L'Unità - anno VII - n.10 - 9 marzo 1918

L'UNITÀ ,La dittaturamassimalista I socialisti massimalisti. ----- Quando Lenin, nel novembre scorso, dopo a ve:r rovesoiato il Governo Provvisorio sall al pot;ei•e; egli a.tiermò che la sua er~ un~ rivolu– zi<>Jiedelle masse còntro un governo, ·che non rà,pprese.ntava nè le opinioni nè gli interessi di qneste masse, ma era solo il portavòce della poco numerosa olasse -borghese: il nuovo l'egime do– veva essere il rappresentante genuino di Lutto il popolo russò. E Qer UJ1certo tempo si pòtè ore– dere che i· massimalisti fossero difatti i rappre- , sentanti delle -masse popolari. , Senonchè, quando vennero le eiez,ioni pei: 1'As- 90mblea Castituènte, si vide chiaramente, che· essi avevano i loro seguaoi quasi esc!usivamente frn i proletari delle città, mentre· quasi "tutti i contadini, senza. parlaa:e delfa · borghesia e delle classi abbienti, erano loro recisamente ostili. •rrovatO'si in minoranza, il governo leninista,, se ~vesse volnto rima,nere fedele ·alle _proprie dot– trine democratiche, aV1•ebbe dovuto dimettersi <lal potere, lasciando il posto ad un ·governo com. posto di socialisti rivoluzion&ri di destra, ,i quali t·accolsero nelle elèzioni il magg,01, numero di suffragi. Ma il governo dei « bolsceviki » non vol- · le rasse~arsi ad -.abbandonare il potere. E, pur 'di m1mtenersi, è ricorso al metodo del terrori– smo, tanto caro all'antico regime v.arista, calpe– stando deliberatamente i dititti della maggioran.,. ,.,i, sciogliendo a viva f01.-zala Oostitue!Jte, im– prigionando un ,gran numero d.i deputati 11,nti– leninisti, instaurando .il regime del terrore. Ap. poggiato snlla forZi\J delle !Ilitragliatrici e delle fhajonet-te, il mn.ssimalismo riesce. a: mantenersi finora al potere, -benchè abbia contro di sè q.u11si tu Ho il popolo russo. · Ma la, s_ola for1.a ,bruta non basta II spiegare tanto trionfo. Questo trionfo ha avuto altre C!ÌU– se, che ci proveremo di mettere qui brevemente in luce. · I socialisti rivoluzionari La prima ragione,· ohe permette al leninismo gi mantenersi finora al potere, è la mancooza di ene~gia e l'apatia politica di tutti gli altri tpartiti rus.si . Questi partiti -:-- se si prescinde dal par– tilo nazionalista conservatore, e dagli altri -par– titi di destra, discreditati per le loro simpatie coll'antico regime, pochissimo numerosi e quiindi incapaci di suscita.re serie noie al governo « bol– scoviko » -, sono in sostanza tre: il partito so– cialista rivoluzionario, il partito socialista « men-· sceviko » o minimalista, e il partito « cadetto » o costituz.ionl\le demoCJ:atjco. · Il primo è il più numeroso ma il più fiaoco. - Esso raccolse· nelle. elezioni per la' Costituente una schiaociante maggioranza, r.iusèe11do ad ot. tenei10 i suffragi di quasi tu'tti i contadini, i quali, rlòn bisogna dimeutjcarlo, costituiscono in Rus- . sia il 90 % della popola.zione t-Otale. Questo sue.. cesso del partito socialista rivoluzionario presso i contadini è ·dovuto al fatto di' aver esso imper– niat-0 tutto il suo programma sociale sulla que– stione agraria, propugnando energicamente e già da molto tempo .lq, necessità assoluta della éon– flsca di tutti i latifondi e della loro spartizione fra i contadini. Tale programma acquistò ai so– cia!L~ti rivoluzionari i suffragi della, stragrande mng:gioranza cfllgli elettori rurali, dimodochè il partito potè ottenere nelle elezioni alla Costi– tuente più di due terzi della s.omma totale dei seggi. _ · Ma di _questa suw preponderonu numerica il partJto sooialista riv-olu2.ionario non ba saputo approfittare per salire al governo. percbè non .ha trovato nessun capo energico, che potesse guigarlo. Inoltre è stato indebolito consiilerevol– mente ,negli tùtimi te.mpi da, scissioni interne, che li'an.tolto unità alla sua azione politica. Difatbi esso si. è scisso recentemente in tre gru,ppi: lCO 0 a) l'ala sin_istra, .la menouumerosa-, che, in– soddisfatta della tendenza temporeggiatrice del partito e della·sua attitudine ~landa verso gli av– ,,ersari politici, ha fotto blocco coi « bolsceviki », sos~enenclo. nell'Assemblea Costituente il gover. no dei « Comissari dét popolo »; b) l'ala destra, diretta da Avksientiev, e pro– pensa ad accettare il programma, ed i metodi del partito socialista moderato dei « mensceviki »; .C) il centrò, capeggia~ da Cernov, il gruppo pitl numeroso, ma più amorfo, oscillante (lOllti– nua.meute t'lel suo programma, .ma portato piut .. to.sto verso l'estr-ema• destra che verso l'estrema ~inistrn, -tS'lò ·che si vide all'Assemblea CostitMI!– te, quando il centro socialista rivoluzionario votò iusieme alla destrn e contro la sinistra. Tutti ques&i gruppi politici, eccetto· forse l'ala sinistra, diedero prova di una completa mancan– za di energia, sottomettendosi quasi senza op– po.sizione alla dittatura dei «·bolsceviki », e non tet;itrundo,. neppure di reugire a.Ilo scioglimento della Costituente, e . all'imprigionamento di nu– merosi deputati socialisti rivoluzionari. Essi non cercarono nemmeno di convocare in un'a;ltra-cit– tà la 1 Costituente sciolta, · nella quale avevano ut:y1fortissjma maggioranza. Si limitarono a pu.b– blicare solo = prÒtesta del,' tutto plàton'ica con- . tro la prepotenza dei leninisti e l'illeg.alità -delle loro misure. · Quest'atteggiamento pas~ivo 'dei socialis,i ri, 1,oluziQrtari ha .facilitato molto ai .« bol.scevi,ki » il trionfo sull ;opposizio11e, che si è manifestata gua e ·là •nel popolo russo allo scioglimento della Costituente. Non t,rovando un eapo per guidarlo, e vedendo ,che il partito più danneggiato accetta pas.sivamente lai dittatura « bolooevika », il po– polo rusèo hn accettato esso pure il fatto com– piuto, ·s9ttomettendosi senza gmnde opposizione al governo dei _<< Comissari del popolo». I 'socialisti minimalisti. Come il partit~ 'sooialista ,·ivoluzionru·io, cog\ ·pure il piwtito « mensceviko » non ha, saputo op– porsi energicamente al trionfo, pui· illegale. e ba– sato solo sulla forza, del ·«bolscevismo» leni– nista. E' vel'o però che, mentre i socialisti rivoluzio. n!}n. potevano contare, nel caso di un '.eventuale lotta contro i « bolsceviki », sull'appoggio di qua– si tutta la, classe rurale, i « mensceviki » aveva. no dietro di sè solo pochissimi seguaci. E forse· è stata la coscenza di sentirsi isolati ed impo– tenti, che ha. consigliato loro di accettare senza opposizione il governo massimJl]ista. Eppure le_tradi1.foni stesse del loro partito a.vrebbero dovuto incitarli a dimostrarsi più ri– solutamente avversi ai « bolscevrki ». Difatti il partito « mensceviko » e quello « bolsceviko », co– stituitisi nel 1913 per 111 sci.ssionc in dÙe dell'an– tico partito socialista democratico, si ,dimostra. rono fin dal principio recisamente ostili l'uno al– l'altro, comlbatten_dosi reciproca.mente con gran. de il<!-Canill'!ento. La causa della scissione del partito socialista democi·atico russo deve rioercar,si in divergenz;e di opinione riguardo all'utilità dt una immediata rivoluzione socia.le . Mentre il gruppo K< mensce– viko »· o minimalista, guidato dal noto 'marxista russo Plecha;nov, sosteneva che i tempi non era– no ancora maturi per i.ma dittatura del proleta– riato, non essf\Pdo ancora il sistem11.capita,lista .giunto all'ultimo grado .(folla sua, evolu?.ione, il gruppo massimalista o « bolsce.viko », capeggiato da lLenin, proclamava la neoessit/1, as~oluta ·di un'immediata rivolu?.ione sociale, che avrebbe conferito il potere alla clas.se proletaria, sotto . mettendole tutte le altre classi della societli. Da pril)cipio i « mensceviki » ha,nno avuto un legg'erd sopravvento numerico sui massimalisti, · sopravvento dovuto in gran parte all'autorità in. contesta.ha di alcuni loro capi come Pleclianov, 49 'l's_c.·Jieiclze, Tserct.elli. ~la ben presto tale soprav-o-· vento è passato ai massimalisti, e negli-tùtimi me~i. il partito « mensceviko » si è trovato. quasi son~a aderenti, riu,;cendo a far eleggere all'As- semblea Costituente solo pqchissi:rni sL1oirappre– sentanti. Questo insuccesso dei « mensceviki » si deve attribuire in parte alla tendenza generale delle masse russe di drientarsi sempre pi/1 ve1'sole dot– trine estreme allontanandosi dalle teorie mode– rate; e in· partè alla, posizione .de\ minimalisti ri– guardo il problema della pace, posizione che oon– sisteva nerproclamare 1a necessità per la, Rus– si& di proseguii-e la lotta ad oltranza a _fianco de– gli Alleati e contro il militarismo p.russiano. Tale a.tteggia,mento dei ~ men.soeviki ». bo alloritanato da essi molti loro seguaoi pacifisti, dimodoch~ il partito n~m possiede piu ora la forza .necessariit per combattere il massimalismo cqn probnbilith di successo. · ' Ma· ciò non togJie che esso avrebbe potuto a•– sumere u,n atteggiamento pii'., energioa,mente ostile ai.leninisti e non sottoJ!1ebtersi, come ha fatto, quasi sen?.a.protesta. alla loro dittat1wn ter– rorista. I· cadetti. 8e i « rnensu~•il;i » i1on banno avuLo il corag– gio e la forza, nccessal'ia, per opporsi energica. mente ~l regime leninista, neppme il part,ito « cadetto» è stato iu grado di opporsi ef-fìc=- 1nente. · · Questo grande partito borgihése, intorno al <]~a– lr, si sono ~tratti negli- ultimi tempi tutti gli ele– menti antisociaJisti, cioè la. borghesia, gli indu– striali, i--gra,ndi prnprietari cd in gène,rulc gli oh– bi~ntì e gli intellettvnli, si è trovato ·in un'infì– .ma minora,nza dina.nzi..alle faln.nii socialiste, _che anuoln,vano nelle loro fìle la mussa. degli operai e dei ·contadini. Ha 'visto i suoi membri 1ierse. guitn.ti, 1mprigionti, massacrati, proclamati « nernioi del popolo» e banditi dalla Russia « bol– scm•ika·». La mag.gtior parte dei « cad~tti >> è fug. gita in Isve?.ia o nella. Russia mrriclionale,· pre.qso il generalo Kaledin, « ataman » dei cosacchi ostili àl governo di Lenin. Quelli, che sono rimasti 11 Pietrogrado e ·nella Grande Russia, non possono per ora pensare all'or.ganiz?.a?.ione di sommosse antileniniste, contenti di pote,· viveri tranquilli, e ce1:ti che il poJ?olonon li seguirebbe e che _al ""~ minimo indizio di mene «antibolsceviche» ver. rebbero massaéroti sen?.o, pietà dn,lle bande fa. naticbe delle « guardie rosse». Perciò do, parte dei « cadetti » il governo mas– simalista per ora nor lia niente da. tjlmere. F, poichè, come abbia.mo visto. anche gli altri par– titi politici non banno aboostan7.11forza o ener– _gia per tentare di rovesciarlo, esso ries(}(l n, man. tenersi al potere, sebbene abbia dietro di sè re- , lativamente poohi seguaci, e contro sè - la. gr11.n– de maggiora;nza del popolo ruqso.~ I contadini. Questo popolo accetta passiva,menLe la ditta .. tur_a di una piccola minoranza energica e !be11e armata, sottomettendovisi, come prima si sotto– me~teva al regime zari)lta, senza proteste e sen– r.a recriminai.ioni. 'l'ale apatia politica· deriva in gran parte da.Uostesso carattere del rnsso, il qua,. le è piuttostq pas. ivo e fatalista, poco propenso all'azione, segua-00 convinto della dottrina tot. stoiana sull'inutilità di opporsi al maJe, che trion– ferà malgrado tutti i no.stri sforzi se oosl vuole il destino. Il oontadino russo è portato piuttosto a subire il fatto compiuto che a cercare di oppor- / visi. Egli ha sopportato per lunghi secoli tutte le angherie del regime zarista. Oggi, senza ne- cessità assoluta, non vuole ribellarsi II Lenin o ai suoi seguaci, tanto più che un. 111r1no di libertà lo ha reso scettico sul valore pratico di tutte le dottrine politiohe, ognuna delle quali afferma di essere la sqla buona e vera, e nessuna riesce a salva.re il paese dall'abisso in cui ptecipi~n unn ,·apidità vertiginosa. Oisillnso delle teorie p0" litiche, persuaso profondamente che nessun par.. tito potrà salvare la Russia, se il destino vuole la sua rovina, il contadino rnsqo non si cura af-

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