L'Unità - anno VIII - n.17 - 26 aprile 1919

problemi della "– vita italiana I r'-. Direttore: GAETANO SAL VEM!Nl "' Direzione e Amministrazione: Firenze, Via S. Zanobi, n. 64 .,. Abbonamento ordinario annuo L. 10, semestrale L. 5.25 per il Regno; . 1 ,t._ Annuo per l'estero L. 15 "' Sosteni/ore annuo L. 30, semestrale L. 15 .,. Un numero separato ceni. 20 .,. Si pubblica il Sabato a ROMA e a FIRENZE.,. C. C. con la posta. Anno Vlll ~ N. 17 ~ 26 Aprile 1919 ~J, SOMMARIO: li nostro primo convegno: la dichiarazione dei principi; l'organizzazione; la Commissione dei Fiduciari. - Gl'lncldenli di Mi/nno. - Quel che snccederebbeanchefra noi, R. Mu!o:!"o. "-' ) - S. E. Fradtlello. - Decentramento universitario, E. LUOARO. IL NOST-R,O PR!MO. CO-NVEGNO n primo Convegno de9li a.miei dell' U– nità si è sciolto poche ore fa. Abbiamo ancora, nell'orecchio e nel cuore l'eco delle dfacHBBioni appassionate e cordiali. E p,·-i– tNlJ ili tu.tto vogliamo ri,11,graziare tutti gli atnici, che hcn1,uovoluto il convegno, v·iu.• ccndo qualche nostro dubbio, e vi souo accqrsi titime,·osi, pel bene che ci ltmwi.o fatto, per l'c,iuto ·morale, che col loro co11,– ae-nao attivo J,a.n,110dato all'opera da •noi finora com.pinta., alla volontcì nostra cU conti1niar semp,·e, ù1, 09ni -momento, e, di• chiarm·e, ad crnf'ici e ad a.-vversa,·i, quella che c,·cdiamo la verità. utile al nostro .11aese. Non iuteressi o precedeuU o 11reconcetti com,m1,i ci m,cvano 1·i1mit,:. Prima che dalle idee, 1toi et siamo tt-ovoti congim1,ti dallo stesso abito 1norale e 11umtale di si,,,. urità, di st"dio e cli disinteresse. Per qne• alo le <liscii.ssio11,i 1 che alla 11rimc1, parovano più vivaci e i11couciUabili, fìnJv<mo, dopo cl.e 09,runo avet'<i fatto il mossimo sfo1·zo per definire cl1,iarana.e ,1.te le JJroprie idee, MIia concordia piì, 11ienn e pih profonda. Si11tesi di lullo il nosfro peusiero è la, Dichiarazione di principt : che ·sarà. U progrm.,.••a del 11ostro loron,, il pro– gram,11a di lavo,·o cli tutti oli amici vi• t:itii e lontani, i quali hanno aderito o adcrirc,nno alla. Lega democra lica pel rin• novamenlo della vita nazionale. Q1ie.sto pro9rauuna associcrà l'ope,-a del 1io11tro9ion1alc a quello delle, Lega. Ma la Lega dovrei avere, 11c,· la sna azione e pe,· In sua propaycmda, v-itc, i11,– llipe,ulentc dai gionwle. Questa. indipcH· dcuzn la abbiamo chieste, ttoi stessi del• l'Unità. Troppi 9io·càni, e i pii, appena usciti dalle, yu.en ·a comballuta, e molti 11ati e vissuti ·11ellcterre ilaliauc appe11a libe,·alo dalla 1Jìtlo,·ia, sono l'enuti iu, que-- 1tti mesi, con 11ostro n1·cmdc rouforlo, in• ton,o e, 11,oi; froppe idee e lroppe -neces~ ,itcì d' azione so1·!JOUO ,ul ogni ora; - pol'chò 11oì 1 libuissimi, si t·oglici le9cn·c loro all' Unil..ì o r Unilh ci loro. Jln 8anì 1oi. t·coito per questo foylio avc,·e creato iu. essi il bisoyuo di ritrovarsi ;,.,. 8ieme B di associ<u·si in 11,11,'openi di yir,... stizia e di libertà. L' Unitù conli,ru.eni, a stwliarc. punto per p1rnto, ·i p-,.obleini -indicati nella Di• chiarmdone, e l·1tlti qu..eali altri 1 che vin via. si preseutercw1to alla uostn, coscien· za; ,lal'iì notizia dei fatti e propositi tielle, Lega, finchè qucsln no,, avnì. fu, oracmo proprio; accoglierci frateruameute ci-iliche e consigli, elle le venissero dallu .T,cuc, e cfoi suoi. G,·uppi o Comitati. lnsomm<i essa è tutta a ,iisposizio11e della Le9a; ma -vuole .che 11css1wo, nuche fra i suoi amici, abbia 11wi ,·auioue di credere che la J..,cgasia a disposfaione dcli' Unilù. Riteniamo ueccssario che il Conre9110 si ,·ipctc, presto, 1to1, avpeua /e, sniobilit<i• zio11e sic, compiuta, e fo, 0911-i. caso pdma della fine dcll'mmo. Sad, uu. alti-o esame cli coscic11za. ur,:altn, 1·ct'isiouc del nostro la t'Ol'O, che noi e i uoslri amici votremo lontarc a fare, cou f1·anche parole, fedeli sempre Cll 11osfro programm.(i.: che 'lf..cll<i. t'ifa politica, e in ,·eoimc di libertà e cl'o- 11cslèt,può giudicare e criticare gli altri solo chi prima ha, senza paura. yimlicato e criticato sè stesso. L'UNITÀ. La dichiarazione dei . . .... pr1nc1p1 I gruppi degli amici dcli' U11iltì, sentendo di essere profondamente uniti da una concezione politica Cl mune e da comuni repugnanze verso i vecchi partiti, hanno creduto assolutamente doveroso riu– nirsi per dare ai loro sentimenti e<l alla loro volontà di azione f-Olitica rinuovatrice una espressione che valga a un tempo come pro– fessione di fede, come bandiera intorno ·a cul raccogliere i giovani impazienti d'i conquistare una vita nazionale più degna, e infine come monito contro chi pretende di immobilizzare il paese r.elle vecchie gare logoratr1ci d'ogni capacità di progresso. Essi pensano che non è degno in nessun modo di partecipare alla vita nazionale chiun• que non abbia fede nella potenza creativa del popolo. e pretenda invece di guidarlo come gregge e di soffocarne le libere manife– stazioni ; che la libertà non consiste nella mera pos• sibilità giuridica che ha il cittadino di csaci– tare poteri nello Stato, ma è fondata sulla E:-.,5i,perciò, promovcranno e favoriranno ogni forma di p{'.opaganda e di azione politica, la quale sia diretta : 1° a suscitare in tutti i cittadini il sen• timento della lor, responsabilità e dei loro di• ritti in regime di democrazia; 2• a creare le condizioni di ambiente' favorevoli perchè le classi inferiori, elevandosi moralmente e intellettualmente, acquistino una sempre maggiore capacità pel compimento dei loro doveri e per la tutela dei loro diritti; ~ f 3• ad abc,Jire tutte quelle ineguaglianze, che derivano dagli attuali ordinamenti sociali, e che non essendo giustificate da nessun.t fun• zione di utilità generale, debbono essere con• dannate dalla coscienza morale come privilegi parassitari. rn. La Lega afferma che la Nazione deve es– sere voluta, amata e dife!-a come elemento ne– cessario C legittimo di progre-.so e solidariet.'.t interna e internazionale. soppressione radicale delle infinite ingiustizie, IV. mas1,;hc,1ate :,otto le appatenzc d'cna foru:r~!e • ., La e-risi {leUa g~crra, (ler il g.r:tndc .rr1.,rz.1' e falsa uguaglianza ; che ha imposto a tutte le cla!-s1della nazione; f che tali ingiustizie non possono scomparire, - !"Cr lo promesse di nuove libertà e di pièl e ~on in un_regime ~i 7 auto~n~ io.ne e_ ~i larghe .giu~tiz1e,.ri.pctute per cinQue ,anni, dai ben contatti fra tutti I gruppi d1 c1ttadm1, governi d1 tutti I paesi, nelle o dei mag• ~che si sentono legati da comuni interessi; giori pericoli, e per le prove di mala volontà che lo Stato deve quindi essere la coordi- che i governi i;tessi hanno dato nella prepa• nazione~lie attività economiche e morali di ra,do11cdella pace; - per avere aumentato la tali gruppi, da loro stessi prodottu e continua- potenz l <li quelle organizzazioni capit,1listiche, mente e liberamente rielaborata e ,~rfezio• che gid prima della guerra sfruttavauo il p e:-ie; nata; che solo in tal modo nello Statd si può realizzare in grado massimo il bisogno 1 es...en– ziale in ogni uomo degno tli tale n, me. di allargare la sua ersonalit;Ì e ~entire come pro– pria la vita de I' inter.t umana famiglia: sia perchè per mezzo d1 i,;:;-,v può esercitare una azio\1e limit;:1trice d'ogni e~oismo e particola– rismo, sia pcr1..hèattra,·erso di esso collabora alla vita dcli' wnanità mtera, rinnovando i rapporti intemaiionali e av, i.mdoli alla for• mazione di una esplicita ed effettiva unità , politica di tutti i popoli civili. Guidati da tale fede, che li in6artnna, e per la quale essi, nemici della violenza, sono disposti e decisi ad ogni intransigenza e \'iO• lenza contro pigri-e scettici e malvagi che ne o... tacolino il tf'f#nfo, gli a3erenti ai ,;rnppi dcli' U,1ift) hanno definito il loro c;1rattere po– litico e precisato le linee direttive della loro aiione immediata net modo che segue : I. J È fondata la « Lega DemQç_ratica .r~er il Rinnovamento della Politi~~azionolle ». Il. Gli aderenti si dichiarano democratici in quanto: 1° accettano il regime rappresentativo e il suffragio universale, come sola ba..,e legittima e come condizione necessaria dello St.tto mo– derno; 2• r conoscono come proprio dovere fon– damentale di cittadini quello di volere il sin– cero funzionamento delle dette istituzioni, e opporsi a chiunque. non potendo rifiutarle, ope– ri col proposito di pervcrt·rle. - per aver,~ spaventosamente accrej4,;iuto i poteri della burocr~1zia e dato al oligarchia 1 parlamentare un comodo pretesto d sfuggire ad ogni respon-.ab1lità; - per le peno.se con– dizioni di vita, a cui sono ridotte a..,te zone della popolazione. non solta11lo proh•taria; - per la irrequietudine suscitata nelle e a,.'ii la– vorat ici; - per la esaltazione d<:Ia vittoria, soprag,~iunta nella univmale 1mp,.cpttra1.1one di fronte ai problemi che generava; - la cri-,i della guerra ha ~lle\·ato un'aspettazione con– fusa di pro-.... imi rivolgimenti, alimentata tla illu~ioni e da calcoli, da esager,17.ioni e da p ure. La guerra, per a 1 tro 1 ri"elando n form hn– prc· sjonante unche ai più ignari i difetti della nostra organi za1.innc nat.ion;tle, a"'IOC-iando nelle lunghe tragiche realtà della \'ila d1 trin– cea Ll gi,1vemù oc! e e c1.s31 medie c,,J j)mlcl.t• riato spedalme11te rur;de. accelerando t..on le sue esperien1.e là maturazione inte,lt-nu.ale e morr1le degli clementi giov,rnlli migliori di tutte le clas,i, creando fra que ... ti ekment1 le• garni non mai prima esistiti di umana solida– rietà, ha ancrto ;\ via a larghe pn:-sibiht:\ di benefiche azioni 'politiche, le qu.11i non sareb– bero state neanche pensabili in pa~:klto. V. I [ cittarlini di sinceri sentimenti democra• tici I a1no il dove1e di usare di tutta la loro il1fiut:nza intellettuale e morale per 1..:almare la generale inquieto ine, da cui può nascere nei pr~-.imi an01 una lunga vlccn, a cli violenit: e <li rea1.1oni,funeste pcl progre ... ::10 econ ,mico e p.)liticO del pae~e. L'l propaganda democratica deve e.-.sere diretta: 1 ° a mettere in gpardia il paese contro il pericolo che i tentativi rivoluzionari dieno pretesto a una reazione brutale, in cui va• dano perdute tutte le conquiste economiche e politiche fatte dalle classi lavoratrici in quc– st'ul_timo ventennio; 2° a chiarlre che la cosi detta dittatura del proletari.tto, che dovrebbe succedere alla ri~oluzione, sarebbe la dittatura delle sole or– gnnizzazioni degli operai delle industrie, in un paese come il nostro, in cui il proletariato agricolo è ancora lontano, nella sua enorme maggioranza 1 da ogni capacità di organizza– zione. - Ora le organizzazioni economiche e politiche degli operai delle industpe privile– giate hanno troppo spesso rivelal~ la tendenza ad utilizzare nella conquista di migliori con– dizioni di s,ilario e di lavoro 1 non le proprie attitudini economiche, ma la propria Influenza politica, cioè l'opera parlamentare dei depu– tati e le minacce rivo'111ionarie, per trasferire sul pubblico erario il peso dei maggiori salari, sia ouenendo alle industrie, in cui sono hn• piegati, prezzi politici nelle fornllure.., pfote– ?ioni ctogapali, prh•ile~i tiscali, • ecc-., sia pro• movendo una di!:lordinata corsa ·alla statizza: zione delle industrie, senza preoccuparsi se, nelle attuali condizioni di immaturità delle cla:hi l:wor:itrki, la produzione non regredi• sca a forme meno economiche. Data siffatta mcntaliJà arretrata di quei_.gruppi. che eser– citcrcblJcro di fatto la dittatura in regime ri– volu1.ion.1rio, la c-1proprtazione dei capitalisti e la riduzione degli intraprenditori a puLblici impiegati non farebbe se non inten-.ificare i danni di quel processo cli burocrati,:zazionc della 01ganizza1.ionc economica del p.1cse 1 a cui ha dato impuhm la guerra. Ne consegui– rebbe un rovino ... o arresto nel progl'CSSOtec– mco e istcri imento della prodm;ione, e la de– prcst'!lone dei salari : alla quale depressione la dittatura operaia reagirebbe certamente me– diante nuo\·e im()Oste,o emissioni di carta mo– neta, o più aspre protezioni doganali, o requisì• zioni. Questa politica, an1.:hese nondoves~e con– durre alla totale rovina economica del pa1•se, de,tenninerebbc violenti contrru:sti fra le orga– ni1,zazioni degli operai industriali, concentrate specialmente nell' ltalia s•ttcntrionale, e le cla-.si agricole delle altre regioni italiane. D'altra 1Mrte l'opera di propag:111 a e di conc:ig io contr_o le illusioni rivo 1 uz1onarie non tte\'C creare OCS'3unasolidarietà con le insi– pienze e i delitti dei gruppi politi I, che go– vernano lo s,ato e lo tengono u I servizio.delle clientele l·apitalist1chc 1 burocratiche, operaie, parlamentari, locali; anzi deve CS:iCres<:mpre accompagnata dalla critica risoluta e intran– sigente cl~ll'opera malefica dei gruppi domi- ... nanti, e dalla proposta positiva di tutti qul:i provvedimenti concreti di politica gener,dc che po!isano realizzare quanto v1 ha di legit– timo e di attuabile nelle presenti aspottattve. La Lega combatter:l la oligarchia fman– ziaria, che a mezzo d1 trusts bancari e in,lu. striali s è coi,tituita in Italia, da una p:.trte 1 acc;He7,1.andoi lavoratori c~eli1 industria, da1l'al. tra e,,i...perando il nazionalismo, comprando e fondando giornali, rppoggiandosi a \'Olta a volta o an1.:he contemporaneamente a tutti i

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