L'Unità - anno IX - n.53 - 30 dicembre 1920

- I I , problemi della vita italiana ÒlrtUore. GAETANO SAL VEMINI Il Direzione e Amministrazione: Roma (6), Trinità dei MQ1<li, /8 ,~ Abbonamento ordinario annuo L. 15, seme, Annuo rer l'estero L. 20 ~ Sostenitore annuo L. 30, semestrale L. 15 Il Un numero separulo ceni. 40 ,Il Amm Soc. An. Ed. • La Voce•, Anno IX $ N. 63 "" 30 Dicembre 1920 S-OMMARIO: li quasi. raddoppiamenlo dei dazi doghna!i, Vinceu:o Porri - Mistificazioni dnlmatichc, G."Salvemi11i. - Un po' d1 questione meridionale. - La Tariffa doganale de:fr Val d'Aosta, G. R1cclrit.r1-Dott.A. l_léan-9. s. - Memorandum. - Note sulla Società delle Nnzienl, Umbc.rlo Zanott,-Bwnco. - Sospensione, 9 . s. f Il ) quasi· raddoppiamento dei dazi doganali Un recente decreto del ~linistro del 1\:· soro stabilisco: 11 A partire diii 20 corri?nte l'aggiunta. del cambio per il pagamento dei dazi doganali (da eseguirsi in biglietti di Sinio e <li buncn) viene elevnl<>ùnl 100 al 200 per cento 1,. :"-Jient'n.ltro: è In strenna no.. talizio. per i consumatori di merci dn.1.inle, e \1enc annunciala con tacitiana sobrietà. Ch& portata può a.vere la nuova norffÙ\'! Finorn, per un decreto del lS!U, i dazi do~ ganali dovevano esse-re pagati in oro, oppu– re i.n biglietti di Stato o di banca, ma. con l'aggiunta del cambio fissùto ai corsi stabi– liti dnl ~rinistero del Tesoro. Questo voleva dire aggiungi're al dal.io doganale tutto lo ammoniare dell'aggio, quando Ja rnonet.a ve– niva a deprez.znrsi: cioè, al 18 dicembre 1920, col cambio sull'oro quotatp in L. 397 1 16 per cento, il quadrupJicars.i quasi dell'ag– Clo veniva a quadruplicare il peso· dei dazi do,t81lall: cioè una merce, colpila con un dazio di L. 10 per quintale, veniva n ptJi!are drca L. 40. per supera.re la barriera doga· baie al conJlne. Dal llO dicembre in poi, si deve nggiun– U doppio dall'importo deJ cambio: 4&1.. 10 ..uva a elrca L 70; ed auto- entare del dop– del cambio. La a porta, dun– po,w sette volte sure– ré ~ daf 101a, •~•,oichè ora ogni ve OICD\azlene nei O<hdl t!,cl le monete e– cole I e vleae a trndursi in variazioni molto an,·,ie della. nostra (se il Jranc.J svizzero ~m.Uo.gna l punto, la. lira ltaJian_a.· peggiora l'fi 4,5), i dazi saranno soggetti 4, coitinul sbaJtt \"iolenti e di grande ampie¼za. Ancora una \·olto., un d,ecrcto miflislerin– le lancia sul paese un prO\>->'edirnenbO ~ricco di enonnl cons4?t;uenze, perchè \"errà inevi– tobilmenle a tradursi in un nno,'o nu~cnto di prN.Zo di tutte le merci importate od e– sportate," e di tutte le nttre merci aeUo. cui fahbricniione enlri qualcuna. delle prime. L'or.. lfeda si mette cosl in orimn linea tra I rinca.raÌori: cogli aumenti di circola..zione peggJoni i cambi, ed ogni rincaro dei cambi lo rimbalza, QU88i raddoppiato, <,ui dn,.i d.:,. . {[anali e sui prezzi. ,E' indiscutibile che qualsiasi ritocco a.Ile aliquote dognnnli debba imporsi ed uppli· artigiani, i tessuH indispensabili fl coprire - oltre che gli operai m<'.glio pagati ed i nuovi ricchi - anche chi non vide salire p1111toun reddito gii) mcsc-hinissin10 eincrue anni fa, - queste merci pcrchè ùonebbero essere ancora chiamate a contribuire? Molto meglio scegliere quella decina di voci, cho o.bbracci:rno merci non indispensabili all'u· niversalità dei consumatori, e raddoppiare il eia.ziosu queste solo. 2) La maggior porte delle voci della ta– riffa doganale si riferisce o. merci non im– portate nrrntto, o solo in piccola quantità, dall'estero: hanno insornmn &:opo esclusi• vamenle protetti~. E allora perehè rn.ddop– pin.re quasi l'nltezzn del.In. protezione? Non P difficile indovino.re iJ ragionnmenlo dei sollecitnlori ciel decreto. ln Jtnlia i dazi dogo.oali sono, ne1ln gran. dissima maggioro.nza, 1cspecifici u, cioè in relm;ionc nl peso ò al \'Olume Q nl numero delle unità cli merce considerata: si paga cioè una certa somma ogni quintale, oppure 6gni metro cubo, oppure ogni centinaia di pnln o di -Oggetti. ~fa In merce ha un ceno valore, un dal<>pretZO per unità: ed 11 da· zio specifico viene In realtà appreual<> in relazione s. questo elemento. Se per es. una merce vale L. 100 al quintale, un dazio di L. 10 per q,ùntale corrisponde ad un rln– cnro <lei IO 'X, rispetto e.I suo prezw. Ed in- 1<'rc~,;:n ronsiderorc nppunto questo rar>prirto lrf1 p1°1. o e dn1io per unilà, ondt> 4,ti11dicar– nr il pr ·o: pel consuma toro il dazio '-nrù <'l'CCSSi\"o sopportnbilf', e Jl<'l produttore snrà sutllcienl<' o scors-., tPnendo conto cli quello. proporziono. ti consthT,,.ifore chinma. to a pal{nre un dazio cli 1,. IO per quinlnle osscnerò che di fatto la n crcc può ottener• In. con nn dl'rimo di più, snc,;ncio non trop– po gravo:so; il produttore rr:.Ì!rnrerà In som– ma più alta., che il dazio gli può permettere di ottenere in confronto a qullnto·otlerrebbe sè'n1,11. il do.,jo prolctU\·o. ~la ~ni \·nrin,:ionr nf'I prCJ.zodelln n1erce protetta \·h,ne ad ttlternrr in\·e1-same1'lte l'importnnzn del do.zio: il raddoppiamento d~i prezzi ~vnfrae n metà In protezione, ed il ribasso a. metà del prezzo J.a raddoppia. Inlotti un dazio di L. 10 per qujnt. su una m<•n.:(• 1 finchè qucstn. \"nle r... 100 aJ quintale corrisponde ad un de-cimo del ,·alorc; se la merce rinco rn a L. 200, il dazio rlmnnenclo cn.rst immediatamente tt per catennccio u; al. sempre ll 10 lire scende od un ventesi1110; trtme.nll nel periodo, che passa tro rnnnun· 111a se la merce ribnssa a L. 50 Il dazio sole clo del nuovo gravame e la effettiva riscos- a due decimi. Durante In guerra i prezzi &ione entrerchbe una rorto massa di merci, delle merci sono saliti come da ano a otto f()ttratta al rincaro del tributo. ~lo. perrhè ~eia Ili nel giugno 191\ il numero indice del dQll si annuncia che il docretp ministeriale Oochi sale od 838 nell'otlobre 19-20): n1a la ,~rrà sottoposto subito alrn.pp.1· ov1lzio.ne del- p1~otezioncnon è venuta a ridursi ad 1111 of... le Camere? E perc.hè non si aono d_etti su- Ul-'"O, in quauto l'obbligo di pagare i dnzi in bito i rnoÌivi che lo hanno ispirato? oro od in moneta cnrtncea, ma coll'nggiun- Si intuisce c!Jt•debbono essere parecchi. tn del cambio, hn quadruplicato il peso del I) ~Jolti dnzi ù\lganali colpiscono merci di dai.io : in sostanza i due rcnomeni hanno hlsso, ed ~ ollimn decisione. cniCdere a.i loro agito in m-Odo da compensarsi, loscio.ndo consumatori unn maggiore entrata per Je • però una protc1,ion" di fatto meno gravosa casse dello Stato. )I&. quante oltre \·oci ca• in co1~-••no n.1 •preu.o -:JeUemerci. li quasi dono su prodotii di prima necessità, su rnddo;fi,iamento del dazio dbl rlecreto Meda beni ·strumentali o complementari ~- ripottn_ l'equ.ilibrio e ~-idà .olla protez.jone correnti per produrre di che soddisfare~ 1 estl}n'"-!...O!~t" !l legislatore volle, bisogni fondamentali delle classi meno Bb· <rl-Wndo Ja -ieterminò p«tr la. prima volta. bienti? ~ulla da opporre al raddoppiamento ~'uUa do. obiettare a questo ragionamento. dell:aliquota suJ lè o sugli alcoolici e sul Anzi c·è da rallegrarsi che i dazi n~n siano corallo (chi usa di que6te merci, dimostra sto.li rialzati di tutta l 'ammonta.re del rin. Ja capacità di reggere al tributo): ma gli coro ùei prezzi. Però, pur ammettendo cho utcnsill per iJ lavoro dei contadini o degtr ... "!"J ~,i_b,·e 1920 i dazi protetti\·i dessero . . • .. , unn tuteln l'idotta a metà in i;onfronto al baldi, Sarah Benlllardt, Leone ~ 1~13, è l~cito dornandare perchè conrnngn rico Sienkiewicz, ~ ao.ttlti_'+ . rioo!-lnrla. alln stessa nltezza r1U?,tiunta ne· Ca.sana, Natalia ducheeia-CII gli anni precedtnti alla guerra. Da quando :\lnsui, Gino Capponi, Ernesto la 1lrOtC'1.ionc venne elargita con la tnriffa tonc conte di Sa.mb1,i, GluaepJ>' de 1887,sono ormai passati parecchi dcccn• Luigi GuoJtieri, •lice con.te Hi <on succcssh•e alterazioni dei prezzi: nè ria ~aln.,ttr"- ccmtesM.. dl_JS~~!'!!!'!l~i'II~ durante gli anni 1888·96, ·mentre i prezzi an- dc-i marchesi CrivcUÌ d"Aalfàtè; davano abb86Sandosi (e la proter.ione quindi GHer'lOni F'cderici coateaaa di: diventa.va scrnpl'c più elcrntn rispetto nl va. dei conti Zuccolint; e cht lore. delle merci), nè durante il 1897-012 metta. quando i prezz.i rinca.ra\ ·a.no (e la prote;done si oontrae\·::i) vennero r.oncesse alterazioni di tariffa: nnzi i trattati cli conunercio ciel 190.i---G diminuirono" alcuni dazi proteliivi, resi giù di per sè m~no intensanwntP. pro– ll'iti,•i per la corsa dei prezzi all'insù. I consumatori ha..nno nella prima occasio– ne rinunciato n.d oltcnore ribassi, ed i pro• duttori più tardi non si sono opposti alla introd111.ione di da1J più blandi: perciò an– che ora si potrebbe pretendere l'abbandono del rincrudimento doganale. Finora la mt. 11orprotezione dal 1914 a.I 1920 non ha dato alcun beoefTcio ai consumatori, perchè tutte le energie, essendo dedicate aUa. guerra, poco si bndò ai 1>rczzi: oggi soltanto si po· trebhe· ro.gione,·olmente aspirare ad un qual• cho llddolcimenl<> di spe89.. Ed I produll<>rl, in genenile, potrebbero accordarlo, perchè duraala U ventennio banno polulo tendere piil abili le maestranze ed I dlrll!entl, per– fezionare gli implanU, completare l "orga.nl& - • zazlone commerciale, ammoTllzzaro In pu parie gli Impianti. La distanza, che separa– ),..• 111•J 1887 le imprese italiane da quelle slrnnit!re, dovrebbe ormai essere scompana 11,- molti rami produttivi. Sì tro,·erà c1unlrhe deputalo che ri0ettn sulln q 1r:;tione e don11\lldi sptcgnzioni ni mi. 11istri? \'JNCENZO I onnr. Mistificazioni • dalmatiche Sul giornale fnscistu tli S:n·on,,.. A noi/ il .signor ~ino d'Altllon stnmpu unu e, fiera ri– sposta 11 per II rivendica.re II Lincoln, .:\·IeUo. ni o .Mnzzini contl'O il ~ottoscritto: il quale ha dichinrnla folsa e fablJ·;i:ata di $0/W pianta una lettera, in cui nel 1853 Abramo Lincoli1 u., rcbbe lascin.ta in ercditù nll'ltn– lia la l)al111azin; lettera che, dil'clto. a .\fo. cedonio :\lelloni. sarebbe stata poi tradot• ta da Giuseppe ~lozzini. 11 signor lJ'AIUrnn, fa sapere rhe i due pretesi autografi - quello della. falsa Jet. tera di Lincola 1 e quello dcJla folsa trn.cJu• zione di Mo.zzini - portano le iflrmo niente: meno di s. M. il re LOOJ>Oldo del Belgfo, S. M. la ,eginn 1Marin Enrichel~(l), S. M. la regina Elisabetta di Rumenia, S. S. il papa Leone XLII, CamiUo Benso di Cavour, Gladstone, Leone Gambetta, Emilio Caste– lo r, Ottone di Blsmnrk, . A. S. il principe Pietro 'Gregorio \\"olkonsky. IJ Kedive cl 0 Egitto, il 1>rincipa Orlorf, lot-d Beacon– sfìcld, G!Jazi Osmnn pascià, Adelardo de Ayala, cardinale )"lariano Hampolla del Tindaro, Chamberlnin, sacerdote don Gio-– nrnni IJosço, S. M. il re di Spa.gna, Grazia,. dio Ascoli, A. Cnnovas del Co.stillo, Fran– cesco Crispi, Giuseppe Gucrzoni, Garlo Cat.– tnnoo, Andrea Costa, Alessandro MS:n,..oni, Alfonso IJoudet., Aless::mdro Dumns figlio, Francesco Coppèe, Emilio Zola, Adelina Po.tti. feldmacesciallo conte di Mollke, Giu• seppe marchese Garzoni, Antonio Fogaz1.a– ro, Ottavio Feuillet, Giuseppe ; \lazz.i.ni , Ed– mon<Jo de Amicis, Giosuè Carducci, Enrico Cialdini, Vittore Ugo (sic), Giuseppe Gari- Il signor 1( farsimili della traduzione no n mani degli onorevoli no de Cupis ed Alberto dell"on. deputai<> Sem BeD911f ~ Pfl'> eonalità. L'lUullrlUiolle ~ .,_.., giù dornto pubbllcareW!w' .WaU11t,, come il romm, Guido M ..,. cura re I'on. s,f•iore : ~ sativrunenle, allldando l~ nnale deU"artioolo CODl!MIO all'Qn.; s• ùinln. .l" Finalmente, U IICid' D'Alllllln • che « sta per - lleli6llàlo alle ~ un libro, che con18m ~nte \11111 questi lac-almlll. no.,...,~· ·!Q" l'amal- veniarlo di Vlt.lol\o Vtaelo. è&tolfaU D8 ~ - 8 I& lll&IIIJII' <JUliijdlalla ne diede• QIIDtena. Al libro, anst, ba )!te~ '1111a plendlda monQJIJ"&fta di Abl'IIIIIO LIDlòla ,uia colla ed eminente acrlurlce di ll'nDcla •· E ,promeMe di conU– :\tn non c"è !l('~1:11n bieogno che continui, ee ,-u.oJa II rh-enclirnre" contro l'occusa. di fnlsifl"azionc, non Lincoln, o MeUon'i, o Ma.zzini, ohe 90no if~ori causa, ina. chi ha 1net.:soin giro i documenti rontestati • Pl'l· dimostro.re rllr .;;i tratta di <ÌO\onmt!nti 1111tc,1lic-i,ha'-la rhr pu?;,blichl sub'tto i rnc– siniili. lr! ntlr!ò!n. io continuo ad nfft!rrnarf'l' che i due documenti sono una sconcia falsiflca- 1.ione; e i fac·simili non possono non essere che sconcie falsiflcazioni, .oncl1e &e carichi di uu c-.f'iriio di flrme nltrottanlo illustri qunnlo rsilnranti. C. Al\"EMINI. Un po' di questione meridionale (IJallrr 81•,luto della Camero del 18 dic.) 5AL\-.E~11:"-JJ. - \'ote1·ò contro questo pro– getto di logge [per l"equo tmttomento e la concessione di una nuovo. indennità di car~ viveri aJ personale delle ferrovie seconda.rie, tranwie, ecc.] non perchè trovi esorbitanti i nuo\·i salari assicurnti al personale, ma perché ritengo che gli oneri di quedi au– menti di salnrio debbono essere addossati l10n nllo St.nto, IJensl ai comuni, alle pr~ \"incir, ai consorzi, che sono interessati al !unzionamf'nto delle lrnm\ie, delle ferrovia '---.: S<'condorie, dei lro.rn eJeUrici. Addossare cÌuesti oneri nllo Stato,- ,1101 <lire rar pognre iJ servizio tramviarlo, per es. di Romo. di 1•·trenze, di Torino, non a. chi se ne serve, con le tariffe, o agli Enii loculi interessali, sotto formn dl contri~,uto alle uz.iend('; ma farli pagare n t.utll i con– tribuenti italiani, cioè anche a chi vive in paesi, in cui sono Ignoti i tram eleUricj, e 11011 ci sono ferrovie nè secondo.rio nè primarie. Se lo \·Ostlio andare in tram a Firenze, <love nbilo, il biglietto me lo debbo pagare io, 'lio sott.o !orma di più nlte tariffe, sia sotto fonna di impost~. che debbo paga.re nl Cori111no, o alla Provincia, che utilizzano il t rom. ~on debbo pretendere ch·e il- mio

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