L'Unità - anno VII - n.7 - 16 febbraio 1918

• PROBLEMI DELLA VITA ITALIANA Direttori! ANTONIO DE VITI DE MARCO e GAETANO SALVEMINI ~ziont e: Amministrazione I Roma, via Adda, i. - Il ~namento ordinario annuo Lire: 5 per il Regno, pc:r l'estero Lire: JO Abbonamento sostenitore: annuo Lire 20; semestrale Lire: IO; un numero Centesimi JO Si pubblica il sabato a ROMA - Conto corrente con la· posta Anno ·VII N. 7 SOMMARIO. LUCRO EMERGENTE, DANNO CESSANTE - L'Unita. ~ .. co:m{ZIONI DELlll\ PAC!s GERMANlCA - Observer. SALVIAMO L'ISTRIA - g. s. LA GUERRA SOTTOMARINA - A. LE DUE 0ORRENTI IN GERM~NIA - F. A. ♦ ♦ P-remiagli abbonati. Gli abbonati dell' " Unità ,, che ne fa– ranno direttamente richit:sta, inviando l'im– porto alla nostra Amministrazione (Via Adda 4! Rom.a), potranno ottenere a prezzo r ue nti libri: I.. A. DE VITI DE MARCO La guerra europea Scritti e discorsi Un volume di pagine 250 edito daU'" Unità,. per L. 2,50, anzi che per L. 5 II. C. MARANELLI E G. SALVEMINI La questione dell'Adriatico · Un ·volume di pagine 300 edito della " Libreria della Voce ,, per L. 4,50, anzi che per L. 6 III. GUJSEPPE FREZZOLINI La Dalmazia Un volume di pagine 100 · per una lira, anzi che per L. l ,?0 B o 16 Febbraio 1918 ·Lucr.o emergente, danno. ... ,.~ " ~ cessante Un quadro incompleto La Stampa non pubblica più, come nell'ottobre del 1916, docmr.enti falsi, provenienti da Lugar,o, per convincere j suoi lettori che tutti gli slavi del Sud, compresi i serbi rif,ugiatisi a Ginevra, era– no austriacanli e nemici. dell'Intesa anti-germa– nica. « L'Italia - scrive - nor, è insensibile al grido « di dolore che viene dall'altra sponda, e non « può negare le sue simpatie al problema della « Jugo-Slavia, che ha una storia di _(lolori,di sa– " criOci, di tel-rori nelle divinazioni dei poeti che " lo presentivano lontano, nelle discussioni dei u profeti che lo !lgilavano innanzi alle folle, nel u ma1iirio che soffersero tanti dei suoi credenti, u nella ferocia dei mezzi onde da una parte si. u cercò di soffocarlo. Storia mirabile che vor– " remmo raccor,tare se scrivessimo articoli di u coltura per ,una rivista o ci proponessimo con « la pietà ciel racconlo di· sl'iare l'attenzione del u lettore dalle meditazioni della dura realtà cho « lo circonda. E perchè è problema che si gene– " ra nella vita di un popolo, esso certo troverà ccun gioi.:r,o un'equa soluzione,,. La Stam)Ja arriva, anzi, a deplorare che alla necessità dell'accordo italo-jugoslavo tante per– sone in Italia sieno rimaste sorde e cieche finora: «•Un gruppo di uomini politici e di scriltori è u sceso lra noi al duro cimento contro l'Austria u sotto l'ir,lluenza sopratutto del nostro proble– " ma adriatico. Non più dunque l'impostazione " dal nostro problema nel problema generale eu– u ropeo, e nemmeno, come altri voleva, la 1•idu– " zione di esso alla rivendicazione dei confini se– " gnali da natura alla nostra patria, non la " conciliazione del nostro diritto con i diritti dei « popoli con i quali, per effetto della guerra " stessa che moveYamo, ci saremmo poi trovali in u contrasto, ma l'affermazione assolut>i di Wla pre– " minenza italica sulla zona nella quale e per " la quale si combatteva. E tale premir,enza fu !' solennemente consacrata in quello ch'è uso di " chiamare il paltn di J.r,r.(lro Tnv~no ; più ac– " corti di tra i favoreggiatori della guerra rile– " vavano nei loro i::iornali e nelle loro pubblica– " zioni la contraddi:ione e l'assurdo di tale po– " litica. Non si voleva combattere e proporsi di u distruaoere l'Austria, e net tempo stesso fare nna politica apertamente in contrasto con al– " cuni tra i 1J071oliche d01,ev11noessere con noi " interessati a quella distru;ione. Cotesto era o u un gettare quei popoli nelle braccia del nemi– " co, o, per lo meno, un indebolire la virtù mo– " rale della nostra. guerra dinanzi all'opinione " della democrazia europea., disposta natural– " mcr,te, per le stesse sue idee, a riconoscere a u ciascun popolo la oiene11i dei propM diritti. " Era in oani modo un indebolire la no.~tra (or– " ;a e la nostra a:ione, e 11erciò un allontanare « il fine per il quale ci eravamo mossi"· E r,on saremo certo noi. che troYeremo inesatta questa descrizione, che fa la Stampa, del contra– sto tra la corrente nazionalista e la corrente de– mocratica, nelle file dell'interv,mlismo italiano. Solamente, vogliamo o~servare che il quadro, se è esatto, non è èompleto. Vi manca nno. pen– nellala caratteristica. Il centro del problema A spingere i sullodati uomini politici e sçritto– ri verso l'errore mostruoso di impostare il pro– blema ad rialico fuori del generaJe problema eu– ropeo, riveLdicando p<ir l'Italia la preminenza assoluta nell'Adriatico, mettendoci in contrasto con gli SlaYi del Sud, interessali come noi alla distruzione dell'Austria, e indebolendo cosi la nostra forza e la nostra azione e allor,tanandoci dal fine, per cui ci eravamo mossi, - a spingere l'Italia verso questa politica contradittoria ed assurda, ha lavoralo )Jiù di tutti precisa.mente la Stampa, suscitando fra l'estate del 1914 e la prima,·era del 1915 la queslior,e della Dalmazia e 1>0rtando a sfracellare contro questo scoglio ogni possibilità di intesa italo-slava, - salvo, beninteso, a rinunziare non solo alla Dalmazia, ma anche all'Istl'ia, abbandonare la premir,enza assoluta all'Austria neJ maggio del 1915, secon– do il beneplacito del principe cli Bi.ilow. E fin qui l'opera clelia Sta,n)Ja fu, almeno in un certo senso, spiega.bi !~. La Stamp(l riteneva r,e– cessario che continuasse l'adesione dell'Italia al blocco austro-germanico; sapeva che, invocandu la conquista di tutta la costa orientale del- 1' Adriatico, sollcva,va 1111 grande ostacolo con– tro l'adesione dell'Italia all'Intesa antigerma– nica; cioè rendeva più malagevole 1:, rottura del– la catena, che legava l'Italia all'Austria e alla Germania; perciò maneggiò vigoro~amente la le– va dalmatica, la migliore ohe fosse nelle sue mani, per promuovere la politica che poteva ir, buona fede a1>padrlc come la più rispondente agli interessi dell'Italia. :\fa faJlita questa politica, rolt,i. la guerra fra l'Italia e l'Austria, quale sarebbe stato il dovere di 11n giornale veramente, nazionale, che ,avesse messo il 'J)aese al di sopra di ogni rancore per– sonale? Riconoscere che oramai cominciava fra Italia e Austria ,ina lolla di vita o di morte; e in questa grande crisi, volere che 'il proprio pae– se utilizzasse tutte le forze possibili, giocasse tut– te le carte, proclama&Se la necessità dell'accordo fra l'Italia e gli slavi del Sud contro Casa d'Austria. Invece, non appena scoppiò la guerra, suJiito la S/(t,npa ritornò a rivendicare la Dalmazia, se– condando la lolle ,campagna sla,vofoba dei cleri– cali austriacanU, dei munici[) 'a.li J.ell'b-redeutl– smo, dei nazionalisti scervellati; e per secondare q·uesta campagna, pubblicò finanche un docu– mento falso. Questa nor, è, no, intelligenza col nemico. Non è, no, tradimento per denaro. E' sabotaggio con– sapevole e sistematico degli intere~si più alti del paese per miserabile rancore di gente irritala dalla sconfitta e incapace di abnegazione e di probità. E, ar,che oggi, le sue simpatie dolciastre alla « storia dei dolori, sacrifici, terrori» jugoslavi, e le sue lodi melliflue a quei « pochi democrati– ci italiani » che, a differenza dell'on. Sonnino, videro c11iaro e in tempo il !problema della guer– ra ilaliana -;- anche oggi la Stampa non le im– provvisa. perchè voglia far <limenticare la sun. opera passata e ripararne gli offriti nei limiti dPl poR~ibile. Le adopera solamente come C(tpta– tio anim·i nor conciliarsi la Oclncin. dei leltori e riprendere Ìa vecchia tattica cli impedire ogni ac· cordo fra l'Ilalia e i nemici di Casa d'Austria. Si domanda in/alti: « siamo 1,oi davanti ad « una nuova illusione, o la lattica presente è in « effetti efficace a raggiungere quello smembra• " mento clcll'Austria, per il quale PJ;sa viene sug– " gerita? Qui è la questione. Se filflcace essa è « realmente a finire la guerra o almer,o ad af– " frettarne la fine, e a-fa{ crollare una cosi gran– " de vetusta Potenza, e generare così rapida.– " mente tutto un assetto nuovo nel mondo, r,es- '

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