L'Unità - anno VIII - n.36 - 4 settembre 1919

188 coli del Montello, ma per le ragioni suesposte, non avrebbe potuto approfittare della collabo– razione tecnica del Carnaroli ; e avrebbe di conscguen:r.a ucato un Istituto agrario a parte in ,011torman con la Cattedra ; ad evitare qucbto si cercasse di allontanare il Carnaroli, fa endogli pure po11li d~oro. Il Cav. Baccega aggiungeva che egli non aveva mai visto il Bcrtolini così eccitato e risoluto : dato questo atteggiamento del deputato, molti Istituti sog– getti alla sua ln'1ucnza, avrebbero sospeso il sussidio alla Cattedra; egli steMio, il Bacccga, non evrebbc potuto più garantire i contributi delta Fabbrica Coop. Concimi del Sindacato Agr. Prealpino, del Comizio Agrario, di cui è rispettivamente Consigliere Delegato, Diretto– re, Presidente; anche la questione della ospi• talità finora accordata alla Cattedra dal Sin• dacato Agrario sarebbe stata compromessa ; insomma tutti i consiglieri, che sono più o meno Jegdtl al llertolini da interessi, da vin– coli ccc., non avrebbero a,·ut,., il coraggio di opporsi al desiderio dell'onorevole; di fronte alla \'Olontà recl&l del Bcrtolini, qualora il Carnaroli non se ne fosse andato, i consiglieri si sarebbero trovati nella necessità di dimet– tersi. li Camaroll, sdegnato di queste sudicerie, ha abbandonata la cattedra di Montebelluna, dopo aver ottenuto dai Consiglieri un docu– mento, che mentre fa onore a lui, destituisce gli ahri d1 ogni civile dignità, Quest'episodio bcrtoliniano s'inquadra per– fettamente nel sistemi della malavita giolittia– na. La parte avuta dall'on. Bertolini nella comr ilazione della legge e delle commissioni per Il risarcimento dei danni di guerra, gli ha accaparrata una fon.a anche più note,•ole dell'antica, tra i grossi elettori e i piccoli proprietari del suo collegio. Contro tale odiosa camorra è necessaria una vigorosa offensi\•a politica da parlc della democrazia interventi– sta, che nella nuova circoscrizione elettorale plurinominale potrcbb.! a\'cr ragione anche della soffocante prevalenza locale del luogo– tenente di Giovanni Giolitti. Arnesi austriacanti Slamo informrtti che il principe don Li\'iO Borghese non è più a Budapest a perpetuare In politica austrincante dell'on. Sonnino e del Llorù triestino. J~ stato richiamato. Laus Dea! Ma a Vienn;:L e' è un altro tipo, peggiore dello stesso principe Borghese. Si tratta di un conte \'a,illco. Il quale, una quindicina d'anni or sono, fuggi dal Regno del Trentino, sotto il falso nome di Verganl, perchè accusato di truffa. Fu nccolto e aiutato in buona fede, anche da Cesare Battisti, che ignorava con chi aves:,c da fare. Quando sotto il falso \'er– gani fu riconosciuto il vero erede della nobil prosapia Vasilico, ne ru chiesta la estradizione dal Governo italiano. Scontò la pena. Tvrnò a Trento, E qui si miie a servizio della poli– zia austriaca, e fu pan magna del clericale Risr 1 tglio. Scoppiata la guerra, il Ri'svtglio di– ventò /Jo!ltllti10 dtlla I. R. forlczta: il gior– nale era scritto da Vasilico padre e Vasilico figlio fu l'organo del più feroce spionaggio e della più sozza delazione. Quando Battisti fu catturato, i due Vasilico organizzarono le di• mostrazionl contro il martire, in combusta col poliz.iotto Muck. Allo !-facciodell'Austria i due Vasillco scapparono con Muck. Ma ora \'a,ilico figlio è addetto all'amba– sciata italiana a Vienna. E \'asilico 6glio è addetto all'ambasciata Italiana a Vienna. Va– sillco figlio è addetto all"ambasciata italiana a Vienna. Lo ripetiamo tre \'Olle, affinchè i lettori non cred:rno di avere le traveggole. Da chi è stato scritturato questo figuro per l'ambasciata italiana a Vienna? È stata una Iniziativa diretta della Con• suita? Oppure dobbiamo essere riconoscenti al ben noto generale Segré? A proposito del Generale St!gré, !'on. Tit– tonl è informato del documento pubblicato nella Wimcr Afitlags•post, e riprodotto nella #Vt10 Euro~ del 7 agoMo 1919, da cui ri:;ulta ,·he nell'aprile del 19i9 11 generale Seg1é in– v.tò il governo dt Bela Kun a mettere sotto la protezione della Repubblica lingherese gli italiani di Fiume. li generale Segré la\'orava 011loraper conto della politica sonniniJna. Que~ta politica l'on. 'fittoni la continua o l'ha abbandonata? L'UNITA I fatti di Turi Nei giorni otto, no,·c e dieci agosto Turi, gros:;o comune del colle,io dJ Acquaviva delle Fonti in pro\"lncla di Bari, è stato in piena rivolta. Pcrchè? Nelle elezioni amministrative del 1914 a suffragio allargato Il popolo turesc era final– mente riuscito - grazie alb neutralità ordi– nata ai prefetti dalla circolare Salandra - a liberarsi dalla oligarchia elettorale, impostagli da molti anni dalla prefettura, eleggendosi un'.unministratlone propria, contraria al depu– tato impo~to al collegio nelle elezioni giolit• ti:tne del 9i3. La nuo,•a amministrazione, - sul primo momento e finchè fu al potere l"on. Salandra - fu lasciata tranquilla. Caduto l'on. Salan– dr.i la 1>refcttura inizio una per~cuzione ac– canita : violenze, faM, calunnie, anonimi, im– post,doni di &pe~e,cancellazioni arbitrarie di deliberati conslghari, denunzie ed intimida– zioni per parte dei larablnleri, richiami im– prov\·isi cd ingiustificati di esonerati favore,·oli ali' amministrazione, esonero degli avversari, persecuzioni dell'agente delle tasse, persecu– zioni delle varie commissioni di requisizioni, insinuazioni e tentativi di gettare la discordia fra i componenti stessi l'amministrazione, tutto un insieme di manovre, insomma, dirette a diminuire 11 fa\'ore popolare all'amministrazione stes:Ja ed a scalzarne le basi con l'intimidirne gli amici cd Incoraggiarne i pochis!:iiminemici perchè aumcnt:il»Cro di numero. Finalmente fu mandato a Turi un com– missario prefettizio - una delle tante cana– glie, che vh-ono a ~pei;e <lei comuni puglie::,i, facendo inchieste ammae!ltrate - il quale si ren) finalmente !lui luogo a compiervi un si– mulacro <.li inchiesta, ,•ero monumento dt ma– lafede, di falsità e di menzogne. E così la Prdettura ebbe 6nalrnentc un pretejto · per sciogliere quell'ammhùstra:done, che non era riuscita a far cadere per stancheua. Fra i motivi clello sdogllmento vi era anche che l'ammini'!trazione fo,sc invisa alla generalità della popolazione. Ebbene la popolazione., per dimo!,tr:ire i ~noi veri S<'nlimenti,non appena arrh·ò al Comune il R. Commi~ario Ca\·. Pi• ciocchi - ftrso11,1 ti,1/11 ol dtfulalo, come lo definiva la ste:ssa prcfcttur.1. - inizi,) subito una lotta ad ohram.a contro questo regio emi..... ario elettorale, finchè, - dopo a\·erne sopportato per b mesi i sopru::.i e le ,·essa– zioni - il giorno 8 agosto, riunitasi in pulr blica piazza a grandioso comizio, decretava la decadenza del Commis~ario e ne intima\·a l'immediato allontanamento dal pac!:ie. La prefettura dapprima reagì, in"iando sul luogù dt•legati 1 carabinieri e guardie: ma \'ista impossibile la repressione e trovatasi il 10 ago• sto di fronte alla minacda d'un moto generale di solidarietà di- tutte le sezioni combattenti della provincia, dovette redern. Ed il R. Com• missarlo, date le dimissioni, partiva dal paese. Tali i fotti. Essi a11sumonoun significato altissimo, quando :;i pensi che ~i sono svolti in una cittadina, che fino a ieri era un feudo governati\'0 1 In cui non si concepiva neanche lontanamente la possibilità di una rh·olta co.– me quella dcli' 8, 9 e 10 agosto. Questa ri– volta ha del meraviglioso, e fa benedire alla guerra, che ha addirittura ri\'oluzionatc mo.– ralmente le mas:;c rurali. È una nuova co.– scienza politica, che si è formata nei conta– dini, 6no a Ieri schiavi e incapaci di una \'Olontà J>Olitlca che non fosse quella ordinata– gli dai gala11/uomù1i. E uo nuO\'0 senso di di– gnità, che fa guardare come ad offesa l' inge– genmzi'Lprepotente ed Ingiustificata del governo per sciogliere, a solo scopo elettorale, un'am– ministrazione comunale liberamente elétta. È la solidariet:ì, che a mezzo dei combattenti si (! manifostata prontamente in tutta la pro– vincia a favore di questa popolazione, CO::.i violentem<.:nte sopraffatta dall'arbitrio gover– nati\'O, Anche in Puglia, dunque, qualcosa comin– cia a mu- \'enti ~otto la paglia. E noi augu– riamo hc l'esi:mpio di Turi sia prci;to imitato in tutti i comuni dd Mezzogiorno. E necessa– rio che i commissari regi mandati dalle pre– fetture a prepotere nelle amministrazi,,ni lo– cali -;j sentano continuamente minacciati nella l ,·ita dalle popolazioni c,tanche di e~re ta– glieggiate. Quando I prefetti non troveranno più ca– rogne dii:po-ite ad andare ad arrischiare la pelle per fare i ,ervitori dei deputati, allora il ~lenogiorno d'Italia anà conquistato con le sue forze l'autonomia comunale. Letture raccomandate Scritto nei primi::1simi giorni (lei no– vembre 1!)17, 111c11tro il disnstro di Cnpo– retto scmhrnni irropornùilc, o pubblirnto oggi, il « Qundcruo delln Voec », che OJOSEPPJ~ l'HEZZ0J.,l~I puùblicn col ti– tolo di ('aporctto, l'. uno fipictuto esame tli coscicnzn, chr dovrcùùc essere letto e meditato dni nostri IC'ttori come integra– zione naturnle di <1nunto il nostro gior– nale hn scritto sullo ste<.so argomento. )tanca allo studio, pensato e scritto di getto uei giorni dclJn i;:rnmle crisi, In ,·i• siono delln fine , ittorio~u della, guerm : Cnporctto è sentiru nou come unn tragica. crisi, da cui il pncsr si snln~r:ì. di si– cm·o, 11111> come un llisnstro fori,;c irrc• parnùilc. l'orciò P opuscolo ti uu po' ...•. pericoloso, noi senso (')10 può essere con• fuso con qnollu lettcrn.turn neutralista di <1ucsti giorni, )H."11' cui Jn,. guerra. sa• rcbbo flnitn n ('nporotto e non n Yitto– rio Veneto. Mn, 1rn<:lio nell'ora dell'ungo– scia tcrribil<', il J.lr( '1.zolini lin. couscrntta una ,·isiouc snnn <' fort<• e onesta dell'in– scgunmcnto, eht• il paese ,lo,~ent ri('n,·nre dnlln ei,pcrienzn ntrore: • Clii scriYc quc# ste pag-iuc c·ouc-ltindcn\. lo scritto - hn per Pltnlin mngf,?iori speranze di quelle, che n\·e,~u J)rimn. Pcrchò pri111n di questa catastrofe potc\'a <•apitnre nll' Jtnlin di raggiungere i Rnoi intenti cnpitnli 1>er forza non propria e 11,rn:a che,,. ri1:elassero le bacature del suo oorpo. Posta nllora. in una. situnzionf' suprriore nlle sue ca1,ncit.\ e ~onflnta du lln \'Cnturn, tmrcùbc stato un pncso cli impo!ii:dhilo orgoglio o di tn·outn irrepnrnbile C'Udutn. Og-gi il male ò palese, evidente, in1wgn1Jilc. Vo1T:\ il nostro paese approtltfn1·c della lezio11e t So noi usci• remo dnllu, g11( 1 ~·n coi 11081 ri coufini na– turali, e flunlmento com~ei della 11ostrn, realti\ di popolo <•h(' nnt·orn. è da. fare .... allorn questa catustrofo non Fl!lr:\ statn. iovano, t• fra ,·enti anni gli stranieri ,to– ,·ranno riSJU!ltnrri ns~ui più di quello el1e farebbero se :n c~simo rnrpito, con imme– ritata fol'tunn, il posto <"hC' nel mondo, nou ci !-.!Wltn\'n nè per forzu nt! per ma• tnrit:\ di onimo•· <iuestc pnrole Fono più OJlporturw chu mai, Ol[f,d, mrutrc da un lato si pretendo fnrc dell'Jtulin. la più ro– vinata nnziouc del mondo 1>crchòrbbe Ca• porotto e pcn·hè 11011 ottiene tutti i formicai adrintiei, e dnll'ultrn. si , uol fare dcli' J.tu – lin. la piÌl millnntutrice e 1>iùdisgnstosu• mento stupith~ nozione del 111011do, pcrchò ò rinst::itn finalmente n superare, doJ)O uuo sperpero di cncrgio moltiplicnto <la)nillc deflcicuzo o ùn. 111 ilio errori, la terribile prova. Cronaca della Lega Il Consiglio centrale della Lega Democratica per il rinno\'amento della 1.olitica nazionale, nella sua ulti•11aadu. nanza, ha approvato i seguenti ordini del giorno: J. Il Consiglio Centrale della Lega, consta– tando con compiacenzi'Lla perfetta coincidenza fra li programma cl 1 azlone della Lega e i fini di moralizzazione e di rinnovamento della vita pubblica che sono nel propositi dell'associa– zione Nazionale del c )mbattenti, afferma_che è dovere dei soci, i quali ne abbiano diritto, di aderire all'Associazione dei~combattenti. II. Il Consiglio Centrale della Lega, conside– rando la ncce!)ità che le organizzazioni pro– fes.::.ionalireagi~ano contro il pericolo di es– sere asservite alla politica. dei \'Cechi partiti ed assumano un proprio programma d'azione politica in armonia con le nuo"c necessità della vita nazionale, raccc.,manda a tutti i soci della Lega d'i,crker i alle organiuazioni pro– fe55ionali, a cui hanno diritto d1"partecipare, facendo\; propag:mda del programma di rin– novamento della Lega. lii. La Lega nel riguardi del decreto-legge sulle pensioni alla vecchiaia const.1ta: 1° che la forma adottata dal triplice contributo rende di fatto impossibile l'ésten• sione del beneficio al bracciantato agricolo av\'entizio non organizzato che costituisce la mJssa dei b\'oratorl nel mezzogiorno d 1 Ita– lia e delle isole, nonchè ai piccoli proprietari ed alle donne che la"orano a domicilio, ciò. che, oltre ad bSCre iniquo, accentua la con– dizione di prl\'ilegio, In cut tro, ·a.si il proleta– riato industriale dell'alta Italia; 2• che il sl,tema. adottato renderà ne– c~1.ria la creazione di un nuovo organi .. mo bu1ocrati :o a caglc,nc della forma con cui do,•rebbcro riscuotersi i contributi elci la,·ora• tori e dei datori di lavoro. La Lega impegna pertanto I propri ade– renti ad agitare la questione di fronte all'opi• nione pubblica, affinchè il beneficio sia reso effettivo per tutti i lavoratori, e l'esazione elci contributo da parte dei lavoratori e dei da– tori di lavoro venga congegnato in modo da potersi effettuare coi mezzi consueti di esa– zione delle imposte dirette. Riunione generale del soci Il Comitato esccuti\'o, considerando come sia necessario che la Lega assuma un atteg– giamento ben definito nelle prossime elezioni generali; data la gravità dcli' argomento e la opportunit,\ che abbiano modo di parteci. pare alla dlscU!:isionee ali:\ deliberazione tutti i soci della Lega ; ha deliberato d1 convocare a Roma una riunione generale del soci per esaminare il problema della tatti('a elettorale. ln questi giorni tutti i soci riceveranno una circola,e, in cui sono invitati a indicare quale data sembri ad essi più opportuna per la riunione. Tenendo conto della opinione della maggioranza, !-)arà fissata la data, che però non J>Otràessere posteriore ai primi di ottobre. In attesa di questa riunione, -.arà bene che i gruppi e I singoli soci si astengano dal. l'asswnere impegni definitivi per le liste elct• torali. Facciano propaganda inttn. a delle no– stre idee, si rendano conto delle cc,ndizioni locali, si preparino a riferire alla riunione della Lega. In quei,te &i prenderanno le deli– berazioni impegnati\'C per tutti. Gruppo di Catanzaro li gruppo di Catanzaro ha iniziato la pub– blicazione di un scllimanale, Intitolato Il Ri11- 11oz•amtnto. Gruppo dil\eggioCalabria I nostri amici Pror Tiberio Evoli, Aw. An~ tonio F1lastò, Avv. Giosuè Jemma, Prof. Rocco Lupponio, Prof. Domenico Rubicchl, dottore Pietro Timpano,. Avv. Gildo Ursinl, hanno pre– so la iniziath·a per la co&tituzlone di un gruppo tlclla Lega a Reggio Calabria. Errata-corrige Xell'articolo li ntorno di Casa d'Austn'a del passato numero dcll'Um/t) sono occorsi alcuni gra"i errori, dei quali correggiamo quelli che più deturpano 11senso. Prima colonna, secondo capo,·erso, In fine:-– anzi che « ben formala la casa degli Absburgo ». correggere: ben lomatn la casa degli Absburgo .. Prima colonna, quarto eapoveno 1 decima linea: anzi che « mandare al mare », correg• gere: 110n andare al mare. Seconda colonna, undicesima. linea.: anzi. che ~ disa,-mart i vincitori della Francia.», cork reggere: disunirt. Seconda colonna, quintultima linea: anzi. che « è stato il Wa:imè di Trieste », correg.. gere: LJJ ,1.Ya:icnt di Trieste. Terza colonna, prima linea.: in\'cce di eco– stata molte tt11h"noia di morti •• correggere: molte mi"glia,a. Tipogrnfia Gallltiao11, Via S. Za.oobl o. f4

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