L'Unità - anno IX - n.29 - 15 luglio 1920

120 L'UNITA' Polemich~ siderurgiche olht rnntu.ta p1'0!luzioue nazionale della ghis.:a, rie,ta, mai .1 \ire.re di dia, prop1'-ia. nel S<'nso ,·ero e s,100 drlia. parola. Sei l9ll, infatti, lo mto de,·e inter– ,·e1lirt} con una uuo,·issimo. forma di pro· lezione, tousigliando la Oanca. d'Italia, le C:a,;.se ùi His1,urmio e le tre maggiori Bauclw li~re a fiuaozi:u-e uu anticipo • di ò milioni cli lii-e (che allora rappre· seutamno uu \-olore almeno triplo ciel· l'att11:1~~1 al fl"'JJJHJ lliY1-FJ[ba-Sa•x111a,– Ft•r,.;c,"··l'iom bi·1w. :-elli, • Critica Sorinle" del 15 marzo, l'oo .. \lbertelli n\'ert1 pubblicato un a,•. liroletto -i ,·in"'e e 111:rsunsi\'Ocontro le, in~iùic d~ triden1rgiti, nel quale, meH– si brevemente iu eriùenzn gli ,.:forzi fatti da quei signori per dimostra_r che sen– za. una Hider111'gin. naz.iouale uon ii~ssi:.1- mo esser·c skuri uò m.Uitnr1nente nè eco– nomicamente, <'ontrnJ)f)Oncvn,al loro I'rl· glouomento delle semplici cifre: nel 1911 l'Italin produs,se 300.000 tonnellate di _gh.is,ae ne importò 186.000. Per produr– re (lUelle sole 300.000 tonnellate consu– mò 1. 120.000 tonnellate di carbone; ergo per produrre l'intero fl1bhisogoo di 786 mila tonnellate di ghisa nl'rebbe dol'oto consmna,re ;!.900.000 tonnellate di car– boue. E e.i pare che b8"ti ! Con~ro questa argomentazione il dot– tor Luigi Ooddi, quello lite'""' cbe nel Oougre880 del 1917 della Società per il Progrc<ltlO delle Scienze, al'eva tentato con 0081 poca fortuna di confuta-re la ma,gistrale relazione del prof. Iannacoue e dell'ing. Cntaui, ha mof!SOalcune - 06 • eerl'azion.i (Oritioa, l'!ooiale del 1•.15 giu– gno) ('be sono la migllor pro,•a, della. de– bolezza. della 1>roprla canea,, Egli infatti dedica una buona parte della· sua lettera al giuoco infantile di negu re che un grande numero dei mag– giori quotidiani &lo aMen·ito al.la caWl8o del.la aiderutgi.a e che da ann.i ai condu– ca una a,ttivlesl.m& campagna, giorna.listi– ca per convlncere U pubblico della 00 • , ceflflità di aumentare i da~ sul ferro ghi"°' e 11-0Cialo. ' Nega che J& t&r!Jl'a dell'87 abbi& carat– te~ prote,t.ionistico per l& indnstria. del ferro: • i dazi allora <ola.ti furono t,an. to poco protettivi che l'indnatria del.la ghisa non poté a,>rgere in Itali& ·fino al 1899, e 801""' soltanto percbè lo Sta.to ei. lndneee finalmente a cedere in affitto, per u? termin~ 8Uffl<;ientemente lungo, le mi– DICrc dell'Elba.», e - a,vrebbe potato aggiungere - a regala-me il prodotto al– le 800letà esercenti gli Alti Forni. E co– "! egli viene a conf_,.., cly! 1n siden, r– gia, o per ell8ere più e!lntti, la produ,io– lle della gbis& da I m.inerale naùonale è llOrta 80ltaoto in 1·irtù di on doppi~ e gm,zl0818Rimo regalo !.1.ttole dal patrio gove'l!o. _ Ma anche più ''19""!'4 è la, protesta caudidissi.m& del dott. Oeddi contro « la campagna iDlli8tcnte, iargamente secon- • da,ta da, tutta l& etampa, più quotata, (quale?), c-ontro l'eooeull'a protezione vo– luta. da.i eiderurgici, mentre neesuno, se– condo lui, coooeceva i risultati degli stu– di a111da,tialla CollllllÌesione Reale per le tariJl'e dogana.Il I , Qui il tentativo\ di giuocare sulla di– menticanza. del lettori è addirjttura spu– do111oto,quaeiochè non fdlleero di pochi lllellÌ fa i Memoriali della Confederazio– ne dell'lndOBtria-, in cui ai chiedeva che i d&zi ,,. oro per i prodotti siderurgici d.i prima la,vorazione Col!8el'Oaumentati immedia-tamente in proporzione di 1/4. Ma, arrivando fina(Jnente al centro del– la questione, li Oaddi, pur negando che I ei.derurgicl SO@teugano la tesi che il Paese, nella produzione del.la ghisa. e del– l'aooiaio, debba, bastaJ-e a se stesso, ria.f– Cerma, la, neceseltA cbe ei. a,bbia. in Paese una eu111ciente produzione di ghisa., di ferro e di acciaio, « percbè esea: inronHJ J.ll' OWziooe quei-,.te 1>rete:ie bene• ID< 1 rL"11z.+.•, rtu$Cireblx! uu po' difficile dimo. ijtrtt.rlo": non Hui,eiaiµo infatti a capire come per teper ba~si i prezzi dei Pf'O!lot– Li gtr..wier.i sfa, necessario elentrli arti• ficisJmente della metil <--oi dazi IH'Otetthi; L-omed'altra. parte uou oompreucUamo là.. ucces.silt\ delta difesu dulia couooneuza., quaùdo il prodotto sLruuiero è dichiara– i.o iusulliciente e non adatto ai nostci l sogni. Ma il Oadd.i si accontenta, d.i afferma– re, li.i cito.re il couse.ll.80 aut.orerol.isaiwo, ma, molto vago e generico di Vilfredo Pa.– retc, e posso. oltre. Nei conf1-onti fra siderurgia e agricol– tum egli osserl'a, che l'agrlcoltl!J'a, IU> un ciclo leutis,,imo di u capit:ùi=ione-~ ed è 1>e1·ciò ai:;.sai me.no rimuue.r&tiva - per la. e<:ouomia nazionale - ctei. in– dw,tria, che heu più rupidlllllente e Jar– gauwute può coutriLuire alla ricostituzio– ne eoouowica. del Paese. il « la\·01-0 » in– corporato nei prodoLti del suolo e del– l'al hwaweuto, è intinitawentu wi.uore del « La,·oro )) ruppre:;eutaw ùai manufa.tti. E ùel resto l'u.gricoltura può e11Sere tan– to più flol'ida, iu quanto poe&1,con141" su mw..e che abbiano forte potenza di acquisto, quali solo pogsouo e.ssc1-edate da una larga dilfu!Sioue e .da una. alta pt'Odllèrità delle industrie. 0: )lltronta.re il lavora iuoorporato nei prodoLti !Siderurgici, con quello impie– ga.t,o nell'agricol!ura, è da.wel'o 'march.i&– n.a ! à1a uon fermiamoci u. queste inezie, e Jiillllgiawo invece alla eouclusione del Oa-ddi che ,•anta. i p1ogreeei mpidissimi della aiderurgia. itali.awi. negli ultimi an– ui, 1>e1· cui oro l'indWJt.rio. na-zionale prov. v~e .iià lurga.w':"te aJ consumo, per qua- 111 3/4. del fabb1soguo prebellico. « Si è insom= rat;giwito un livello che - qua,. luuquo sia la produzione degli a.ltri pae– si - può permetterci di starcene sicu– ri in casu, nost1·a, iu gue1·1·u. -Od in pace>). Ma se la, difC811o del dott. Oudd.i è na,– Clltisarirunente debolissiw", e- ha. avu– to 1>ei·ò il wel'ito di p1-ovocare, ol(1',a.d uuu replica ""'8!li vibrata dell'on . .liber– telli, L.\ risposui. di un anonimo, eviden– temente competentilleimo, che per la sua im1>01·tunzae la aua ch.iarez.z.a. crediamo di do,·er pubblicare quasi integralmente. « :!>on sembra 088,tto olfermare che la ta.ritfa del 1887 sia. ata ta sufficiente per le iud 'W'ie metallurgiche. Prima che sorge&le, me.rcè un be.ne ar• fhilettato pratezionis,mo 111.i1wrario, ia produzione diretta della gl•isa. col mine– rale dell'Elba,, e111o già nata. da, tempo, uel nostro P-, quel.la dell 'accia.io , fon. data specialmente sulla fusiooe del .-ot– tamc, che si sviluppò e ci-ebbe, in modo ael'io ed one_sto é punto parassitario, cor- 1-elatinunente al progresso generale del– l'iudu.tria, Italiana. Le Ji'errie,-ed'Italia, datano infatti dal 1880, quelle di Voba,mo (ora Acciaierie Lawbarde) dai 1873, la Po11deria del Pi– g11<1,w: ùal 187-l, le Pe,-,-ie,-edi Ud;i11e dal 1883; la Ditta, Ta8aara, (ora, Ferriere d.i Yoltrl) è 1·cccbia.; e prima del 1899, per citai-e solo le principali, erano gi:l. sorte lo. Temi nel 188-1, la. Po11dc1-ia, Mitam;;se d' Acoiaio nel 1895, la Ligu,re Melallur– gioo nel 1890. l:; nlPuiuto dello 'iato ~i aggiungono le sapienti cQmbinaziooi òei Siderurgici, che nel 191~ organizzano il controllo del– l'intct·o mt.·r-co10nozionale ooUa. costitu– zione delln Socicld r'cr,-o-Accia.io, per iufrènare, a mezzo di nccortli, iu ispecie con lo ::;talllve,·b011d, l'ooica co11oorren• za strm,iera allora temibile. AILro· cbe taritr:1 ciel 1887 !... E cobl isfltart·iva. aUa, gu rra, collo wo forma ind.iretta, scandu Iosa, incontrol– lara., incontrollabile, ultI'llJ>Otcnte, di proteziouiswo. Ordinazioni, per centina,ia, e oo.ntioui..'l di milioni, per miliardi, da– te dallo Stato, imprep31"ato, 110tto l.a &terza- del bisogno più assoluto, ,. mezzo di organi ignoranti al punto du non com- 1weudere la più semplice e volgu,-c term.i. uologiu idelle forniture, fn\te a gente pe1· nu.llu upp1-ofoodita uJ![lu tecnica, ma scaltrltsi nelle multiformi insidie con– t111oLtuaii daJJa, C8perienr.a. più che decen– nale di unu industria, pnrnssitoria, la qo&le, per quanto di proporzioni relati– ,·amente modeste nel complesso della, eco– nomia, del Paese, era, riuscit.a, già. pri.ma , della guen·a, o dominare la politica. I guadogui 8000 stati iucomrnensum– bili, qua,11/ita.tivam.lJftte e... qualitativa,, niente; si 1>0trebbero C88i 1>ure· conta.re a, centluoi& di milioni e forse ilo mi– liardi, se non fOAArero sfum.u.t.i 1 dh·cuta– ti enrne...;centi, sotto l'a88iUO delle la.888.· zioni post bellu,n., previste, minnccia,te, preannunziate, ma ... non applicute m.aJ.. E io quest"' arte di maneggio anguil– leaco, subdolo, puuto industriale e llj?P· pu1·e l,ancario, ma, che ha, ca1·u.Ltcristiche di dcgeuemzioue industria,le e bancaria,, che sciu1>&industrie o Baucbe, arricchi– sce i dirigenti. e che spinge ln borghe• sia alla, catastrofe prima dei tempo, l& oiderurgia italica è 81:&taed •llCfltra. Cn indizio dei guadagni tn,·olosi (e al– lo ste•i!O tempo una coaferiqa dol meto– do) è dato da, due fenomeni, i quali han– no griwemente perturbato ludustrie e Banche in questi ultimi anni: la, conqui• sta l'ittoriosa, da, parte <lei gruppi ;nde– rurgici, di numerose Società o nUende a.lini, d('r~,·ate e concorrenti, per p.s~r• virle, controlla-rie, assot'birle; e l'assalto rocambolesco alle Banche (dato, io si no– ti, esclush·ameute dn iodu'si.rinli metal– lurgici e meccanici), la, prima, volta, nel 1918, la. seconda, di cui si risente anco– ra, l'eco scandalosa, in questi ultimi me... sL; fenomeni eh~ non sarebbero,.stati pos– sibili senza guadagni di h\ da ogni Ji. mite E. dopo tutto ciò. a. rhe puato siamo giunti? Al 1mnto da, cui siamo partiti, o meglio da. cui J'ÌOdustrin sidenrgica i11, yra,iJ: ~ partita. Si domnudaoo auco• ra, nuo,~e protezioni, nuo\'e difeSJC,e nuo– vi aiuti. Cosi - grida, il p1-eside~te della, Con– federazione generale dell'Industria Ita– liana, nella oeduta plenaria del Cougres– ao Xnzionnle - ,,on. tri può pliì 1Jiverc! ... Il mantenere 099i in 11ig0t'C la. tariffa, del 1887 d aasu.rdo, per 11011, di,-c 1Xf/!JÌO. e zio, l',:-rn,to n.•nut.'l a. manc:lre, pe.r ra,. gioni diver~. la (.'Oncorren.1.a,de.Ha. Oer– mau~, (la più tooiibile), dell'America e dcll'lnghilterro, a. che coea. è senita,? Se la. Si<lerurgia nou si è fatta I() ossa in un umbient.e cost propizio, dove, quo.udo, come ~ le potrà Core? lfa. oltre li borsismo e l'insincerità metodica di persone e di bilanci, ori– gine prima di programmi erl'3ti, qua.li altre rngioni hanno reso vani i sacriticl del Pae~? Industria i111natu,mlct Iucapa– citù. tecnica1? Le due "'.gioni coe.•istouo. Non è 1>0•· sibile, o almeno non è ancora. dimostra.-. to, allo st.sto attuale, che sia, possibile, in Italia, la grande siderurgia. Le dfre cbe molto abilmente combina. il <lottore Oaddi per far credere che h produzio– ne aazionale soddi.sfaccia olia. mlUl8im& parte dei bi.sogni, rnggiuugcndo il 72 per cento dell'intero couwmo, ,·anno lette e integrate ia modo affatto dh·en,o, e con– ducono a. conclusioni perfettamente t'On– trarie e tra,vi assai. Ri1>0rtiamo, per potérne fare una, più eftlca<-e analisi, lo specchio, il qaale è proprio per le a-lloclole, cbe egli e.i for– nisce reiatico all'anao 1913: PPODo•rì•1 s1mrnuao1c1 Ghisa .... Ferro e acciaio: f::~~~o .' In compleuo. I lmporta- Prod111loue , Moue toan. toaa, - Oontumo '°'-'• tooa. 411). iM !!il.688 648.443 1.076. 3i(J 7t.876 '167.007 1.416.U 1.603.076 ;IWll.«lll i.064.696 Le tonnellate 426.755 di g~lsa. ei ot– tennero quMi C11Clnsh·ameuteda mi,nera– li nazionali; sta, bene quindi claMlftcar– le nella prod4t:ione oo::ionqk. Ma. oltret• tanto nçn si può dire per le altre ton• aellate ·1,076.320 formotè di fe~ro ed acciaio. Taf,1tti per la lol'Q produlione occor- sero: Ghi.,,, 11<,zioMW' . •. Tonn. !22.370 Ohisn estera, . . 1. • 59.TOO Rottomi u'?iouoli . 900.5611 Rottam,i cate,,; . . 4'74.865 Come si ,·ede, la, gbiea, concol'\l<11I1ente defin.ita oo:>ionak, een-e nella sua. tota– lità, anzi eoll'nggi,unta. di altra. ghla estera, alla, formnziooe dell' aocia.io, Non sono quindi ghiaa. ed acciaio due termini che si possono sowmare, giacch~ l'uno è eleil!enlo costitutivo ~ell'altro, per cni, • nei calcoli del c)ott. Oaddi, la ghis,a, sot– to nome diven,o, entra due volte!... Tan– to rnrrebbe calcolare la produzione na– ir;ionale aggiungendo al frumento la pa.– su. e il pane che dolio ste,ieo @I• otten– gono! Dalla colonna della. produzi<,,ic vanno qnindi sottratte senz'altro tounella,te 426.755, che non rappresenta.no unn pro– duzione, ripcllit1no 1 ma una fase. inter– media. della. produzione, che in tal modo si riduec a tonnellate 1.076.3!111 di ferro e actiaio. Ma abbiamo gi,l, ,·isto che alla loro for– mazione concorrono. insieme colla. ghisa di cui llOpra, tonnellate 200.000 circa di rottami 11azio1mli, e toancliate 500.000 di rotta,,.,;, e gh-isa.importati. Mn. accia.io e ferro ottenuti da ghisa e rottami eete– ri e con carbone pure estero si J)0880no gabellare per prod.uzione fUJ:rionalo1 Con– tinuando l'eoempio elementare di prima., tanto ,·nrrebbe coasidera,re come prodot– to nazionale il pane ottenuto dal fru– mento, che oggi cost grayosaIOOnt.e si im- a) agi8ce, come automatico caJmje. re 1 a mantenere bl188l I prezù del pro– dotto straniero, che, in difetto di uBa. industria italiana, sarebbero portati a.I più alto limite; Coi 1899 si in.izia, la produzione nair;io– nole della ghisa., destinata per la massi- 1n.a parte a, essere trasformata, in acciaio. ma i sncrifici del Paese pe1· Jll'Oteggere la, nuova industria, ue.lla. rcaltài. non si limitano più a, quelli corrispondenti aJ.Ia, ta,rilfa del 1887, e si molLiplicauo all'in– finito sotto le forme più diverse. q"i11di lll'{JC p,·ovvedcre! r E a un ingegnere, professore di Poli– tecnico, il qaale, specialmente a, propo– sito di siderurgia. e di mecc:1uica, A"li fu, osscrvnre che a, nulla possono S<!t•vire i dazi protettori. se non si mettono le in– du:-,:tl'ì('.oggi ammnlnte di borsiarno e de– ficenti J>("rorganizzazione tecnicn e scien– cifi('~I. su basi più serie ed oneste, ri:SJ><>ll· , porta, solo J>erchè cotto in forno italico. b) sup1>lisce olle deficienze del pro– doLto straniero, quando - come durante lo guerra, come attualmente e come per molti anni ancora - i Paesi esteri non sono in grado di fornirci i materiali che ci occorrono; e) permette di adattare tecnicamente i rwodotti al c·onsumo ua.zionale, cosa meno facile ad ottenerei. da produttori stranieri, che fobbrica<io in serie per il mercato mondiaJe >). Oome si conelliuo tra, loro e con la, E iu1•e1-o: il canone atata/.e, per tonnel. lata di minerale dell'Isola d'Elba. desti– nato agli .. \.lti forni, viene ridotto da, I.. i'.50 a, L. 0.50, oou t·ht: ~i ottiene aJ. meno un raddoppiamento tlei n1ntaggi della protezione dog:111ale. I contratti 81olali «caudalosi (1·edi C01'3z1,edi bupna memoria,!), con eS<:lusione della concor- 1-cnza, strnnieru. Sj susseguono per centi• nain di milioni, Luttati nella, rorugine, senza che la mctnllurgiu, f:.u:~ute capo a e de (testuale): ottimP C08<', però « 1»-i- 11111m, ,:it-.err!! ,,. E si tratta di uno dei migliori! lfo, ,1nnqu~ la protezione grande, sba.• lordich~a, insu1>e1-;1ta ed insuperabile. eor– ta autom~1ticmneute da11a guerra, e di– n•ut:.,ta auche ruaggiore dopo l'urmisti- E evidente quindi che ancl1e quest'aJ. tra. pot'z.ione di accinio non solo va. sot• tratta dalla colonna. della produzione, ma pa.'<Sltt&a, quella della importazione. Lo specchietto Oaddl, tenendo conto dei rendimenti 1>er le dii-erse trasformazio– ni del materiale, va in cilre tonde, nei suoi tota li, corretto come aegoe: Produ•lone Toun. 500.000 lmporttzlooe Tonn. 1.000.000 Conaamo Tonn. 1.500.000 I rap1>0rti appaio.no COl!linvertiti, e il prodotto 1ti11cc,umc11te11azi01wle scende dal 72 al 33 per ~ent.o del couS'l1mo.

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