L'Unità - anno VII - n.49 - 12 dicembre 1918

. . J, 242 L,UNITA MEN.TRE SI. PREPARA LA p AC::E 'L.' "U ,-t, . n1 a,, nel 1919 La vittoria nostra e dei nostri allP.ati è sfai.a l'ep'oca dello Czar Alessio, si unirono ai Russi, Come _alibiamo già am,unzialo ai nostri lettoJ'i PQr quasi tutto il mondo appo1·tat.rice di legittima voi-ranno ora ricongiungersi quell'a.ltra parte, che gioia, alla quale, prurtecipano buonii parte di co- S()guì le sorti della Polonia fino alla finç èlella fino dalle scorse settirnarfe, questo numero di ot– loro che ufficialmente figurere1:j])ero come vinti, repubblica polacca, ed in seguito alla sua pari.i- 10 _pagine· è l'ultimo çli quest'anno. Col gennii:1o come sarebbero gli Slavi ed i RI\IIleni dell'antico zione fu annessa all'Austria. rlel 1919, l'Unità ritorna a Firenze (Piazze. d'Azc– impero austriaco, ed· i Polacchi, gii Alsaziani ed i E' naturale che fra tutti quesh eredi dell'Au- glio, 25), e riassume la forma della prima.Vnità, Lorenes; già soggetti a quello· germanico. Ma la stria, della ·Russia e de!Ja Turchia, e fra essi cd, cioè avrà un formato più E9rande; che ci permette– giÒ·ia non deve fare climenf,ìcrure che i problemi, i loro confinanti rnssi, tedeschi, magiari, rumeni rò, di aumentare di un terzo ogni settimana lo che la prossima pace deve risolvete, sono tali che ccl italiani, i malintesi ed i punti .controversi si sp~io cÌisponibile, A quest'aumento di formato, la loro soluzione, s.·enon richiede gli immens· 1 sa- t· ~ t· 1 d' t d t pl'Csen 1110 ,,requen I e e ispu e sorgano a ogn reso necessario dal moltiplicarsi dei problemi ur- criflzi che ci costò la guerra, esig~ forse una dose piè sospinto, . · genti della politica interna, cl&ve cl>rrispondère maggiore di saggçzza, e ·quella padronanza degli Si dirà che l'àpplicazione,Jeale e rigorosa del . istinti., pugnaci,' che la guerra •non ha spento, ma principi di Wilson offrirà la norma sicura per J_a un àumento sul prezzo dell"a:bbonamento, che pas– ha anzi .oonlribuito ad alimentare. 1 soluzio'i 1 a di tutti q,iesti conflitti. Ma ,ì da osser- serà da cinqu.e lire Q, dieci lire l'anno (quindici E prima di tutto non bisogna obìiare che· quasi vare che i confini delle varie naziona,lità sono alle Iirn per l'estero; il numero isolato ve·nticlnque c&n– tutto l'antico vastissimo imper~ry_,;so è in preda · volt.e così incerti e frastagliati, che in piena buona tesimi). I n_ostri lei tori- si ren~mo conto che non all'anarchia, e che lo stesso male si potrebbe at- Fede ognu·na delle due parti contendenti può crç- sPnza una grande riluttanza siamo venuti a que– tnccare all'antica Polonia prussiana ed austria<:,a, clct·si completamente dal lato della ragione. sta determinazione. In quest'anno passato, per all'Ungheria ed a qual.che altro dèi paesi chp fa.ce- · Più che la lettera, occorre quindi che lo spirito nv~re voluto ·m,mten~re l'abbonamento a clnqùe' vano parte dell'antico impero aust.riaco. ,Nè biso- dei principi di \\'ils~n diriga l'azion,e dei governi lire, nonostante l'enorme ·aumento dei prezzi ·del– . gna credere che del pericolo sia completamente.' ~ le ifspirazioni del popoli; e questo spirito inculca la carta e della mano d'opera, abbiamo avuto un i)!lmune la Germania, malgrado ja salda struttura 13. lealtà, 1·a moderazione ed iJ mutuo rispetto frà · delle sue classi' dirigenti, fra Je quali bisogna com- tutte le nazioni civili. Ogni nazionalità già co- tlr/lcit assai grave: magglore-diventereibbe li di-, prendere,que!Ja rrìiJ)oranza di intellettuali che colà stituita, e che tende a completare la sua unità, $twarzo, se allwrgassimo il formato del glol'.llale inquadra e capeggia le· ma~se socialiste. ognuAa di que)le che devono ora nascere O rina- sc,nzà aumentare l'ab~pamento. E' ibensl.vero che E valga il •vero, clnra.nte la !_unga ed immane scere, deve comprendere, non solo teoricamente la. pace fa sperare una diminuzione in molti prez– guerra, quelle terribili macchine, che sono gli ma anche praticamente, c]}e i diritti suoi hanno zi rn~ non ~ sneranzl\ sicura· E non appena le Stati ,moderni, hanno esercitato tale una compreS:. un limite in quelli degli altri, e che qua11do è ·spese ciiminuirà:nno ·per questo.m~tivo, not ci fm– eione sugli istinti, i sentimenti é gli ln_teressl d'ei ,impossibile precisare dove comincia il clirltto pro- · r,an(J.mo_ ad aumentare in proporzione i numeri si.ngoli, che non è_da l~8:ra~igliare se tutte le ener- pri9 e finisce l'altrui, :una transazion_~ s'impone ..' rli sei O di otfo pagine del alornale e a migliorare, g1e e le volontà md!v1duah ~ compresse entrò la Ed afflnchè le transazioni non umilnno alcuno, a!b fl h d In qualitd rieua ~arta. macchina . biano nito, in quale e pae~e ~ve e non lascino uno ~11,scico di od! e di rancori, è Mentre ,nei .due- anni passati abbÙimo dato il essa e~a meno p~rfetta, c~l farla ,sailtare m aria, necessario che intanto nessun ~verno faccia, un • · come appunto •è acca1uto m Russia. - In Germa- passo, che poi dovrà for-se publ>ljca,m~nte ritirare, massimo della no&trn attività al J)1'01'!er:ntdi po– nia certo la macchina e~a infinitamente più sa~da; e che le dispute inevitabili ne!Ja .stampa dei var! lit.ica est~ro, èhe ero.no i più improreg1Jbll)ll'eJ1te _ma la subitanea,. inaspettata e tremenda scon- pa·esi non degenerino In polemichll a~rl, in.sultanti, vitali, ~i prç,poniamo· nei prossimi due o·tre., anni · fitta, che ha certo disorle_ntatp e pari.Jizzato mo- astiose, che I termini usati siano sempl'C iiguar- cli raccogliere le nostre forze sopratutto eui pro- mentaneamente le forze conservatrici, e la riv0- dosj per l'avverso.rio. · blemi della coltura e della scuola, pur non tra– luzione· che ha seguito la sconfitta, hanno certa. Noi Italiani durante la guerra, e•sopratutto alla s~nranclo nessuno ,'iegli altri problemi. I nostri 'k!t– mente rallentato aicuni congegni C!_ellamacchina fine di essa, abbiamo acquistato un,i grailde co- tor; conosconl:> il nostro 'metodo di pensiero e '<it statale tedesca, e dai r!lllentati congegni non /I scienza della' nostra forza, e mi affretto a dire· azione: classificare· in ordlne di urgenza _imme– lmpossibile c~e il gas anarchico possa spriglo- che essa è in gran parte. giustlflcat.a, Ma, appunto rliata i problemi aella nostira vita. nazlonaie; te. narsl. . · , · perchè siamo forti, possiamo- sostenere i nostri . . , . , , . . . Per due intlere generazioni l'Europa quasi tutta diritti con calma· dignitosa e ~isurata fermezza. ner·lt r1 o?ih!o tuth, ma insistere _più specialmente ha potuto, è vwo, svolgere la sua vita no~ale Del resto è risa.puto che fra le nazioni come fr'L_, su qnelh che deb~ono P~sere 911b1to aff:ontaf!; sn– mentre la. penisola 'balcanica e-ra In cond1z1onl gli individui, l'impulsività, le ingiurie e le mi- nera.fa nna poslz10nerpRssa.re ad un altra. Fra quasi anarchiche, o almeno di equ!librio insta- naccie si a.ccompagnano quasi sempre alla debo- · rochi mesi i pro'blèmi delia politica estera ~ara.!lno bile; m.a a;bbiamo viste che,.ll fuoco, co_Iànon mai Jezza od alla· prepotènza e spesso all'una ed al- sist.emati per parecchi Rnnt; e tutto_cLfa rltenerei_ spento, ha finito coll'apprendersi quasi a tutto 11 l'altra. oramai che nell'Insieme prevarranno le soluzioni, mondo, e coll'avvolgerlo nefie sue spire. A mag- G. Mosca. eh noi woposte con fede e con costanza: Si pre:. gior ragi6ne l'Europa occidentale e l!leridlonale .• ,scntera~no, allom. in prima !lnea,,.tutti I problemi non potranno _avere ima ·vera pace, flpchè i va.- 1 • , • • • • . • t . · · · già t' d 1· 1· h. · · PER ESSER'C/ AMICI· della poltflca mterna. centrale, qnello della col- s .1sSJm1paesi oce1ipa .i ag 1 an 1c 1 1mpen ,e, . , . russo tedesco èd austriaco non ~vranno ragglunt<1 tnr~. o meglio della incoltura, di_tutte ·te noe!re un ~alsiasi stabllé assètto. ' H Secolo scrive~ noi sÒttoscrlviamo: clas~i sodali, -e specialmente delle classi _dlrlp;ootl. • •La guerra trem~nda, che per quattro anni- e tre Noi siamo &eìTiprestati contrari alla !)O litica Ecco 11 muro, a cui intendiamo, ·da prà. In poi, mesi si è combattuta con I due imperi centrali, ,, dell'on. Sonnino; noi non· ab':>ia,momal appro- ,lare •più specia.lmepte l'assalto. le loro .grandissime colpe ed I loro cqlossali errori « vato il Pa'.tto di Londra - tr'1.ttato segreto: che II trasferimento aella sede a Firenze, conslgtia– non hanno potuto dist1'uggere quella s,;>Iidarietà " non lega.moralmente Il popolo italiano c~sl come foci i!illa necessità ,ii mettere su nuove ·basi 11 d'interessi, che oggi esiste fra tutte le nazioni · " non. lo legava il Patto segreto della Triplice Al- lavoro dell'am~inlstra.zione, adattandolo m;glio clviii,, per la_quale la _malattia g.raVf! di una di· ,<'leanza -: noi S!am'o convinti che n.ell'interesse si desideri d 0 ef Jetk>ri, produrrà un mutamentto, od b I te rto le -r « d'Italia esso non dovrebbe - anche ·quando '10 esse pr uce unmanca 1 men un ce m~ 8 = e as8ai d'oloroso, nel lnvoro del giornale: ·1•on. Do In tutte le altre. « potesse- - essere integralmente effettuato. Ma, VT 1 M . hl\ d 1 d. 1 . Ma oltre a questi problemi,- la liquidazione del: " premesso'clò, noi vogliamo pure dire con tutta· 1 1 e e · _arco n an ona a_ con ,rez one, nma- l'eredltà degli antichi Imperi centrali, di quello " fr.anchezza che nè gli scrittori jugoslavi ·nè nenilo 1Jerò sempre collaboratore del giornale, russo e della Turchia ne contiene altri di natura « quelli a,l!eaìl trattano sempre il problema In ·cqme fn · della prima. -Unitd. Nell 'al.to di dividerci ·• d!'versa ma non men~ Intricati e dlfflclli. ' . " modo da agevolare quella che a 'noi sembra la mate-ria,Jmente, non mo~almente. da lui, .ci per- SI tratta.ora, infatti, della rlcostl~1zlone di an- " miglior soluzione nell'Interesse dell'Italia, della metta.no " 1 nostri lettori di manifest.argll -tutta Ja· tiche nazionalità, da secoli lacerate od assorbite " Jugoslavia e del diritto. Noi dovremmo tutti nostra riconçscenza- per i1 contributo contlnno' e dagll Stati vicini. e della· crèazlone' di naziona.lità " quanti muoverci in un'at,mosfera di verità e· di nrezios~, benchè non sempre appariscente, di Idee nu =•e, che oggi hAnno acquistato ·la coscienza " lealtà. L'articolo •del Bulletln lougoslave di no-· 1 • h h d t 1 - à • v• 0 - r r i consigli e e egli a a o e c_oninuer a "are della loro unità etnica e Jingulst_ica. - 0 $! dovrà, " vembre su la ville ile Rjjka (.Fiume) retourne ,· · · - alla np-strn operR. accanto a,;qneJla, che per essere ad esempio, far rivivere _l'fofell_cePolonia: e con- « à la m~re patrie (sic) non è ·certo scritto ln firmata, è considerR.ta dai più_ come la vera e sola verrà qùlndi fts~are t .suol confini- coll'Ucraina: " quest'atmosfera. E neppure lo è. l'articolo del coJJahorazlone . .nè sappiamo ancora,ee Ja Lituania vorrà far parte " signor !l'ano Cvietlsa Les-• Yougo-sfaves et les del nuovo Stato polacco come faceva dell'antico. .Ùliés comparso nel •numero del 16 novembre - La Boemia e la Moravia. staccandosi dall'A11- " delI'Europe Nouivelle. Egli ci -dà, t,ra l'altro, una stria, vorranno punire a &è .g.Ji affini !i!lovacchi, versione nuova del modo con cui la flotta 011'. geograficamente e storicamente connessi all'U~- " ·sb'laca. sarebbe passata al Consiglio Nazionale gheria. - Gli jugo-slavi dell'ex-impero austriaco, « Jugoslavo.in. perfetta contraddizione' r,on la ver- cattolfol ed Impregnati di cultura occidentale, si slone che ne han'no data le stesse autorità au- :unlranno con ·que!Jt dell!J, penisola halcR,nica, che striache. Disgraziatamente ,t nostri amici fran- religione e civiltà .pcevettero da Bisanzio, è che " cesf, inalesi e ame.rfcani acèolgono tutto quanto per tanti secoli ebbem un"a storia distinta da « q!f ar,itatoii fugoslavf hanno loro da dire col quella del loro -fratelli settentrionali, Croati e ,-.bel . risultato che finiranno per · incoraggiare Sloveni. - E cosi. pure· quella parte di Ucraini. " _tanto il· nazionalismo dei fugosla1Jt' -come deg1(. elle fin dalla m~tà del secolo «lecimosett.lmo, dal- " italiani! ". Le Collezioni complete delfUNIT A' del 19'17 e del 1918 vengono spedite raccomandate al preuo ' di lire IO per· annata Le due annate insieme Ìire I6 Jndlrlztar;· cartoline vaglia ali' Anunlnlotra:lore del• I' UNITA': via Acida 4 - Roma. .•

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