L'Unità - anno VI - n.25 - 21 giugno 1917

biziollli », non verso l'Ha lia, ma verso Ja Svjzzera, come lo con sigliavano gli agent i austriacanti? E la Serbi e non commette oggi questo medesimo ti· po di err ore, ri velan do pr etese iniq~,e a danno dell'Alban ia, mentre ha bisogno di concil iare le s impati e di tutti gli uomini g iust i alla causa na– zionale slava? r: « am bizioso » P iemonte fece 11el « conquista– re » l'Itali a qual cosa di più che essere giusto. S0!)– pe essere anche sapie n te : seppe, al momento op· portun o, ri nunzi are a.nch e alla sà voia, che era la ouila <lclla su a din astia, e a ' izza - terr a al– lora schi ettame nte italia na - che era la pat ri a di Gari.baldi. La Serbi e m edi ti q ueeti esempi, che le vengono La Russia e On. Sig nor Dir ettore, La Stamp a di Tor ino ha in Russia un coni spon – den te, il sign or Vi1 ll'ino Gayda, ohe è uno dei prin cipali autori della ,grave e p eno sa p,reooc111Pa– zion e, che è ,sorta in Itali a -per i fa tti di Ru ssia. Gppur e, 1Per chi conosce la Rus sia e segue con atte nzione il movim ento d i tu tt i i .giorn ali e cli tut– ti i gruppi politici ru ssi, e non cì'ella sola infim a minoranz a ted escofila o lenini ana, è assolutamen – te evident e che questo signor Gayda, sia perchè non conosce ben e l a 1-ingua del paese da cui scr-i- · ve; sia rperchè, essendo ebre o, è a -cont att o in Rus -. sia specialment e· cogli ambienti ~brai ci, ohe sono in prevalenza tedescofili, dà dell a Ru ssia a ttu ale un'imm agine ass olut amente irreale. P er dim ostrare la leggerezza di qu esto signore, mi permetta ili portare qualche 'esempio, in cui evito di contr a,pporr e all e notizie -cervelloti che ,del – la: Stampa le notizi e· dei'g iorn al i ru ssi, e faccio la cr-itica della Stamp a col solo aiuto di al tri gior– na li ita liani, e ma ga ri della stessa Stampa. Scrive il signor Gayd a su la: Stampa del 10 giu– gno 1917: « L'emi ssione del nuovo pr estit o, che vien e chiam ato della lib e1'tà e che nell'entu siasmo della rivoluzione s\ spera va destin at o a un gra nde su ccesso, ha dato fino-ra ri sulta ti ll/l)pena medio – cri. Dopo oltr e un mese, secondo infor mazioni che raccolgo nei più competenti cir coli finanz iari , n on sono stati versa ti c,he n ovecento mili ooi di rubli, qausi tu tti ri sulta nti dall e larv at e imposizioni fat– te all e gran di Ban che ». Ebbene i giorna li it aHani del 17 ma gigio hanno pubblicat o il seguente comu– nicato ufficiale da Pietro g, ado: « Secondo dati forniti dal mini stro delle finanz e, nei 50 giorni che è d1ll'ata la sottoscrizion e, negli staibilimenti di credito dello Stato e priv ati, furono vendut e obbli– gazioni per un ammontare di rub li 1.151.757.050. Sri questa son;una, ru'.bli 689.535.980 furono sotto– scritti IJ)resso le banche pr ivate, e rub li 462.821.070 presso gli stabilim enti di {)redito dello Stat o. Que– sto ammontare sup era di due volt e la cifra corri– spond ent e r elativ a all'ultimo pr estito cli guerra rlell 'antico r egime ». Un mili ard o e 151 mili oni di rulbli corri spond o– no a più che cinqu e miliardi e mezzo di sottoscri– zioni. Secondo i dati puhblicati dal dirett ore della Banc a d'It alia in occa,sione dell'ultimo ,pr estito naziop ale itali ano, i prestit { ìnterni dell'It alia du· rant e tutt a la guerr a, in tutt e le loro forme , am– montav ano n el febbr aio scors o a sette miliardi, a cui l'ultimo ,pi:e~tito ha aggiun to un altro mili ar– do e mezzo. ,Di fr onte -a qu esti otto mili ardi e mez– zo, e mettiamo anche nove mili ardi dati da gli ita,. liani in tutta la ,guerra., non sem.bra ohe i cinque miliardi e mezzo dati dalla Ru ssia durant e un·a crisi sociale com'è la presente, ·si debba no consi– derare come un -risultato « app ena mediocre », sp ecialmente se si consideri che i prestiti di guer- 1·a dell'a11tico regim e avevano già fru ttato 9 mi– lioni e 776 mila rubli, e che la Russia nO'Il è un paese ricco di {)apitali. Nella stessa corrispondenza della Stampa del lO giug,no il signor Ga.yda racconta che « in un cong-resso dei rappresentanti di tutta la Rus– sia (sic) , r·aocolto a Mosca per discutere sui pro– blemi dei rifornimenti , sono stati fatti r3/PJ)Orti· di eccezional e graNità. Il mini stro delle finanze , L'UNITÀ ind icati da ami ci sinceri del p opolo slavo, e a.mi – ei non della vent ura. Abbia il coraggi o di romp ere ogni ·solidar ietà con quel naziona lismo, che com– promett e con le sue fre11esiela causa nazionale slava, e rende d ifficile in tutti i pae si l'aziOT1edi tutti gli ami ci d ella causa slava. Occorr e maggior coragg io morale a C0111!)iere ced e Tinu nzie ragio· neivoli e neces sa ri e, che a sbra itare in comp a.gnia di que i d'olli alla cui fam e di domini o non baste– rebbe l'intero mon do. E le nazioni si costit uisco– n o col coragg,io moraile e con la sagg ezza., non con le ambi zioni iniqu e e col meitersi contro t.µt.ti gli elementi della r ealt à. la Stampa '' Sciu.nga rie1, che ila compiuto un lun go viag•gio n el sud della Rttssia, ha tracciato .un vivo quadro del– la dissoluzione del paese . La crisi qei vive1·i ingi – ,gan ti,sce. Tutta.via il grado mass imo della cri si n on è a n{)ora ragg iunto ». Ebbene, sub ito dopo la corrisp .onden~fl ùeJ Gà.y– ùa, la Stq;nipu nello stesso num ero ·del 10 giugno stampa sono il tito lo genera le « Gourko retroces– so a coman dant e d•i divisione » u~ comuni , ca.to Stef un i contene1te questa notizia : la prim a che ri guarda Gourk o e pu ò suscitar e impress ioni pes– simiste e ·perciò è la sola che ,compa ia nel tit9lo; la seconda che ass icur a dell'ottimo stato d'a nim o trovato d a Kerenski nelle truff e dei fronte a D,,insk 1 la t.erza che an111unzia che la prim a « A,s– sem blea gener àle deU'alleaq1za commàc iale i111du– striale » - è forse quella di cui parl a il signor Gay da, quando scr ive del congresso dei ra:ppr e– senta nti di tutta la ' Russia? - h a r.espint o cate – goricaJrnent e ogni poss ibili tà di pa{)e separa ta. ed esprime la cert ézza di un a. pr ossima decisiva vit tori.a sul nemico; finalmen te l'ultima noti.zia dice : " duran te un a sedut a deJ Consiglio dei m ini stri , Shinga1·ef(, mini stro delle (ìna n: e, espose la qu e– stione degli app·rovv:igionam enti , la qu ale pr èsen– ta car att eri, fàvor evol i . Le impr-essioni ri porta.te daJ ministro n e.I suo viagg io in tutta la Ru ssia gli pe rmetto no di concludere che l'organ izzazione degli approvv igionam enti è sulla buona via e non vi è da temere ·una selia crisi. Qu i non c'è via di mezzo: o ment e il signor Gayda o mente la Ste– fani. Ancora. Il signo r Gaycla, sempr e n ella stessa ·con i~o ndenza, ser i-ve: " La causa d ella cris i è da ricercars i in un a 01,escen te resistenza dei con– tadini a ,fomire i loro pro dotti agr icoli , I conta – dini occult ano gra.n o e ,bestiam e, che arrivano dal– la camp agna illl sempre min or quantità sull e li– nee fer,rovi ari e ». Ebb ene in data 15 m aggio, la Stef ani •ha comuni cato da Pi etro gra.do ai giornali ital iani: « Dalla stazion e cli Yaros lav, sulla ferro– via Omsk-Siberia , è stat a. manda ta una spedizio– ne di 28 v agoni di farin a, di cùi i c·ont adini ha n– no fatto dono ai soldati. Il treno è ornato con iscri– zionoi ohè dicon o : Fiducia al govern o provviso – rio ,,. Queste corri spondenz e del signor Gayda sono p\llbibli.cate non solo sulla Stampa, ma anche nel Resto del .Carl ino , sul Mattino , e mi semb ra an– che s~ll'Ora di Palermo. In aiut0 della tendenza. pessimi sta de-I signor Gayila intervengono anche {)Ontinuamente {)Orrispond enze sulla Russia da. Bern a, cioè di font e tedesca. Queste notizie allar– mi•ste suscitan o scor aggiam ento in Italia, e pro– vocano sui giorna li italiani maJnifesta.zioni di ma– lumore , più o meno violento ·e iroso, contro la Rus si<a ri-vo,luzi ona ria . Questi artico li di ,giornali italiani sono immediatamente dagli age nti tede– sc.hi tr adotti e pubblic ati in Russia p-er eccitare Il malumori contro l'Italia. In somma, tutt.a questa camp a,gna di allarmi– smo contro il tradimento della Russia ., come si vuol dire, n_on-ha ch_e il risultato, se pure non ha addi rittur a lo ,scopo, di scaraggiare l'It ali a e di preparar-e qui il ritorno al Governo d( coloro -che vogliono -preparare il tr a dimento dell'Ita.lia:, e di far credere in Ru ssia che l'It alia non ha tede nella ri voluzione r ussa, accusa cli tra dimen to la Russia, ecc. ecc. ecc. Possi bile che i nostri amici ital iani n on si av – vedono del trane llo, in cui min accia n o di esser e tra scin ati dalla p ropaganda tedesca? \ Un Russo, Alle truppe Inglesi Uffi cial i e soldati I ngl esi : _Io V:i port o il salu to del Governo d'It alia e col saluto del Govern o Vi port o la ri conoscenza del Popolo It aliano. Ed io Vi saluto n on solo come .Ministro d'Italia, ma an ch e come camerata., poichè io asc rivo al magg ior vanto della mia vita di es-sere stato umi– le soldato come Voi siete . Il popolo It aliano è ri conoscente che Voi sia.te qui a batt er vi con i suoi solda.ti , p erchè Voi siete pochi è' vero , ma siete il simbolo e la ra))'presen– ta.nza. della gJ·ande In ghilt err a. Noi sentiamo il valo re della vostra presenza. sul nostro froote ed abbiamo fiduéia. che Vòi siate !',avangua rdia ài Wl esercito Britannico che nel comun e inter esse ven ga a : daì•e, alla to a.I nostro esercito, un colpo decisivo a,l comune n emico. Il nostro cuore batt e di ri conoscenza a vedere qui la. divisa del soldato In gles·e, perohè non vi è Italia.no, per umil e· che sia , il quale non saw ia qu anto l'Ita lia debba a ll'In ghilt err a per l'aiuto frat erno avut on e nell e tragiche vicend e del glo– rioso periodo del Risorgimento. Tutti noi ri cordiamo che a costituir e la nazio– ne Ital ia na hanno contrilbuito i Vost ri Padri, pres– so i quali i nostri miglÌori uomini, ·pers~g uitati da:J l'Austria perchè colpevoli di voler cr eare l'Italia, trov aJI'ono assistenza mruteria -le e mora1e. Tutta l'op era dell'Inghil terr a fu rivol ta alla ri costituzi o– n e dell'Itali a, perchè, Voi p otete dirlo con or-go– glio, non vi è Stato e non vi è ,causa giu sta: nel mondo alla qua le gli In glesi non abbia.no dato il loro tribu fo di sang ue. E noi It aliani p ossiamo di– r-e con orgdglio che i.n.ciò vi somigliamo . E' per ciò– ·che noi siam.o qui uniti a combattere la: stessa guerr a : noi I)'er redimer e queste terre dalla. op– pressione austriaca -; Voi per •ga rantir e dalla mi– naccia ge-rmanica la: libertà della Vostra vita, tut- -· ti ins ieme per condurr e a ·fine vittor iosa questa aspra ' lotta per il · ben e dell'umanità, per salvare – il mondo int e~o dal pericolo di cad ere sotto il do– minio di una razza di ,preda che trova nell 'ilppero austro -ungarico l'aiuto per le sue aggress ioni e le sue rapine. ' Voi 'dunque combattete qui sul suo lo d'Halia. e per l'It alia ma Voi Vi"battete anch e ,per I\!,Patria Vostra, per tutte le patrie. Su tutti . i punti del gran fronté dell'Intesa si com.batte p·er una sola caus a e perciò i nostri soldati _ sa rebbero pronti a venire dovW1que fosse necessario battersi ,per la . {)ausa. comune che è la caus a della umanità e del– la giustizia. Sono dunque a rin g,raziarvi non soltanto come -– It aliano: ma ·sempli cemente -come uomo. E mi compiaccio che gli Inglesi , {)Ome gli Italiani di– mostrin o di essere, come sempre_, i cavalieri della Giustizia , i paladini dEilla libertà e deJ buon di– ritto. I sacrifici che ass ieme oggi compiamo, Ia . fusi one del nostro .sangue sul campo di battaglia ,_ varranno a render e sempre più sald a l'a'I!ti.{)atra- . dizioµale amicizia fra i nostri Pa e.si . Viva l'Inghil(erra! Viva l'Itaiiat Leonida Bi•10latf. . Zona. di guerra, 29 maggi o 1917.

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