L'Unità - anno VII - n.26 - 29 giugno 1918

132 L'on. PANTALEONI disturba Newton, Leibnitz, Bacone, Dante, Ci-isto, Omero, Shakespeare, :vracanlay, Celso, 01•igene, Cesare Borgia, Giulio Il, Benvenpt-0 Cellini, Mi– chelangelo, Luciano, 11inucio Felice, Thecdo,· I(ein, Cice,·one, il comandante P.oncagli, Tamaro · e il duca di Cesarò. Egli •pone lutti &ul ,nedesimo piano, Omero e il Duca cli Cesaro, Tucidide e Tamaro, Senofonte e Ronca~li; - li considera tutti suoi conteniporanei; ,- con tutti vive in comunione ~pii itistica. A Tu– ciclite domanda che gli interprell la politica di Sonnino, ad Omero che gli spieghi i messaggi di \\'ilson, a Di Cesarò che gli illustri lé conquiste dt Roma antica in Dalmazia, a noncagli che gli sveli i piani segreLi preoparati dal Consiglio dei Dieci per la difesa marittima dell'Adriàlico ... A tntti domanda oggi aiuto, perchè confondano le diverse lingue che parlano e sviino il pub:6lico dai punti cent,;ali della infelice 1 polemica, che egli ha soll~rnlo pel prim.9 contro di me. Rinfreschiamoglieli, a lui, che cosi bene ricorda i testi tedeschi di ·omero e così male ricorda i testi tedescofili dei suoi. proprt .~ritti. L'on. Parttaleo11i, infatti, avrebbe il dovere: 1° di dimostrare che io ho falsificai.o il suo pensiero politico Ìedescofilo, qual'era nel luglio del 1914; , 2° di spiegare chiaramente C-Ome, dove, quando, perchè, io mi sia condotto coo lui « in modo in– oelicatissimo, ma privato », e come egli ,, per ri· guard,1 a un morto sia passato sopra » alla mia indelicatezza. PuNTO PRDro. - L'OU,. Pantaleom, due mesi or $0110 mi accusu,va ùi avere falsificato il suo pen– ,ier;, perchè, ricordando che egli avev·a voluto nel luglio 19H l'intervento dell'Italia a fianco dell.1 l.iermania, non avrei ricordalo nelio stess_o tem\io dte egli rnleva queU'inte.l'veni.o per l"unico e fon– ci<imentale motivo che l'Italia era tenuta dal suo onore a mantenere i patti deUa tnplice, anche se ,·ovinu.,i. Sull'Unità del 27 ap1ile, invQce, io gli dimostrai co11la fedele riproduzione dei suoi arti– coli e discoi',i, che il falsificatore del suo pensiero C:ella vigilia era l'on01·e,·ole Pantaleoni delle gior– r,ate di. maggio. !>'el luglio 1914 egli calùeggiava, con tutto l'ardore intollerante che pone nel soste– nere tutte le tesi, l'intervento t1ipticista dell'Italia nella guerra, non per il ferreo vincolo del trattato; ma anche e sopratutto '(lerche riteneva .e procla– mava che Germania e Italia aveano un c_omune · ir.teresse vitale a muovere guerra all'Inghiltena il alla Francia. .Messo di fronte ai suoi detti e ai suoi scritti del luglio 19V., !'on. Pantaleoni spera di cavarsela spostando la quis ti_one (badi il nroto a non stam– pare questione). E senza osare '(liù cli ripetere che egli voleva l'intervento per l'unico e (onctamentalc lllotivo dell'onore anche se rovinoso, afferma che la mia falsificazione consistè nel non ricordare quèsto motivo, non più unico, 11011 più fondamen– tale, non più rovinoso. Spera, evidrntemente, che i .suoi lettori non si ,.vvedano che così viene meno ogni base alla sua l 'alunr.ia . Perchè se io non mi fossi limitato a l'icordare il f or twtonicus pantaleoniano del 1914, e avessi voluto spiegarne anche i motivi, avrei dovuto ricordare non solamente il motivo dell'onore, che è il sol.o che faccia comodo oggi an·on. Pantaleoni, ma anche l'altro, fonda men-. iale, queJlo dell'interesse: e allora che importanza a vrebbc a,·uto questa spiegazione se quei due mo· tivi, in quel loro ordine gerarchico, erano i motivi, universali e conclamati, di tutti i tedescofili del luglio 1914; vuoi 11azionalisti, vuoi clericali, vuoi gioliLtiani? Pl'NlO SE<.:ONDO. - L'on. Pant.aleoni tenta di ca– varsela anche a questo proposito, sentenziando solennemente che « i lettori di una rivista poli– ,. tica banno il -diritto di non essere 1]:)resia testi– « moni obbligati di una questione personale ». Cioè, dopo avere sollevato,. p'roprio lui, su un,1 rivista politica, una delicatissima questione 'per– sonale, eccolo che se la dà maestosamente a L UNITÀ gambe, l'eso ~nYisibiJe - cosi egli crede d letro i! parammo <ti Omero, di Tucidito, e di Senofonte. Giudichi il lettore se questa è •p,robità anche sol– tanto scienliftca! :,.;oi inte,isti della pl'ima ora la chiamiamo probità tedesca. g. i;. POST A DELL'UNITÀ 11commerciodell'olio Gallipoli, 8/6/918. Gentilissim.o Professore Il Giornale d'llalia ha annunziato che entro il corrente mese di giugno, l'Associazione degli oli· vicullo1i italiani si interesserà del gravr. problema ùella requisizione e ùei trattamenti intesi a miglio– rare le condizioni del produttore. E' da osservare innanzi tutto ohe la requisizione degli oli ed i provvedimenti del Governo ,perchè il · consumatore non manchi di olio e non paghi prez- 7i cari, sono completamente falliti. La requisizione, in media non ha pagato più di L. 300ver olio buono da mensa., il quintale mes– so stazione ipartanza. A Yoler largheggiare, 1 ,ortia.mo pure questa me– dia a: L. 325 per 100 _chilogrammi, stazione par– trnza; L. 25 in cifra ionda, nolo sino a destino, nolo fusti, dazio, eçc.; L. 50 utili al venditore. To– tale cosi.o, dazio, utili I.. 400. A Napoli, per esempio,· si vende l'olio al eletta· glio a L. 8 il litro, vale a dire L. ~-80 il chilo– gramma. Una differe>1Zadi L. 4.80 sia anche di sole L. 4. Perchè? :\Iolti Enti relativi?? .E •perchè'!? Libe1ià per tutti. Dalla produzione al consumo, con numero strettamente occorrente di intemie– diari. Seria sorveglianza nell'a'.t-< ~he l'olio passa al consumatore al prezzo sta, :2::0. :\lu,ltl vesantis– sime a chi sgambetta. Non vi pare, illustre amico, che la Si;c;_ctà del-(li olivicullofi potrebbe '(latrocinar~ questi desiéie1i,' Vi prego gradire i miei distinti saluti. Eduardo Fiorentino. Postilla. - Se a,bl>iamo compreso bene il pen· siero_ del sig. Fiorentino, egli ac~etta che lo ·Stato ponga il calmiere nei riguardi del eonsumator~ e ne sorvegli 1·1gorosamente l'attuazilme; ma vu'ole che sia la ciato libero il commercio nei rapporti t;·a il rproduttore e gli organi intermediari. Invece, lo Sta.lo oggi pare che organizzi la speculazione degli intermediari a danno ultimo ed effettivo del consumatore! n· nostro amico si contenta di poco; poichè fa già 18 concessiorie che l'olio del>ba essere calmierato. .Noi riteniamo assurdo e ridicolo lo stesso cal– miere. Anzi è proprio questo il puntç di '(larl.enza cli tutta la macchina sgangherata della politica dei consumi in ItaJia. Oramai l'~sperienza mostra ~ tutti che il calmiere esprime a un tempo il de– siderio del furto e la imlpotenza di compierlo E si risolve in aument-0 cli prezzo pel pubblico. " La Voce dei Popoli ,, .A coloro che seguono le ,·arie rasi della crisi · austriaca e del movimento anOaustriaco racco– mandiamo viyamente il 3° numero dellà Voce dei Po11oli da cui abbiamo nltimamehte riprodotta la recensione sul libro del Voinovich sulla Dalmazia. Oltre il consueto, largo, interessante spoglio dei giornali clelfe varie nazionalità vi sono i seguenti a1·ticoli: U. Z. B. - Battiam0 l'Aust.ria dall'Adriatico.'. R. V. Seton Watson - L'Austria e la soluzione ' federale. Un irredento italiano - La crisi dell'Austria. . G. Zamorski - Italia e Polonia w. Barru .- Aust;ia e Inghilterra. , S. O.mski - Gli Stati Uniti d'oriente. (Un gin· dizio di G. Reinach su Kossuth e i :\1agiari). Nello spoglio dei giornali è riprodotto un lungo interes· •sante articolo sul sionismo del Round Table. G,rente responsabile: ERNISTO FRATON> OJ'F!ClN,\ POLIGRAFICA TTA,Ll<ANA ...,_ LA NOSTRA OPERA può essere aiutata: l. Prendendo un abbonamento sosteni– tore annuo di lire 20, o semestrale di lire l O; 2. Prendendo un abbonamento normale di lire 5 annue, piuttosto che comprare · settimana per settimana il giornale dal rivenditore; 3. Facendo conoscere l'Unità al mag– iiQr numero possibile di amici chieden– dolo in lettura nei caffè, nei circoli, nei pubblici ritrovi; 4. Inviando all'Amministrazione dd· l'Unità (Roma, Via Adda, 4), nomi di possibili abbonati, per l'invio di numeri di saggio .. Istituto Nazionale ~eile Rssirnrazion Direzione Generale - Roma L , ISTITUTO Nazionale d~lle Assicurazioni è ent_e di di1iUo pubblico. Ha personalità giu– nd,ca·e gestione autonoma ed è posto sotto la vi?ilanza del ~Iinistero d'Industria, del Com– mercio e La\1oro. 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Sociale E. 180.000.000 Vers. L. l54-5·o6.65o Riserva 1.. 14.ooo.ooo Sede Sociale e Direzione Centrale in Roma ABBIATEGRASSO '- -.ACQUI - ADRIA - ALESSANDRIA - ANCONA - AQUILA - ASTI - BIELLA - BOLOGNA - BUSTO AR• SIZIO - CANTU' - CARATE BRIANZA - CASERTA - CATANIA - CHIAVAR! - CHIE– RI - COGGIOLA - COMO - CREMONA - CUNEO - EMPOLI - ERBA INCINO - F1'R• RARA - FIRENZE - FOGGIA - FORMIA - GALLARATE - GENOVA - LEGNANO- LEN– DINARA - LIVORNO - MANTOVA-MASSA SUPERIORE - MEDA - MELEGNANO - MESSINA - MILANO - MONZA - MORTA– RA - NAPOLI - NOCERA INFERIORE - NOVI LIGURE - PALERMO - PARMA - PIACENZA - p1e\RASANTA - PINEROLO - PISA - PISTOIA - PONTEDERA - PRA– TO :.... REGGIO CALABRIA - RHO - ROMA - ROVIGO - SALERNO - SAMPIERDARE– NA - SAHREMO - SARONNO - SAVONA - SCHIU - SEREGNO - SIRACUSA - SPE• ZIA - TORINO - VARESE. - VENEZIA - VERCELLI VERONA - VICENZA - VI• GEVANO. 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