L'Unità - anno IX - n.51 - 16 dicembre 1920

,- 11 sopro. chiu11<1ueosi oilrepassare, contro la 11 suo. ,·olontà, In 1( portiern" del suo domi– • nio agricolo. Da questo sistema, da que- 11 ste C'ondizioni della ,inbilità agricola e 1c dnllo. natura dello. cc fazenda 11,deriva che te nessuno può entrare nella proprietà ru- 11 raie e dirigersi nll'obit.azione di questo o 1 1 di <1ucl colono, senza il previo permesso ... 11 dell'nmministrozlono centrale. Anche om- ccmettendo che, nell'intt'.\rno cleUo propria « o.bitnzionc li colono usufruisca. delle co- ccmunl garn.nzie domiciliari, praticamente 11 queste gornnz.le sono nnnullnt.e dal suo 11 contrO\·erso diriU,o di usufruire liberamen- 11 te dolle ,;e d'accesso ol proprio domicilio. « Questo fntW>ingcnern. una infinità di abu- " si di co.rattere diverSO, che diminuiscono « in materio sensibilissima la libertà del la- n voratore agricolo. A confronto di questo. 11 nostra asserzione potremmo citare una « infinità di fatti precisi, non ultimi quelli • dol.Jo.chiusu rn rigorosa delle portiere da n parte delle amministrazioni delle "fa.zen– ,, da.s II in C!\Sidi scioperi e di agitazioni O.• 11 gricolc; potremmo citare il caso di funzi0- ◄c nari itnlio.ni e di autorità consolari it.n- 1c Unne e spagnuole o.Ile quali fu, in alcune 11 occo.sio:ni, impedito di penetrare in cc fa- cc zenda n; mo. non è di cosi specifici che noi cc ci vogliamo occupare in questo articolo, ◄1 bcnsl di un principio di OTdinc generale. cc Noi chiedto.mo , come una delle J)rime ga,. u rnnz.te da sancirsi i.n beneficio dei nostri 11 Jtl.\·oratori, in cnso di accordi emigratori « itaJo-brnsiJio.ni delle disposizioni chiare, 11 precise, non suscettlbili di ambigua inter- cc preto.zlone in rapporto nl diritto domicl- u liarc del colono nelle vaste proprietà agri• ◄1 cole bro.silianc. 11 Anche ii diritto di sfratto del colono non 11 dovrebbe essere lasciato, come ora avvie• • ne, all'arbitrio de11'amministratlone della a fazenda 11; mo. dovrebbe essere circondato • di tutele e dJ garanzie procedurali, in be• «.JlcOciodel colono e dello. sua famiglia. ~ei 11 contratti di lavoro agricolo, nnche di quel– " Ji conclusL o. cura delle locali ripartizioni cc pubb11che, tutto ciò che riguarda il dirit- 1c to domlclHaro del colono ei l'uso da pnrte "sua e della. sua famiglia nella casa colo-– • nica, non è ben chiaro; non si potrebbe dJ.. 1e re OQD eaatteua se iJ colono, nella casa • che U proprielario a«ricolo gli tornisce In • fazenda 11, aia un inquilino oome tutt.i gli • altri, ci,e gode del diritti comuni a tutti 11 gli inquilini, oppure una bestia da lavoro, • alloggiata provvisoriamente e llnchè dura,. • no le sue prest.a.zioni d'opera, in uno sta· u bile del datore di lavoro. ~on erano inJrc. 11 quenti i ca.si , soprntutlo a.llorchè non vi • era l'nttuole rtchlest.o. di mano d'opera a– (t gricoln, di intere famiglie coloniche poste 11 fuori dolio. portiera deUa 11 fazenda )I• con 1c lo loro povere mnsserizjc, per i più futili i◄ molh1, nccampnmi in aperta compagna, u al lume delle stelle, f\Clla attesa di tro,·are "collocnz.ione in un'olLrn o fazenda u. E' e– " videntc che, so degli accordi emigratori o fra J'Italin ed il Drn.slle dC\·ono essere oon· u elusi, tutlo questo questioni devono essere 11 nrrrontn.te e chiarite in diritio ed in fatto, 11 pcrchè non si ripeto.no più le dok>rant..i ed cc avvilenti 11 vin crucis 11 dei coloni nostri • connazionali o. Dalla lettura. di questa esposizione della legislazione socio.lo bra.silia.na. , si deve con• cludc.ro che il Governo italiano deve richie• dere la più ampia rHonnn delle leggi, che J>08SODO, almeno in certe località del 81"8,– &ilc, tutelare il lavoro dei nostri emi.grati. Sarebbe necessario rinvio di una. Com– missione d'inchiesta., com})06ta anche di rap.... presentanti delle mo.ggiori organizzazioni o-– pcmie. Nel 1912 In Commissione italiana recatasi nJ Brasile 1>cr s1udiare l'emigra· z.lonc agricola presontaya. una relazione che concludovn cosi: 11 Noi non possio.mo dimostra.rei favorevoli allo. cmigro.zione del Brasile. La fazenda è cornc unu vasta tenuta, sovente latifondo, Jo. qu.o.le e pron·eduto. di un comodo palar,. 1.-0 per iJ proprietario e direttore, di una o più decenti ca.se per i son·ogliallti tcapnn– gas), che pei1Mno olio. disciplina dei coloni, di brulle cau, per lo pUt sterrale, per gli operai ed i colo·ni. 1 gundogni non sono pro– porzionati nll'nlto reddito del carrè, la liber– tà personale è qunkhe volta offesa, e la sor– vegLLa .rn.aa tra.dizione schia,;stica deprime questi miseri che se la...qc_ln.rono una ,.ita L'UNITA' 209 povno nel loro pRfH,t..• ne tron1r,,no qua una rulberan. E' da notare che l'iD\·io di quello. Com– missionr ,·enne sollecitato da.I ministro di o.grioolturn brasiliano, clott. Pedro Toledo, e che la Commissione era composta di per– ~ne competenti e di Indiscutibile corret– tezza. Si potrebbe ritentare la prova per vedere se i risultati di uno nuo\'U incltiesta fossero più propizi nll'cmlgraziono iJ ,alio.na ol Bl'n.sile. Kon si può nffidnl'l' 1 m4Z:rnz.ione italiana al Oroslle alle innuotze csercitntc dalla CJtnmpo, dnlla brogUluna /Janca Francese– ltallau.a, per mezzo dello Banca Italiana di conio ,- dollo. Cr,mmerciatt. :--;onsi può la– scicu 1' lo ~orte di migliaia di em~ranti ita– liani nelle mnni dei merronti di parole e di cnnw t1111onn. CAM 11.U) 8Efu"'ì'ERI. Sospensione Amici dellUnitd, è necessario che ool pro~ simo gennaio io sospendo. la pubblicazione. dell'Unild. ~on ml è possibile accumulare insieme il Io.voro dell'Insegnamento Wlh'er– siturio, quello di ·depuin.to e quello di diret– tore di un giornale come questo. li t.enta-– tl\'o, che ho tatto qucst·nnno scorso per soct– disrorc le tre esigenze, si è rivelato supe– riore allo mia forzo. di resistenza., ed ha danneggiato l'Fnità, In quale in alcuni pe– riodi è riescita. floccn e sbiadita. Abbando– nare J'insegnamento, non voglio; dimetter• mi do. deputato, non posso. Per conòurre il mio la,·oro ln limiti compatibili, debbo so– SJ>endere In pubblicazione del giorno.le . Per il prossimo periodo della nostra vita pubblico., i problemi urgenti so.ranno quelli del regime doganale e della rlforma. della. amministrazione. ln questo campo - ed è questa. uno. considerazione, che all~gerisce il dispiacere dc.Ila sospensione del -giornaie - in questo campo l'Unità ha ben poco da dire, che non abbia già detto negli anni pa,s.. sn.ti . E' piuttosto ncoosso.r1o travasare le nostre ldoe nei giornali quotidiani. E' quel ohe glà hanno cominciato a fare alcuni dei migliori oollnboratori deU'Unitd, che sono p868ati a collaborare in alcuni Ira I più Importanti D08tri quotidiani. E' quello che farò anche io, se ae ne presenterà la ne– cessità. il.a sospensione non l\'\lol dire cee:sazione. Qualora nuovi problemi sorgano, dinanzi al quali l'opera di un cenno indipendente di studi e di propaganda si manlle.,ti indi– spensabile l'Unitd non rnnncherà di chia– mare Subito o. raccolta gli runici peJ nuovo la\'oro, specialmente se le vicende politiche mi o.vrnnno rrnttanto consentito di non con~ Unuare più neUe responsabilità e nelle fa,- Uche del mandato parlamentare. g. ,. Per l'autonomia comunale (&dwta dtlla Camera dtl 23 novembrt} SA.LVE~ll~I - L'on. otW>Segrctario di !=itnto ngl'intemi è uomo troppo fine e - di– rei - navi.goto per poter ritenere che la sua risposto mi abbia soddlsra.tto. Infntt.i, egli è sfuggito innanzi a un dato di ratto: U C.Onslglio Comunale di Noci è stato sciolto sei settimo:ne primo. che avve– nissero le elezioni genero.li {commenti). . CORRADINI - L1nchlesta era del dl· cembro. SALVE~11NI - L'inchiesta. era del dicem– bre. Ma lo scioglimento è di Hne agosto. L'inchiesta a\ 'é.vn fntto delle -scoperte terri• bili sull'ammlnlstraz1one comwmle di Noci. Nient.o meno aveva trovato che la finanza ero.. in dissesto. Quale ammlntstmzione co-– rmurn.le dell'universo non ho.. le flnMlze in dissesto? L'inchiesto aveva trovato che t servizi c,o. munali sono disorganizzati. Follce paese l'J. tn1ta.. In cui I Comuni sono tutti modelli di ordine: e perciò.LI Comune di Noci, che è disordinat.,o, è stnto sciolto! L'inchiesta. n.ve ,-a tro, ·a.to fino.nché che si oommettevn.no nttl di tavoriLismo e di pe.rti– gin.nerta. '.\loraJissimo paese l'Ihùln, in cui nessun oJtro comune, fuori queUo di Noci~ è amministrato con portigio.nerio. '.\·la di gratin, spetta forse all'autorità politica da– re gu1dlz.i morali sopra le partigianerie dei Comuni? L'autorità politica ha. forse cura d'anime? Per questo ci sono gli elettori: i quoti O\'rebbero deciso sei settimane dopo, e avrebbero dato il loro giudli.io sui favoriti• smi clell'omministro.zionel Gli nmministrntori ero.no inetti: e.eco un'altra scoperta. )fa. questo Consiglio CO· munn.lo era stato eletto 11el 1914: vi siete n.nisU soltnnto nel 19'20 che ero. formato dl ine~U? o solinnto nlln ,·igilia delle elezioni o.vele provveduto, quMdo ornno scappati i buoi? )fn. ,·01 dite che, nonostante l'avviso di mettere giudizio, gli amministratori non l'hanno messo; e Onalmcnt.& li a\·ete sciolti. Figurnrsi che le condizioni ftnanz.iarie del Comune ernno diventate più difficili In que• st"ultimi mesi. EYidentemcnU!, In questi mesi passo.ti, le condizioni flnnnzinri.e di tutti i Comuni del mondo hnnno molto pro– gredlt.o!... L.l. verità ~. on. Sottosegretario di Stato, che si_ è voluto fare. un ntto di prepotenza. Sfiogliendo il CA:>.nsiglioomuno.Ie appena sei settimane prima delle elez'ioni, in piena. lottn elettorale, per spa\'entare il partito dell'nmmlnistro.zlone e incorn.gginre !'nitro partito! Sud e Nord E ,,elio relazione c·~ una bug1n.: è detto che la popolnzfone avevo. perduto la fiducia nella amministrazione. Ebbene nelle elcz.ioni il partito combattut-0 dalla Prefettura ha n,·uto 300 voti di maggioranza. ~Io. se ve– ramente avevo perduta la fiducia, perchè non lnsciarlo dire agli elettori? On. ott.osegretario di Stato, è bene smet,. terio. una buona volto., nel ~·tezzogiorno e specinlmenle nello. provincia di Bari, con quesU SciO@'limenticamorristici e sco.nda~ losi. Bisogna .che vi rendiate conto che lag~ giù abbiamo il diritto di essere consideraU come cittadini di pieno diritto, e non come 4ei munde, gente,. Deve finire wio. buona vo1ta quest'azione partigiano e iniqua del– l'autorità politica. negli affari ammini– strativi. ~on discuto qui nff~ri del mio pa.rt.ito. Il Consi,(lio Comunale, che è stato sciolto, ero socialista. Anche un gruppo di runici elettori ha partecipato al misfatto di farlo sciogliere. lo rompo ogni solidarietà con essi, perchè non mi importa di a..-ere i voti di simile gente. li nostro do,·ere non è di badare al voU, ma di tutelare la dignità della nostra regione contro metodi ind~ni di lUlO St.nto civile {commenH). e la scuola italiana , Se a qualcuno venisse tn mente dl nfter– mnre che alla di\"ulgazione del problema meridionale e nlln formazione della consa,. pe,·olezzn nozionale dell'urgenza e dello. gra• vità di <1ucstoproblema. ha contribuito pra.– ticamenlo cd efficacemente anche la )'liner– vn, certo questo tale correrebbe U rischio o di essere tenuto per uno spiritoso di catUva lega, o peggio ancora, per un aspirante a qualche seggiolone di caposezione. Eppure io, che credo di non essere un male ,at,u., della specie nnzidettn e che non sono certo un aspirn.nte gro, bonnet, ml sento di poter dire con sicura coscienza che vero.mente la tanto calunniato. ~fincrva. ha concorso effl• caclssimamente, più efficacemente torse del libro, della stampa periodica e della propa· go.nda orale, a diffondere per l'Itallo. la co– noscenza pro.tica e concreta della questione del mezzodl, e quindi o.davvi.are con ciò solo lo. questione stessa ad una suo. soluzione. In che modo? E' chiaro: con In famosa. 11 circoln1.lone ,, dei professori, dal Nord a1 Sud e viceversa, con la famoso. u rapina n cho tonti spiriti di insegnanti ha. menato e ,..e menando In su e ln giù per la pcnlsola. Naturalmente la Minerva, sbalestro.odo questa ge.nte dn Biella a Catanzaro e da Tra poni n Sondrio, non badavo. che o. 11 CO· prire una cattedra o, a trasferire un inse– gnnnte, o promuoverne un nitro, a punirne (ro.rome..nte) un terz.o. L'amministrazione non si occupo.va che di cc ovndore la prati• ca o; mn intanto, per quel solito miracolo, cosi tlpioo della nostra vita nazionale, sue· cedeva che, senza il volere del Governo, an– zi spesso, contro il suo ,·olere, si venivan ponendo le premesse per la. scluzione di uno dei più importanti problemi della vita no-– stra di nazione. Per quella rapina, cicca e sorda come tutte le cose della burocrazia, gente del nord cala,·a a sud, gente del sud risalivo o. nord: giovani, delJa nostra buo• na. borghesia italica, cosi sveglio. di mente, ma ancora cosi pigra di atti, eran spiccati dalla loro terra natta e portati -o. ,·ivere in terre diverse: piemontesi anelavano a 1:ive• re in Sarde.gnn, cnlabresl andavano a vit:ere in Lombardia. Un anno,. due, quattro; poi quegli tmrnigrntl i.nlerni tornavano alle lo• ro regioni. Ma. non eran più quellt; nvovnn visto rispettivamente il Nord o il Sud con occhi diversi da.gli indigeni, e <1ulndi più a– cutament('. E nnche, tornando, vedevano 'ora il lol'O paese oon occhio oomo di forestiero; quindi lo scoprivano una seconda volta., lo facevano più loro, \'eramente loro. E reca· van dal ,•!aggio e dolln permanenza tesori di osservazioni e di esperienze: pr~iudizi sfntntl, noti7ie di costumi, nostalgie di pae– saggi e di climi. E quel peculio non andava più perduto, l'esperienza di un individuo di– veniva l'esperlf>nza d'una famiglia, d'un circolo di persone; il Villori, il Fortunato, U Francheltl, il .... nh·emini, hanno trovo.lo cosi tanti ignoti e forse inattesi collaborato– ri: essi nvevnn posto U problema; quegli o– scuri insegnanti, lo ha.nno predicato, lo hanno divulgato. E anche coal, a poco a poco, insensibilmente, si è ",muta oostJtuen– do corno una coscienza italiana del proble– ma meridionale; senza della quale dlfficil• mente si capirebbe come H problema ciel ~lezzodl, flno a non molti anni addietro e tema riservato n pochi • 9peclaltstJ n eta O@· gi di-venuto veramente nella coecle.nza di motu un problema naz.tonale, se non addi· rittura il problema nazionale. Qualcuno potrebbe osservare che ridurre questo. 11 circolazione 11 e i relativi benefici risultati alla sola categoria degli lnaegnnn– ti. è un dlmlnujre Jo verità e un far torto alle oltre amministrazioni, le quali tutte hanno, dallo. costituzione del Regno 1n qua, la buona abitudine di mandar in volta I loro dipendenti per tutte le parti ,d'llnlln. E l'osservru:tonc è giusta. E quel che ho dctt-0 per i professori, si può di lotto esten– dere a tutti I funzionari di tutti i ministeri ed enti statali. Ma è Innegabile che fra tutU gli impiegati, quella parllcolnr categoria di 11 impiegati-non Impiegati 11, che sono gli in– segnanti, è stata quella che meglto s'è pre– stata n studiare e o II prop(l8andnre11 un problema, oome quello del Mezzodl. La. sua collurn, le suo mentalità e l'Indole del suo ulflclo, fncovn di questo funzionarlo In per– sona ideale per q·uestn mansione. Certo si è che gli tnsegnn.nti furono t prl. mi od ncquistnr oonsapevoleztn di questo compito, che nessun -superiore aveva ma.i loro affidato; furono i primi a far di propo– sito e con un c~rto metodo quello che altri mogilri andavo. facendo cwptr1camente e senza ragion veduta. Certo gli l.nsegnantl sono stati i primi, e sono finora, che io ml sappia, I soli, o dnr conto a sè e ad altri di questa loro opero, che non entra net pro– grammi, di cui nessun ispettore chiede loro conto, che non vale come titolo di o.vanza– meqto, ma che pure costituisce un'altra del• le non poche benemerenze, che questa clas– se ha verso il (Paese. ... Un libretto di Giuseppe rsnnrdi (Sud e Nord e la scuola italiana, Firenze, Vollec· chi, 19ro), è appunto Il resoconto del contri– buto che la scuola ltnliann in genero, In me– dia in particolare, han dato allo studio e alla divulga1ione del probleh1n rnerldiona– le.E' un libro d'autobiografia, in sostanza.: è la storia <O tanti di noi. La lnuren, il concorso, H tv:t:grnmma di nomina n nosn. n Xoto. ad Alt.omura I è un po' come l'ordine di partire pel fronte; ma bisogno andare, e si va. Si percorre per la prima \'Olta quasi sempre l'Itnlla in tutta la sua lunghezrn: e Dio sn se è lunga; e,

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