L'Unità - anno VI - n.29 - 19 luglio 1917

t.limo.slrarne da un lat o la ragion evolezza e dal – l'altro la 1>raticit.à. Rifer iam o br evemente, senza discuterli, gli ar – gomenti addotW. u. so.stegno di questo arti colo del tJrof. Lawi-ence Lowell, l'illustre Rettor e dell ',uni – versit.à di Harvard, e pr esidente del Comitat o es~– cutivo di pr opaganda per la Lega. li Lowell, in uno scr itt~importa ntissimo, pub · blicato nel num ero di set tllnbre 1915 dell ' Atlantic l\'I ont hly , comincia col notare che le nazioni og– g i si trovano cin una condi zione, che ricorda qu el– l:1 delle colonie dt frontiera nell 'America occiden· tale, mezzo S<'Col fa, p.r ima ch e sorgessero rlei go– verni ~ola.ri. Gli uomini avevano disposizioni pa cifiche; ma in mancanza di un'autorità che assi cura sse l'o r· dine, ogni indi vidu o -pe1· difend ers i da ogni pos si· bile sorpresa, portava delle armi , pronto ad u sar – le in cas o di pericolo o di minaccia. Qu and o le contese e le zuffe divennero tropp o pericolose e insopportaibili, il !primo passo per porvi tre no ru di formo.re un comitato di vigilanza, che potesse contar e su ll'a nd amento volontario di tutW. i bu o· ni cittadini, e impedire cosi cl'le gli uomini si uc· cidessero tra di loro e ch e i co1~o li rimanesse– ro imp uniti. In altre paro le, i coloni ame ri can i, alla « violénza » opposer o la « ro,-rn organizzata»; r quando qu esta, forza si fu sufficient emente a ffer· mala, la violenza scom'Parve. In seguito il com i· lato cli vigi lanza •fu sostituito dalla polizia e dal – !.> scer iffo, la cui autorità riposa ancor oggi sul passe com.itat us, legge che gli conferi sce il diritt o d i arruolare un a forza arm ata. Le nazi oni si trovano oggi all o stesso punto dei Ci>loni d'a llora: esse desiderano vivere in pace, ma. si armano febbrilm ente peir evitare ogni pos · sibi,le aorl)resa.: e il fatto stesso d 'essere armale costituisce la magg iore minaccia per la 1pa.ce e il ma gg ior incentivo per la guerra. I trattati di ar · biti-alo internazionale sono una bella. cosa., cert o, ~ si dim ostra no tal'Volta efficaci : ma quando gli animi si eccitano e in( eressi e senti.menti 1>rofondi sono in giuoco, v'è bisogno dello sceriffo col suo tJOsse, per gaTantire il r ii;pelto al l'impegno preso. P erciò 1una. Lega p.er la rpace, se vuole raggi un – gere il suo intento, deve essere in grado di ric or· rere alla forza per far rispettare le cond izioni ac· cetta.te dai suoi compa nenti. Ed eccoci cosi alla di– sposi zione conte nu ta nel terzo articolo della Lega, che suscita, come o.bbiam detto, opposizio ni e cri · Liche: le prime di natura sentimentale, le altr o invece di nat ura pratica . Tral asciamo r obbiezione, che 'V:iene dagli idea · listi e 1pa.ci.flsti,usio naTi, i qu aJi, sosten itori com a sono del I)l'incipio di non resistenza al male, ne– gano il diritto di u ccide re e condannano l'uso del· la forza, - in qu esto caso la g,uerra, - qualun · que siàn o i suoi scopi e le sue consegue nze. Rico – nosciamo volen tieri la n obiltà e p ur ezza di questi ideali, ma esso è purtroppo inattuabile e ci con· du ce f,uori del mondo della rea ltà. Un 'a ltr a opp osizione nasce da un errato f!enti · mento degli interes:;.i nazionali. Certo , e il Lowell lu ri conosce, fa tim1>ressione che ,w1 popolo del:Jba impegna.i,si a entra.re in guerra pe:r una con tesn alla quale è estraneo, che non lo int eressa, e in c·ui si.rebbe an che l)nssibile che la giusti zia si trovass e dalla parte di quello Stato contro cui do– vrebbe interv enire . Ma se questa nazi one p otesse mantPner si in compl eto isolmnento, si eia non risentire le consegu enre d'un a guerr a combattuta tra le .nazioni, e da n on corr ere il pericolo di es· seni trascinata suo malgrado; se, in br e.ve , non vi rosse un int eresse comun e prep onderant e nel· l'o.ssicu.rare la po.ce mondiale, la mtsur a conte– nuto. nell 'artic olo terzo sa:roobe int ollerabile . Ma non è cosi : la vita. di ciasc una nazi one è oram a i cosi intrec ciato. con qu ello. di tutt e le a ltrn, che l!.l guerra di al cun e trascina tutte le altr e. Im pc· (lire lo guerr a. degli altri signifi ca , clm1que, salv a· re dal la g1.1erra. se stessi P erciò occorr e ch e la fa.miglia delle nazioni ad otti il sistem a che 'Vigo in ogni !paese civil e, dove per manten ere l'ordin e, si Impedisce anche con la {or:a ad un individuo, per quanto abbia ragion e, di ta rsi giusti zio. da sò Jn vece di r lcorr ~re all o. legge, e dove ogni citto. dino è tenut o o.cl aiutar e lo. forza. p ul>bllca nel fa r rispetta.re la legge. E ' bene osservare , in oltr e, che l'a rt!eolo terz o n o L'UNITÀ non dbblig a i compon enti della lega a garo.nUra culla Iorza la decisione del tribunale, di cui al· l'a1·ti.colo pl'im o, o il par ere del consigli o di con· ciliaz ion e di cui all 'arti colo second o. Questo, so ma i, verr à col tempo: oggi l'impegn ar si a rispet – ta re il l)are re della Cor te d'a rbitr ato in tutt e le qu estioni non gi.udica'bili, di qualunqu e natura, sott o peno., in caso contr ar io, di esse rvi cost retto culla forza dalle alLl'e naz ion i, im !)'licherelibe una cessie,n e di sovranità., a cui nessuno Stato vorreib· be ora con sentire. La Lega non chiede questo: essa non si pr opone di ricorr ere alla forza ~1 impo rr e le soluzioni delle vert enze, ma solo per porre w1 f.ren o alla cond otta . irr egolare e prepo · lente di un o clei suoi membri, e per obbligarlo a sotto por re i motivi della contr oversia al cons iglio di conciliazi one o al tribunale. Se l[>Oi non si rie– bCe a tr ovar e :una soluzi one giuridi ca o se La. so– luzi one pr oposi.a non sembra accetto.bile aJla na- 1,ione interessa ta , essa ha pieno diritto di tar guerr a senza che alcuna costrizicme sia esercita – la su cli lei dagl i altri membri della Lega, *** Questa con clusione ,potrà. essere giudicata come u.na vero. e pro1>ria e poco confortante dichiara– zione cl'impoie nza, e fa1· nasc ere dubbi su lla ef· flcac ia prati ca della ,Lega. Ma nessuJ10 pr etende che la Lega, co.sl come viene proposta., possa dm– petlir e ogni guerra. Essa. mira solo a limito.re le probabilità di con1Lilti. La Lega elimin erebbe, anzitutto, iii vantagg io della so rpresa, di cogliere il nemi co imp reparato, con un o.tt acco improvviso. Co.si permette rebbe il sorg ere e Il formarsi , non solo n ella nazione m· teressata, ma in tutto il mondo, di una. opinione pubbli ca bene in.formata sulla natura . della con · troversia. Questo è d'importanz a grandiss ima. Perch è o.)>pena la gue.rra è dichiarata, cessa ogni 1>0sslbilità. di discutere in merito ad essa : il po- 1>010 è tra scinato dalla pas sione, e il patr iottismo vbbli ga tutti i migliori a sostener e il govern ..,. In vece l'esame diJlanzi a un tribunale in terna– zional e darebbe tempo per dis cutei-e l& qu estione, ricon d urrebbe lo. calma negli an imi eccitati. I g,ru1>pi contrari alla guerr a aJVrebbero modo dl chi arirne la inopportunità, di mostra re i do.nni, di far na scere il c1ubbio se l'oggetto della con tr u• vei-sio. valga la .peno. di tutti i sax:riflci, che la geur ra impon e. Cosi il sempli ce guadagnar tempo costit uirebbe un vantaggio inun enso e varrebbe nove volte su òieci ad evitare il confli tto. lniln e è molto probiill>ile, cb.ei la certezza della press inne economica e milito.re, che la Lega eser· citerebh s su q uello dei suoi membri che violasse i p at ti, basterebbe, nella maggioranza dei casi, o. manten ere !a p.ace. Una nazione difficilmente si a rri sch.ierebbe a tentare la sorte delle ann i, se sap esse che in ta l mod o solleverebb e contr o di sè l'opini one pubblica di tutto li mondo e gli eser– citi cli potenti vicini. E se !)ur e lo facesse, qu esto non invalid erebb e l'elficacia della Lego. pe.r la pu.cc . E' ev,idente che l'elimin o.zione della guerra tra i popoli deve av– venire per gra di con un pro cesso analogo o. que llo per cui venn e elimin a ta do.i va,· ! Stati la gue rr a tra priv ati. Fu solo lent a.mente ch e i re d ivenn ero a bbast anza forti e gli Stat i abbastanza organ izzat i per imp edire e fl•enare le contese tra i duchi e i baroni e per obblig a rli a sott ometter e lo loro quer ele o.I giudizi o della legge, anz.ichè r icorre re a lle armi. Col gr adua le ra fforza rsi della legge, le giuer re tr a ipri-vati sono scomparse: col– l 'o.ff ~rm o.rsi e coll' este nd ersi dell' orga niz zazion e inter nazionale, fin ir ann o collo scomparire le guer re tr a i popoli. A qu esto s vilupp o del diri tto delle g<'nti , lo Lega co.sti tuirebb e potentem ente. Lo. Lego. dunqu e, afferm a il Lowell, ese rcite– rebbe un 'az ione pr a tico. n otevol.issiJno., in virtù app un to cli quella sanzi one ma te rial e ohe var – reb ~ a.d ass icur a re efficace mente il M~>ett o agli im~i presi. E che qu esta sa nzione debba con – sis tere n el ricorr ere a.Ile anni contr o chiunque vioU i p o.tu accetta li, e n on p ossa l!mitarsl o. uno. semplice press ione econ omico. o al riuni rs i c1; u na con fore nza mondial e per boicotto.re la na – zione colpevo le, il Lowell lo di mostra con J)ersua· sivo. ch iarez:,;a. Egli dimostra anche come sia ina l– iuablle la i>ropo.sta. soste nu ta. da molti, che per mante nere la pace occorr a un esercito lntem a· zion al e tenu to a, dispo sizione di '\III conalirll o cen· 209 tra.le che se ne se rvir ebbe dovuque o comunqu e lo ri tenesse oppor tuno. Un ta le pr ogetto ur ter ebbe cont ro difficoltà pr atic he inso rmo ntal>ili e, qu el che è peggio, fareb be aumentare , o.nzicbè dini i· nui re, le })Ossibilit à e le occasion i di w1 conni tto . ln conclusi one noi ci troviamo sostanzialm ente d' acco rdo con l'illu st re ,presiden te di Harv ard: ricon osciamo con lu.i ch e la pr oposta di un.a Le– ga p er assi curar e la pace è la più pra tica cli qu ante siano sta te finora elabo ro.te : ha il merito d i esser specifica e definita ; n on mira a provo– ca re r iform e rivoluzion arj e nel mon do : non In – terv iene nel presente conflit to; n.on si illude di poler elimin are tu tte le gi.,er re, ma si aiugura di impedirn e alcune; indic a la via lper un a, miglio.re orga n izzazion e della socfetà um ana, da cu i po· tremo a ttend ere ott imi fr u tti: in una parola , co– stitu isce un'iniziati va generosa che è degna di esser ac colta e discussa con lo. più viva simpatia. E non sar à male che se ne discuta an che da noi, in Italia, con qu ella seri età e quell'interesse a cui ha diritto per la sua importanz a, pe r l' au – to1'i.1.à delle persone che l'ha nn o pr oposta , e per il tatto che la gr ande nazione americana, untran· do in guerra per lo. dif esa del diritto, ha dimo– st.ro.to col suo nobile esempio, come sinn o mo.tur i i tempi per l'attuazion e di qu ello ch e fino a ieri sembrava un .segno ut opistico e un ir ragl ungi – hil& ideo.li . Guido Ferra.,do. Il co~ercio tedesco nel dopo-guerra Dedioh.iamo ai nostri n eo-pr otezionisti che vo– gliono uno. nuova muraglia cinese di dazi tra l' l· ialia e il resto del mond o pel dopo-gu erra qu esto telegramma da Amsterdam che leggiam o n el 1'i– nies de] 5 corr en te. « .L' « Unione Ec onomi ca Tedesca per il Sud e il Centro dell'America » tenn e ieri W1'o dw1an za ad Amburgo sotto la presidenza del si"g n,1r Dembu rg. Essa votò un ordine del giorno pr op onente la co– stituzione di u n Istituto ba n cario per l'esportazio– ne per agevolare la partec ipaz ione del capital e te· desco in imprese d 'affari all 'este 1:o e J)er sostener e fina:nziaramente il comm ercio cl 'esi>0rtazion e te– desco dopo la gue rr a specia lmente n ella Americo. Centrale, nell e lndi e Occidentali, nell'Estr emo 0 - rients e nell 'Australia » . « I! capitale sarà raccolto con p iccole sottos cri– zioni allo scopo di interess a)•e il pubbl ico in gene– ral e, mentre lo. « Ban ca dell1mper o » st essa è pronta a sostenere la iniziativ a . 1 1>1•imi ,passi pei· la costituzione sarann o :fatti senza ind ug io. « lJ signor Demburg esp resse la convinzione che la Germania era per avvi cina rs i al la fine della g uerra mondiale e che esso. deve ad operarsi t)er ottenere una pa ce con in tese e n on un a pa ce in1- posta . P er il comm ercio d 'esportazi on e deve es– se re domandat o un regime di por ta a1>erta, e ta n– to pel commercio di imp ort azione che 1>er qu ello cli esportaz ione un regime cli mo.re aperto, libe ro dall a dominazi on e bri ta nni ca . Accordi internazio– nali s arebbero necessari pel comm ercio di espor– ta zion e tedesco ». . A par te l_a punta ... spun ta ta contro la v ret esa ttranma de, marl eoorclto.t.a dall'Jn ghllterm , !lWl· ste dichiarazioni ciel signor Demburg elevi no es– sere con siderate colla mass ima att enzione in Ita – lia, dove par non si cap isca che l'av venire delle grandi potenz e n on sto. nella cono11islo. del mer– ca to int erno a mezzo dei da zi dop:an ali; ma n ella conqui sta del mercato mond iale con un o. po liti ca ùi libertà economica . Esagerazioni indecorose A cost o di passo.re pcr genn a nofili voglia mo mett ere in guardia i nostri le ttori contro certe manif esta ti oni di scempi aggin e an tito<lesc a, che si vanno molti'ph cand o in Italia via via che pr o– cede la gu erra . In un gàornal e di F.irenz.e, pe r es. , leggiamo una lun go. fllasl rocca, dovuta a. 1111 pi-esid c di liceo, in cui tutta la scie nza. tedesc o. è nidotta a una. misti · ficaz ione. Fin anche I r~ gi. ROntge n di ven ta no una " soi cntifi ca pa nzana " -- q uel raggl Rontg en . a cu i miglia ia di soldati di tu tte le n azion i belllg e. ronti dellbono la vitu. Qu este scempiag gini non rendo no rtdlcolo so la– mente chi le scri ve e il giorn a le che le pu bblica, ma 1>o.ssono e.sser con. "idero.tc come documen to della coltu ra. di t roppa parte delle classi diri genti ila.liane. Sono ~rci ò ma nif estaz ioni po rlcolose e dls gust Qse di leggerez za. e di ign oranza contr o cu i le ,persone serie , per Il decoro del nostr o po.eue, hann o U dove.re di pr otestar e.

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