L'Unità - anno VIII - n.17 - 26 aprile 1919

L'UNITA 98 partiti, non avendo altro scopo che saccl'cg– giarc lo Stato e guada narc scandalosamente denaro con gravi~sima iattura a.orale ed eco– nomica della nazione. VII. che la burocrazia prepara, salvo che non ne venga turbato qualche intere\SC locale o capi• tallstico, di cui sono mandatar~ - hanno alr dicato gradatamente, in succe .. s ve sb,tematiche riforme della procedura parlamentare, ad ogni reale diritto di interrogare. interpellare, esa– minare lcg~ e bilanci ; - si dànno l'aria di comhattenii fra loro nelle manifestazioni uffi– ciali dello Camera per ingannare gli elettori, ma sono d'accnrdo nei corridoi; - votano insit me per tutti i ministeri. oppure si dividono le parti, fra chi fa l 'oppo1i1.io ·1e per bur'a, e chi difende il ministero da assalti dimostra– tivi ; - sono con l'alta burocrazia i responsabili della corruzione e della in.Jip1enza di tutte le amminhtrazioni, e cau,a del di-,credito in cui sono cadute le istitudoni rappresentative. XI. Massimo problema della politica interna è il problem.l. del pubblico insegnamen·o. 10 Le scuole governative debbono con– scr\·are il più rigido monopolio degli esami per la concessione di titoli di studio a\·enti valore legale; e si debbono introdurre gli esami di stato per i diplomi proft:~ionali, unlveNitari e medi. tutte libertà di culto, di propaganda, di istruzi1,ne, e contra:.tando qualunque tentativo, da qualunque parte \Cnga, per a,.. ervire le run,ioni dello Stato al monopolio di qual– siasi chiesa ; !ii domand3 la separazione totale dello Stato dalla Chiesa c:ittohca. XIV. È necessaria una pt'opaganda sistematica contro il pregiudizio p· polare, che tende ad affidare sempre maggiori funzioni allo Stato 1 e una lotta accanita contro lo spirito buro– cratico che informa tutta la legislazione, e contro le amministrazioni centrali che sotto– pongono sempre più al proprio controllo tutta la vita del paese, hanno soppres,o ogni ini– ziativa negli enti locali e negli stessi funzio– nari go,•cmath•i degli uffici provinciali, mi– nacciando di di!,,cccarc tutte le fonti della produzione, detcnninando con la propria in– sipienza sperperi enormi di ricchezza, csa,pe– rando in tutte le clas11i il sentimento della impossibilità di continuare con questo sistema, - e tutto ciò al solo se, po d1 rendere nec~ sario nei ministeri un numero sempre maggiore di impiegati, e quindi continue riforme di or– ganici e promozioni ai gradi s 1periori, mentre restano abbandonati nella miseria i funr.ionari dei gradi medi e infimi, troppo numerosi per• chè il paese possa sufficientemente remune– rarli. 20 Sì deve rendere possibile la libera di f– ferenr.azionc didattica degli i.1Jtituti t uùblici, e la concorrenza effi.ace delle scuole degli enti locali e d,.lle a~i ,zioni private. Gli adetenti alla Lega s,.ino tenuti ad unA risida di,ciplina per la n::alir.zazione delle ri– forme contenute nel progr:ammn iinmediato, ma con.servano piena libertà <l'azione per gh argo– menti estranei al detto programma. La lotta contro la burocrazia dev'eucre condotta coli' intento: a) di trasrerire <lall'amministrazione dello Stato alle iniziative private o alle amministra– :tioni eiettive locali tutte quelle funzioni, Ml tui l'intervento del potere centrale n,in sia strettamente necessario ; h) assicurare alle amministrar.ioni locali eletti\•e la _ma,:iima autonomia compatibile cou la necessità. dell'unità nazionale, e i redditi necesnri all'e3erc1zio delle loro funzioni; e) riorganiz·are te pubbliche ammini– strazioni, sopprimendo gli uffici inutili, to– gliendo l'inamovibilità ai ruuzionarl investiti di uffici politici, tutelando gt' impiegati contro l'arhitrio dei superiori e contro le press oni politiche, e pagandoli decorosamente, ma ri– ducendoli :li numero e rendendoli encttiva– mcnte respcm,aliili di fronte ai cittadio1, che ros,cro ingiust!\mente danneggiati dalla loro n'iala volontà o minteUigcina. VIII. Ll riforma della pubblica amministrar.ione è necessaria, altresl, per eliminare una delle cause pili attive, che contrastano il retto fun• 1.ionamcnto delle i,;titur.ioni rappreseutative. La burocr,tda, trasmeitSa dagli antichi regimi dispotici ai nuovi regimi detnocra 1 ici, subisce di mala voglia il controllo del Parlamento, e tende si"ltematicamente ad annullarlo, e vi riesce quanto più estende le proprie fon– zioni, rendendo impossibile al Parlamento e ai Mini.stri, con la valanga dei progetti di legge e delle pratiche, ogni reale controllo; - tro~ vandosi così in grado di conced~re o negare a suo beneplacito tanto la giustizia quanto l'ingiustizia, la burocrar.ia tratta da pari a pari coi deputati: subisce le hnposir.ioni di coloro, di cui ha paura, ma costringe gli altri a un continuo lavoro di sollec ta1,ioni e di n.c• cattonaggio, limitando o annullando la lofl\– libcrtà parlamentare coi favori e colle rappre– saglie; dirige, insomma, e controlja essa Il Parh1,1ncnto,invc\:C di subirne la direiione e il controllo, perpctuapclo e rafforzando subdola– mente dietro la facciata democratica il vecchio regime dispotico, contro cui le istituzioni de– mocratiche erano state costruite. IX. 30 Bisogna riformare il pubblico in cgna– mento con lo scopo di aumentare la capacità di inir.iativa mdividuale, il valore tecnico e l'educazione civile di tutte le cla33i della popo- 1.tzione e fare della scuola un sincero :.tru– mcnto di !>elezioneintellettuale e classificazione aociale, aprendo la \!Ìa agli stuch supcriu.ri a La co!Sidetta dittatura del proletariato dc• molirebbe, è "ero, il dominio dell'attuale oli• garthia affaristica, burocraticn, pa1lamentare; ma cre..1.ndo il disp >ti.s-nopolitico dl una nUO\'& oligarchia, !IOmmergerebbe a un tratto tutto il faticoso la\·oro, che è stato fatto finora per renJere eff ttiva nel governo la rapprcsentanu di tutte le classi e di tutti gli interessi. • tulli gli alunni di i1gcgno promeuente, anche se di famiglia disagiata, e chiudendola agli altri. La lotta contro la oligarchia parlamentare deve essere condotta mob1l tando per essa. tutte le clas~i della nazione, che ne sono danneggiate, scuotend, specialmente la inerzia delle classi agricole, e creando un sistema di rappresentanza politica, il quale cons ·nta a tutti i gruppi sociali di valere nella vita pub– blica in propon:ione delle loro reali capaoità e volontà di ar.ione. Perciò la Lega vuole : a) che la riforma della pubblica ammioi• stra1.ione sia compiuta coi criteri Indicati da.• gli art. VII e VUI; 6) che il Parlamento sia ricondotto alla su.1. natur..tlc funzione di contro11o; e) che al collegio uninominale, soffoca– tore delle minoranze, orpno di ristrettissimi interessi locali, fomite di corrur.ioni e di vio• lenze, sia sostituito il c- 11eglo plurinominale con larga circoscriiionc e con rappresenta~u proporzionale. x. -4• Estendere i limiti dcli' m.:,egna.mento obbligatorio e professionale; a~icurare a tutti gli 1~tituti d'btruzione condizioni dì efficienza reale. 5• Cl' insegnanti delle pubbliche scuole debbono essere più rigidamente sccltì, più de– gnamente remunerati e resi eff ttivamente re• sponsabili della loro opera, ordinando in tutti i gradi dell'insegnamento gli e1ami in modo che gli alunni siano sempre giudicati da in– segnanti dh·er:,i da quelli da cui sono stati i.:struiù. Xll. Ncllrl politica economica è necessario: 1• combattere il protezionl~mo doganale, e specialmente quello a favore della siderurgia, granicultura, zuccherificio, indu.strie chimiche e marina mercantile, come causa di pri"ilegi parassitari, di sperpero di ricchezz.a e di cor– ruzione politica;- sarà consentita,pcreccezione, la protc1.ione doganale a quelle sole ln1r.iative, di cui sia dnnostrato caso per caso che siano indl-ipensabìli politicamente al Paese e che non possono sussistere 1enza questa speciale forma di aiuto statale: z• age,·olare con I' istruzione tecnica Nella polilica internazionale l' Italia deve atti\ 1 amente e sinceramente eropot3i il mante• nhnenlo della pace, col rispetto delle legittime a!JPirazioni di tutti i popoli, e quindi_: 1) accettare in buooa rede la Società delle Nazioni, anche nella forma rudimentale e ina.• dcguata concordata nella Cnnfcrenza d1 Parigi, applicandosi immediatamente I a consolidarla e a perfer.ionarla, come organismo supernar.iona• le, promuovendo e fa"orendo tutte le inir.iative internazionali, che siano dirette : a) ad impedire che la Società diventi la Teste legale, di cui gli Stati piò forti si varreb– bero per attribuirsi una condizione di privi– legio e paralizzare il naturale sviluppo degli Stati minori, immobilizzandoli nella loro attuale inforiorità economica e politica ; ... pt'Ore--ie on'.\le e con la creaziflno di grandi laboratori !tp, rimen1ali, nei quali si realizzi una salda ed efficace collaborazione fra la icienza e I' industria, il progre!SO della tec– nica agricola,· e la produzi ne di quegli oggetti in cui il costo della materia prima è minimo di fronte alla quantità del lavoro oc• corrente per ottenerli: e ciò allo scopo di facilitare la trasformazione della nostra eco– nomia e l'incremento della ricchc.ua nazionale, che a cagione della nostra povertà in ma1erie prime e dell'abbondanza di mano d'opera, non può derivare che da una migliore e piò ampia utilizzar.ione del la\'oro; /J) a riconoscere il diritto all'unità statale e all'indipendenza in tutti i popoli, che abbiaao raggiunto la capacità dell'autogoverno; e) a creare la massima possibile solida– rietà economica tra le nar.ioni, mediante la progressiva riduzione delle b.uriere doganali e la legislazione internazionale del lavoro ; d) a limitare progre!sh•amente gli arma– menti e le fabbriche d'armi sotto il controllo della Società. delle Nar.ioni, col divieto imme• diato e radicale della industria e del com• mercio privato degli armamenti; ., ,) ad assicurare la obbligatorietà della. procedura arbitrale in tutte le controversie in– tcrnadonali ; /) a garantire la porla aperta e la 1>3.• rità di trattamento in tutte le colonie; g) a vietare i trattati segreti. 2) rinunciare ad ogni tendenza imperiali• stica e resistere agli imperialismi altrui; 3) organizzare per gli Italiani alt' estero una efficac..e a&;istenza nazionale, culturale, economica, confidando il più possibile ne11(' iniziaÌive degli stC:lSiambienti coloniali, seaza distinzioni p,)litiche o religiose. 3• limitare l'inten•ento dei pubblici po• teri a quelle sole forme d\ attività economiche, nelle quali la gestione pubblic.1 o controllata dalle pubbliche autorità sia preferibile, nell'in– teresse generale, alla ge tione privata; 4• espropriare i1 capitale pnvato in tutti quei casi, in cui il capitahsta non sappia far coincidere l'intcres,e proprio con que1lo della co letti\'ità, ottenendo dal capitale la massim"".produzione : espropnadone che può assumere :,nche la forma dì riscatto non <10!0 a favore degli enti pubblici, ma anche di sin– dacati di produttori e di produttori privati; 5• resistere a tutte quelle iniziati\•e, le qu:ili p:utono dal prc6iu <lit.io che il solo la• roro manuale produca la riccheua ; ma ricer noscere che il risparmio, il lavoro intellettuale e l'opera dell'intraprenditore, che organizza tutti gli agenti della produr.ione, "I contribui– scono come elementi nece-.sari : perciò assi– curare a ciascun gruppo utile alla prod"uzione (risparmiatori, intraprenditori, lavoratori in– tellettuali, lavoratori manuali) il diritto di occupare quelle po!lizi 11 e onomir-he, (he ri– ipondono alla capacità produtti\'a di ciascuno; ma opporsi ad un tentativo, che qualunque gruppo p!lssa fare per oltrepassare la linea del suo diritto e creare privilegi a proprio vantaggio. xm. Proclamano eh i vecchi partiti politici ìt'.lliani, malgr,\do i loro programmi idtah, non djnno per I dirigtnti e i metodi alcun affi. damento per la ~incera e completa realizn– zione delle urgenti riforme propugnate dalla Lega. xv. Il Comitato direttivo della Lega ha ti com– pilo di vegliare all'obbligo dcJla disciplina degli aderenti e a coordinare l'azione politica dei gruppi locali. Oli amici, che aderiscono a q11esla • dichiarazione •, sono invitati a mandart il loro nome e indirizzo, e a procurare altre adesioni, con la massima sollecitudine, al Consiglio centrale della • lega democra– tica per il rinnovamento della politica na– zionale•, pre-"o /'Unità, Via S. Zanobi, 64, Firenze. Ogni adesione deve essere accom– pagnata dalla quota annua di almeno do– dici lire. Nei prossimi giorni la • dichiara– zione • sarà pubblicala in opuscolo e in– viata agli aderenti per la raccolta di altre firme. L'organizzazione Non ci è l)O~ibile pubblicare in que• sto numero il testo completo dello rcla. zioni, discnssioni e deliberazioni del Con– vegno. lo qnn.li formereUhcro un vero e proprio volume e oecopércbbero nhneno quattro uumcri ùi otto pagine dcli' Ut1ità. Pubblirhcr~mo via ,~ia. tallo questo ma– teriu,lc prezioi;i;o, lasciando al Consiglio centrnle della Lega di deliberare se coo– vcng11, ruccoglierlo in un volnmc di Atti. ?tlt, ,·ogliamo senza ritardo informare gli amici di <1uanto è stato deciso riguardo nlla forma della organizzazione. Come risulta da,lla Diohiaraziotu, il convegno ha. adottato la. proposta, di fon• <lare una. « Lcgn, •, non nn « Partito •, ma di esigere negli aderenti alla «Lega• una «rigidn. clisrit>lina•,.proelnmando oho • i vccrhi partiti politici italiani, mal• « grado i programmi ideali, non dì\nno « per i dirigenti e i metodi, alcun affida– • mento por la sincera. o completa rcu,li,~• e za:done delle urgenti riformo propu• « gnnto du lln. Lega •· Il Co11ve~11O,insomma, non ht, fatto se non prcncll'rC atto di quello, elle è il pcnRiero nttunle della. grnodo maggio– rnnz(l. (legli amici, e che si può riassumere nello geguenti proposizioni: t. 0 Esiste in moltis~imi lettori del– l'Unità, e specinlmente nei giovani, un bie;ogno di aziono politica, cho vuda al di • li\ del semplice studio dei problemi. con– creti immedinti, e che miri a reu.lir.znro lo soluzioni di quei problemi; 2. 0 E~hcte nei più un sentimento di snldn sOt.lucia e repugnaoza verso 'tutti i vecchi partiti, compresi quoi pnrtiti de– mocratici1 i cui ideali tradizionali pur non diRcordercbbero dai princip! formu– lo.ti nella dichiarazione sta,ùilitn. del conve– gno i C'osicchò parecchi si riflutoreùbcro a, quu.lunque n.zioue politicn, so per com– pierla dovessero entrare in qtmlsinsi dei vecchi pnrtiti: La Lega comb:ntcrà anche la oligarchia parlamentare giolittiana, formata dai pcggioni dtputa.ti di tutti i partiti, dal clerical~ al so– cialista: individui privi di qualunque ideale e pas:;ione politica; generalmente avva_cati,che ve~ dono nel mandato politico un sem~hce mezzo d1 più lauti guadagni profes,ionali; assoldati da quelle aziende capitalistiche, a cui è necessario tl protezionismo doganale o che ,•i\•ono d'affari lo~chi con lo Stato; prco<.·cupatisolamente della propria rielezione; - rinunziano a quahm~ue tentati\'O di controllo e accettano la onmpo– tenza reale della burocrazia, ottenendo in compenso i favori, rappresaglie, violenze anche delittuose sugli enti locali e sui pri– vati, per assicurare IJ. loro posizione elet– torale; - accettano alla cieca tutti t progetti, Gli aderenti alla Lega hanno l'obbligo di diffondere nelle classi l;woratrici la coscienr.a del dovere di utiliz7.arc la potenza delle loro organizzazioni internazionali per diffondere il scotimento della solidarietà umana cd assicu– rare il mantenimento della pace col rispetto delle legittime a.5pirazionl di tutti i popoli. Nella politica ecclesiAStica si afferma la necessità che lo Stato si mantengà neutrale di fronte alle diverstl chiese, assicurando a. 3,• Per conseguenza qneste forze vi ve o libere dc~idernuo oggi orga-nizzursi per un'opera politica comune, per diffondere nel p,.eso il bisogno attivo di risolvere i problemi urgenti della Yita italiana, con metodo dC'mocratico, o ot.tonero elle lo so• luzioni democ·ratiohc sicno adottalo dai poteri pnhblici ; 4.• Questa ,-olootà di aziono e di assooia1.ione non deriva fra noi dnll1\ esi-

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