L'Unità - anno VII - n.26 - 29 giugno 1918

't L'UNITÀ Parlamentarismo e democrazia clul coincidere. Tante mite il leader all'altezza <lei· la ~ituazione è proprio colui, cli cui non si vuol ln un mio articolo recante queslo titolo (Uni· u,, l:J aprile,) ho già p,u·lato di alcune idee di Sidney l.ow rirca l'opportuniLà. di rimuovere le rnuse di pandi8i e d'inefficie,,za esistenti nei Go– verni a ti'po pal'!amentare, e ciò mediante l'ado· zione di metodi già esistenti in pirno od in ,;erme nella Costituzione Americana. Pur r·imosso il grave incon,·enier,t~ dell'infram· mettenza dei cl•putati nelle amministrazioni e nel· la stessa giustizia, rimarrebbe del Parlamentari– smo il diretto capitale: l'assenza di unità. in o· gni pot(•re esecutivo, rappresentato eia più per– sone e alla mer-cè di voti di fiJucia da parre di assrmblee divi-e in pi,ì gruwi. , ~aperC'; e vil'e\·erst1 si vogllon lt>tufrr,\ che non sono all'altezza della sittiazionc. 11 saprr diRcor– r·crn brillantemente in comizi popolari, l'rssere ud– desunti in problemi sociali ed economici cli tempi normali, non è punto garanzia di di•cer nimcnlo poliliro comJ)lessivo, specie per· momenli critici ed anormali. Quest'ultimo difetto è stato di recente fatto og· getto cli siiociali anali,i da parte di li. G. \\'ell8, di llila.il 'e Belloc e di Spense,· \\'ilkinson. li \\'ells trova c·he rìn qui si i'> declirata tl'oppu otte111.ionr .il •1)rohlema degli el0Uori, e troppo pocu a quella d1•gii eleggLbili. La cosa è compren· ~il>ile. In un primo studio occorrè:va. l'ompcre la cerchia di p1·il·ileg ,in.ti , rhe detenevano il potere politico in vil'fù clclta nascità, della funzione so• ciale o elci rrn.•o. La transazione a forme più larghe di suffragio voleva dire c~~ questi criteri, 'pur ,u·endo il loro ,·nlore, non sono infallibili, e diventano in una ~ocietà mo,lerna artificiali. Essi precl11dnno l'espressione cli opinioni diverse da quelle premier.li i11 una cerchia chiusa d'inte– rrs,i e di persone. Era qu~sto il p1;mo \:>a"-•O nt'ce~,ario per render po~siblle la rinnovazione <lei 1wr;;onale politico senza rivoluzioni. L'n secondo stadio t.utl'altro che già concluso, ~·è aperto ('On la •rYropaganda per l'.-1.dozione del principio della rapp,1·esentan4a proporzionale, al fin~ di renòer·e <prù equa la rappresentanza nei Par-lamenti delle Yal'in opfoioni. ~la ora tj si ac· corge della necessità cli lare un terzo pas~o. 11 \\'clls non esita ad attribuire buona parte cle,:li in•uccessi politici e mililari dell'Intesa a. ciu ('(1c questi sistemi provvedono rappresentanti olle opinioni, ma non 12ro,·vedono punto ali,\ ca– pacità poliLicu di questi rnppresentanti. Sotto l'influ"-SO cli molteplici tencl~nze, si e ve• nuti sempre più a Yeclere nel de'putato un manda· tario ciel p~t·Uto e degli elettori, i cui poteri quin· di wno ristretti ai punti sui quali egli ottenne il loro ('onsenso; il cle1>ut.ato è sempre meno un ra1>1>resentante 1>lenipotenziario, in cui eleUoi-i e partito abbiano piena fiducia e che sia incaricato di ttsare la sua coscienza e capaciLà. a interpre– tare la loro volo"nlà e i loro interessi. E cli pari pa&sc>i governi son venuti sempre più ad essere comitali esecutivi mandatari dei Parla– menti e dei lor·o gruppi. Ora siccome per essere mandatari occone assai men cosricnz,t e rapacità. ohe per essere ple11i– potenzia,1 i, e siccome il mandatario di front.o a col;e nuo,·e è paralizzalo dall'a:sellila di maoclato, questa transazio1ie non.rpoleva non condurre a una diminuzione di moralità., di capacità poliuca,, ci'iniziatiya in Parlamenti e in Gornrni. E que– sito tentlenza fu intensificata dalle esigenze della disci1>Jina di 'f)ar1ito, che fa preferire gli spi.riti docili, le mrmi fonografiche, ctgli spi1;ti indi· pendenti e alle personalità c.reat.ric1. Gli effetti sono soprnlutto gravi nel per~onalc <H Go,emo. Ognuno cli ,·oi, che vuol licenziare un impiegato o un giardinied o una domestica, de– Ye daQJe un ipreavvbo. Viceversa. un Pa1rlamento • può licenziare un Gal>ineUo eia 1111momento al· l'alt1·0. Come volete che i minist.ri &.bbiano tempo di impara.re il loro mestiere, ~ •:he persone one– ste e capaci possano in coscieoza avere on est.e ambizioni politlche? C'è eia mera;vigliarsi che la • scarsità di ~rsonalilà politiche r on sia maggio· re. Ogni impresa commerciale e indu~triale così condotta sa.rebbe condannai.a a fallire. Il si8tema ho inoltre un graYe difetto. Esso fa si eh~ i rapi 1>olitici non siano quellt, cli cui un paese hn l1isoy110, ma quelli che le organizzazioni di partito desiderano. Ed è ovvio che spesso il ne• siclrrio tlt'i pn rtiti e il bisogno del paese son lun,ze o :--essun allargamento di suffragio, nc,sun modo cli questo provvede a tale bisogno. Col rendere l'elettnrato libel·o dalla tirannia delle organizza• zioni cli partito, si 1ischia di lasciarlo in l>alia :, ,~ ,tr,so: e l'essere lasciati a sè stesso non lo aiute1-ebbe certo a saper riconoscere i buoni lea· ders, coloro il cui .cervcllo articola il pensiero di tutti ,u seguirlo. Sia idney Low, che \\'ells, \\'ilkinson e Belloc, si t1·01·ano d'accordo nei constatar·e che la vera– mente mirahile serie di Presidenti degli filati Uniti da \Yasllinglon a \Yilson è dovuta a ciò: che que– sle difflcoltà vennero chia,·an1ente prr, iste r slu diate dagli autori clell,1 Costituzione. Essi videro che se iI suffragio unh·ersale è necessario u dare espressione alle opinioni, es~o non è sufficiente a meller la co a pubblica nelle mani cli l'Olnro, rhe hanno la cnpacitè, politica. E/J/Jl'rciò la scelta dP/ l'rrsirle,ite é lasciata a un·a~semblea n11mina~,, co,1 (Jllesto fine specifico e composta di 71erso111• atte II f11r 111testa sce1t11. Ogni partito lolla per avere i migliori suoi spiriti in questa asseml>lea: e poscia costoro scelgono colui, che per• carntterr, intelligenza, cultu1·a. abilità ammirfìstrativa, ri– ,rngono il pi(t indicato. E una volta srellolo sono impegnati acl obbedirlo. Ed egli, una rnlta scelto, pel' 'quattro anni, entro una sfera assai ampia cli azione, è perlcUamenle Ili sicuro da voli di sfldu· ciu e eia gare cli partito; e può agire inche indi– penclentemente eia! suo stesso partito, e scegliCl'sì i 1nini!,trl che vuole, e mandarli n s:pn~~oqunnc1o vuole, e prenderli do,·e vuole In altri termini, gli auto1 i cielia Costilulionr americana, 1>erquei che rigua1·da il [lOlere esecu– tivo. invece cli segui.re la. teoria ciel mandato. ~l'el– sero quella ciel rappresentante selezionato, pieni• potenzinrio e responsabile alla fine d'un dato pe– riodo. E' ovvio che la teoria è suscettibile d'ulteriori apJ>licazioni. Nelle municipalità inglesi, ad es., non esiste governo di partilo. Le giunte ap1>artengono a un partilo, certo, sebbene non di ral·o sian miste; ma esse non si dimettono, se una loro proposta è respinta, semplicemente accettano ia ~~cisione e vanno avanti. L'essenziale si è che la scelta clell'indi,·izzo poli– tico da seguire per un dato periodo e la scelta clegli uomini incaricati di governa,·e in quel pe– riodo, sian tenute ben distinte. La pl'ima va lascia– ta al responso periodico diretto degli elettori; ia ~econcla va tnsciata ad assemblea ad hoc, costi• tuita cli persone del partito l'hP è pre,·ulso nel!(• elezioni generali, ma che hanno qualifiche spe– ria li - ,professionali, culturali, amministrative, i1Hlu,triali, ecc. -1>er la ,~ella ciel tecnico politico. Gli elettori, come i clienti che entrano in un 11el:l'OZio, <'-primono i loro desideri ed hanno i loro nrclini; i lecnici si consult.ano trn cli loro e nomi· naho chi li deve esegui1·e. In q11e~to modo le esigenze ciel rontrollo sono, in linea di principio, Ì'iconciliatc co11 quelle del– l'iniziativa; e l'elemento democratico d'ogni regi– me politico - il consenso popolare - è roncilinto con l'elemento inevitabilmente, mo nattrr·almenl<' aristocratico, della capacità <l'esecuzione dei clr– siclcrì comuni. Le democrazie parlamentan europee snflrono ... quel che ~offrono, perchè il parlamenta rism,, i,, nella sua essenza, la confusione di queste clur frm– zioni ben distinte: e conduce quindi inevilahil– ment~ all'irresponsabilità eò all'inrompe\enrn ~rette a ~istema di goYerno Angelo Cr(Spi 131 Letteredi un soldato I. Zona di divertimento, 5·5-'18 Cara Giulia, Hicev 0 unito alla lelter·a di mi:1 madre un tuo biglietto clo,·e sento che sei mollo addolornta Cerca di farti animo, ormai è un momento triste [>et·tutti, e tutti dobbiamo (.l\'ere una croce .... io ,10 benone e cerco di farmi coraggio in tuttu e 1,e1· tutto, Yedi pure per me t.utto è cambiato da un mese a questa parie. Essere giovane e pieno di salute e torte, e dover sapere mia madre che è co,trctla a lavorare .... avrei affrontato più rnlentieri più Yolte il nemico alla baionetta . Pure le 1>uoi ciarli 1>ace che il tuo è un dolore un po· meno triste; per amorp rii mio fratello. ratti animo che al suo ritorno possa essere felice cli ritrovarti in buone condizioni e insieme potrete passa re giorni felici cli pac~ e di amorn. i\li domandi se ho trovato la fidanzata pure qua. Cara Giulia ,,ccli rhe io 5chel'7,0 sempre. La mia fidanzata che li dicevo non è altro che u, mitrag/-iatricP,, che con essa potrò .•alvare me stesso e obbligare al tedrsco di andarsene a casa sua e lasciar libere le nostre case. Se avrò la for– tuna di l'ornare salvo me la farò davvero la fi– danzata, 1>erchè ormai ho già un'età matura, e dopo tante afferenze che racciò è giusto che mL faccia una famiglia e vivere felice. . mc ne rlispiace Una clonna che si abbandona a certe cose, specie una ragazza, sarà malvista da tutti e avrà in faccia delle maledizioni. lo le chiamo rovina famiglie, l'uomo c'è da compatirlo 11errhè /> cacciatore e dove trova si arrangia, Ria a Ila donna a larRi prP· , al ere e tenere geloso l'onore. Saluta ...... . lai contenta, mancia lanli llltci per me a mio fratello. Ti au!furo tante cose. Tuo amico cio1•ncclli110. IL Zona di guerra, 5·5-1918. Cara Madre, :--et momento rice,·o ,·ostra lettera; apprendo cose che già mi dubitavo e prevvedevo con immen. so dispiacere che accade sero. Dio miol che cosa volete lavorare; evvero che la volontà non vi ,: mai mancata, ma nelle condizioni che vi t.rova– te . . .. Come mi rattristano queste notizie, mi ,.accomando non strnpazzal,evi tanto, guardate • se potete fare a meno cli andare a lavorare in campagna perchè non vorrei che vi ammalaste, evvero che avete la salute, ma gli strapazzi !anno presto a farla perdere, guarderò Re posso aiuljlrvi anch'io in modo che non (}vete gran liisogno cli faticare. periamo che Cristo ci protegga per .poi un bel giorno farci godere per quanto è stata la sofferenza e esser felici per sempre. Pazienza pren· diamo con calma la croce che ci ha assegnata la natura e speriamo a un buon avvenire. Domandate q.uando 8arà la mia licenza, se le cose iindranno bene dentro questo mese o i primi di quest'altro. Però bisognerebbe poteste prepa– rarmi ila qtialcfl.e muratore di fare qualche opera però da veni re tutte le sere a casa, se no niente. Quei 15 giorni voglio stare vicino ,l'Oi. La mia alule è ottima e n.ulla l)'li manca, cer cale cli scrivermi spesso, perchè specie ora sento molto più ,pesante questa lontananza da voi e l'unico conforto sono le notlzie. late tranquilla e so1>portate tutto con pazienza. · Noi sotto questa divisa sopportiamo in un modo e voi sopportate in un altro e la vittoria sarà nostrn. Quei cani di tedeschi gli daremo c1ò che si meritano: tante baionettate ne! petto da doversi inainocchiare e chtèderci perdono. aiuti a tutti parenti e chi domanda di me. Voi bacioni. Vostro figlio Giovacrhino

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