L'Unità - anno VII - n.26 - 29 giugno 1918

130 uon1i111piil illu111i11.iti(' più ragionevoli che hanno ' la. f'!--J1rriPnZi.l 11·011 unno e mezw fl'un regime 11011 di lib~rtù, rna di litcnta1 <'11e ~e1>ranno e,·itar·e ti 1•iturno <lrllc 1·ondilioni nwlsane tlPll'anticu regi– me, che ~aprnnno rt 11,ervare c"iò che la ri,•oluzio ne anrhlH· ,lato cli buono fino dal primo mc, mento, se non f,is,e .,tata ~eguita dalla demagogia tlellr foltr i~ligatc-d, utopisti e: eia 11·,Hlito1·i,che, i11 11nn 1nu·ola, sa1Ha11no cture .a~lo Stato r11s~0 una C'O"-lit11zio11e su hasi tlC'tnocratiche. ',·· Qu:into ali,• garenzie rhe l'Intesa 1l0\'l'ebbe darr all' ("1·1ui11t,. alla Polonia, ai nuovi Stati Bali id 1 11•1· as-1cu ra r, loro i I diritto d1 antoderi– :--.ione, mi :-.ernlira rht• 11011 ~i dovi Phhe applirar,i .illa Polonia lo ,tP,so ,·agionamento chr allP~ nJ11t" 11ro,·inci(" 1·11s\.òC, l.:1 Poloniu incl1perirlr11te è stata riconosciuta d:.t u11 Gorcrno le~ale n1~~0: non e qui ridi i I caso di rito, na" i "'I" 11. l,_)uanlo alle altre I egioni ricorda– te. ogni t'an1hinme11to cli Costituzione, cleri~o senza arrnnln 1,rev~nth·o con un Governo ru~~o, offc,ndc- •tehbc senza tluhhio il nostro sentimento nazio- 11nte l11fatti le province comprese net nome cli Ucnifn,t ~ono •una 1,arte della Russia, son la Rus– ~ia stpss11 : t<iew è l'antica capitale <lelih Hus~ia. I' l.;rraina non i• mai esislita nè come Stato n~ come Nazione. " Ucraina » vuol dire (rontiern: gli l'Cl'nini non sono una nazionalità: son dei piccoli russi rhe auitano alcune delle province ·comprese nella IJrraina di oggi. I piccoli russi sono 11na branca della grande famiglia russa, che si distinguono un poco per la lingua. I.a domi– nazione po tacca età I xv• u Ila metà ciel XVII' secolo ha esercitala una certa influenza sulla lingua: ma ,•i ha mago:iore diffe,·enza tra l'idioma siciliano e l'italiano letterario, rhe non tra il piccolo n1sso ed il ru.sso puro. Lu P1t·,·uta Huobia non ha ma, formato uno Stato, e le <prO\ incie di Ekaleriòosla.w, cli Cherson, di Charkow, e della Crimea sono- state conquistale dalla Russia moscovita e eta.ila. Hu,,ia imperiale contro la Turchia durante il \"Vll" ecl il X\1111' secolo ; esse erano in gran pa1ie popolale eta Tar– tari e non offri,·ano the ,teppe. le città dj Ocle~,a. Ekalennosl,t\\, :\icolait;f e molte altre sono state fondttte duJl'irnperatrice Caterina alla fil\C dQI XVI 11 secolo. Di conseguenza se si vuol pa.i'lnre del principio di autodeci•ione dei popoli, lo si po– t1ebbe tutto al •più applirnre alle province piccolo– ruHe, (Podolia, Kiew, Tcherniyoff, Pollava) lll'l non si dovrebbe pi,, 1•:irlare della t.:craina., che non è che uno Stato " made in Gemwny » per i bisogni del momenio, l'ioè per lo sfrutt,unenlo del granaio JelJa. Russia. l nuo\'i Stati baltici sono egualmente· pro\'ince r.he , ad eccezic-.ne della. Cur– landia, non, hanno mai fo1·111ato Sta.li indipe1Jdenti, nè potrebl>ero mai formarli: la situazione geo– grafica delta. Estonia. e delh Livonia, le loro con– cìizioni di vita ec.onomica le faranno natmalmen– te gravital'C ,erso la R11ssia, che da 1 parte sua ha. l,i,ogno, per vivere e respirare, del ma.re Baltico. :S.on b1,ogll.('rel>be dunque, se si vuole ristabilire una Russia forte rile _gli alleali incoraggiassero con q.ialunqu, gesto il movimr11lc, separa.!ista delle provinn' baltiche cd t1('raine, movimento de– stinalo ad e~ser prov, isorio e che puù spiegarsi soltanto come 11na prot,sla rontro il bolscevismo. Decentramento ammini,tralivo nei li1niti più lar– p.hi , ma non smembra,nento della Hussia; altri– menti t11llo il piano della ricostituzione di un'l Russia fortP ,., falsato in anticipa1ione. Questo ,ogliono i palriolli russi ~la quel che più imporla ,. che una grande e forte Russia è ull.[, 11ecessilil. itssoluta 1...- la '!)are dell'Europa e ciel .\londo. Una. Russia debole, ,ma Russia in pezzi 8a1·à un _giocattolo nelle mani della Germa– nia, elle ~ap1:a trarne hle rinnova.mento dì forze eia poter diventare in 1>oco tempo e senza. altre guerre, l"a11bitra dei destini del mnndo. Adun11ue gli stoni combina.ti dei Russi e degli Alleali <lebbono tendere verso la rigenerazione di una l\uAAia forte e indivisa, affìnchè essa. possa. affermare la. sua indi'pendenza assoluta contro la. Germania e co<-tituire 11n fattore sicuro della So– cietà delle ;,.;a1ioni. E. Milfer. e L' H AVANTI ! tt pul;l,lica nel nuruero del 2, giu 0 110,wima JJa 6 ina, uhi1na colonna, U .segùcutc ..11·ul·1Jlttto: " L11 :\uov.i Antologm del 111tt!Jv'u 11tilleullocen " 1u·1wvantaquattru pubbticuva nen~ .ua ras•Lutm " poltticu qum<liCin11le, a 11nui1w cinquecentuqua– " rantotto, la seyuent,, in(umia:/one: " Es.endo stata post.a i II giro la I oce che iI re cli Uttnimarca. avreb,be posto innanzi !"idea. ùi un generale dbarmo, qu,tsi rutti i giol'llali parigini !tanno ;,ubilo protestato contro qualsiasi idea di 1iduzio11e ,tell'e,ercito "'"icesc, dirl11a1·ando alta– mente che ht Francia, quanto n sè, " ricca abba– stanza per pagar~i il lti-so delle su~ spese militari. l liiunquc proponesse uftìciahnente il ili ·1rmo ge– nernle, si e~porrebbe ll pro, ocarè ;,enza. rimedio la guc1·, a euro1.>ea ,1. " .Yun abbiamo il modo di appumre in q11es11 " yiorni se i giornalisti pari(lini, che scrivevano ,, cusi net 1894, •ono ancora vivi e vedere quindi " che rosu scnrano oggi 'ili con(ro,,to lii allora ». Lo sco'po della esumazione è El'idente: si ,·uol lare di111eniieare ai le1to1·i... proletari che 1n tut.ti i eong1essi ·dell'Aja è ,tata ~empre la Germania la oppositrice ;,istematica di ogui ,,.·opost.a rii t·i– duzione di armamenti, e si , uol tar credc>re che la re~ponsabilità delL1 corsa agli armamenti è stata ddla Fruutia. Ehbene in 1:es.su110dei due fascicoli ciel maggio 1~9> della .\'uova .lnlologin la rr,ssegna 'I>Oliticn quindicinale conlifne le pa1·0Ie riprodotte dall"A– t•,rnli; nè queste rassegne <·adoru:, a pagina 518: :, questa pagma rade una ras., 0 gna del l' giugno, ma neanche in questa r·è il più lont:1110 ,ent.ore delle parole I i'f)rodotte clall'A1•a11ti. Che sia un errore di citazione? In, qu'ito raso, ,·orrebbe 1·,1 ranli larn1·irri la citazione esilia? E nella ipotesi che la citazione esalta fosse impos– sibile, Yor•·ehbe l'.lt•anli spiegare da qua]e fonte 11r!'risamente gli sareobe giunta Ìa notizia? Le medaglie al valore Il Comando su1)1·emo ha voi uto che fossero pre– mja.ti senza ritardo i clife11,01·i cli Col )foschin, delJ'Asolonc e dello Spinoneia. E te medaglie al valore sono state conseguate a duecento metri dai luoghi <lclla.battaglia. Ecco un pl·ovvedim,1nlo degno di ampissima. lode, eh~ dovrebl>'ess~re ge– neralizzalo: ·qui cUo Jat, bis dal. Causa fondamentale, per cui le ricompense al valore larda.no mesi e mesi, e tall'olta. anni, prima di arrivare a chi le merita., e perciò 'Perdono buona. parte della lorn efficacia. cli pr~mio e cli incita– mento è ltt esistenza ;n Homa di una Commi:;.,io– nt cet;ln;le, inca.ricala di rivedere le p1·01>oste di ricompense. Questa Commissione, che di1•01 ·a.mi– gliaia di lire mensili in -gettoni di presenza, do· \l'Clbb'essere senz'altro a.bolila. li :\linistr·o della guerrn e il Comando Su 1 premo hanno lìducin nei romandtmti •lei reparti. combattenti: e in questo c·a,o, lascino a quei comandanti la iniziatiYa e la 1esponsal@it.ù dell'assegnazione de:lle medaglie. O non hanno fiducia nel loro buon ~enso e nella loro rettitudine per l'assegnaziono delle medaglie: e alloni li e~ludano •enz'altro dai romandi, perch4 ,., a<SSurdo afndare la vita di migliaia (li uomini e la difesa della nazione a chi ,·iene reputato a I'• iori ir~rapace di a.s,egnare l~ ricompense ai suoi uomini. In lutti i ca,i, è e\'iclentc che una Cc,mmissione di padreterni riuniti a noma non ha nessuna competenza per esaminare e scevernre le proposte di ricompenSè, che sono fattP eta rhi pre– siede '1>ersona.imente alle operazioni militari, men– tr·e i signori di [!oma pre~ieclc>no ~nlamente ai gettoni cli [)l'ese11za, che intascdno acl ogni riu– nione della loro commissione. Dai nomi, poi, che i giornali dànno dei pre– miali, risulta che i premiati si dii idono nell• •e– guenli categorie: ufficiali 6; gradua.ti 7; 58ldati 10. • Ecco un indizio di un criterio di giustizia distri– butiva, che ci semhra nuovo e che andrei>''-! an– ch'esso gene,·alizzuto. La prima domenica di giugno. la festa dello slalt1to. mi fermai ad una cantonata a leggere uno solo fra i tanti manifesti, di cui la ricchezza di carta. ci dà modo ;li t.ap ,pezzare le mura delle r:oslre vie: J"albo dei liore11tini cl1'corati durante lil. guena. Su ('erto clec·ol'ati col1tai appena selle 0 oldati e un. capomle. E" po,;sibile (come 1(•gola generale) che 93 11m– c1ali si facciano onore lino a meritnr,i la meda– glia al rnlore, se almeno il 11ili11t11plo dei soldati da essi di'i.>enùc.nli 11011hanno avut•> l'lo(Uale ~lan– cio e spirito di sa('l'ilìcio•/ Ciò posto, a u11a meda giiu con.cessa a un ufOciale non tl0Hehbero col'l'i· spo11dP1·c, di rea:otn,' almeno cinque medaglie con– ce-se a ,oldali? E ,i noti che un cittadino ist>11ilo, che è ufil– cinlt' cli caniera. o di complemento, ha un'ed11ca– zione, un allenamento, dei freni, cleg-li sproni, dei compensi mera.li e in.telleltunli nel suo spirito, •per i quali, n•l compiere un nttn di valore, cteve ,prigicnare uno sfo170 di gran lunga inferiore a quello del semplice soldato, che viene dalle offi • cine e dai campi. Le iclealilà nazionali e sociali, che dànno agl'inlelleltnali grandi forze e soddi– sfazic>ni, non appaiono nell'animc;> del contadi_no o dell'operaio cil'condttte dalla stessa divina. au– reola. L'atto di valore, pertanto, corn'piuto da un soldato contadino ha un merito ma!'giore di spon– tanei Il\ e di poesia. Perciò rn premiato con crilert più la.1glu. Per questo la premiazione de; rn lo rosi di C:olle 1foschin ci sembra indizio, vivamente lode,ole, di un nuovo spirito rlei Comandi in queista delicata p imlportante materi.o. • Nicolò Rodofico. La democrazia della tessera .\nlicamente, fino all'anno di grazia 19H, la ripartizione economica dei heni si fa~eva a mezzo del pre::o. Naturalmentè il prezlo reagiYa sulla prod11zione <lei beni, facendo crescere quella-dei heni ad alto prezzo ~ clim11111irequell'l dei beni a ha sso prezzo. ' Dopo la guerra è ces~ata la possibilità di questa reazione, almeno nella "ìmsur·a di \>rima e sopra– tutto pe1· gli artico)· ,li consumo popolare, e in parlicolal·e dei gene,•i alimentari. Lo Stato, a wfesa de)le clas,i 111en1J abbienti, ha. credulo di mettersi in possenso di tutta la quan– tità disponi'bile di grano, di grasso, di olio, ecc., ,e poi cli 1·i1)artirla tra tulii i cittadini poveri o r,crhi egualmente, pro capit<i, ad 1111 prezzo rela.– til'amenle basso, ad<lossandosi la perdila, cioè addossanclola alla. massa clei ront1'ibuenti. Pe1· questa Yia, sosti111endo la tessera personale al prezzo di mercato, la ri<pa1'li,ione immediata. dei generi alimentari dovrebbe .rispondere al con– (·etto più democratico e livellatore che si sia. mai concepito nella storia! Ognuno avrà 250 gram– mi di pane al giorno! E' sparita la <lifferenza tra. il ricco e il povero! Se non che le differenze sociali caccia.te dalla u <porta economica », rientrano pe1· la u finestra politica ».: Diamo qualche esP.mpio islrullh·o. Leggiamo sul Nep:rwa di Budapest. del 16 cor– •lle: u .\ Budapest la folla ,'ominria a far coda u eia.vanti ai negozi cli genk:\'i alimrntari fin dal– ,, le 5 del mattino, ma ,Jopo molte ore di attesa. " non riesce ad acquistare grasso od altro, per– " chè le quantità disponibili vengono presto esau-. u rite. pecialmenle ,lavanti alla macellerie, do– " l'C ~i vende anche carne cli. porco, si svolgono u srenc disgnslose. L'incetta di vil'eri a p,rezzi su– " per'iori :i quelli fissati dal calmiere continua. a " Bnclapesl. Le massaie a.llendono dalle 5 alle 10 " del mattino per poter comiprar• un t>o' di ca.l'ne " e di grasso;_ quando dopo avere alleFSSo aie.une " 01·e si incomincia la vendita dei generi lesse– " rati succede che vengono servi l" ])l·ima gli im– " piegati dell'ufficio App1·ovvigionamenli, 'I>Oi le " famiglie degli agenti di pÒlizio, poi gli altri " Dt·otelli ». C_he ne dicono i nostri conta-Imi e braccianti delle cam\>agne? Essi guadagnano altissimi sala– ~i, perchè sono stati capa.ci di rendere più frut– tifero il loro lavoro e sarebbero ben contenti di procurarsi un poco pili di grano pagandolo 1ll1 '!)rezzo più alto. Essi l?agano maggiori imposte di consumo, in ragione appunto dei cresciuti sa– la.ri; ma il grano è rtalo in preccòenza e di pre– ferenza a.i parassiti della politica.

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