L'Unità - anno VI - n.25 - 21 giugno 1917

• il 20 11111r1.o 190tl fu volata una leggo che dava alla C-Omm1ssiono d1 colom.czazione il diritto di es pro– priare le \.(>rro pola-OChe, anche conlro la volont.l\ dei propri,•tnri, asse.gnando loro un compenso st.abilitp arhitrnri11111cnt.c Lo !,<:Oppio dl'll'indignaz iono generale in tutto il mondo c i, ile ha im pedito al governo pru ssiano di appli N1rc la nuova. legg<• con quella. inesorabi lità o truso urnnza ùi ogni riguardo che esso avr ebbe deRido~alo. Nondim eno vario te rre polacchi) sono stai.e slrappal c ai loro proprietari per pas,;arc nelle mu.n i lodei;cho. S1 capif-0<'facilmente che tali misur e deJ go– ,•orno, rninnooian do la soppressione compl eta della naziona lità polaoca in Prus sia, abbiano av uto per risultato d, far dim enli rare ai polacchi ogni lotta d i cla.qqe e di partito e di unirli tut ti insieme por la difesa dr lla loro esisLenza na zional e. In nes&una. region e polAf!ca la concor dia naz ionale è oosl gran de come, nella Polonia pru ssiana., perchè in nessuna il pericolo di snazionali zzaz ione è cos i mina ccio ,-0 r 00"1 immin ente . La lotta scolastica La, polit ica del Governo pruss iuno, olt re che ne lla lotta por la germanizzazione <lolla terra , si è manif es tata. negli sforzi per parali zzar e ogni vita inte llottual o naziona le dei polaoohi . La germaniz zazione dell 'inseg na.mento è stata coodotta con ere.qcent e vigore, specialm ente dal 1870 in poi, dopo che la. Pru ssia, te.mend o un 'al· lea.nza franco -rus sa, ha voluto assicurar e il cara t– tere loder,eo dei suoi coofini orientali. Anzitutt o una se rie di misure restrittive fu emanata collo scopo di togl iere al clero ca ttolico que l privil egio deJl 'insegna m e.nto, che esso posse– deva por tradizione e del qual e usava per raffor – zare il sentim ento na zionale dei polaoohi . •La leg– ge dell '1.1 mar zo 1872 sottò mise all a &orveglian za dello Stato tut to l'inse gnam ento nelle scuole pri– vate, anche quello religioso. Il decreto del 15 giu – gno 1872 proib l del tutto ai re ligiosi di insegnare nelle scuole pubb liche. Tolto l'in segna mento al clero polacco, il Gover – no iniziò 1n lotta contro In lin gua polacca n elle scuole pubb,liche. Un decr eto del 26 ottobre 1872 impon eva che nelle scuole medi e l' insegn arnaoto della religione fos.se fotto in tedesco (per tutte le altr e materie il tode.;co era già da tempo obbligato. rio). Nel 1887 è abolito definiti vam ente lo stu dio del polacco nelle scuole medi e. Nel 1889 è introdotto il tedesco nell 'in &e.gna.meoto della religion e anch e nelle scuole primari e. Contro i bambini , che si rifìuta, ·ano a parlar tedesco, i maestri usavano loro le più crudeli se<'izie, const ata~ poi ufficia i . mente nei Yarì processi scolast ici della Posnania. , dai quali i ma estri uscirono sempre trionfant i ed e ncomiati qual i gen uini pionieri della, cult ura te– desca nelle « Marche dell 'est ». Quan do i pa renti , esasperati dai maltrattamen ti usati ai loro figli, s 'introm etteYano, veniva.no denunziati e severa – mente punit i. I venti contadi ni, che a Wrzesni a , .attrat ti dalle grida dei bambini fu t igat i percbè si erano rifiuta.ti d i prendere parte all 'insegna – m ento religioso in tedesco e di toccare i catechi– smi tedewhi, irru ppero nella. classe e strap parono i bamb ini da lle mani del m aestro copren dolo d i insulti , furono condannat i nel processo di Thorn e iascuno dai 3 ai 5 anni di carcere . Eppur e gli atti stess i di questo processo riconosceva.no , che i ma.e&tri di \Vr zeso ia avevano inflitto ai loro alunni in un anno , dal 20 maggio 1900 al 20 mag gio 1901. più di mill e punizioni corporali , e dal 20 maggio 11 9 settemb re 1901, più di 740 ! Queste cifre di · cono qua li metodi sieoo usati dai mae stri ted esc hi in Posnani a nello scuole eleme ntari per german iz. zare i figli dei contadini polaoohi. L a lotta contro la llll,o<Y\.IB polacca si manifesta non soltanto nelle scuole elementari (le wuo le medie sono già da molto tempo del tutto tede– oohe, e il paese non possiede ness un ist ituto supe– riore) ma anche in tutt i i rami dell 'a= jnistr a– zione: alla posta dove &i respingono letter e ind i– r izzato in polacco; nel tr ibuna le dove i tes timoni ohe non par lano ted esco devono deporr e per mez– zo di interpr eti ; ad ogn i passo eci. in ogni luo go del disgraz iato paes e. Il polacco è bandito da tut– to le riunioni pu bbliche, nei distretti dove i po– laoohi formano meno del 60 % della popolazion e. L'UN llA La mania gcrrnanizzatrice del .{o,·eroo prussiano si è ma.nifcslata. perfino in mibure. lllfinita.mente me,,e,hin~, qenza nessun ,·alore pratico, ma molto vessatorie, cou, ., per e,,. ucl rihatt.llzz:.u-o con nomi tedeschi molfasimi paesi dal nome polacco (fino agli tùtimi tempi fur ono in que,lo modo ribal– lezzato più di 2:200 località). o nell' nbolizione (nel 1912) del! 'insegna mento di ogrn altro alfabeto ohe qu ello gotico. Da tullo questo si può dedutTe facilmente in quali condi zioni disas tro,.e si trovi I.a , ila inteJ– lett.uale dei polacchi, in un paesE.> ,dove la g1;rrna– nizza zione è s pint a perfino ad insegnare nell e scuole elementari la relig,one in tedesro. E non farà maravi.glia a. nessun o, ,;e moltissimi inte llet– tual i emigra no ogni ann o dalla Posnaoia io Gali– zia., doYe le condizioni della vita perm ettono loro quella libe ra attività , che è loro negata del tutto nella Polonia prussiana. Le condizioni dun que di vita dei polacchi prm. siani ~ono beo tristi. anche più difficili di qu elle dei pola,eohi soggetti alla Russia . Nella Polonia russa difatti la russifi ca.ziooe era condott a. solo dal governò , il qua le non a,·eva diet ro di sè l'Rppog– gio del paese, e ru1zi i mi/.diori elementi del popo – lo rm,so simpatizz avano ben chiaramente poi po– laoohi; in Prussia invece il go,·erno ha dietro di l'è il popolo intero , animat o da un odio inteo&l contro tut to ciò che ~ polacco. Lo provano le mi • glia.in di professioni sti, di comm erc ianti e di rap – presentanti della piccola borghesia, ohe, emigrati dalla Germauia, si insedia ron o nelle città polao ohe, con tribuendo meg lio di tu tti gli sforzi del governo a dar e ad esso un caratt ere tedesco; lo provano i coloni rural i che si sforzRno in ogni modo cli germanizzar e i conta din i polacchi che sono loro vicini. Un risu ltato di questo appoggio dato dal popolo tedesco al Gorn rno nella lotta oontro i polaoohi è il fatto che tutte le misur e antipolacch11 hanno in Prussia. il carattere este – riore di schiet ta legalità, sono vota te regolarmente dall a Carnera , pru &siana. e sono m esse poi in pra. tica con quell'ipocrita appa renza di legalità , che le rend e mill e volte più odiose delle misure fran – camente anticostituzionali del governo russo. Il vizio peggiore è sempr e quello che si veste di una m aschera di virtù - e le misu re germaoizza.trici del governo pru ss iano , rivestite dalla ves te ipo– crita di sch ietta lega lità , sono le più dur e, le più vessa tori e e le più pericolose che ebbero m ai" a sopportare i polacchi in tutte le tre parti della loro patria divisa . I Ma suri e i Cassub Poch e par ole, per finire, sulla posizione in Prus– &ia dei Ma sur i e Cassubi. Essi abitano dalle due part i dell a foce della Vistola il territorio vicino a Danzica e sono io tutto 450.000 (200.000 Cassubi, 250.000 Masur i). Il governo prussiano li conside– ra come due nazio nalità di\'Orse, ma es,;i non sono alt ro che polacchi con un clialetto proprio, parl.ato pure in cert e parti d ella Polonia rus &a, per es. nel Govern orato di Lomza . Ambedu e i gruppi era.no cattolici; i Cassubi lo sono tu ttora mentr e il go– verno pru ssiano è riuscito a far converti re al lu – teranismo i Masur i senza però riu scire a toglie re a.cl e ssi la loro lingua e il loro carattere oaziooa.le . Poveri. arretrat i, agrico ltor i o p0.$catori, i Masuri e i Cassubi vivono in condi zioni di , ita ben tristi obbligati come sono a lotta re sempr e contro la natura da un a, parte , contro le men e germanizza– tr ici del governo dati 'altr<t.. E ssendo la loro cul – tura bass issima, pochi hanno eosoienza della loro unit à nazionale colla Polonia; ma negli ultimi anni il movimento cultural e del paese &iaooreb be con– siderevolmente , m olti Mas uri e Cass ubi andaro no a stud iare in Poloni a e, ritornati nella te rra na– tale, cominciarono quella prop agand a. di unifica – zione. polacca che ha già portato risultati ottimi ed è da s pera re ohe col tempo ridarà a tutt a la regione, malgrado gli sforzi disgregator i del go– verno prussiano , la cosc ienza dell a &ua unit à na– zional e e cultura le col resto dell a Polonia . Oscar Skarbek- T lucbowski. (Il Gioruio d'Acandia: « La questi one polacca», Calnnia, Ba.ltiato , 1916, intr odu zione storica, r a– pito lo 2. (CEN URA ) SEGNI DEI TEMPI Tutti i giorna li giolilliani e neulralisli son o soddisf atti del modo come è slala, o meg lio non è stat a, risoluta la crisi minist eriale dall' onor an– do Uomo. Solame nte il lif attino di Sca rlo glio - quello del mar co tedesco contr o la sterlina ing lese - lroYa che !'ono ran do Uomo an·eb be dovul o mettere alle– po rla Bissola li, e magari anche se slesso, a patt o di lasciàr e la P residenza. del Consigli o a ll'on. Or· land o. - Un giorna le selli manale di 'apoli, che pub– blica anche supplem enti qu otidiani quando l'inte– resse della patr ia lo esige, stampa nello stesso nume ro: a) un eno1m e rilralto dell'on. Giolitti, con la di citur a « più grande che ma i nel cuor e clegl'italian i »; b) un a rti colo con tro « JI pe ricolo Sal an dra »; c) una difesa appass ionala enlusia· stica della politica dell'on. Orlando. Congrat ulazioni all'on. alandr a. • ♦ IL nostro amico Gaetano Sal vemin i ci ave,·a mandato una risposta di ritorsion e e di smentita alle ingiurie e agli infondati pett egol e::i del Firon– le Int erno . Solida li con lui fa un'opera di coUura e di moralità politi ca n ell a quale le nos tre pers o. ne scompaiono, lo abbiamo pr egat o di non pub – bli ca rle,. Ogni giornale ha i lett ori. che si mer ita. il Ft onle Int ern o ha i suoi,' cui for se piacci ono 7ictt egole: ;i 1iersonali ed ingi ur ie : l'Unità ha i 7i1·opr i, che pre f eriscono i pro blemi ideal i e le que . stioni di fatto . Ad un uom o come Salv emini ch e dai banchi della scuola ff,no all e tr incee di questa guerr a ha SP.mpr e f att o più del pr opri o dotlere. non si chiecle di per der e i l tempo in \Pi ccol1e di: scussio 11i. Ci sare bbe parso d-i agir male verso ti, nostr o 111.mico e verso i n ostr i lett or i se avessim o deviato da tale li nea di condotta . • L'Unit à Gerente responsa bi le: E RNESTO F RATONI OP'FI CIN A POLIGRAFICA JTALlAN A RO'-!A - ViR della Guardiola. N. 22 - ROMA

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