L'Unità - anno VIII - n.21-22 - 25 maggio 1919

L'UNITA gnulo la, non sana e spesso insmw classe dirigente. Qu,csto popolo, di'. cu,i vogliamo essere la, voce, deve voter trova-,·e da, sè le vie del sno ri11inovci1nento ech,cativo. Questa. fede ci ha, dato /a. [J11erra.. Chi vuole couibattere e cmche un poco soffrire per questa. fede? Collabonmdo ai Nuovi Doveri ness11,110 (U voi 9tmclaguenì protezio1te e migliorerà, la. sua cm-ricrei. 1 Nuod Doveri rinscirono se,npre ·molesti ai vciri polm1tati scolasl:ici e proc1n-<t·1·onosempre 1nolle i11ùnicizie e poche amicizie a.chi li 1·edi9<wa. 1\Jc,, le a,wi– cizie f1wono {l'Cleli e sono dwratc (,no acl oggi, e son-o vi1:e cincora 1 perchè rawima, le conccdev(l, e rmiinrn le 1·iceveva. Le inimi– cizie sono cctclnte sempt·e nel nulla, perchè le su99eriva l'·inferesse o la, vamifrì feJ'ita,; esse non sono mai riuscite (i scora9yicirci, 'ma solo, qualche volta, ad Ofl'cnclcrci nei 'nostri piccoli umili ilfritU. Voi, cari a111.ici, c-iconoscete. E ci ritro– vate nelf(i « Serie Romana», come ci avete conosciuto nelle, pri m.(1. Che cosa,sanì leise,·ie roman(i elci Nuori Doveri·? Quel che voi la, farete, wmici 1niei. t·ac– cog1iendovi intorno cul essei con l'wvimo di ichi co1Te alla snci vecchia bancl-iera, JJer rm.ora,·lci con nuove vrove. 21[anclate su.bilo 1uw. JJcwola cli adesione e 1wesfo i vostri p,·imi cwticoli. Lo se/temei dei fascicoU swni, qnesto: l. Llivelazioni. (Eswm,e dei 1,wli che affliggono l'educcizione ,itc,licuia, con, lei pre– -cisa indicazione delle reSJJOnsabUità e dei respon.scibili). ~- Baltaglie. (Discussion·i sulle leggi <e s1,i . p1·ovvedi11ient,iche interessano la, .scuola ifalicina). 3. Speranze. (P,·oposte pe1· innov,..– .zfoni neaU istituii di educazione d'ogni araclo e nelle, pn,Uca. clelfecl1,cazione pnb– bliw e privata). 4. Cùnfessioui. (Pa9ine di !Jen-itori e di 1naestri su.i loro tentaf.i·vi e sulle loro espen·euze edu.cati,ve). 5. Opere. (Slncz.i e noUzie snlle ini– ziative pll.bbl-iche e pri·vate pii,, promettenU 1)e1' la rieclucazione clel popolo italicoio). ù. Colloqui. (QuesiU cli 9011,ito·de di maestri, c11i la 1·ivistc, risponderà senza, alc·una. p1·etesct cli ammaestrcwe). 7. Adunale. (Resoconto cli convegni e co11r,ressi cli ecluwlo1"i ·italiani,). 8. LcLLure. (l!Jsamw critico d,j scrilU pedagocici, cli pubblicazioni pe,. lct 9ioventit, cl-i Ubri di testo per le scuole; spo[Jli bibl-io– !Jrafìci). V. 1nchieslc e notizie. (Culf.n,·a s111Je– rim·e - scuole secondctrie - scnola primcw1:a e 1Jopo1are - senale 1n·ati~he e professiorwU \ - istituU prescolast-ici - ecl·ncazione fa'lll,i– licwe - spettacol-i, cerimonie, feste ecl11cative - rcyioni e città Ucil-imic da.Ipunto d·i viste, della cu.ltnra e dellct attività, eclucaUva). I ma·>wscritli e le pnbbUèazion,i vmnio spediti a me ,·ia Caronda, ~66 - Catania. GIUSEPPE Lo:-.10.AHOO-R.\DICE. Abbonamenti ordinari L. 10; abbona– menti sostenitori L. 25 (anone): abbona– mento speciale per le scuole normali: 10ab– bonamcnli L. SO e una copia gratis pel' l'insegnante. Gli abbonamenti vanno spe– dili, con cartolina vaglia, ,1 Ila Soc. 1lno11,. Editrice ,j( Lei Voce», Roma, Piazza 'l11·inità dei Monti, 18 - ~relefono 47-85. Kon si vende a numeri separali. Date alla. notizia della rinascila dei Niiovi Dover-i la massima diffusione fra gli amici. Invialeal]a Amministrazione elenchi di indirizzi ai quali convenga spedire un numero di saggio. Procm·ate abbonamenti. Dopo il Convegno di Firenze La sospensiva deliberata dal Conveguo di Firenze sulla discussione riguardante la con– cezione e denominazione definitiva del nostro movimento, e la possibilità o meno negli iscritti ai vecchi partiti squalificali di far parte della Lega, è atto di così alta moralità politica, cui solo una sincera, moderna, sostanziale coscienza democratica poteva dar luogo. E c 1 è proprio -da compiacersene vh·amen te, perchè in Italia assìstiamo troppo spesso ai procedimenti in– quisitoriali delle a,scmblee così dette J~polari, ove si fa giustizia sommaria e disinvolta di eretici e di assenti. Per chi vede oltre le ap– parenze, codesto è un sintomo confortante assai: ,esso è, poi, una prima espressione concreta molto simpatica di quella che sarà la fisonomia ondamentale del movimento. E sta bene. Ma poichè per il prossimo oonvegno è ne– cessario siano note le opinioni di tutti, vorrei mi sia concesso di dire, in quattro parole, .anche la mia. Il Convegno, per tutte le ragioni illustrate -dall'Unità, ha fatto benissimo a concepire, per ora, l'organizzazione come lega. E sin qui, credo, sian tutti concordi. Ma c'è l'altra questione -da discutere, da chiarire, da definire. Ed è la più delicata. È quella che riguarda l'apparte– ·nenza, degli aderenti alla lega, ad altri partiti. Ecco: sono nemico dichiarato di tutte le -transazioni e non ho mai cercato di conci– Hare l'inconciliabile. Tutt'altro! II mio tem– peramento, la mia moralitii mi portano a desiderare sempre le posizioni nette. Pure, mi sembra di non addh,enire ad alcuna transazione con la mia coscienza, dando la mia adesior.e alla Uga senza uscire da un partito politico, che seguo da qualche anno -con devozione di volontà, di lavoro, di disci– plina. E non ~i tratta mica di uno di quei par– titi pletorici, di maggioranza, che consentono l'accendersi dei più rosei miraggi arrivistici, ove attingono tuttO il loro fervore di apostolato i nos1ri sapienti demagoghi della scheda! Il mio è un partito di minoranza, osteggiato un po' da tutti - un partito che riclliesc ai gio• vani, che vi entrarono qualche aano fa, una -certa fermezza di propositi ed un dispregio non indifferente per il così detto quieto vivere. ".Parlo del partito repubblicano. I repubb!icaui 1 si capisce, sono uomini come tutti gli altri: sarebbe ridicolo affermare che essi ha no la privativa della coerenza e del– l'assoluta onestà politica (prego gti amici della Direzione del P. R. I. di non sporger quercia!). Ma, pure, fra i tanti partiti italiani, il repub– blicano è quello che ha saputo - con la mo– destia dei mezzi di cui disponeva e seguendo talora, i binari morti di alcuni mefodi tracli~ zionali - serbare una linea di condotta no– bihnente elevata e sicura. Dirigenti a, parte, esso è seguito da molti uomini generosi, aperti alle più sane correnti idealistiche - più per istinto, è vero, che per determinazione auto– cosciente - e che costituirono il gruppo più vivace e combattivo del proletariato interven– tista ed intervenuto. Ora, questa massa non può, non de\'e es– sere - cosi sic et sù11p!idttr - abbandonata da quanti seguiamo con la pit'1accesa simpatia il movimento su5citato daW Unità. Ci sono ra– gioni anche di sentimento, ci Sono obblighi morali che fanno troppo sentire l'impos~ibilità di abbandonare le nostre antiche posizioni di lotta! Ciascuno rimarrà al proprio posto, che sarà posto di avanguardia vigilante 1 per tra– sfondçre nei vecchi organismi i metodi e le esperienze che sarà stato capace cli rile\'are e di conqu:starsi con l'appartenenza a!la Lega. L'essenziale è che questo desiderio di rinno– vamento sia reso palese con la batl<\glia più intransigente data a tutte le degenerazioni ed i compromessi, \'erso i quali fatalmenk propen– dono i nostri partiti politici. Volontà mi sembra abbia imposta,ta e risolta benissimo la questione con P incitamento: 1Ves– s,m partilo nuovo, ma ,'IJm(Jl)(l/t! - o giovani - i vecchi partiti/ Soltanto, infatti. vivendo nei partiti, è possibile seguire in tutti i loro mo– vimenti, giudicare con sicurezza e cognizione gli uomini che vi si muovono. Le conseguenze di questa intensificata azione innovatrice e di controllo saranno queste: o i partiti miglio– reranno, o noi ne saremo cacciati fuori come eretici. La massa possiede una dialettica di semplicità. lineare. Essa non è capace di far distinzioni sottili: nell'aliontanamcnto volonta– rio ed improvviso di uomini, che ha sempre stimato, vedrebbe oggi nient'altro che una de– fezione. È dovere di tutti non /a-J()rarc per la diffu~ione dello scetticismo in mezzo agli uomini . semplici, che finirebbero - non comprendendo certe determinazioni - col cedere agli inviti dei facili amori bolscevichi, cui certo isterico socialismo di casa nostr; si è impudicamente abbandonato. Ogni uomo di esperienza sicura può imma– ginare quale immenso beneficio per la Uga è quello di poter disporre, per le sue realiz– zazioni positive, di forze politiche già disci– plinate ed organizzate. Aderisco alla .Lega per moltissime ragioni che è inutile stia qui a· ripetere, (dovrei fare una dichiarazione di fede), ma anche perchè sono convinto ehe in essa il contatto con tanta onesta e brava gente - che lavora seriamente per un'ltalia migliore - mi farà un gran bene. Noialtri giovani, abbi:.imo vivissimo il desiderio di ampliare le nostre esi erienze, di rendere più solida la nostra preparazione, più organica la nostra cultura - non per perse– guire un ideale astratto di perfezione indh·i– duale, ma. perchè sentiamo cosa significhi par– tecipare con dignità e proficuamente, per sè e per gli a.Itri, alla lotta politica. Ora la Lega sarà proprio quel campo sperimentale ove con un lavoro libero, compiuto su un ambiente sano, condotto senza pregiudizi di metodo, po– tremo attingere quelle energie vive di cui abbiamo tanto bisogno. Nei partiti queste fa– tiche volenterose sono impossibili. Le discus– sioni vi procedono arginate in lio:iiti, talvolta angustis~imi 1 che non si possono assolutamente superare, per non correre il rischio <!i.,.. pre– dicare ai pe~ci. È difficile, poi, nel parlito, considerare la realtà nella sua pienezza ogget– tiva: il senso storico non è mai sta,to il forte di quanti si attaccano, con la tenacia delle Ostriche, ai dogmi delle loro chiesuole poli– tiche. E perchè, aUora, chiudere le porte in faccia a quanti rimarranno nei parti~i 1 di cui si è sommariamente proclamata la squa!ifica? Certo, l'idea di abbandonare i vecchi partiti ed i i \'ecchi uomini potrebbe anche essere accolta da noi giovani con un senso di liberazione. Ho .se~ltito anch'io, infatti, repugnanza per certe situazioni e per certi uomini: li ho av– versati come ho potuto, ma non per questo uscii dal partito. Se si dovesse abbandonare la propria posizione cli lotta ogni qualvolta lo stomaco fa delle contrazioni poco gradite, si finirebbe col non combinare niente - mai! - e si farebbe meglio a domandare asilo a quei fedelissimi frati che, sul monte Athos, compiono l'utile lavoro di guardare il sole e di far roteare i due pollici delle mani congiunte sull'ombelico .... Gli amici intranstjmti della Lega, da quegli uomini onesti e spregiudicati che sono, do– vrebbero proporsi l'agevolissima fatica di capire la nostra i:<>sizione. Perchè mi sembrerebbe proprio ingiusto si riservasse la sola via del– l'uscio a tanta gente di provata buona volontà UN UFFJCIALE Dl Cm,lPLEMENTO. POSTILLA Anche qucst' interessante articolo ci induce alla nostra solita osservazione. Gli aderenti alla Lega si dividono in due gruppi: persone, che non vogliono ruilitàre in nessuno dei par– titi esistenti; e persone, che hanno fiducia, pili o meno salda, in qualcuno dei vecchi partiti. I due gruppi possono convivere amichevol– mente nella Lega, a patto che gli uni non neghino la libertà agli altri. Cioè chi milita in un partito non importi nel lavoro della Lega le preoccupazioni speciali del suo partito, ma faccia del partito il campo di propaganda delle idee della Lega; e chi non ha fiducia dei partiti esistenti, consideri la Lega come una vera e proficua organizzazione politica la cui azione è equh·alcnte a quella di un partito, senza negare che altri soci possano militare nei veri e propri partiti. Chi avr,\ miglior filo, tesserà miglior tela. E la esperienza dei pros~ simi am:i indicherà agli uni e agli altri la via definitiva da seguire. L'UNITÀ. Si può aiutare l'" Unità" pagando subilo l'abbonamento,se,r;aaspe/. tare sol/ecitarioni, che richiedono ingenti spese postali e rendono più grave il lavoro dell'ammini')trazionr. 123 Le adèsioni alla Lega democratica per il rinnovamento della politica nazionale, si ricèvono presso la redazione dell'Unità, Firenze, Via San Zanobi, 64. Gli amici sono vivamente pregati di non tardare a invia~e l'adesione col loro indirizzo preciso e con la quota annua di almeno 12lire. Quanto prima invieranno l'adesione, tanto prima la organizzazione diventerà attiva e fat– tiva. Adesioni pervenute finora: 99. Carlo Mancs. Roma. - 100. Giusep– pe Ambrosio, Roma. - 10.1. Giovanni Palazzolo, Roma. - 102. Antonio de Ste– fano, Roma. - 103. Michele Dalloli, Roma. - 104. Roberto Biscegla, Roma. - 105. Guglielmo Zagnri, Roma. - 106. .Augusto Cn.labi, Roma,. - l0i. Francesco Mezz:Ìtesta, Roma. - 108. :Mario Ferrara, R.oma. - 100. Francesco Fa.ocello, Roma. - 110. Niccolò Fanecllo Roma. - 111. Giovanni De Mnrchi, 1-toma. - 112. l.?er– rnccio Rubbiani_., Roma. - 113.Giuseppe Bucci, Il.orna. - 114. Giovanni Ozzo, Roma. - 11.5. Gino Ferretti, Roma. - 116. Giuseppe Stalfi, 'forino. -117. lt'ran– cesco Cabras, 'forino, - 118. :rtrarco Gi– retti, Torino. - 119. Gactan0 Viale, 'l,o. rino. - J20. Giuseppe Uocozza., Napoli. - 121. Ca.milio Pastè, Cigliana (Novara). - 12:t. Antonio Zubiani, Pineta di sa•l'- tenna (Sondrio). - 123. Rt>ffaele Ciasca, Rionero Vulture. -124. Antonio Roma,no, Napoli. - 125. ~fa.nara Valgimigli, Spe– zia. - 126. Gioa.echino Niccoletti, Zona di guerra. -127.l{oberto Fortini, Firenze.· - 128. Luigi ].[arclietti, Parlesca (Peru– gia). - 129. Tito Scolari, Milano. - 130. Mario Tortonese, Alessa.udl'in. - 131. Er– nesto Piazza., :Moudovl. - 132. Benvenuto 'froves, Mondovl. - 133. Ugo Gfrardoni. Spezia, - 134. ~farlo Batta.glia, Catania,. - 135. Guido Zrulci, Brescin. - 136. Giu– seppe Orlancli, Mila.no. - 137. Pasquale Agapito, Roma. -138. Guido Burchianti Roma. - 139. Paolo Rizza, Roma. - 140. 'fommaso Jervis, Firenze. - 141. 'Bianca Jervis Quattrini, li'ircnze. - 142. Angelo Colombo, :Milano. - 143. Silvio I>ieri, Na.poli. - 1..14. Antonio de Beneclietis, Zona. di guerra. - 145. Pericle Carlini, Genova. - 14G. G. Battista Poli, Livorno. - 147. .Mario Forni; Bussi-Officine (A- . brnzzi). -148. Arturo Bersano, Vigevano, (Pavia). - 149 Pietro Sacchi, Milano. - 150. Pasquale Fnlco, Zona. di guerra. - 151. Pietro Silva., Livorno. - 152. Gia-– cinto Via.la., Palenho. c..-onaca della Lega Gruppo di Roma. Il 14 maggio è stato costituito defini– tivamente il Consiglio direttivo nella maniera. seguente; 1) Bcrtolino Albeato 2) Piazzi Leonida 3) Prnzzolini Giuseppe 4) Manes Carlo 5) Scopoli Lisa 6) Tallarico Cesare 7) Torrnca- Vincenzo 8) Zngnri Guglielmo 9) Spiuelli Diego 10) Rnbiui Mario ll) Qnaclrotta Gngliolmo Indirizzo per la corrispondcuza.: presso Mario Rubini, Piazza. Cola. di Rieuzo, 69, noma. Si sono presi accordi circa. la diffa– sionc del noBtro programma, e si è dcli• berato di a.eqniBtare subito mille copie <lcll'opnscOlo Ohe cosa 1Jogliamo, per conto del grnppo, da, distribuire gratuitamente. In ogni opnsc:olo prog1·a.mma. sarà acelusa una. scheda di nccettazionc della Dichiara– zione llCi Principi e di :idt~sioue alla. Lega ; la scheda san\ firmata. dal nuovo socio e da, due ~;o<·i proponenti. Il accet

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