L'Unità - anno VII - n.17 - 27 aprile 1918

... ., 90 sulla spiaggia del suo collegio I Ma tutti subodo. , ravano cbe c'era un retroscena finanziario-poli-, tico, aspéttavano che venissé fuori Jo sèo.ndalo, e del resto nessuno si curnva.. E qua.ndR la stan– chezza sopravvenne alla tempesta, le convenzio– ni proposte· dall'on. Luzzatti, per quanto tecni– camente non migliori di quelle proposte dall'on, Sonnino, passarono senza diwussione e senza che nossuno se ne accorgesse I Molto si parlò dcli' « interesse nazionale»; in realtà non si tro– v::irono a contrasto che interessi di formidabili gruppi bo.ncari, o le pretese di deputati che sur La cattedra Jl disegno di legge per la riforma della Scuola normale 1p11esent.atodal ministJro Berenini, pone, tra le materie d'insegnamento, qcella del lavoro; e cUo scopo di p!l'epa.rare gl'insegnanti di lavoro isti,tuisce una Scuolct di magistero de! Lavo1·0: Es– sa è biennale, e vi ,si insegnano Lavoro, ·.Mecca– nica tecnologica, Merceologia, Disegno, Storia e teoria del lav()fro educativo, Elementi di econo– mia <1 di legislazione del lavoro, Igiene del la– voro ». Tl dirello'l'e della nuova scuola di m!l@L· stero avrebbe uJ10 stipendio di L. 8000, e gl'inse– gnanti, incaricati tutti quanti, una retribuzione claUe 2500 aUe 3500 li're. Yli dispiace di non essermi potuto procw,·:u·e la relaz,iorie che accomipagna il di5egno di legge; forse essa potirebbe illluminarci sulla natura della caUodwa ciel la<Voro.Perchè tutti conosciamo il la– voro ciel fabbro, del calzolaio, d,e,1contadino; ma .. non oreclo che sienq molti cruelli, che dalle idee particolruri dei s.ingoli mestieri possano assurgere all'idea aesbt-atta del lavo,•o, per fame materj,a d'insegnamento nella. oattedira del 1avO!l'oe cliri, gere il Magistero del J,wvorn. ~ Cert,amente calle· clrati che lezioni sulla storia, e specialmente suHa teoria del lavoro, sulla schiavitù, sul servaggio, sul p1·oletruiato, sul lavoro che nobilita, sui di· ritti ciel lavoro, ecc. ecc., saranno possibili con molla rntorica e j osufficiente preparazione stori,,,. ed economica. ;Ila ,che bisogno ha l'Italia di una nuova fabbrica cli chiacchiere? Di persone 'Pl'llliche di lavoro, nell'organico della Scuola del Magistero di lavoro non vi è che l'assistente meccanico, custode del 2'1useo: · tutti gl'iusegnamenli sa.ranno teorici: merceolo· gia, lavo~o educativo, igien·e, legislazione. Cbn tante discipline_ teoriche quanta parte del ,bien· nio di studi potrà dedicare il maestro elemenla· re, scolaro del Magiste,ro, alle esercitazioni prati· -che'. quel maestro elementare che verrebbe alla scuola cli magistero senza nessuna preparazi~ne pratica, poichè verrebbe dà una scuola normale e .non da 1m mestiere? J nfatt~ in ~uesto \V[a,:islero di lavoro si entre– rebbe non con iJ diploma di maestro muratorn o calzolaio, ma con quello cli maestro elementare. Caratteristica. curiosa dr,l 11a.gistero ciel lavo– ro, !)Oi, sa_r!t.che esso ignorerà l'esistenzil del ~l}– ,voro agricolo. Alla Scuola di Magistero, infMti, « ~opraintende un Consiglio di vigilanr.n co1ì rap· presentanti ciel Governo, l(e!le ·industrie e dei co1nme1·d ». 'ientt1 agricoltura! L'auto1'.e dçl pro. getto di legge ha avnto innanzi alla mente il solei lavooo industriale e commerciale: gli agricoltori non esistono per nostri ,uomini politici: gli stessi socialisti, quando parlano di proletariato, pensa·., no specialmente agli operai cli città, ecl haryno un· profondo d·isdegno per i contadini: tutta la nostr•a legislazione sociale è stata finor·a dedi-cata agli operai cli città: tutte le leggi per l'istruzione po· polare sono state 1fensate in vista degli operai di città: i contadini non hanno mai pesato nella no– stra vita 1>ubblica, perchè sino al 1912 non erano eletto,·i, e occorrerà che il suffragio universale dia parecchie lezioni dolorose ai nostri uomini di Stato, prima che questi si avvedano che l'Italia è paese in g'rande prevalenza agricolo, e non in· ,clust,•iale. · La cattedra del lavoro ... non agricolo, proposta clall'on. Berenini, è nuovo documento LUNITÀ un approdo giuocano la rielezione, o qualche oo– sa di peggio. Il véro interesse naiionale, ohe sa– rebbe stat,o que\lo di promuovere unw forma di colloc,amento di capitali molto remunerativa e uno sviluppo sufficiente della marina mercantile per fronteggiare la guerra che allora era immi– nente, nulla di tutto questo· fu tenufo presente: e si arrivò cosl alla· guerra nelle condiziioni, che sono a tutti note. Dobbiamo continuare con gli stessi sistemi? Epicarnio Corbino. del Lavoro caratteristico della assoluta assenza cli preoccu– pazioni agricole dal pensiero di colol'o che a Ro· ma preparano le leggi. In questo caso~ il danno non è gra'Ì•e, perchè la cat.teèlra del lavoro non caverebbe nessun ragno eia pessun buco, nè agri· colo, nè industriale . .:\1a certo è interessante no· tare che il futuro professol'e cli lavoro dovrebbe apprendere, nella Scuola di Magistero, tutte le storie e tutte le teorie cli tutti i Iavo,•i umani, f,uor– chè qu.ifie'>. dell'at>are e seminare la terra, -0!\Jl è il mestiere dei nove decimi dei lavoratori Hal;è.m. TI lavoro, dunqt1e, che si studierà nella Scuola cli .Magistero destinata. a fabbricare i professori cli lavoro, sarà lavoro molto tecnico e poco pra– tico, sarà industriale e commerciale e non agra– rio. li lavoro, anzi, si dividerà in lavoro ve.r ec– cellen~a. e lavoro meccanito: infatti vi è ,un 1>1·0· fessore di meccanica con L. 3500, e un professore di lavoro tout court con altrettanta retribuzione. .Dopo tutte (]'1.1este ipotesi per spiegarmi la na· tura della cattedra del lavoro e della scuola per formare'il professo,·e di lavoro, io sono andato a consultarn il vocabolario: sotto la parola lavoro ho trovato ri-cordato .un modo di dire, che mi ha •spiegalo tutto: LAVORO CAMPATO lN ARIA I * * .. Donde mai è scaturita questa geniale conc~zione della cattedra ae1 lavoro? Mi figuro che i clHensori della cattedra diran. no: « Voi non capite i tempi; la .cattedra del la voro è l'espressiorw dell'avvento dell'Età d(,i' la· voratori, sul tramonto della borghesia e sulla' rovina della nobiltà: un Lempo dal pulpito e dal· Ia catled ra si svolgevano apologie e teorie sul cliritto divino clel Re,, •oggi, bene a ragione, dalla· cattedra si esalterà i I "diritto ,umano del lavoro, i I titolo di gloria del proletariato: il lavoro ». Un'altra risposta, però,, mi è fornita - meno rumorosa ma più chiara - dal fatto che, come di– cono i giomali, il progetto Bereni~i deriva in gran parte da un preceélent.e progetto dell'on. Credaro. Ecco il germe patogeno: 'il pedagogismo. Un maeslro elementare, che senza aver mai ma– neggiato nè il succhiello, nè la piaJla, nè le tor· bici per pota,·e, vàda a studiare IJer due anni la– voro ooo_n~·c in J.!11a .<;cuoiadi magistero, e poi va· cln a sp1ffer ,. la stor,a e la teoria del lavoro .ai marmocc. i dodici anni, ec-co uo capolavoro ciel pedagogismo. Il bacillo pedagogico credaria– no, dopo lunga e occulta incubazione traman– dandosi da un disegno di legge al!'altr~, accura– ·tamente alimentato dagli avvocati e ragionieri della Minerva, l1a invaso finalmente il progett.o Be,-enlni, senza -che il nuovo mjnist.ro - scarsa. mente. esperto di queste facc~nde - si sia accorlo della gravità e del pericolo ciel contagio. La malattia del pedagogismo era gtà diffusa nel corpo della Scuola normale e ne era la rò· vina. Questa sfortunata scuola, infatt.i, è letificata da uno speciale professore, che manca a tutte le altre scuole: il professore per eccéllenza: il pro· fessure di pedagogia, il quale deve insegnare ai fi1turi insegnanti elementari come si debba inse– gna~ la matematica, l'italiano, la storia, la fi– sica, oinne ge'l!II.Lsmusicorum. Il ,profes§.ore di pe– clagog1a della scuola normale, poi, deve studiare per parecchi anni pedagbgia all'univjlrsità o alla · scuola superiore di magistero femminile; dove il professore universitario di peclagogia insegna ai futu,•i professori di pedagogia fl.Clle scuole nor· mali a.cl insegnare ai futuri maestri elementari in che modo s'insegna ai marmocchi del prolela• riato la matematica, l'italiano, la slqria, la fi– sica, e omne i}enus musicorum .. Rolla da diventar parli! ll professore cli peda11;ogia, che deve insegnare come s'inseg1rnno la matematica, l'italiano, ecc., nove volle su dieci non sa fare una divisione di due numeri; scrive l'italiano come nn orangutang; rimesco);n. secoli della storia come i fol·nai rime· scolano oggi nel pane.,.grant.urco, fave, segatura e anche farina di grano; conosce la fisica quel tanto che gli può bastare a distinguere il caldo dal freddo. ~1a questo non vuol dire. Il pedago– gismo si può riassumere in una formula breve, succinta e compendiosa: chi sa fa, e chi non sa. insegna. Il capolavoro del pedagogismo era finora il componimento pedagogico della scuola normale. TI lettore forse non sa -che cosa sia iI componi– mento pedagogico. Eccolo servito: e se non pian· gi, di che pianger s11oli? L'alunno maestro deve imparare la lingua e la composizione italiana at- 1raverso la pedagogia, o, come dovrebbe un peda· gogist a, che pr,etendesse pi conosce~e la matema– tica « in funzione pedagogica ». I correttori del componin;ien,l.o italiano del fui.uro maestro sono due: que11'o d'italiano per le virgole e 1>er la grammatica, quello di pedagogia per le idee e 'l'.>el'la composizione logica. Vi è cosi il componi· mento pedagogico, come vi è la lezione cli mate– matica pedagogica. Non sembra al lettore che la cattedra del lavoro rientri in questa generale malattia, anzi sia 1,na, applicazione superba del chi sa fa, e chi non sa insegna, e sia destinata ad oscurare i fasti del componimento pedagogico? Se si trattasse solamente cli fondace una nuova scuola inutile per collocarvi come direttore qual– che huono a nulla, sarebbe poco male: sebbene· questo Magistero del lavoro costerebbe per ora 60 mila al! 'anno, e non si abbia diritto di buttar via in così bar.baro modo i denari del Paese, men– tre i debiti di g'uena crescono a miliardi. Ma Il nuovo insegnamento non sarebbe solamente -inu– tile: sarebbe nocivo, com'è nocivo tutto ciò cha educhi lo spirilo~dei maestri del popok alla pre– sunzione e alla rettorica. . L'on. Ruffini, ripetendo le parole del Re, am– monit.rici ed esortat,hci dopo Caporetto, aggiun– geva alcuni giorni or sono: Ogni rettorica è tJ·a– dimento. Se q,uest'afferma.zione è vera, è vero an– che che la nuova cattedra del lavor·o sarebbe una. Yera e p1·opria cattedl'a di tradimento. Niccolò Rodolic:e. LA NOSTRA OPERA può essere aiutata: l... Prendendo u.n abbonamento sosteni– tore annuo di lire 20, o semestrale di lire 10; 2. Prendendo un abborl'amento normale di' llre 5 annue, piuttosto che comprare settimana per settimana il giornale dal rivenditore; ' 3. 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