L'Unità - anno VII - n.25 - 22 giugno 1918

I polacchi e le _Il problema polacco Uno dei più im1>0rtanli e anche più dilficili pro– blemi, che dovrà risolvel'e la futura Conferenza di Pace, sarà, senza dubbio, il problema polacco. Quale ,ara il futuro as etto ~tatale della Polonia? quale il suo orientamento politico? quale la pane. destinatale nell'equilibrio europeo del dopo guerra? A qu.:ste domande è, por ora, quasi impossibile rispondere con certeua, perchè in risposta dipende da molti fattori che ci sono ancora ignoti. Dipenrlo in primo luogo dalresito della guerra; dipende puro dalla futul'a 1>0litica estera dei paesi alluni– mente jn lotta; e dipende fipalmente anche dall,l l'olontà dei polacchi stessi. Intorno ai due primi fatto,·; possiamo solo fare delle previsioni più G meno \'erosimili. ma il futuro atteggiamento (ltJI · popolo polacco siamo in grado cli predire qu ui con certezza: perchè esso sarà la conseguenza di• retta cleli'oclierno orientamento politico dei circoli polacchi, orientamento che ci proponiamo cli e· sporre brevemente nel presrnte articolo. iccome però siffatto orientamento ha le sue ra-. dici nel passato, dobbiamo cominciiy-e coll'esami– nare le direttive politiche dell'opinione pttbblica polacca prima dello scoppio della guerl'a oclier,ia. I polacchi della Posnania. In Posnania l'opinione pubblica fu sem1>re n~t– tamente ostile ai tedeschi, e i deputati polacch,j al Reichstag fecero sempre pal'te·dell'opposizione. ;::, versomenle da quel che avvenne in Galizia e nella Polonia russo, dove le rivalità clei partili politici resero iAcoerente .e incerto l'alleggiament• dPi . poloçchi, in Posnania esso fu sempre ben deci5O ·e ispiralo unicamente al desiderio cli resistere i.d oltranza allo misure germonizzalrici ciel gover~o prnssiano. Infatti, di fronte alla minacci~ del1» germanizzazione, lutti i polacchi, ricchi e po\'eri, si accordarono s11un programma patriottico e na– zionale, dimenticando completamente ogni rtven dicazione socv,le, ogni lolla di clnsse. In un certo momento, il loro atteggiamento 'l,1· tilrMsco, ostinalo irreducibile, come irreclucibilc ecl ostinata fu la politica anlipolacca del govel'no -di Berlino, parve dover modificarsi e di\'entare più conciliante. Ciò anenne al tempo d, 1 cancel– lierato di Caplivi. il quale, prevedendo la possi· bililà di una guerra colla Russia o volendo perciò acquistare alla Germania le simpatie della popo– lazione del confine orientale, iniziò \'Crso i polac– chi una politica di conciliazione. Fu difatti Ca privi a revocare il divieto dell'insegnamento i11 linp;ua polacca nelle scuole popolari della Posna– nia: fu lui a confermare l'elezione a arrivescov,, di Gniezno (Gnesen\ del prelato polacco Sta blewski, ed a far cessare la sistematica campagna di p;ermanizzazione, conòolla flnorn dal governo prussiano sotto gli auspict ciel t)()lonofobo Hi• smarck. In ricambio alcuni polacchi posniani, specialmente nobili e grandi latifondisti, assun sero un atteggiamento fal'orevole verso il governo, votando nel 1893 pei crediti militari straordinari, chiesti al P.eichstag in pre\'i ione Mila guerra r•il la Russia. Però fu un accordo cli bre\'e durnta. Difatti. col miglioramento, avven11to nel 189-\,delle relazioni tedesco-russe, il pericolo immediato cli un conllitto rolla Russia ft1 eliminalo, e con ri,) Yu soppresso il motivo principale dei riguardi usati ai polacchi dal governo cli C.ar >rivi. La ripresa dell 'anlica politica anlipolacca pro– vocò in Posnan.ia una nuova ostilità contro i te– deschi, e srreditò completamente i partigiani .lrl– l'accordo con Berlino. li capo del partilo germa– nonio, dello « partilo di Corte ", Koscielski, <11 costretto a rassep;nare il mondato. al Reichstag, e tutto il partito si !'(Jllagliò rapidamente. Da 9ueslo tempo l'atteggiamento anlitedesco ,lei polacchi po naniani non cambiò più mai: ma PSi•J non sempre si manifestò con uguale energia. Oifalti la nobiltà. ed i latifondisti fnrono ger•e– rnlmente piuttoslo•moderati nell'espressione della loro tede~cofol1ia: mentre Il partito popolare. ~ui- LUNITÀ Potenze Centrali dato dal battagliero deputalo Korranty, la maai· restò sempre con grandissima violen.-,a. Questo partilo, costituito negli ultimi anni d~I secolo scorso, ebbe per iscopo principale di sve gliare la coscienza nazionale nei contadini polac– chi della Posnania e della Slesia. Esso assunse, fln clal principio, un carattere non solo 1>alriollico ma anche religioso, perchè il cattolirismo fu sem pre una dello princi1>ali caratteristiche nazionali del contadino polacco, il quale quando abbando– na\·a la sua fede, perdeva generalmente anche la coscienza della propria nazionalità. Per evilarP talc'pcricolo. il partito popolare si propose di com– ballere la propaganda religiosa dei pastori prole– sta~i, e, con questa sua attività, contribuì non poco all'insuccesso della politica antipolac~ e snazio,rnlizza rice ciel governo di Berlino. I p.rrtiti galiziani, Il fenomeno del l'unione di tutta la nazione in torno od un solo par~ito nozionale e anlilodesco, fenomeno carattel'istico per la vita politica dei 1>0- locchi posniani, non i manifestò purtroppo in Galizia E non dobbiamo maravigliarcene. In Galizia ùifatti i polacchi non erano. come in Posnania, minacciati dal continuo pericolo di un.1 rapida germanizzazione; essi godevan,o di-libertà e privilegi sconosciuti ai loro· fratelli posniani; perciò, non avendo uno stimolo d'unione, •si divi– sero in varl partili, spes~ antagonisti. lA tal modo anche la lotta di classe, quasi sconosciuta in Posnania, 1>0tè manifestarsi in Galizia, dove <enne costituito tm partilo socialista polacco, ca. pitanato da Daszynski. • Solto un solo riguardo i partili galiziani furono pienamente d'accordo: lul~i seguirono una poli– tica conciliativa ve'rso il governo di Vienna, :I quale sempre tlolè contare su I loro appoggio J)llr– lamentarc. Tale lealismo dei polacchi galiziani si spiega col loro relativo benessere economico e mo– rale. nonchè col desiderio cli aver I'ap'])Oggio. del governo viennese nella lotta contro i ruteni della Galizia orientalo. Le classi ricche poi si orienh– vano ver o l'Austria anche J}8rchè volevano impe– dire l'attuazione in Galizia dello riforme sociali a favore degli operai e dei contadini, riforme che il governo di Vienna acconsentiva a non promuovere solo a condizione cli poter avere nel Parlamento l'appoggio politico dei numerosi ed innuenli co11 servatori galiziani. · Fra i vari partili della Galizia. il più fedele all'alleanza col governo di Vienna fu sempre il partito consen·atore, dello anche partilo « stanc– zyk "· Questo partilo, mollo mfluente in un paese dove più del la metà delle lel'l'e si trova nelle mani elci grandi latifondisti, scelse, nella sua politica \"erso il governo, una direttiva opportunista. Esso non rinnegò mai la Patria; ma ripudiò, come una utopia irrenlizznbile. l'idea della Patria indipen– dente, contentnnclost di conquistare alla Galizia tutti i vantaggi cullurnli cd economici compati– hili colla sua unione all'Austria. E, per oltendre tnli vantaggi. esso sistematicamente sostenne il ministero di Vienna, ciel quale spesso i suoi rap– presentanti fecero anche parte. Im·ece l'altro irramle partito galiziano, il par– tilo nazionale democratico. rimase sempre fedele al programma della ricostitjlzione cli una PoJonia uniln e indipendente. A tale scopo esso svolse una aHiva propaganda fra i suoi aderenti, formò una « Lega nazion,\le " che si proponeva di conqui– stare colle armi l'indipendenza alla Patria, e rac– colsP 11n « tesoro nazionale » poi primi bisogni dello Stato futuro. A causa del suo programma indipendenti,:ta, questo partilo non potè esscrr cosi incondizionatamente ligio al governo di Vien-• na, come fu sempre il partito conservatore; nondi– meno anch'esso cercò cli non entrare in conflitto _colgoverno austriaco, e cli ottenere per la Ga lizi'l un temporaneo « modus viveoòi "• flnchè es.~a non fo~se unila col resto della Polonia in uno Stato indipendente. Questo partilo na'zionale democratico reclutò r suoi seguaci principalmente fra i piccoli proprie– tari e la borghesia: ma trovò alcuni aderenti anche 127 fra grandi latifondisti. Essendo riuscilo a rac– cogliere le migliori forze della nazione, esso avrebbe potuto a,ere u1ia parte assolutamente pre– ponderante nella \'ita politica della Galizia, se non si fo se scisso in due gruppi,· un gruppo più mo dernlo (dei « vecchi democratici u) e un gruppo! più radictùe (dei « demo~ralici progressisti " . Tale scissione però, pur diminuendone la rorzn e l'nutoriià, non gli impedì di l'imanere uno dei 1>rincipali partiti galiziani. Il partito conservatore e il partilo naziona]P democratico ebbero un pr()g1'amma cli rivendica– zioni esclusivamente politiche e nazionali. Invee~ il partito popolare, capitanato da Stapinski, pro– pngnò, accahlo all'indipcndrnza della Polonia, anche alcune riforme di carattere sociale. Esso nel suo atteggiamento verso l'Austria imitò sem– pre il partilo nazionale democratico, col quale del resto strinse spesso dei temporanei accordi po– litici. La sun pro1mganda si esplicò principalmente fra la ma sa dei contadini, rra i quali reclutò quasi esclusivamente i propri aderenti. Infine il partilo socialista, debole numerica– mente ma mollo battagliero, ebbe 11n programmn schi<jtamenle economico, pur conservando una tinta cli patriottismo. Esso tu il solo partilo goli– tlano, che a!sunse talvolta al Reichsrath un· at– teggiamento ris~tamenle ostile al governo, dal quale fu percio energicamente pprseguitalo. Tale era, prima della guerra, l'orientamento dei partili politici galiziani: orientamento netta– mente patriottico, ma conciliali\'O verso l'Austria, e inle o a creare un temporaneo « modus vivendi 11, vantaggioso per ambedue le parli. Solo per poco tempo, dopo la rivoluzione russa del 1905, quando pareva che l'Impero degli Zars dovesse incammi– narsi sulla via deÙe- riforme liberali, un pirc9lo gruppo di panslavisti polacchi, capitanalo dal go• vernatore della Galizia, conte Pininski, cercò rli propugnare una politica antiansiriaca e russofìla. Questo grup1>0 sperava che la Russia liberale avrebbe aiutala la Polonia a riconquistare la pl"OJ)ria indipendenza; ma tali speranze furono ben presto deluse dall'indirizzo reazionario e nnti polacco, che prese la 1>0litica russa dopo il 1907; e perciò il partito dei russoflli, strenuamente com– battuto dagli altri partili, si sciolse rapidamente senza lasciaro traccia. I partiti nella Polonia russa Como in Galizia, così nella Polonia russa' l'o– pinione pubblica non raggiunse mai quella com– pattezza, che essa 1>0lè realizzare in Posnania. Infatti, sebbene il governo russo non fosse ~e– contlo a quello prussiano nell'einettere leggi anti• polacche, esso non seppe mai applicarie con quella sistematica perseveranza e con quel la rigoro5a inesorabilità, che furono le caraltel'istiche princi– pali della politica anlipolncca del governo tedesco. D'alLroncle il pericolo della russificazione era re– lativamente debole pei 12 milioni di polacchi del In Russia. forti del loro numero e della supe1·ioritù culturale sui russi, mentre in\'~Ce <1uello della germanizzazione fu sempl'e grandissimo pei 3 mi lioni cl( polacchi posnaniani, alle prese colla su– periore e potentemente assorbil1ice cultura tede– sca. Non essendo nel Regno iI pe1·icolo della sna zionahzzazione· così grave come in Posnania, l'o– pinione pubblica non se ne allarmò mai troppo: t' la popolazione, invece di stringersi intorno ad 1111 solo partilo nazionale, si divise, come in Gali1.in, in vari partili politici. In linea generale l'aggruppamento dei llal'liti nella Polonia russa corrispondeva a quello dei partiti galiziani. Al 1mrlilo conservatore galiziano faceva riscon– tro nel Regno il partito « della politica realista "· il quale ri1iudiò tulle le aspirazioni indipenden– tiste e, adattandosi alla situazione dl fatto, in cui si trovava la Polonia soggetta alla Russia, pro– pugnò l'intesa ad ogni costo col governo zaristn Questo partilo, che trovò seguaci fra l'aristocrà.zia ed i latifondisti, fu sempre nettamente conser\'a lore nel suo programma sociale, e perrib si nr– corclò abbastanza facilment-0 col reazionario ~o– verno russo. Però esso ben presto si trovò dalln sua russofilia ad oltranza completamente scredi lato agli occhi della maggioranza dei polacchi, di– modochè non potè acquistarsi nemmPno una partr • .

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