L'Unità - anno VIII - n.43-44 - 30 ottobre 1919

' problemi della vita italiana Direi/ore: GAETANO SALVEMINI.,. Direzione e Am111i11istrazio11e: Firenze, Via S. Zanobi, 11. 64 .,, Abbonamentoordinarioannuo L. IO, semestraleL. 5.25 per il Regno; Annuo per l'estero l. 15 "' Sostenitore 01111110 L. 30, semestrale L. 15 .,: Un numero separatoce<it. 20.,. Si pubblicail Sabato.a ROMA e a FIRENZE~, C. C. con la posta. Anno Vlll .ii N. 43-44 ,...: 30 Ottobre 1919 SO~IMARlO: LA ele:/oni ù, Prm:ùicia di Bari: Il pro~ramma dei coml>attmti: V1i dia/op ùlcgrafi,:o; Una lei/tra del prof. Sall~miui. - Nu!la dies situ 1:,;;u. - Discuss/0111' « ,.,tm mot111"tr •• DALDl~O GIULIANO L'UNITÀ, - Il G'm.•cruo /noo<ratuo, A F. - Pro/Jkm1 tldl'Alt,1 AdtAt', PICl!.O CALAMA~DREI. - ltalram e Sltnl Hel'a Vou:,a (,'ml,',,. - C,,11fro ,I pr.>tc:icnusmo dog-,mnl,, - .Vd 1111s1tro ''"l{cmatc, (i. l., - Sulla 1,no/nltta:,,.me aer,mautka, FE1to1:,;:A:-;:OO BER~r. - P<r..hè 111011"<1. /'oh"· - /.'uwto decb mmc,. vi • I • • • p • • d 1 ., B • all'Estero ad C:,')erc rapprcseut.i 1 alla Camera e e ez1on1 1n rov1nc1a ari dadeputatidaessldlrouamentcelettl; /) ad affrettare 11compuuento dell'Acque- Il programma dei combattenti I sottoscritti, candidali nella lista dei com- battenti della provincia di Bari, mentre dichia- rano cli acccltare, nei suoi punti esscnz.iali, i! programma approvato dai combattenti nel Con- grcsso cli Roma, sentono il dovere di precisare in forma più concreta gli impegni, che inten• dono assumere di fronte agli elettori della provincia di Bari, in mo<lo che i punti essen– ziali del programma dei combattenti risultino meglio definiti e adattati alle necessità poli– tiche, detc·minatesi dopo il Congresso di Roma, e alle condizioni regionali. 1 sottot1critti 1 pertanto, dichiarano dj assu– mere i seguenti impegni : 1. Politica estera. - :-/ella politica estera f,1\·oriranno tutti i mo\'imenti interna– zionali, che siano diretti a perfezionare e ren– dere sincera ed effettiva la Società delle Na– zioni; a) correggendo i trattati di pace in quelle parti, che col violare i principii democratici e i diritti di nazionnlità, e coll'imporre diffe– renz1 di trattamento doganale, rappresentano un pericolo sicuro di nuove guerre; b) iinpeclcndo che la Società delle Na– zioni dlventì la \'e.:ite legale, di cui gli Stati più ricthi si varrebbero per attrib,iin,i coi,,di• zioni di privilegio e paralizzare il naturale ~viluppo degli Stati minori, immobilizzandoli nella loro attuale in erlorit,\ economica e po– lit.ca ; t) ricon<hCendo il diritto all'unità sta– tale e all'indipendenza d1 tutti i popoli, che abbiano ragghmh> la coscienza nazion:ile e la capacit..'l ùell'.1ut1,governo; ,/) creando la massima possibile solida– rietà economica tra. le Nazioni, mcòiante la progre~h•a ridu i,me dcl"c b rriere doganali e la leii.,Jttzione huern:11.ionale del lavoro; ,) prom Nenclo co~ì per i Yincitori come rer i "Inti la mttssima possibile limitazione detjli armamenti, vietando l'industria privata de di arnmmcnti e ponendo le fabbriche d'armi soao il controllo della Società delle Nazioni; /) vietando la prMica dei trattati se• g·eti; g) assicurando la libertà 1ell'emigrazione e dell'immigrazione e parità d1 trattamento in materia di leggi sociali, senza differenze na– zionali; h) garcntenclo la porto aperta e la pa– rit.\ di trattamento a tutte le nazioni nelle Colonie. Per quello che riguar<l:1~pecialmente I' lta- lia, s'Impegnano: ,1) a rifiutare ogni politica di intrigo ne– gli Stati Balcanici, propugnando una politica mazziniana di mediazione amichevole e leale; /J) r\d attutire gli attriti attuali fra Plta– Jia e la Jugo:;lavia, preparando un accordo diretto Ttnlo-lugosln,·o, che eliminando d,ll• l'Adriatico ogni intervento e~traneo, regoli la questione dell'Adriatico secondo i principi dd Ri:;orgimento luliano e col metodo indicato da Giuseppe Mazzini; ,) nd e!tigere che nell'ordinamento ammi– nistrativo delle nuo,•e provincie italiane sia rispettato i1 carattere nazion:ile delle mino– ranze tedesche e sla,·e; d) ad csi~erc che l'Italia si astenga da qualsiasi forma di inter\ ento nelle questioni interne della Ru-.!:tiae si opponga ad ogni in– ten•ento degli Stati alleati e della Germania, riprendendo immediatamente le relazioni com• merciali e diplomatiche. Coerentemente ai principii qui sopra enun– ciati, i sottoscritti clichiarauo che \'Oteranno i trattati di pace, solo nel caso che il Governo itnliano dichiari esplicitamente di volere pro- muovere la piìt sollecita possibile amm;ssione dei Paesi vinti nellrt Società delle Na~ioni e di voler funzionare come elemento di conci– liazione tra vinti e vincitori. 2. Politica interna. - Nella polit:ca in– terna i candidati considerano indisperu.abile una lotta sistematica in difesa della grande maggioranza della popolazione, e specialmente dei contadini, contro le -,)igar~hie che, già prima della guerra, domin,wano la nostra \'ita pubblica, e si sono sen•ite della guerra per rafforzarsi cd annullare ogni funzione leghla– tiva e cli controllo del P.trllmento. Queste oligarchie, strettamente le~te fra di loro, sono • co:;tituite da quelle industrie che sfruttano pa– rassitaria1nenle, sotto mille forme, il bilancio dello Stato e l'economia ciel paese, dall'alta "burocrazia civile e militare, e da quelle cor– porazioni operaie industriali, che, dimenticando i doveri cli classe, spalleggiano le industrie pa– ras~ilarie. Que!tle oligarchie vanno combattute: a) promuo,·endo l'organizzazione di tutte le classi lavor,1trlci, e ispccialmentc dei conta– dini meriodinali, non ~:olo per la difesa dd loro interc:,..-,idi cl.tssc, ma anche perchè tac• ciano \'oliere i loro diritti nella politica nazio-– nale a parità di condizioni con gli operai in– d1.13trbli già organizzati ; 6) resistendo ad ogni ulte, iore estensione delle funzioni del Parlamento e delle Ammi– ni!ltrar.ioni Ct ntrali a spese della \'ita loc:i!e, delle org;rnizz,1zloni professionali e delle inj. zi,1tive: private; t;econdando tutti gli spontanei tentativi degli Enti locali, dei sindacati di class~ e delle libere associ:,zioni, che mirino ad as!torl.1itequelle funzioni attuali dello Stato, che non hanno diretto rapporto con la difesa e con la politica internazionale della Nazione; rafforzando gli organi eletth·I locali, nei quali più agcv !mente si può r.tggiungere un'equa r..1ppresent,mza cli tutte le clag:;j dei cittadini, per la ge:stionc diretta dei loro interessi in armonia Cl•n quelli della iotera Nazione; CO• ruinciando col difondere gelosamente Je auto– r.omie delle nuo\·c Provinc.e italiane, in quanto non contrhtin1.> con le esigenze della politica nazion:ile; e:i;i;end,> che sia statuita per legge, prima delle pn,s:i;lmeelezivni gt.ncrali ammini– strati\'e, l'autonomia delle amministrazioni lo– cali, mediante tL Crc!a,lonc di una magbtra• tura di controllo indip<:ndente da111autorità prerenizia; e) negando ogni aumento d' imposte, che non sia discu !I.SO cli approvato dal Parl.1mento, e prima che la burocrazià militare e civile, ab– bandonando totalmente la bardatura cli guerra e iniziando effettivamente la propria riforma interna, abbia dato prova di saper ammini– strare il pubblico denaro, e di a,·er compreso che il suo st~ interChe di classe consiste non nella esten-.i,me artificiosa. degli organjci, ma nell'assicurare allo Stato funzionari pochi, capaci. ben retribuiti, indipendenti dalle pres• sioni politiche e responsabili ; d) e-sigtndo che la condizione giuridica ed economica dei funzionari e salariati degli ,~r-~i l,1t..ali ~i.i cqniparat:i a quella de:;;li im. piegati dello Stato di p.ui grado; t) e-.igendo che i diritti di clas~e degli impiegati privati siano tutelati da nuo,·e prov- videnze legislative, cominci;mdv coll'estendere la ..:ornpctenn clc!le commissioni arbitrali. Coerentemente ai i;uddetti principii, i sot• toscrilli si impegn:rnu: a) n propugnare lo scioglimento irnme• diato dell'attuale Corpo di Stato :\foggiore, ed esigere la organiu.i:tk.,ne della Nazione armata Ct>iseguenti criteri: affid::1re gli uffici tecnici ed amministrativi, asendo riguardo so– lamente alle competen,e nece1;;;;ariee in<lipen– dentemente dai gradi della chiusa gerarchia militare; ridurre rbolutamente i ruoli organici, precsisten i all.t guerra, degli ufficiali perma– Denti; introdur;e nelle scuole le discipline nece»o.1ricpcrchè.,.autti i cittadini, che posseg– gano dctcrmin.1ti tituli di cultura, sen•ano come uffi i::lli di complemento . .i.i quali siano acce:,s1bili tutti i gradi della carriera i b) a re,istere :id oltranza ad ogni ina– sprimento dei dazi doganali, e spccillmcnte al protezioni::.mo &iderurgicn, e ad ogni ri– chiesta cli premi e Ji SO\'venzioni sul bilancio dello Stato j e) a sostenere la neces"itR che, insieme alla impo.:ita progressiva sui patrimoni e sui sopraprohui di guerra, si proceda ad una se– vera revisione dei contratti di guerra ; d) fin;i.lmentc i sottoscritti si impegnano ad impedire qualunque tentativo di ii.gerenza confessionale ncl'a t1cuola pul,blica, lasciando libertà di S\'iluppo ,lita -;cuol:1 1Jrivata, l·on– serrnndo il rigido mono1l0lio degli es.uni alle scuole dello Stato. 3. Politica regionale. - ~, I problema meridion de, i sotto:;critti ~i dichiarano con– trari alle leggi spedali, perchè solo dal rin• novamento della politica nazicmalc, estera cd interna, il problema meridionale può e-.sere avviato a radicale soluzione. J sottoscritti si impegnano pertanto: n) ad opporsi a qua.lunque spesa per opere pubblichè nelle regioni settentrionali, che non trovi equo riscontro in spese effottive per opere pubbliche nel }.[c1.zogiorno,le quali più di qualunque altro aiuto governati\·o gio– \'erebbcro a la completa ,·alori~zazlone econo– mie a della regione ; b) a promuo,·ere una legislazione_. che faciliti il trapa.s"-()della proprietà terriera dai pos.iessori 3.:,,-.cntCi!tti nelle mani dei coltivatori singoli od a... eia ti in coo1;er:iti\'e; r) ad C!tigcre un pro\ vedimento lcgisla– ti\'O, che imponga un 1enninc I crento: io rer la rboluzionc delle quistioni demaniali, tenendo conto delle in.sormontabili difficoltà che incon– trano i proletari ncl'a rivendicazione giudizia– ria dei diritti comuni i d) ad esigere, nel campo della legisla– zione soci1\le 1 l'attuazione Ct;mpleta delle leggi per l'obbligatorietà della scuola, contro l'anal– fabetismo, e I' Ì\truzione professionale degli adulti, contadini, marinai e operai; e la ri– form:: delle legsi sugli infortuni agricoli e della gente di mare e i;ulle pensioni per la \'ecchiaia, in modo da eliminare l'attuale ini– quo trattamento a danno del proletariato e delle donne del )fezzogiorno, combattendo qualunque nuova. legge sociale che miri a creart: nuovi pri\•ilegi per alcune categorie proletarie con l'esclusione della mas.!!a ; r) a patrocinare il diritto degli emigrati dotto Pugliese, integrato dalle rùgnature 1 e ad impedire eh,· l'amminbltrazionc autonoma dcl– i' impresa sia affidata alla dirc:tione di parla- mentari; g) ad esigere che sia intensificata l':izionc di assistenza ,·erso i vititu,tori, pcrchè poi,sano superare più rapidamente e con minore dwno~ l'attunle crisi. NH'OLA FAVIA - GAl;:'i'ANO ~ALVlilllNI - J\'11C1tELli LA· MACCHIA- EUGHNTOAZJMO~TI - ALRSSANl)RO GUACCjRO - V1scmn.o ORr~ANor- N1COLA LUIGI DARDRRA - ANroNJO Tucc,. Un dialogo telegrafico Salvemini a Nitti 18 c.ttobr? ,lfim'"slro ,Villi - Roma A Bitonto gli autori delle vio!enze dell'ot– tobre 1913 convinti di ave1e sempre con sè la complicità della prefettura hanno ripreso la tattica delle intimidar.lonl provocando incidenti sanguinosi di cui le autorità ne approfittano per arrestare in massa i miei segunci mentre lasciano liberi i provocatori dei disordini. Men– tre nel . 1913 raccomandni sempre calma, le dichiaro che non intendo assumermi anche questa volta la funzione 1>acificatrlce in una popo1:uo:ioneche ha perduto ogni fiducia nella giustizia. Unico rimedio per evitare continua– zione incidenti dolorosi è affidare in Bitonto la tutela dell'ordine :id autorità C!;lranee alle lotte locali. Richiamo per:;onahnente la sua attenzione sulle re!-iponsabilitl the ella iji a~ume. GAh7'ANO SALVJ.:.).IIKI. Nitti a Salvemini 19 oltobr. Al Prof. Onelano S.dvemini - Ilari Non ho avuto rincora notizia dei fatti cui si riferi'ice suo telegramma, J\fa deplnro qual– sia!3i viok:n:r.a sia stata commessa contro SllOi amici. 1 lo telegrafato al Prefetto perchè inda– ghi e punis~a I re!iponsabili. Come ho sempre dichiarato è mio intendlmcnt,> che la lotta si svolg.t con I L mns-,hna corr'!ttez1.a e non tollererò alcuni ;1busi. N11-r1. Salvemini a Nitti .1/iuislro Xii/i - Roma Ringrazio sua rispo1ita. Nelle elezioni del 1913 nella città di Bitonto 36oo miei elettori furono ridotti a tredici dalla violenza dei maz. zieri e della pubblica sicurezza. Il pretore Stampacchia di Bitonto, che aveva iniziato d'Ufficio processo penale contro trentasette respénsabili, tra cui molti pregiudicati, fu tra– sferilo in Piemonte, e si dimise. li proces-.o affidato ad 1111 allro magistrato fu mandato per le lunghe finchè una delle solite amnistie lo estinse. Giunta delle elezioni convalidò natu– r:Hmente elezioni. Questa volta sono ricomin– ciate le minacce. 1 miei seguaci non hanno p.ù opposta r~istenza pa\Slva. 1 lanno imparato la guerra sul Carso. Ungaro Nicola, sopran– nominato Re Nicola, processato dal giudice Stampacchia e opportunatamcnte amni!itiato, pregiudicato temibile, condottiero dei mazzieri del i913, beniamino della Prefettura, è stato

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