L'Unità - anno VI - n.39 - 27 settembre 1917

262' Austria e Croazia Ucdic hi 1w10 questa )Jagina di Niccolò Tom.ma– seo ai 11ustri sla vof obi, piu o meno consapevol– mc11te aust riacan li . .Ycgl'i taliani del rer,oim ent o Wimp(en ri cono– sceran110 si• 'lile.itsi. Al'!,e dell'Au stria fu serv irsi delle div erse na – zioni che le so ttostan no, oppone ndo l'una. all'al· tr a, esa gerando le oppo sìzi<lni, o crea nd ole. Gli italiani si credono che qu ella nazi one in cuj l'Au– stria p one la mat er iale suo. forza, sia ligia in p erp etuo ad essa , e inconcillabile lor o nemica · errore a entrambi i popoli funesto , e bisogna or · mai dile guarlo . 1 croati hann o memor fo an tiche e recenti ssime, di di ritti naz ionali dall'Austr ia ca lpestati, di prorneSl!e violale; e le obbligazioni che olla ha yorBO loro, sono una ragione di più perch è gli app ar enti vincoli che li legan o a lei ~inno in lr a nri. Diritti nazionali calpestati La nazi on e, no n sogg ioga la dall' ar mi, no n tratta da interne diss enzfoni nè da forza verun a ili cas i, in generale assemb lea del ge, ;rna.io 152'.', accettò F erdin and o I in suo re, ma a patto che egli mant enesse g li stat uti. ch e nelle assemb lee pr ecede nU avea da sè SY!ssa sa nciti, ma n ten e&,Se le liber tà e le imml!Tlità, e i privilegi mublcipa.li . Nel 1712 la p ra mm at ica sanzion e offerse alla na – zion e una nuo va occas ione solenne di far dipJo. mat ico.ment e riconoscere i p roprii iliritli, e far – ne a ll'AJ stria ri1ro111etto re l"osservanza. la <111"– le ven iva con giuramen4> afferm ata eia ogn i im- peran te. · , M !I.lo Slal.ul.o del di .i marzo del 1849, il qu !l.le voleva po.re ,·c una nuo va obblj ga.ziono lib er a l– mente cont.i-atta in servizio de.i popoli, se ri spel.l.o ag li al tri fu un a delus ione, ri spetto alla Croaz ia fu un a s lea ltà, perchè tut te d'u n colpo di stru sse le sue civili e po litiche guar enti gie. 'i\la la ma– schera del 1849, passalo il peri colo, doveva ben pre sto ca dere, e coll'abo lizione dello statuto, rat– io. n el dicemb re del 1851 dovea la Croazia ri ma – nere senza i dii'itli recent emente prome ssi, e senza le a n tiche sue libertà, che la facevano es sere nazion e. Rotto dunqu e dalla st essa Austr ia il vincolo della pr ammati ca sa nzione , lacerato eia essa il cont ralto del 1527, ognun vede ch' essa è l'aut rice Tera di un a rivoluz ione contraria o.Ila legge e ci– vile e morale; e che la n o.ùone vjlipesa e delu sa ria cqnisl.a l'jn clipend enzo. de' proprii di1itti ; e può ri ch1do rl a in faccia aJl'Europ a. Promesse violate Supe 1·fluo ra mm enta re le prom esse che, imp au- - rito., l'Austria. faceva a talun i dei capi di qu ella naz ione nel 181-8; le quali prom esse rimll6e ro non solo in ade.mpite, ma um'ilia rono e resero impo – pola ri coloro che pr esta rono ad esse cre denza. Impo rta rmnm entare elle nel 18-18 ta na;ione croata in oenéra.le adunan:a deli berò che tutto i! s 110 esercit o d'It alia fo sse rich.iamcito; ma i cre dtùi a que lle pr omesse fecer o sì che il d ecre.to della comun volontà a ndasse a vuoto . • Og nuno sa q uanta sia nelle milizie regolar i, e segn atam ent e in popo li semplici avvezzi a crn– dere ai capi loro , la forza della discip lina; e co– m\ il soldat o, nnc or che sia pers u aso d ell' ini- •quiL/t d'u n a guerra, quando s i trov!I. al cimento, lo a ffron ti a og n i costo per fugg ir e la L!I.Cciadi traditore e cli pam oso. S' agg iungan o le isti,ia– zioni clell'Òdio, foment a le a gran d e studio non dall 'Aust ri a solta nto che ne ap profitl av,a , ma da col01·0 st essi che dovea no p iù pat irn e. Un 'altra memori a dolorosa è for za alt resl ri– chi ama re, non già pe r rimpr overo, ma appun to per questo che tra popolo e · popo lo i rimp roveri ceSl!ino, e che a vi cenda appre ndano a comp.ian– gersi,· e a ovvenir si. Il dl 29 lu glio del 1845, le elezioni del com itato di Zaga br ia essendo riu – scite contr ari e allo spirito au stria co, e gri dan- do!ii p er le via " Viva la Costirnzi on e, vin1 la 1 azionè! » i leS'tegg.ianti fur on o dall a soldato sco. serra ti nella, 1iiazza, e si spa rò contr o donn e vecchi, t an citù li; e ventid ue ca,tdero · mort i, più cli setLmi ta ì crili . Il figlio di u n nuto r evole ma – gistrato , giovane valo roso e pr est ant e del la per, sona, ne ll'alto di sottra rr e al Jleri colo tm o dei suoi avversari i po litici, fu colto da sei palle n el petto. 11 di poi, Jc ventidu e bar e furono con 1>0mpa solenn e po1·tate alla se1>oltu ra, luttu oso tri onfo; non osan do la forza ausl.r'iaca a l'fron ta re il dolore irrit ato del popolo, o il br acc io dei milit i cli confino che conc on eva no a rmati. :Ma quei soldati (r ipetiam o, sia detto a tutt'altr o fine che di rimprovero ) erano del regg iment o Wlmp , fen, erano italia ni. n passa to c'insegni u.11 ])ir'L .,·avio e a tutti pi tì onorato avveni er e. Rim~branze stor iche Un'op era us cirà tra poco in lingua frnnc ~se, la qual e dim ost rerà e le ,accenn ate e alt ,·e .v~l'ità ril eva nti ; con docu menti stor ici pr-.Jver·à quo nlo rece e p atì qu esta nazion e, da gl'ignari rigeflata come ba rb ara, per la civiltà dell'Elll'opn. come, il loro a'J)parir e sia annunziat o dal la virt ora degli ' A.var i, nem ici formidabili d 'essa cililtà nel ,es to e nel settim o secolo; come cs.·i pruni oppo n esse– ro i petti al le crudelis sime incursioni dei Fr an– chi ; come nel te,·zo c 1 ecimo sero lo i Ta1·tari, in nond a nti_ Rus~ia e P<•lonia e lin gheri a, in Croa– zia trovarono un sepolcro che può dir s i vita :1l1e nazioni da quo! torren te sca mp at e; come dal quartoclec imo a.I rticiott esi mo ~cc·olo facesse ro ar– gine alJa barb 11ri e ottomana, da merit are il tito – lo rii nn lemurn le della cr istianità. E per qu esti ~crvi.gi , e per l' a.nti chissime in relicità dal gover no austriaco patite , che nuJl a ma i fece p er mi – gliora re le loro condizioni , ch e rece su o st uru o cli tenerli divisi e avvili li e odia.ti, questa na1,,io– ne che acqui sto. sempr e miglior e cosci'Emza dei propri dir itt i e doveri, spe ra che, qt1and o l'orn dell'in sorgere giunga, troverà, da' govern i e dni popoli della civile Europa fiducia fr ate rn a e so– stegno. Nicc olò Tom maseo. Il .~econcl o <sili n. ~iilano, San\'il O,1862. Ili , 3.57e seg . Croazia... austriacante Nell'ullima sed uta della Dieta della Croaz ia a Zag abr ia, iJ. depu tato Franc k J1a fatto una rivela – zion e sensaz iona le. «• 111 qu ei giorni di agita zion e - ha detto - del luglio 1914 vi fu il I)rogetto di assassin ate certi deputat i infl u ent i del p artito serbo in Croa zia, l'on. Meda kovilch, pres idente della Dieta cro c1ta, i sace rdo ti Pribitc evitch, Budissa.vlievitch ed al· tri. Ci fu della gente, che credette che il nost ro partil o .sarebbe stato un foro docile strumento, e facendo asseg name n to sugli odi perso nali che ci dividono, tentar ono di agi r e su di me per chè io organizzass i un a banda n era. L'a ntico capo della polizia a Zagabr ia, Mo.rovitch, mi ,lel e– grà fò, cinqu e gi orni prima l 'inv io delt'ulti.matum . alla Serbia, che un sign ore sa rebbe venut o a ve·· rler mi, e mi preg ò di asco ltare con atte nzione il suo progetto, ne] qunle egli era pe rfe ttame nt e d'acco rcio. Ali e cinque deJla sera ebbi, infa tti , la , isit à di un ~ignoro, che mi espos e il pro gra mma dell'assass inio dei sud det ti membl'i del nost ro Pa rl amento. Io rifiut ai di partecipare a qu esta impresa. E a ssma o la respon sa bilità di q, ,anto 110 affermnto », Si noli che qu esto deput <\tc>Fr an ck ap ppar tie– ne a.I pa rtilo austr iacante . di Croazia : la su a testim onianza, dunqu e, non pu ò esse re stato in– ventata pe r il gu sto ili diBOnorar e il gove rn o au stri ac o, ed è perci ò o.ttenilibiliss ima. La not izia deUe rivelazioni ciel deputato Fra nck è ~t.a.ta sopp r~ssa do.Ile agenzie gio rnalisti che , ch e man ipolan o le notizie per i qu otidi ani· it a– lian i. Le sole notiz ie ch e vengo no comnn lca tP in llalrn s,rno ql!elle ·u cui 1 Jenori di giornali pos – rano conYincersi che tubt 1 i croati spa siman o di Jmore I)Or r.-.u tr ia e . sono i beniam ini dell' Au– stria . Per es., non è stata mai p ubbli cat a ·da nessu n giornale italiano la noti.zia che qu att ro d i undici dei deputat i' della Dalm azia, cioè i de– puta.ti Cingr ija, Smod la kd, Tresic-Pavicic, V11.– I101ich, furo no impri gio na ti fino do.I prin cip io della guena , e son o stat i liber ati in occasi one dell'ultima a nmistia generale insieme al d otto r J<rama rcz, dep ut ato Cf'ho. I¼ è naturale che le agenz ie giornnl istirhe ita– liane facci,u10 ques to lavor o d i abb11iain cnto sn tntia una ca tego ri a di noti zie e di illuminaz ione sul la catego ri a contraria.: continu ano a lavorare oggi pe r la politi co. tedesca come 1a,0 1·1l\·11no 1>ri– mo. della guer r a. 'Qua ndo compr ender anno tutti i Go,erni della Intesa , compreso quel lo d cll'Jta liu, r he è 11eces– sa ri o cr ea.re una nuov a agenzia iriornalist.ica , con elementi del tutto nuovi , e con le più sicure ga ranzi e ch e 110 11 di\·~nterà anrh'essn stnr mento r]nlla. Ger mania? etera una volta ... cioè 6666 a.noi or sono, come i nostiri leltor -i sanno, la gu err a fra, la Cina• e oli.ire potenz e limi trofe. E san n o anche, poicbè qua lche profe ssore d'univer– sità tedesco lv h a scopert o e dim ostrato . che la (.tna. cono sceva già a quell 'e'poca tutti i più re– cen tii ritroval i di questa n ostra presuntuosa ci– vilt à occidental e: c'erano, per es., le ferrovi e .i i motoi·i a scoppio. Anzi le fer çovie ,venivano , l>eJ"– sino, in Cina, eserc itate da.Ilo Stato: r ag ione per cu i, men lire,le tariffe ca-ano assa i più alte Lhe nei paesi vicini, s viaggiava peggio: ma in compenso il bilanc io Je .n-oviar io ·er a pa ssivo e pa,recchio. Accadd e, dunqu e, in Cinfl., che dopo bre aru1i circa d i guer ra guerreggiat a molte cose n ecess a– r ie sca,rseg gi asse r o, fra. J' alLre i ,viveri e i combu– ~llbili. Pe r aLutare la produ zione dei viler i si ten ta – rollo tutti gli e~pedi enti che si supponeva !potes– sero supplire a l difetto , d'altronde inevitwbile, della mano d'opera più ,valida: si comin ciò col raddoppiare il nurnéro dei ma,n darini , ossi a dei mini steri; si dest in aro no alla coltivazione dei camp i i pr igio nieri di gu.erra.; e da ultim.o si ()('rcò a nche cli int en ifica.r~ l'uso• delle macchine ag ricole. .Ma per far agire le macchj no occoN GVano I mo· tori, e per manda,re i motori occorr eva benzina. Così fu che il sa ggio Manda.rino delle Airmi ,1 Mu– nizio n i, che per impedir e lo s1l<?'l·pe:ro a.veva. messo il ferm o su questo prezioso, m a sca r so, pr odotto , di a.sciò ad alqua nti agiico lt.on - dopo ind ,Lgini lnmgbe e >precauzioni in fillli te - i I permesso di acquis tar benzin a pr esso i dep ositi di u na..Sorietà. irnp o1iatrice, ad un prezzo che si potrebbe ".lhia– rnar e, piuttosto che d 'a fie1Jone, di ~enera zione . Sel'\onchè avrn nn e che, 1J1·0111~0 'l'lella slag i,me . in cui i la.'(ori p er la racco lta dei cereali er a.no al colm o, i su llodati a.grricoltor i, clO'P!j aver coscien– ziosa.men te spedi lo al dep oslto della Società im por tat rice la loro 1·ichiesta di l>eJ;Jzjna, e U loro br avo nu lla osta , e il loro b 1·a ,·iss imo vaglia , ri– cevesse ro in~ ce della benzina . sospirata l'a vvi so, mettiamo pure telegr afico., che la sped izione era imposs ibile, perc hè i fusti non veniv ano accetta. ti dalle ferrovie . Era '])rdpr io così! I tr eni, già ri dotti ssimi rli num er o per Tispa rmiare ca.r,b<'.l}C, era no sovracca – rich i di vago ni di -orima classe per far posto a lutti i signori con diritto a,J perman ente , che do– veva no pur passare in ,~uolche modo le va.:a.nze e far ,isita alla famigli a .in villeggiatU'ra. : motivo per cui il ,Mand arin o dei Tta sporti ri tenn e bene di ordino.re che non si accettas sero cwrichi di ben– zina del peso lordo superi o1·e a 250 chil ogra.-nmi. J!'. poichè gli .isuali fusti in fer ro da due quinta.l i netti sorpassa vano alquanto quel 1>0&0,e r!i fusti più piccoli nei depositi non ce n 'era.n più , r.05i la ben zina., acq:ui.81.atadagli agricoltora '])er con➔igho dEl!~anda:rino dell'Agiricol tura, coJ. permesso del YCan darino delle Anni e Mun izioni, non si [}Otevo. av ere pe r divieto del Mandarino dei Traspor ti . Allora comi nciaro• o i rec lami. Ed erano reclam i

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