L'Unità - anno IX - n.43 - 21 ottobre 1920

1'i8 L'UNITA Conrondere l'inlriga.nlc opero doi naziona- 11,tl con l'opero cosciente del socin.llsli, è balordo. E' ingiusto considerare lutti gll ilòlavt nemict d'Italia: è un Hrore gravis· simo a dnnno di tutto il nostro paese Se il Governo itnlhmo crede di ror di\enlare itallant gli sin.vi con la \<iole.nzo brutale, <4haglin. Non deve esseri' permesso nè al hrlgndiere, nè nl !unzlonnrio dello ~lato di n.glro verso gll slavi con orrogan1..a e ron mnlvolero. Abbiamo On l!oppo sofferto per gli odf dl stirpe, noi, q1.1i, rl<'lln Vene1.in.Giu– lln. E' l'orli. di Ontl'lo. Cli€' cosn. sono mni lnnle cretine proibizioni? AIJn 1ego del ,nnoetri alnvi si prolbiscr Il Congresso. A ~rso.na al proibisco uno rnppresent.Mione dronu:natica. A Conlovollo si proibisce una frliln proletarla. Nel Carso O@:ni gjomo nuo-– \'" pcrqulsiziont La. props~andn socialista lnternazionnHst.o. è prolbltn. l'nzione di cul– tura è proibita: riunioni, mn_nife,tadoni, rnrtel sono prolbltl. Tutto, imf'ce, è per– •m<'S90nl fo.sclsmo N'Volvt'rntore. :-.:etCarso, dove tutti 1 Comuni so110 distmtli dalla guerra, l'erario t~lle l'ocquu, obbligando tutti gll abitanti o bere racqua assassina df'\LIC caverne, che provoca la micidiA.le epi– th•mla di dis..ntertnl ChJ può levnre dalla tesla ngll nbltnntl slovl d>'I Cnf1!0 che c~•l !\I ngisce tn odio olla loro nazione? Che con •111estilnaucliU siRteml sl \UOle annientarli? La leglalulone aoelale C'è chi vorrebbe estcndt're qui le lt'ggi so– cinll del vecchio regno, 1u•r nbolirne nitre rnlglorl esistenti. Qunndo ~i parla dj tltliflcn– zlone di legislazione socinle c'è in alcuni l'n!\plr&.1lone a sopprlmerr il mrglio per il llt'g,glo. Sapptamo che in Jtnlia, oggi,. c'è In as11lcurarlone di mntntUn. \In noi abbiamo \. ,in'anUcn asslcurntlone di ,nolattia che cl dà tutte le garanzie - forti organismi che, 1,ur non esseodo perfettt e a\'cndo delle la– rune, si rendono molto più tranquilli dell'as– ~lrnnu'iono malnltlo. lslltulta. nel r(!gno. Noi dirlo.mo : lasclntecl le no'ltre Casse amma.– lntl ,In. nostro. nut.onomln In queste Casse, i nostrl ordinamenti, le nostre dJsposlzioni. L'asalcarazloae lalortual ~on parliamo poi dell'n!\-.icurnzione infor• tunl. L'assicurazione lnrort.uni esistente in fturstc terre è molto mtgllorc dell'assicura• ;,ione infortuni esistente nel vecchio regno. 1:nsslcurnztonc 1nrortunl del regno - è il s~nor Orcssru1, del nostro Istituto lnfortu· 11i,che lo dico - porta nnrorn le scorie del– l'o'islcurnzionc prlvatn. I diritti dell'operaio fl-llllo subordinati nlln. stlpulnzione di un contratto d'osslcurntlonr trn rimprendit-0· te (:'cluno de.i tanti Istituti ll.SSlcuratori, pri• vo.U o pubbUcl, e quindi esposti ni risc~i del regresso \'erso il padrone In caso di r1. tardata o nu:mcnta eretlone o rinno\·o.z.ione della 1>oliz1.a.Nelle nostre pro\'1nce alla po· llztn è sostituita la legge. L'operaio che hn sublto un infortunio st rh•olge senz'altro nll'lsUtuto nsslcurntore, ch'è obbligato o. incteMoizz.arlosenza rlgunrdo se nmprendi– t!lre n.bbin o non nbbin nollficnta l'industria, pngntl l premi, clenunclnto l'intortun_to. Qui 1'01>ero.ioè direttamente, nd regno mdiret• uunente tutelato dalla leg1,;e. Nel regno c'è uno. plut·ullt.à multicolore di Istituti, Società, Sindncnti nsstcurntorl, ~pcsso in concorrenza trn lo.~o. La._pr~scn: 1n di tnntl osslcurnt-Orl. 1JncrocrnrSJ d1 tnnti nrrnri Impostati sur una. legge mol• lo complessa, produce un disorientamon• to lnle, che tanto gl'1mprcnditori quanto ~li assicuratori sono cosirt.'lli a ricorrere ~d av,;ocatl, n spcctnH istituti d'inform~~10: ni por avere unn. dlretU\·n nei loro d1r1tll e do,-eri. Qui nullo. dl tut11>questo. Non c'è che un istituto solo, autonomo, a\·ente ca– rattere pubblico o diritto di esclusività, ret– to da un Consiglio nel quale sono ra.ppresen- 1nll per un terzo gl'lmprC'nditori ~ pe·r un trrzo gli operai stessi. Gli asslcu~t~ conc?r– ro110 a fissare, nttrn\'erso H Cons1g!10, le rn- 1.lcnnità. Le contro,..ersie "rl_lgon~ rtsoll~ ude bono ed oequo n da. un G1udluo arb1lrnle nel quale sono pure rappr,•se.nt.ati co~ "?ti 11nritctici gl'imprcnditori tl gli operai. Nel f'C',gno l'assicurato deve ricorrere- nl foro pr. dlno.rio e far valere i propri diritti attra– \ Of'SO lunghi o costosi pl'O<'('SSi. La lndenni– tù ma~stma che, secondo le leggi del regno, 1>ossn ricevere UJl in!ortunnt.o che abb.in completnmente pcrdutn ln rncoltà lavora.ti • vo è di sci volto il salo.rio annuo, limitato al 'massimo di Uro 2000, <-1ulndjcomplessi– vnmcnte lire 12.000, null'nltro ,per J'lessun titolo. Qui in\'CCO l'indennità "'è costituita da uno rendlt.a che, In cn,o di totale perdi– to dello. lorzn Iavorntlva, i• di due ten.i de.l snlario massimo di lire :@, quindi una. rc.nd.Jta dt lire Z.IOO, aumentobile, in caso di n.ssolut.a impotenza, a. lire :J600annue. Que- 81n rendita, In ca.si speciali. ove lo consigli !"Interesse dell"in!ortunoto. che dall"lstitu– to asslcumtoro de\·e esser.- çonsidernto suo pupillo e non molesto CJ\·<litore, può e&Se– re COll\'erlita in capitnle. E <111Ps.to <-·iloitnlc ammonterà nei CASIsulndknti, nrtreta pili ro.vore\·ole del \'Ulnernto, a lire. 34.000, ri· spcUlvnmente lire 51.000. E' do. tener con– to poi che rtstllulo ho Jn que•ti ultimi tem– pi prcqo l'lnl:ùativa per portare il limite del solarlo n!-sicurabilc do. 3GOO a 7200 lire annue, e che analoga proposta, appoggia– ta dogli Industriali della regione, venne già inoltrata alte competenti autorità.. Se come è da prf'vedersi, l'ln\'OC8to. misura, che ri– donderà a. lutto ,·antaggio delle masse lo.· \'Oratrici, sarà accolta dol Governo, le cifre oro. lncticate dovrnnno 111tendersi adctirittu– rn raddoppiate. I premi dl asstcuralone so-– no rnlcolnli nel regno sul salario reale ad ontn della t1c1uidnziono delle Indennità al– l'nnno d1 lire ~- Qui tanto per i premi d1e per le Indennità non c'è che una misu• ra sola: 11massimo annuo di lire 3.600. Si può dunque n buon diritto affermare che i nostri ordina.menti legiQJaUvj In questa ma. terln sono assoluta.me1,te superiori. Le altre assicurazioni :,-Jclramo lnrortunl come In quello della urnlnttia. non si potrà fare di meglio che oonSl'n·nrc lntatto ciò che possediamo, au– gurondocl chr il buono che c'è qui \·enga esteso im111Nliatamente nel re@:n-O, anzichè estendere qui ciò che c'è di J>egglo nel re– RllO. Per l'Msicuratione infortuni è da chie– dere che s.ia esteso qui, come nel regno, nnchc ul pescotori (' ni h\\'orntori della ter– rn, comr è dn chiedere che \'engn. estesa <1ul l'ossicurnzlonc sull'ilwnlldità e la. vec– chlnln nnclntn in vigore orn .nel regno. Ac– C('ttinmo dun,p1c il buono e scartiamo il cu.ttlvo. eonel■alon■ Hnstn con In bordatura di guerra: via i tribunali eccn.ionnll, , ìn i bandi eccezio• nnll; I tR,orotorl dello Venei:in Giulia han da. c:1sere consiùerntl romo tulll i lavoro.to – ri d'ltnlla. Bruna con l'n8solutlsmo; basta con la bu– rocrazia ro\'inosa . Vogliamo risolto il problema di Fiume con una reale, effettiva lndlpe.nclenza che corri– spondo. ogll interessi ìnternazionall del lo.– \"oro.torl. vasllnmo le elèzionl o.mm \nl &tra.ll \'e, cioè la Hnt:'del cieco assolutismo nei Comuni. Vogllruno rnut.onomin. J)Ortunlc e il porto franco. Vogliamo In rcgio1w autonoma e i Co- 11u101nut.onomi, per agevolare la so.no con- quista opernia. . . Vogliamo In scuola libera, obbligatoria; hl scuola proret1.s.i.onnh~ J>OI' tutti gli o.ppren· lllsll e i contratti dl tirocinio. Vogliamo mìgliorato, non p~giornln la teglsln,lone "igente: Giù le mn_nl ,J_ane_ no– !)trc Casse Ammalati, thLi nostri Islltull In· ro,tunl. Vogliamo l'nssicunuione di in\'oJidità e di vecchlnln, rumeno cvn,e \ige noi regno: Vogliamo, come 11€'1regno, gli uffi~i di t>Ollocnnwnto e i sussidi di dl&OCCUpauone. Vogllnmo che Il 1neglio rimanga e il peg- gio sta sostituito dal m~Uo. . . Quest.o è il nostro programma mm1mo, attuale, Immediato. . Questo è quanto noi doinondiruno che 1 nostri deputati sostrr,.-:nno allo Cnmc~o. su– bito, allo. prossima nperturn, con Vigore, con Impegno. . l)omnndiamo soltnnto un 1>0'più di g1t1- sli1.ia ; domandiamo di veder meglio ~ispet– tnlo .Il ,,o~lro diritto acquisito: In hbert.à di riunione, di prnslrro, dì mnnir~stnzione. Dornnndlnmo, in una poroln, d1 non es– "4('roronsldr1·att •ervi, ~chto.vt , qgetU, ma llworntori, come tutti i ln\'oratorl d'Italia. Siderurgia e cooperazione t giornali cli Romn ci· fnnno so.pere che il deputato socialista, on. Umberto Bianchi, presidente del Consorzio nazlonnle coopera– tivo, pt'r l'industrin mine.rarln, inlen·istato, hn detto: .e Sono a Roma con uno. commission~ di el– bani. soclnllsti sindacnllsli, reduci dn Firen- 1.e, do\'e nei giorni scorsi fur<>nogettate le basi dell'accordo fra lo. CoopernUvn minera– rio. olbo.no.e H Consorzio nnzionnle. Ora. &'ia• mo qui per trattnre con In Sorictà cst'rcente lo miniere di Elba. - Trattntl\'c in che senso! - Noi \'ogllamo che In Sorlrtì1 ceda in af- flttnnza a.1Consorzio rrsercldo delle minie-– re. Ln nuo\'a. gestione pas~er,•bbc sotto la nostra direzione indust'riole, passerebbe cioè allo. d.lrez.ionc della C.ooperath·o elbana costituitasi in sezlbne del nostro Consorzio. - Ma. ~ possibile uno. tnl cosa! - PosstbHi8sfmn. Noi sinmo or~nni1.1.ati In modo che nulla cl ml'\ncn "on manC'a In <'opacità 110liticonlo1nl,•. ni• 1111rllnH'c-ni- o 1anco ca-finanziarla. Pro,..a ne s:lo. che ftn da quin– dici giorni dopo l'occupazione, Ja colth-a· xione delle miniere conti.nua regola rme.nte. Gli operai la,;orano di più e lo.\·orano me– glio. - Chi dirige ra.zienda! Un'otttmo capotecnico, un gio..-ane che ha laUo gli studi unh-ersllorl ed ho Junga pra– Ucn, come capo sen•lzio dell'F.lba, addirit– tura Idolatralo dogli opero.i. A lnJ si è ag– giunto t1J1 ingegnere del Consorzio, e un Co• mitato tecnico di la\·oro.torl. Per disciplina• re gli npprov\ igionomenli è partito da Fi– renze il direttore del Coosorzio cooperati\'O di consumi. Inoltre l'u!flc10 tecnico del Con. sorzto ):itnstudiando un n~o\ o plano indu• strinJe pu la colth·azfone ùelle minlero. ~essuna dirHcoltà si oppone allo socio.lizza· zionc di quell'industria. Il Go\lerno che ne penso? - Ho nvuto ieri l'altro un colloquio con l'on. Giolitti e l'ho tro\'ato tutt.'nltro che sfa– vore\·ole ol nostro esperimento. - E l'Elba, - Fin dn venerdl scorso ml sono nbboc-- cnto con Il cont(' Rosolino Orlondo, presJden. te dclln Società ed ho tro\'alo in lui un uo– mo di \·edule rnodernc, senta preconcetti o• stili. Ieri ho lungamente trottato con l'on. Max Bondl, Il <1uale, come clcputoto dell'El-– ba. a\'CvR.; già fatto, in p.o.ssnto, ngli operai proposle di cooperativa. Oggi I colloqui con il conte Orlando e con l'on. Dondl sono con• tinuatl sopro. un tono d1 estremo. cortesia e di alto senso di responsabilità do ambo le parti. Le trotteti\'C continuano - In sostanza. dunqu(.'o,Ello penso. che si \'Rdn verso un grn.ndc esperim-.111to' di socia– lbznzione mineraria n~ll'isola dell'Elba? - Credo di si, e ne :--0110 On d'ora lieto ed org~lioso. ln fondo In coso. ~ conveniente cosi per gli operai COlllt'per Rii Industria.li, dnto li e.Umo storlco, In t('nslone dl"i loro rnpportl rd uno quantità di nitri motl\'I che fra l'altr,> C'i dànno garnnzln rhe i nostri costi di produ1lo1w snranno inf•riori a quel– li drll'/~tba 11. Cht' lu cof!o.possn essere com•ènicnle per gli industriali, è assai probnbHc. E augu• rlnmo che sio. nltrettnnlo per gli operai. ~la c'è un mo.. L;induslrio. siderurgica el– bana è slatn sempre uno Industrio. J)Brass:i· tarla. tenuto su coi favori go\'Crnntivi, in grazia del quali noi in Italia. abbiamo do-– nito o dobbiamo pagare il !erro n prezzi su• perfori a quelli per cu; potremmo averlo dall'estero: il dnnno arrecato da que!lto si• sterno. allC' industrie ilallnnc, che hanno bt– i«lgno del re, ro come di materia prima, - e sono tutte I<' Industrie! è stato sempre cnonut'. Se lo Stato pri\'a~e del suoi fo.\'ori lo. sideru11:in l"lbana, questa non potrebbe più \'l\'erc nè sotLo In formo. capitalistica, nè sotto In fonna cooperativistica. ' 1Lo combinazione, dunque, fra la conve– niem:n dt'gll industriali rnppresl'nlati dal– l'on. Mo.x llondi, e In con\'cnlonzn. degli o– perni rnppresentnti dnll'on. Umberto nin.n– chi, non esisterebbe se gli opero.I non si im– pcgno-.s('ro a domandare allo Stato per la siderurgia f'lbnna In continuazione dei favo– ri parossitnrU, di cui gode\'R finora la. im• preso capitallstlca. Altro cht' collaborazione di classe! Qui sn• remmo nrrh·ati ~ià alla camorra di catego– rie. olnmcntc ~nrcbbe cnmorra ..... ri,;olu• zionnrin! Atigurlnm-\'Omcnto che una ~plegnzlo• ne chio.rn venga a dissipare ogni chilibio. Gli amici dtll'UN/TA' che desiderano i•• ler,ssarsi alla diffusione delle nostre pubi. ca:ioni con loro utile, sono pregaii di scri– vt.rti. Noi abbiamo bisogno di RAPPRESENTANTI in ogni città e paese d'Italia. Chi utde ntlla bontà delle noslreJid,e ,deve awtard in ogni modo a diffonderle. Mettetevi subilo in comJJnicazione co• noi I Soc. An. Ed. • LA VOCE • 18, Trinlti del Monli - tloma (6). -'.16o>~ eubUo: la fono. a, un giornaù ..,,,,mana,., è Mttta ~u aM>o,aa.,un.a. :: :: :: :: :: :: Economie intelligenti r Lo scn,·ente, aintato dn, p«hl altri ro• lenterosl, a, forza di gridare e di prega– re. era riusclto & far stan7.lare nel bi– lancio della provincia. di PQtenza, una speS1• !Ulouo di L. 4000. per sul!!lldll a Bibllotocbo popol!wi ed altre opere di cultura. La !!Omma ern lnsign16ca1Jte, 80pratut– to confrontaodolo, olle condizioni specl&– li della pro\'h\Clft, nrn si .sperava di ve– derla presto 11.umentata.. Imcce lo •tnnrJnmento è sembrato dan– noso a1ln huroc1,uia, rom:uia, che. d'nu• torit.), lo ba cru1cellnto dal bilancio pre– rentlso. O>slcchè In, provinci& di Poten– z.n. lo, più !Ulnlfabetn d'lwltn, non può spendere un .oldo per opere di Istruzio– ne popolnre. La sapienza burocratleit h• giustificato ,1 1H-ov,•edtmento con 'ia ecu– sa che ln H(H 1 rimJ)Otrt..a prorin('lale ba. su• perato il limite legnle e ooo sono cooeen– tite spese locolwtlve. E struno però rhe qnelln. si- Auto– rità tutoro non u-ovi nulla a, ridire con• · tro suHStdii ('hr ogni tullio \Tengono con– cessi per commemorn.J.oloni di J"c, di guer• rieri, e di eroi morti e vivi. ' Così con l'ecooomlo, di 4000 Uro annue (che del resto 0011 IIODO mai sta.te "IJellO integralmente n,·endo l' Ammtnistrazlooe economizznto 1q1 questo capitolo) Il bi– lancio dell'\ p1.,vlnct,- è S.'llrn. Non Im– port,,, se le po"""' Biblioteche popola.rl create In \'lrtù di ;,ocrlfizii. debbano chiu– dersi per maue!Ulm di poche dleclne di li.re ehe In l!rovhll'ht ftV~bbe be.n potuto dare. Con questi criteri! rnnnlfabeti(illl]O non farù. t'he progredire! ~- MASIILLA. La auca •·-- dtUa 11 fm 11 ptr. il I.U,,1 -- -- . A. SPADINI ALBUM di 16 fololipie con pref•• <ione dJ Ugo Ojetli conio- note in una bella cartella di cartone con fotoUpia esten1a L. 2(). GIOVANNIVERGA NOVELLE RUSTICANE Edtz. deRnttln compiei. rifatta dall'autore . Edizione eomu11e L. 6 • di IUIIOL. 10 In occasione delJ'aJ• anniversario del Gnnde Maestro e La Voce • ba l'onore dl pubblicare li suo uJtimo lavoro. PAUL CLAUDEL CRISI MERIDIANA tnduzlone di Piero Jahler 21 ed.i%. corrett. eon una delJzloaacopertina a colori di Fabiano. L 4 ■Nella stessa collezione e Libro per tutti• HOFFM.AN: Il vuo d'oro . L. 3.60 AVERCENKO: Novelleda rlde~e: . S.IIO STEVENSON: li diamante del RaJnh: !I.IIO TOLSTOJ:Felicità domestica . . . . : uo SCIPIO SLATAPER Scrittiletterari e critici nccolll da G. STVPARICH Un 1rouo volume di S50pailDe L. ll.60 Raccoglie lutta la produzione letteraria ~velle, criUc.be, fantasie), dell'autore del ro Cario giunto on alla 4 1 ed.i.zio.ne. IL MIO CARSO 4' edidone L 5 Tuli 6t:olalliei di • Scuola t Vita• dirtrti dal prof. G. LO.VBAllDO-RADICE, Pro!. 610\'ANNl MODUGNO Lezionie incitamenti pe.r l'educulone morale e chlle nelle 6 classi elementari '- popolari L. 4 li volun1e è raccomandato dai trof. A1- beggiani, Giuffrida, Ippolito, Japic \no, La Rocca, Menzl,Pro\'entnl, Lombart1o•fbdlce, Oreste, Valente. Ventura. DE GAS ALBUMdi 16 opere L. 5 - Bellissimae.dlzlooedel Maestri ModeraL Nella ,teua collt:iont: CEZA.NNE [.. 5 - ROUSSEAU L. 3 PJCA.S50 L. 3 I1toi<w't> oon1m"aWt1ie 11aglia aU.. Soeiet:\ Anonima Editrice "LA. VOOE" 18, Trtnltè. del Monti - ROMA, 6 PAOLO VACCA-~1AGG1OUNI, gnmte Ttl?. N.....O. fip. H. (iarrool • Roma

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