L'Unità - anno VII - n.22 - 1 giugno 1918

\ . PROBLEMI DELLA VITA ITALI I/ / Direttori I ANTONIO D:E vm DE MARCO e GAETANO Ditui..- ~ •-♦mrtn:r;iooc I Roma, m Adda, •• - Al6onamento otdinario annuo A&.!oemco+,, soaenitore annuo l..ir,: 20; semestrale ~re IO! u· u. ,o Si psWalica il sabato a ROMA - Conto corrente co. Anno VII - N. 22 ' SOMMARIO I LADRI DI PISA OSSIA LA SCALATA ALLl, BANCHE, ALLA STAMPA l! AL GOVERNO., L'Unità. LODI NON DESIDERABILI - g. s. LA PROPAGANDA IN AMERICA - L'Unita. I DANNI DI GUERRA. Gli czceco-slovacchi e l'Unità . Una sos• tituzione d'infante • La propaganda - Un grup– po trentino - La coda - La posta dell'Unità. Gli czeco-slovacchi e l'Unità • li giorno 24 maggio, terzo anniversario dell'in· tervento dell'Italia nella guerra mondiale, gli j::zeco-slovacchi, solennizzando- la consegna ad essi latta in Roma della bandiera nazionale di guerra contro l'Aust.ria, hanno invialo aJ nostro giornale il seguente telegramma: Czeco-slovacchi in questo giorno solenne ricor– dano riconoscenti amici, apostoli, collaboratori della prima ora. - Colonnello STEFANIK. Gl'azie, cari amici, del vostro saluto. Esso ci compensa ad usura di tutte le pene, che abbiamo dovuto superare come amici della prima ora. M3. voi non avete nessun obbligo di riconoscenza verso di noi. Siamo noi, che dobbiamo gratitudine a voi; pllrcbè la vostra azione, éroica (!no da!la pri– ma ora, ci aiutò a. ritrovare noi stessi senza ri– tardo; il vostro esempio ci è stato forza e sprone lungo la non facile via; a voi dobbiamo la parte più nobile e più pura dell"opera nostra.. L'Unità. U,na sostituzione d'infante Nell'ultima pagina dell'A:.ione studentesca d1 Bologna, 24 maggio 1918, si !egge: « RETTIFICIIIA.1IO. - "1E:I II Concorso a pre. • mio sicul'o lanciato nel numero passato per un « èquivoco in redazione, è stato pubblicato quale « 2<> premio « La questione dell'Adriatico » di l\fa– " ranelli e Salvemini. « Avvertiamo i concorrenti che invece il 2<> pre– " mio è cosut.uitd' dal bellissimo libro magnifica– " mente illustrato: Tomaso Sil_lani: « Mare No– " strum » (editori Alfieri e Lacroix. Milano) ». La Collezione completa dell' UNITA del l9l7 a raccomandata al prezzo di lire I O locllrluare cartoUoa vaglia all' Amminlatrazfooe del- 1' UNITA': via Adda 4 - Roma. Gino 81arrco l Giugno 1918 "' I ladri di Pis~ ossia la scalata alle Ban·che, alla stamp~ e al Governo Una piccol:l. questione SU!!"li « Istituti di CTedi– to e il dopo guerra », sollevata oal Giornale d'I– talia è stata come la pa.lla di neve, che la pole– mica ha trasformata in una valanga. Temiamo molto elle i nostri lettori abbiano finito per non più 0 raccapezzarsi nella confusione ~delle lingue. Proviamoci quindi a fare un lavc,ro di chiarifi– cazione, sfrondando il problema iniziale di tutte le clucu'.brazioni e fa.ntiMe teoliche -in cui i non– teorici lo stanno avvolgendo. *** Adunq,rn un « dilettante di fmauza » ha inzi::i.– ta la pOllemica preoccupandosi di due cose: - « la 1>rima, che alcuni g,ruwi industriali della siderurgica, che oggi lruvcxranoper la gue:nra han· no assor.bito o tendono sempre più nd assorbire 1 capitali disponibili d11lle grandi banche private; rante la guerra e dopo la guen-a... E quindi si attairda a magnificare la bontà di qu~te indu– strie ... In brevi parole ii suo pensiero si riduce a que– sto: - le mie industrie. sono buone, dunqJe me– ritano df a.cquistare e di co:n.quisiare e disporre del credito delle banche, anche di quelle cpe Jo rifiuterebbero, perché asservi te alla... Germania! Se il signor Ferrone si l~sse limi lato al ragio– namento s-tretta.mente economico, senza infarcir– lo di banalità patriottiche e di volgarità antiger– maniche, si sarebbe posto sopra una base an– cora più semplice, più chiara e meno contestabile. Ma ciò 1è secondario. Egli ha il di.ritto di reclama– re che il puhblico non s'immischi degli affari suol privati. capitali che non potranno facilmente restituire quando verrà meno ù flusso dei pagamenti che QueS t o è anche il nostro punto di vista: il pub– oggi fa loro lo Stato: - la seconda, che le indu- blico non ha un interesse suo da tutelare amme– strie di pace, che oggi sonnecchiano, dopo la gu& no che non sia esposto al pericolo di es;er chia. ra 1·iiprenderanno la loro norma.lo attività e chie- malo a partecipare alle perdite aelle cattive in– deranno ::i.nch·esse credito alle ba.nelle, e proba- duSlrie e delle cattive opera:iioni bancarie ... bilmente non troveranno più che pochi capitali Qui cominciano le dolenti note, cioè le nostre olspon i.bili ». precise domande. Che queste difficoltà ed eventua.lità possano ve· Allo studioso di finanza chiediamo: - perchè riflcarsi ò evidente; ma è à.nche evidente che es- _ invoca l'intervento del Governo? se ,riguardano anzituU-0 le banche e le u1dustrie, Per vero egli crede di a.Trivarc logtcamente a le ·quali dèbbono averle previste as~ai ,prima e questa conclusione dolpo avere a.fiennato, che il meglio che non possa fare ULJO studioso di floan- pericolo a. _cui vanno incontro le banelle private, za e debbono già essersi prepa.rate a .superarle. che SL lasciano comperare da g11uppi di indust.riEI E infatti così gli han risposto i due maggiori private si risolve « in danno della finanza e della· interessati. L'on. A. Luzzatto per conto dell'llva industria pubblica ». - scrive: ,, che il gruppo de)l'llva non ha preoccu Cosa c'en,tra la « fìnanza pubblica »? pazioni pel dopo guerra, nè necessità di acca- Perché? Cosa è questa « industria pubblica »?... 1>arrarsi i loneli messi a disposizione degli Non basta certo aggiung1re aJ'bitrariamente Istituti di Credito dai rispettivi correntisti ». l'aggettivo pubblica alla parola industria o fl.nan « Ai bisogni del dopo gue-rra - egli scrive - za, per polTe la premessa logica pacifica dell'io– " noi abbiamo provved11to di già con aumenti di tervento dello Stato. « ca.pitale, che ci permettono di mettere i nostri ~Ia se anche ciò fosse !pacifico, crede egli chs « im't)ianti iJ1 grado di lottaire con le future con- i Capi DiYisione, ctl ">• 1 t.~,,o &.:nEJi<"a.niJo :u~ u correnz-e, ecc. ecc. ,, :.... ~~E> ... P~--t - · --:-;t:..4~,..:;~\ se ne intendano più del Quindi, secondo l'on. A. Luzzatto, il gruppo sig. Toeplitz in materia d( banca, o del sig. Per– dell'llva avn.bbe lpraticamentP. già impiega.li gli rone in materia industriale? ... Ovvero crede piut• estraprofitti di guerra, per prelpara.re il passag• tosto che lo Stato, cioè i contribuenti, ossia gl'in– gio industriale dall'assetto di guerra a q.uello cli nocenti, debbano paga.re gli errori e le imp~evi– pace. denze premeditate delle grosse banche e dei grossi 0ttimo programma, di cui prendiamo atto, sub industriali privati? conditione che le parole risponderanno fil tatti. Quest'utima. è la sola ipotesi vera. Lo studioso Il signoc Ferrone, rispondendo per conto del di finanza ritiene che lo Stato dovrà reintegrare guppo Ansaldo, non nega., in sostanza, di aver alla Commerciale o alla Banca di Sconto ( deposi– fatto la campagna per l'acquisii.> o l'acc~a.r:ra- ti che ~ se avranno prestato ad Ansaldo e che An· mento di azioni della. Banca Commerciale e cio saldo avrà sepolti nelle miniere di Cogne! Ma, al– allo sf"opo evidente di aver voce in capitolo e !ora, non assuma l'aria di difendere l'interesse disporre più facilmente dei fondi dell'Istitu- pubblico contro la siderurgica ..... Egli è tacita– to per Sviluppare le sue !DOlleJpliciindustrie du- mente d'accordo con coloro contro i quali aperta.

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