L'Unità - anno VI - n.27 - 5 luglio 1917

, ,. 11 fatto è che i g1oliltian1, cond ili di r adicali, int.e.,oro di neutro. lizza.re e neutralizzarono il su c– cesso dcll'on . Sonni no , cont1•appon cnd ogli un' al– tra desi gnazi one pu riamento.re. I.a turba rru:tico-socia l-giolltlian a , s01>1>ressa nel maggio 1915, hu crrduto cli p rend ere una r ivin dtà in seduta segre ln., fuor i del controllo dello eta.mpa e del pubbl ico, nfTerrnandosi sul nome del – l'Orl8:fldO. Siffatta designa zione ha modifi cata lo p rece dent e situazione parlamentare. Per voro, non donobbe esse r du bbio che il si– gnlficoto gloli tt ian o della mani festaz ione dovevo piìl che ma.i rin sa lda re gli int er ventisti nel J)'l"Opo· sito della opposizion e, senza dare alcun valor e alle dichiarazi oni del :\11nJstro dell'In tern o, eh~ pure erano una pr ecisa pr omessa per l'avv enir e.. Nondhè avvicinarsi a lui, bisogn ava sempr e più ollonta:na,rsen e. Ma se ciò è evident e dal punt o di vista polili co generale, da cui si pone di regola il pubbli co nel giudicare le votazioni politiche, non sempre lo è daJ punto di vista pu ramante parlam ent ar e. Nella specie, se il Grupp o di Difesa nazional e avesse provocala la crisi, la succe ss.iono avr ebbe d o.lo luogo al duello Sonnino-Or land o, duell o che L'UMTA I~ duo ~orrenli della Came ra era no ben decise di combatte re n oltra:nzo. indipendentem ente d alla stessa ,·olontà dei rispettivi campioni, con esll() in– cert o. Peggio an cora se l'uno o l'a llr o avesse r i– fmiai o - come si. fece pr event ivame n te sape re - di raccoglie re tn successione . Poichè l'occanimen – i" della lotta era determinato an ch e do ciò : ch e die fro in I)erso na dell' on. Sonni no si vede do al· cuni !;ombra odia ta di Snlan1 rn, e dietro la pH – soru, clell'on. Orland o si vede dag li altr i l'ombra odia.la di ' Giolitt i. Il GrupJ.)O della Difesa naz ionale, che si prop o– nern anzitu tto di fa r la cr isi contro la politi c,'1. dell 'on . Orlando, fu 'J)aralizznto do.! pe<I'icolo di raff orzarla e d i presta rsi inoltr e aJ tent ativo dello riS('OSS0gio!it!iana nel Govemo . Pr evalse il pun – to di vis ta om lame ntor e d i evit are lo. crisi. 'è il volo delli, gN1.l1de magg ior a nza del Grup po lrn a lcun altr o sign ificato di fiducia . I pochi cl1e han rntato cont ro IJ Minister o hann o voluto agire fuori della str etta situazione parl amenta.r e; In ·conclusione se,s uno ha votato per l' attunie ,1iril stero ; ogn'uno ha votato cont ro il su o succ eR sore. Si è ndoltoto, come avviene in Qllestl casi, In procedura delle elimin ,11zioni e del!e sottr azion i guccess ive. Da Gfo!illi sottra end o Salandr a, dn Sonnino sott raendo Orlando e d al prim o resid uo sottra endo 11 secondo restava pres.so a poco zero. Cosl l'on . Bose!U rim ane ,"lllo Pr esid enza del Consiglio, e il :\1inistero in bilico. Observer.: Sull'efficacia delleleggi di ·bònifica nell'Agro Romano La discmssione della (Jlllestione agratia si fa · sempre piìl Yiva. Ora essa app are più evid,mle t'he mai nel suo aspelt-0 socia le; a.spallo che l'in– calzar degli avYe.nimenti ha sollevato in c011- fron to di quello strettamente tecnico , intorn Q a cui molto e a pref e:nm za. si dL'iJ)utava in tempi nor. mllJi. La. quest.ion e 3S'T&ria cos tilurrà. nelle. sua pratica. l'isoluzione uno dei fatti maggfor;i nell 'a.lbwl.le sto – •ia. d'Europa, ed 8/vrà importanza tonda.mental e in lt.aJia, non solo iperehè già paese agricolo - ma .percM nell'.a,gricoltura l'Jla~i.a, t1,overà quanto , e ,piìl, eh e nelle industri.e, H suo av:veniTe. La g<11er – ra con i ~oi moltepli ci dneegnamenU , con i for - 11tidabili bi!ogni che ha. creato, farà ricercare i t~ori ma.ter !ll.li J)er la soddi~fazlone di essi; quei tesori ehe dormano la ba.se rea.le e indis truttibile della riechezzit umana. e sociale. . L'Italia. - ifi110 a Ieri - povera, migratrice, met· terà. •risol11ta.mente le mani sui suoi oblia.ti o msl – cenoseluti tesori: ta terra; la ~ua. terra incolta ·, i0le!!i8'iata, trrlgad>He; il /a,voro agricolo umano: 1-Lvorofino a ieri la..,ciA.to a.: dl5J>Crdersi pel mond o senza .avveni re, sen za srcurezza., senza orga'n iuo : zione e, diciamo pure , senza dignità L'un tesoro e l'altro: /.erra e lavoro um,:mo, tro – vansi indperosi e aspetta nti nell'AgTO romano, che fra. le .ter-rei d'I ta lia, per troppi riguardi: politi.ci , socia li, s tori ci ed econo\nici, è la prim a cui deve s-i gua.rda,i:e. , ' Nel giugn o 1914 un documento ufficiale di reale importanza., e cioè la. relazionti p1·esen tata a.!Ja Camera dei depu tati dal Ministro pe-r l'agricoltu – ra on. Cavaso la, sull' dpera della bopHlca dell'AgTtJ rolTWl.noe sul risulta((, dell'applicazione delle im – portanti IC'ggi sull a del.la bonifi ca, ci mette ' In !J118.dodi ,ragion ru·e sull'argomento. Giova tener sempre presenti alcuni dati cÌd fatto , noti, è vero , ma. cosi impo rtanti che non sembrerà tuperlluo ripeterli . · L'Agro romano - L'Agro romano, cosi si ~ convenuto di chia – ma.re il terri torio camt>e8tre e coltivabile che co– stituiSce la giurisdizion e comunale di .Roma , ml – surà, compresi i p achi terren i coltdvati formanti ti sub urbio , ettari 192.696. - •La sua formo. ~ irreiiol&re , in quanto si ,pro- B1 r lun iga. a Est a Sud 0 Est e a· Nord-Ovest in lin gue ecl an che isole per entr o i territ ori di alt.ri Comuni. - Nei suo punto plìl centrale, sorge Roma., gran mer cato di consumo, la cui distanza. da. altri cen – tri Olbitati, .siano pure di minima importanza , non è minoro di km. 20 (1), onde una sterminala zon a esclusivamente agricola la, cir conda . - Detta zona è cost!tuila da. vasti la ti.tondi in ' cni pred ominan o i pascoli e, i pTati .. natura.li (ve– getaz ione spontanea) e la C1Ui n,a,tura. ed il cui assetto aigrieolo è identi co a quello di l)Jt,ri va– st issimi latJifondi (anche di 8, 10, 12 e· pern •no 26 mil a ctta.r.i} ch e formano molta pa.rt~ del restan te ten-it.01;0 del La.zio in pianura e in collina, ad ec– ~ezione dei !:>re,; ·t.erri to:ri iutorno a.i paesi, i qua.li territori presenta.no quasi dovunquQ bellissimi es~pi di eoltu.ra intensiva, e ra.zjonale, a vignet j, ubiveti, 1'rutteli, e orti, il che va a.tlril;mito al frutto che i,l s istema economicp iv.i• doinina.nte è la. pic– cola proprietà. , o la. pi,ecola a.tfittanza o l'enfiteusi . P.uò dit'6.l quindi ehe senza. soluzione lii conti · nuità, il latifondo · laziale y a,da dai ·confini della Pr o\"incia verso Nord , 'Vicino ad .Qrbetello, ai con – fini ,·cl'So Sud , a Terra r.ina ,. comprendendo Il la– tifond o romano (Agro romano } il lolif.ondo pon· t.ino ,P11lude. pontino ) e i .minori latifondi laziali, per .un a com'J)lessiva. superfi cie di terra. a coltura ~ tensiv'n - per no·n diira Jn colta o a vegetazione spont anea - di circ a Ba. 500,000. \fa la legge fondamen'tàl e di' bonificamento dol– Lo\,gro r omano (8 luglio 1883) contempla. la. tro– s!ormazion e culturale di soli En. 43.800 e cioè quant i sono compresi nella zon a .ch e cir conda Roma. µe r un r agg io di km . 10; piìl (!lielli che , per una profondità di km. 10, a destra. e a ·sini - . sira, lìnnc heggia.no l' Aniene . Tal e 1,0na còn altr a legge , quella del 17 lugli o 1910, ~i è !potuta alla11ga.re , lasciandosi in facoltà, dello Stat-0. nell'Impor.r e, e d eì p1 ·iva.li , nel ch iede– re, ii suo est.endimento , T\On solo a tutto l'Agr o roma no ma a nche ai terreni confinanti appart e– nenti ad altri Comuni. Degli acce nn ati En. 43.800 discorre la. relazione Cava.sola, con cifre quanto m ni eloquenti, dalle quali · può desumer si l' efficacia., e noi diciam o la '])Ossibil!là o meno dell'az ione statale nei rigua.rdd della coltura dell'Agro roma no. La. leg:ge d el 1883 può dire i - secondo le stesse ·-,--- l ~ :-: . -- ..v.·.~: pa role di un chiaro i>arl am entare relot,1re di un second o pr oge tto di legge di bon ifico, l' on . Clù – mirri , - un a legge di coa:i nne. L'Agr o doveva , sser c trasf orm ato a forza . I pr opriPlari restii n ,,rebbero 'Visto messo all'asta il >proprio fondo che sareb be stat o poi assegnato a chi si fosse i.Jn– pegnato di bonificru·lo. L'Inte resse dello Stato an - 1ibul!o, i l qua le recl a.movn la trasformazion e im– mediato e ra.z.ionaJe del deserto circond ante Roma . 1 Pnp i - si diceva - era.no sta ti bra piìl severi da l seco lo XV Ml oggi; d 'a llra parto l' Agro ro– n1ano era perfetta.me nte suscettibil e di cult ur a e di vast:J. p1'od112ione: lo diceva.no la tra dizion e, la stoli a, lo diceva no le accur ate anali si e gli studi che un gnuppo di valorosi espe rti av eva complul i ,,er 1>reporare a ppunto lo l~e del 1883. A ques ta imposizio ne, soclalmen te giu sto ed a nche econo – micame nt e faYorevolo, solo ch e si fosse tenuta presente la legge economica , che insegna come il ca'J)ilaJe impiegal o nelle bonifich e n on è di reddit o i.m.med.iatof contr astava appunto l'i nteresse indi– "idu ale, il qual e, volend o segui re il tor naco nto im– medi ato, non avréb be dedica to volenti er i energi e e capit ali in un'imJ)T esa lento, comple ssa e dif– cile; incontro a.lla q1111.le sta vo 1>0i un altro nc– nùco , non anco ra. debellato, la mal ar ia, pèr la cu i lott~appunt.o al lora. si preparava no le a nn i effi– caci , attenden don e g li effetti clic non polcvano esse re rass icur a nti e q1Jindi apprezuti se non do1>0un congruo period o di prop~andt1 e di dif – fusione pr ofilatti ca. Ond 'è ch e la legge del 1883 parve Ìlon r~giun – gesse il suo scopo . Le prime e limitat e espropria– zioni (500 E a. c!.J:ca.}. le resist enze inr.ontr at9 nel– l'app licare lo legge , convinsero il legis lator e o. ~eguir e a ltr a. via: Qlllella della per sunsione e dol– l'intor esse indivjdu ale in armon ia con l'in ter esse generale e socioJe: e si giu nse, alqun11to lenta– mente in vero, e cioè dopo ben 20 anni di inu liH minacce o lr att.atilve, di stu di e di studi , alla: legge del 13 dicembre 1903 ch P volle essere di persua – sione e di inc oraggiamento . Di essa fu a.p)l(Unto ,·elatore l'on . Chimirrl. La legge l 903 Questa legge, votata con molto fer vore dal Par – hun ento, dice ai pro;pri elari dell'A,gr,,: Lo Sta to vi aiuterà in lutti i modi perchè la bonlflca sia per voi un affar e d.iecreto !n princl'pio , buono in seguito , quando cioè i capitali inv estili darann o a -pieno ; loro frutti; ca,pilalt che in gran parie vi darò -io ad interess e di 1avoTe; il 2.50 per cento , rimbo1·8abili in 50 anni. Essi sa.ranno destin ali a tutte le onei~ di boni.flca: fabbri cati rur a li di ogni ,genere, sistemazione idraulica, strade pode · rali , provvista di acqua pota.bile '(bonifica f<mdi a– r ia. e agra ri a.). In oltr e le terre che saranno boni– ficate godranno l'esenmone !J)Cr 10 ,tnni da.Ile im– poste fopdi arie e d alla tassa sul bestiame stab11- la.to e sii cr·idurrà ad una somma fis.sa ogni tasso. di regist ro e i,potecaria. Inoltre le opere idrauliche per il risanamento dei terreni :niceveranno d~lo . lato un sussidio del 30 % del loro va.h>re, in 'bas:e alla. spesa preventiv a.la e acce,rtato dal lo St ato ste.5so d'a'ccordo coi proprietari. In sostanza la leg– ge del 1903, fornendo i ca.pitali necessari, si rivol – geva al senso agri colo dei p ropri etOJ'i, i qu ali n on dovevano che eseguire, per il lorÒ stesso .interesse in accordo con (Jl.lello sociale , le opere di bonifica e mette rsi a produrre con criteri scientifici A ra · zionali , quaji ancor a er~rno banditi dall o masslmu ra rte dell'.>\Jgro. .\1a i propri eto;ri , che gi à doYevano essere av– vm7Ji a considera.re con molla .. . libertà l'opera dello Stato, i,J qua1e nei 20 a:nni rprecedenti nulla o quasi iiveva conc luso, rl.Jnasero in erti . Certo · ·è che il loro senso aJ;r icolo non si commosse nò si Cflnvin se troppo, ,se nel 1910 una nu ova legg e in· ter veni va ad o!fenire altr i s11ssidl, · altri '!)remi , altri allettam enti . Vero è che dall'approvazi one di ,una legge alla compila zione del relativo rego . lamento, fino alla gradua le sua. ap plicazione , n tra.verso tutt i gli ingrona Sll'i della buroc r azia, gli anni' passa.no . Cosicchè, fra lentezz e, caute le, di· !azio n i e opposizioni, In legge del 1903 f on trovò modo di alpplica rs.i per intier o se non nel 1909; anzi nel 1909 mancava ancora lo st ud io culturale di 2000 ettari di terreno sui 44.!)00 circa contèm pia ti dalla. legge 1883.

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