminmo a.ssoi che il nome di Monroe sia tomat.o sulla bandiera della repubbHca come simbçlo <l?un sacro egoismo di petto itl <1ua.Je im1)alJidisco110tutti i sacri egoismi europei. UMBERTO ZANOTII BIANCO. Sospensione Amici dellUnità, è necessario che col pros– simo gennaio io sospenda. la pubblicazione delrUnità. ~on mi è possibile accumulare insieme il 1a, 1 oro dell'insegnamento univer• sitario, q1iello cli deputato e quello di diret– tore di un giornale come questo. Il tenta• tivo, che ho fatt.o quest'anno scorso per sod– disfa re le tre esigenze, si è rivelato supe– riore alla mia forzn di i-esistenza, ed ba danneggiato l'Unità, la quale in alcuni pe– riodi è riescita fiacca e sbiadita. Abband<r nare l'insegnamento, non voglio; dimetter• mi· da deputato, 111011 posso. Per condurre ii mio lavoro in limiti compatibili, débbo, so– spendeTe la pubblicazione del gi.ornale. Per il prossimo pericido della nostra vita pubblica, i problemi urgenti saranno quelli del regime doganale e della riforma della n.mministrazione. ln questo campo - ed è questa una considerazione, che alleggerisce il dispiacere della sospensione del giora~e - in questo campo l'Unitd ha ben poco iba dire, che non abbia già dello negli ann~ sali. E' piuttosto necess..'l.rio travasa le nostro idee nei giornali quotidiani. E' quel che già hanno cominciato a. fare alcubi dei migliori collaboratori dell'Unitd, che 90DO passa.ti a collaborare in alcuni fra i più importanti nostri quotidiani.. E' quello che farò a.nche io, se se ne presenterà la ne– cessità. [.a sospensione non vuol I.lire ePSiSarlQJle. Qualora nuo"·i problemi sorgano, tl,inanzi al quali l'opera di un centro indipendent~ di studi e di propaganda si manifesti indi– spensabile, l'Unild non mnncherà di chia– ma.re subito a raccolta gli amici pel nuovo lavoro, specialmente se le vicende politiche mi nvranno fratta.nto consentito di non cona tinuarb più ne.Ile responsabilità e nelle fa– tiche del mandato parlaroBI1tnre. g. ,. ---- GAltTA~O 8A.LVEM1i\TJ COME SIAMO ANDATI INL BIA Lire 3 MAZZINI SECONDAEDIZIONE Lire C, Il Ministro ~ella Mala Vita Lire 3 lopolitim Htero ~i f. [riui Lire 3 r ~oon.t:o d.e1 80 o/o ag:11 a l:>l:>on.a ti cJ.ell' U~l:t:è. La maru I aa prmia • j,Ua "lt<tn ,- il lllllrt /lell' Intento di rendere Il più agevole possibile 111 nostri amici /11 conosclenz11 delle nostre o,,.re, abbiamo /sflfulfo del 1>«cchls/)ec/a/1 di libri, come segue. PACCO N. 1 a L. 21 SAHB!l!NI - La Rivoluzione F,rancese. . . . . . L. 15,- 1 FoIITUNATO - u Mezzogiorno e la riforma tributaria. L. .o,– GENTILE - Dopo la villoria L. 8,– L1NATI - Sulle orme di Ren- zo . L. ~- Totale L. 30,– PACCO N. 2 a L. 15 VERGA - NottelleRusticane L. Pucc1N1- Come ò visto il Friuli . STUPAmca - Cose e ombre di uno. PROVENZAL - Le passeggiale di Bardalone . 5- . 5,- - I a,- 7,- Totale L. 22,– PA CCO N. 3 a L. 18 PREZZOLINI - Vittorio Ve– neto. . . . . . . . L. ~ 1 CAPELLO - Ordinamento del- l'esercito . . . . . L. MARCONI - Io udii il coman- damento . L. LOLINI - Burocrazia . L. Rrccr• Politica ed economia L. SALVEMINI - Il Ministro della malavita . . L. 3,- 3,50 5,- 6,- 3,.....: Totale L. 24,50 Spedire oom.1niasio1~ie 11aglia alla Societ,\ Anonima Editrice "LA VOCEn 18, Trinità dei Monti - ROMA, 6 1-'AOLO VACCA-MAGGIOUNJ, geren1e Ttlf. :Stab. Tip. R. Garronl . Roma

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