L'Unità - anno IX - n.30 - 22 luglio 1920

problemi della vita italiana Direttore:GAETANO SAL VEMIN/ _,. Direwine e Amministrazione:Rom•, (6), Trinitàdei 1\1011/i, 18 * Abl•onamentoordinarioannuo L. 15, semestraleL. 8, per il Regno; Annuo per l'estero L. 20 ,'t Sostenitoreannuo L. 30, semestrale l. 15 _,. Un numero separalo ceni. 40 _,. Amm. Soc. An. Ed. • La Voce•, Roma lf C. C. con la posta Anno IX ,.;1, N. 30 ,.;1, 22 Luglio 1920 SOM~IARIO: Disciplina Mllllare, L'llnila. - Spal1lo1,,Trlute e... Pall1rnza, L"l.lnitd. - Saggeua in ritardo, L'Unità. - La Coorcre.nza di Spa, G 0 • Saluttruni. L'imposta sul palrJmo.olo, Au". Alfrtdo Niccoli. - La Benzina Militare, Alfredo Siccoli. - I nuo,•I alttatorl, g. p. - J::lcnco del contributi "olootarl dc e L'Umili ... Disciplina -militare Con qµalsiosi regime di governo, tco• erotico, assoluto, monnrchico rostituzio- 11101c, democratico, rcpuhLlicano. sociali– sta, l'esercilo non J)uò avere cbe un so– lo compito: quello di hnpÒrre l'esecuzio. ne dei voleri del governo, ossia, dell'uni– co interprete legale. della ,·olont:) dello Stato: Pcsercito dunque trova la sua IJOl:tN1gione di essere nello completa di– penden,.a dallu volont,\ del governo: r,er<·iò il suo unico prinewio è la ,, disci– plino >> OEH,Ja la CO$<'ienw di questa sua assoluta dipeodenz.n. lo un'eJ>091 presa dalla mania dell'au• t.QDomiaovunque e sempre. ossia nel cam– po morale, nel campo J>Oiiticoe nel cam– po economico, il concetto di dillCiplina ripugna profondamente; ecco perchè alle l,cllc teorie dell'autonomia, della libertà C08Ciente o meglio outocoscienw si ag– giunge oggi quella dell'nutodillCiplina e la •i vuole applicare perfino all'esercito. Om •i può benl"8imo pensare che il bene <:on@i&t.a nc1la nutouoruin e nella antooo– &clen!-3. e il ;male nello dipendenza e Della subordinazione; 111• chi pensa ve- 11Ull.eDte cosi, deve <'On~idernre l'esercito oomo iJ massimo JlC<'C'nto, come il mae- . •IJno mn"le aocinle. • perciò de,·e ,·olel"IN' la comp)eta al,olizionc. CW innice non ha il coraggio di ,·ol,re l'aholi7.ione a&• 1JOluta dell'esereito ». de,·e mssegnarsi a non vedrrvi niente nitro ehe un organo dipendente dalla ,·olonti) del governo e n riconosrerc che esercito e indisciplina s;ouo due termini contrnditiorii, e di fron. te alla contrndi,.ione è opportuno che la mente umana per lo meno ai arresti. Ec– co perel,~ la propaganda di indisciplina Jllilitare è nn profondo errore anche-per H partito socialis1..1. lo fatti dal momen– to che lo stellSO regiole socialista sem– bra. non po~a fare a meno dell'eserdto, (vedi llns~ia) infirmando il principio di disciplina ossia, di subordinnzione n I goveruo come tnJe e non n, questa, o a, quello suo particoln1-e formn. i soeinli– &ti minano In dipendenza dell'esercito anehe rispetto nJ loro e,·entunle futuro governo. Il ,·ero principio di diseiplìna com1>0r– ts in!lOmma l'nssoluw oùbedieoza ad ogni forma di goYerng 1egnle, ossin a ciaACunn delle ,·arie espressioni dello Staro nel corso dcl1n storia. l1n·ree l'iudiscipJina, rh-olgenclosi contro l'ente gm·crno, si può· rirorcere contro tut.te le sue forme. Eeco perebè nessun partito. ebe aspiri al go– "Hno. può desiderare J'indiseipliuo mili– inre. Se ,·ogliruno parlare (< in metafisi– en », diremo <luuque C'hcln dii--4:iplina è J'uni<·n posizioue proprin ;1Jl'ef!ercito nel– la dinletticn della storin. (Se nou vi · Ì,or chiaro e bello. o lettori dell'Unità, JR, eolpn è tutta ,·ostro). C"on~idel'inmoorn m1 1>0' l'esercito ita– liano, e vedremo che pur t1'0ppo la disci– plina ,; è ridotta ni minimi termini. Se– coudo la, nostrn umile opinione, le cause e i sintomi di <1ocstg gra,·e Cenomeno si possono cronologicnme-ntc ~l riassu– mere: 1. dis('i_plina di co11t'in::,iom nell'ul– timo anno di gnerm; • !?. propag:1nan e :!zione megalomane d<•l gorerno e òe!!li ambienti militari do– po \'ittorio Ycaeto; 3. nmni,tin ai ùisertori: • 4. impre:,;n di Fiume e propaganda dnnuuoziana; 5. promulgazionti e rinurngiamento del primo decreto sul riordinamento del– l'c~l'(·ito; 6. ribellioni de!'li 11rditi n 1'rieste; 7. rimanginmento parziale del secon. do decreto sol rior<iin:1mento dell'eser– cito; 8. ribellione Jci li<>rsnglieri di Aoco– nn e della fanteria n Ccl'\'[gnnno; 9. di"<.'OrSO del Cen. C'nviglia al Se· nato. Annlizzian.10 ciaS<·uuodi questi fenome– ni. DoJl0 C'aporeuo lo dioeiplina fu ba– ,i,11n sulla propRgaoda Ollllia sulla per– •uuslone. li trattamento q,gli arditi e g<,·' ue.rolmcnte tutto il tÒno dell'nmbiente mili1arc nell'ultimo nnno di guerrn. di– mostrano che la base della di•ciplion em Jl<';Knasiva e coot.rattua.le: (• caro f,nte. ,·amm.l all•a~taceo e ti farò UD regalo, magari ti darò la terra!»). li soldato. che deve ubbidire. di\'enne insomma il com.òa.tte-nte che bisogno con– ,·ineere ed allettare: e appunto nel paa– sarc dal (e soldato» nl <( eombnttente » si died<e un 1>rofoado' colpo nl principio delln dhi:eipHnn. Ma non ,O !l<'!C'\!n fare che co•I. Giustamente, r11 fntto quello che (11 fatto rer ri!lOllevnre l'nnimo d'l• tolin dnlla catastrofe di Cnporetto. E il DUO\"'O ('()mnndo supPemo va lodato per il suo intuito socinle jlella g.1erra. D'ni'trn parte Mreùbe su,tn ridicola la pt'('()('t•u1mzione di non' ercnrCIpr<'<•('(leuti: Jlrimn cli tutto per l'Or~enzn dei proble– Jui dn ri;;:ohtre. e poi 1'N. 1 1·('hè ern pre,·edi– bilc che unn guerra del genere di quella euro1>en non $Ì Fnrehbe rip('.tuta tanto presto. sollflnto. a gu<'rra finita. si do vera tnmbi:u sistema <' questo hwece non ,·enne fotto. Il « <-ombnttcntc,, do'"'e,·:1 to1·nnr « S{lldato»: ed invC<'e dh'enne « il comhnttentc senw comhllttimento >): sor– $Cro co8l l'arditiSlmo. il hcri,:f1~1ierismo il tri11C'eri~mQ ece. ('4,;(". !rt1id:llida nn·~n– turieri tipo )fn~f'Olini. YN:·<'hi. .ll11rin,et– ti e <·ompnj?nLDn questo momento Ja di– ,<(•iplino. 1?ià pnrecchio S<:0AAU dal turbine ,Jelln g-ncrrn. romintiò n entrnre io cat&– lessi. A pcg~iornre ln ~iturizione "enne la, polemi(•a adriatico, o8sin l'osses~ione me. gnlomnnc nnzionaJi~tn da cui purtroppo 11011 ru immune no::1porte dell'a.lta ge• rnrehin militorc. QueHo enorme mac• china preparata per la p1'0poganda di j?U<'rran,·ente per le~ttimo fine la vit– toria. ~i mise a fare la propaganda per fo pace e c-o:,,;lJ"nutorit~) militare usd dal suo campo. Perch~ lo propaganda in 1em1l0 di guerra ern un'armn per ot• trm•rr lri ,·ittoriri e 1wrciò, nppunto come i-1rnrn di guerra. f'J'll di c·omtlelenza anclle dei militari. Mn In prop11gnnd:1 per la p1H·c, ~~ndo cli cnrnttcrc eRc)ui,.ivnmente politieo f"<>rbimvn completamente dal loro eompito. Invece lo stesso goserno so1u1inin110.per In Etna deboJeu,a, e per Ja to:unln<'np:1.rit:\.mi~ iu moto In pro"'pa.• µ:audn militare per la p:,ce: cosl piO\"\'&· ro tutti queirli 'opnseot:. opuscoletti. J!iornali e g:i-0rJ1:tleu.i.n una p?lroln. tut– H• quclle l< Jihrettc n. {'be in di\'erse lin• gue inondarono l'Italia e l'Europa. Si intende rhc $pe8SO il loro contenuto non t'rft cht• euf..ltiro naziQoalL<::'IDo; tutta, la Dnlmnzhl ph\ Fiume. ee,•. ecc. lln soprat- ' tntto enr.no piene di l!Chizzi. di diagram• mi e di t·1trte geograriche ricoperte di fer. riùili, impre:-sionanti rre('ce rot,i;e{' nere che. col rn:1~-.imo sp:wemo del 1>0,·{'1'Q cit– tadino Jettore, attl'ft\'erso i ((varchi>>del– la frontiern ~i addentrti,·n..no nelJn ,·iva c.:arneJtllo rnndl'e 1>:Hrin.Ln conclusio– ne Ji gr11n pa~te di c1uelln letteratura ern. per ..,.,.:~uq1io. e-be se l'ItnJin non a\"'e– "" Knln. il Lnrbaro jugo8lnvo sarebbe nr• 1·irnto a noma in un giorno. Yeramente alla Dnlmaziu. IQ Stato )lnirgiore e &pe· cial111en1ei Copi di Stato )lni:giore non d tene\'nno affatto, mu IR murino dava in sw:rnie "" cp1el1"argomentoe J:H?rciò fra il goYetno <111 unfl parte e la marina dall'altrfl. auc·hc i <·o1uandi militari adot– tal'ono n programma massimo. (f.ii in– ten,Je <·be hil!!'()gnin·a pul'(? eontentarc l'Ammiraglio 'rhaon: taos in gre<·o sign!- 1k:1 pnvone !). Xoturn)Jnente nel fer\'ore della propn– ~Hnda ~ de1la polemic-a. pure. neu·eser– t·ito i,.i m:mifei,;tò un:i <·orrente contra,. ria :t (J11el10 ufllciale. tanto ~ ,·ero ('be alcuni romandi stam1rnrono degli opu- 8<'0li ,·on~idernti « rinonzintari ». e nei (•omandi ~tef.:~i ,•i er1100· llegli. u01ci di « rinunzintnri ». na eiò discn.ss 1 io ni. con– ttni-ti. attriti. tutte co~ utilis.~me al urnn1~•nime11to ,lelln disciplinn ! Se que– sti i1 tu·it i fo~ro restati nei comnnd i, i 1 dar.u<i snrehbe lrtato poco gmve; mvece In propngnndn non si rivolgeva !lOloai go– ,·èrni e ni popoli alJenti per coo,·incerli dello neeessiu\ di alcune nostre riveodi– cnzioni (e io questo essa fu tal\'Olt.a uti– le): incita"" im·eee l'opinione pubblica, e Ja 1:;te~~nmnss.-1, dell'esercito spera ,n.do cosl di e<. fnr pnorn » ni Go,·crni alleati e ,. Wilson, e cercando di sostituire i],bac• cnno e le minacce alla. vuotaggine d.i moJ. ti argomenti. E c-oF-1 ~i arrh·ò nll'« o fante, se non anni In Dalmazia In guerm sarà. stata inutile!»; 8'Ì nrrh-ò nl gonfiamento di quel fenomeno di autosni:gestione. che portò nlln crisi isterica dell'Italia nel• lo primavera 1919. Al bèi dilenim:i 60· prn riportnto il fante 1'i~1>0~e in clue modi: J. ,•i sto che ho fatto fo guel·rn. e non ,·oglio rhe sin stnUl inutile. vnclo n pren– .dere ln Dalnrnzin, per ('0nto mio nnche contro il \'Olere del go,·erno (impresa D'.\nnuazio-llillo); 2. mi banno fotta lare lo guerrn. l'ho dnta e orn mi dicono che non si sono rag• ~innti i fini 1xir C'Ui ern uttle fllt"(' la guer. r;1. ~In nllora. o <1ue::-t1 fini erano irrag• giungihi1i a11('h('con In vittoria. e in que– ~tO <·uso c•ra inutile eombnttere. oppure chi mi hn fstttn. fare 1n guerrn ?! talmente Miotn ehe non ~ ne.inm('no('apnee di co– ~liert.1 i frulli della mi:i eompl{'ta ,-itto• ria. l n amho i c·asi ,·oA'liO~P:l<'<'n r la te• ,t:"1 a dii mi ha fatto fnr(' inutilmente IHirnerrn (l;;G clepurnti sodnlisti alla Co- mern: e nnnrchismo i:encrole). · ronw ~i ,·edc. questedue ri~po~te ~ono molto ttd:nte per raffol'7.nre il S(IOtiment.o cli disciplina! ).In si<·comc queste ri@po• ste S;ono implidte nel di1emmn n cui si riferi•cono. il Oo"erno Sonnino-Orlando che po«' quel dilcmmn pose oache le pre– me~se ~fa de1l'indi~iplinn nnzionnli~ra. -,in di (111el1n -..()(•i;1lista e o.nnrehku. Ed nlmeno il Oon•rno si fo<::~s:er,;to di or.– g,,ni propri per fare questo li<>llavoro! - Fo1:,e l'e~errito ili sarebbe r~aro in ma. no! )In no, ,i scr.·I prpr,rio .dell'esercito per minnrne ln ~tcf:~a dii;:cipliua ! f:i ,·e ùe l·he l'on. N,mnino ,'rf<le,,.adi esser lui i I glwerno cte1·110. E H•niamo ulJ 'am.ni @tia. ~C$:)Uno come.sta che fosse nece&Bario amnistint'e tutti i rei di "-clpe non graviJ. t"-Omc. ve1· etiempio, i ritÒrdat.ari nel ri– torno doIla licenza; si cumprende anche. sebbene il provvedimento sin molto gra– w:, che siano srnti amnistiati i dlaertori all"intC1rno,non fosse altro e-be per il lo– ro i:rande 1111me1·0 (circa 60.000) ma è in– concepiLile l'nmnistin ai diac,·tor; 1»8• ti al 11<'mico purchè scnz'a.rmi. Quest.o– p1·orveclimcnto non tt·o,·n nlcuna giuetifi• cazionc cd in,·= di portare la paclJlc.a,. zione ùcgli unimi aon fece che es,werbar– li. Qucstu fu una graviS8ima. colpa del minisu,ro Nitti. Dell'inchiesta sn Capo;..tto ti pare inutile parlare, perclìè non rio&eillJDO a ca.pire ·a che senso questa abbia intac– cato la disciplina dell'esercito. L'iochie• sta di Ca1>0retto non cominciò con i la– ·vori della, commi88ione, ma be.nel col fa,. lll0SO bollettino di Oadorna. All'antipati– ca e parziale dlfelMImilitare, ri.epoee una non equa di!eaa borgheee-go,.ernativa, ma talvolta, da due pn.rz :lalltè. risulta la ,;&· riti\ imparzial'\ e In questo senso l'inchie– sta non f11danu088,. E dopo a,·emmo l'lmpre.a. di Ilonchi. Che questa sia stato il colpo mortaJe alla disciplina. dell'esercito Italiano, cl pare sin assolutamente indl,,cutibile, e crediamo che anche l'illusu-e ge.uerale Giardino, l'eroe e il genio di Ga.lliera, Yeneta, (Ba distinguersi da.I Grap1i,) ne sia persnnso, sebbene abbiro- detto in &e· nato che lo crisi dell'esercito italiano ha la sua origine, « nel discorso dl\Nitti ani falli di Fiume». Il discorso sai,\ stato ino1>portuno; ma il fa Lto che ca u.llÒ il diS<:orlk>dovrebbe apparire all'aspirante bl'ao generai un poco più lm1>0rtante del dis<:orbO! Consnpe\'oll e addolora ti,simi delle ter· ribili conseguenze dell'impresa. di il<>n• chi agli effetLi della, disciplina, furono · ;,empi-e i suoi steSSi autori ed i 1>iùeeri fra questi, fecero immediauuneot.e di tut– to per llmimrc questo l<;l'l'ibile 11s1>ett.o dell'impresa. D'Annunzio, invece, sopraggiunto aJ. l'ultima, ora, fece di tutto per attrar,.., l'intiero esercito ne.J vortice dell'indisci– plina. malgrudo l'accanita. OJ>J>Osizione dei comuml:rnti di truppa regolare Ueina Hepetto e l!igoli (uoo per nuUa tutti ; tre hanno, \'in tacendo, aLbandonato D'.\JJnunzio). l'er il "J>OCULsoldato» Fiume ùo,•c,·n essere il centro delltl atta l'i\'oluLiouc uni\'ert,:ale: altro che 1'.,iume it.11ionn ! I <:ontinui colpi di mono che, quando -.,u·:rnno rc:1listicamente descritti, fara.n. no riùcrc il mondo, gli incitnrucuti ad im– pres(: in Itnlia, l11<iuestione ~fillo, turo. no contin11i formidnbili colpi alla dieci– pi in,1.. ll11 01·nwi non face,•a no 1>i ~ effetto J>Oicbè si w·uuavn·di uccidere una cosa. mortà. l'er dare uno idea, es.1tt,.,i ilella. buono. iotluenz.1 CSèl'citntn sull'esercito dal « poct:1 ,r,oldaio », basta riportare que– ~ti ,·~1-setti dell'inno ufficiale pubblica,. IDèDtt ~notato dalle truppe fiumane: Il Geo. Badoglio cl disse "andiamo a Albona • e noi gli abblam risposto andiamo fino a /fomn Contro lo »Oilrrt forza nessuno fort.n vale andremo contro tutti Rnanco In Qulrl,wle.. La squndrn del Qut1n:mro,veloce plU del vento, andrà a gettar le bom~ 'SUIouovo pilrl<Hlltnto, Ogni nemico d ltnlln sente una cruda apina: a Fiume a 7..arua Roma sarà con noi Re1oa /

RkJQdWJsaXNoZXIy